Messaggi e commenti per Gianluigi Paragone - pagina 59
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Frasi di Gianluigi Paragone
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Biografieonline non ha contatti diretti con Gianluigi Paragone. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Gianluigi Paragone.
Martedì 24 marzo 2020 11:26:34
Lunedì 23 marzo 2020 01:32:40
Buon giorno Gianluigi Paragone, le scrivo per dichiarare tutto il mio sconforto di fronte ad una situazione disastrosa Sia per la salute degli italiani sia per l economia di questo paese, quindi per la mia sopravvivenza e quella della mia famiglia! Visto che io sono un artigiano e mia moglie un autonoma, senza alcuna tutela e con carichi di impegni verso le banche. Personalmente ho un margine di sopravvivenza di 1000 € disponibili sul mio fido di cassa, che ad arrivare al 30/3 diventeranno 400€!!! Dopo che sarà passata la rata del mutuo se nel frattempo non si intimano le banche (che sino ad oggi non attivano nessuna misura) di bloccare i mutui ed anche i prestiti che gravano sulle famiglie.
In questa situazione da incubo si aggiunge una forte sensazione di colpo di stato!!!
Visto l atteggiamento (MES, PARLAMENTO DESERTO ecc) di questa (falsa maggioranza) che mi convinco sempre più voglia portare il paese allaROVINA, non capisco se per idiozia o per chissà quale schifoso interesse..
In oltre trattare una parte di italiani (commercianti artigiani lib profe...) nel modo in cui questo! Governo sta trattando discriminandoli ed accusandoli di ogni male e reato rischia di portare, quando non si avrà più nulla da perdere e la disperazione sarà incombente ad una rivolta civile verso il vicino di casa che con lo scontrino vincente della lotteria degli scontrini gioirà senza nessuna pietà
La stimo e la ringrazio
Venerdì 20 marzo 2020 19:02:40
Data la mia veneranda età di 71 anni, mi permetto di darti del tu ! Per favore scrivi direttamente personalmente a Beppe Grillo, il creatore di questo movimento 5 Stelle che non è più talr, perchè si è atrofizzato facendodi fagocitare da quelli che odiava, PD, l'espressione delle élites bancarie e confindustriali che non rappresenta più il popolo italiano ! Calpestare i propri ideali per conservare la poltrona dei suoi è indegno per un combattente come lui ! Ha la mia età, che eredità vuole lasciare alla giovane base che credeva in lui ! Beppe svegliati ! Auguri di sopravvivere a tutti noi ! Buona serata e buon week end RENATO
Venerdì 20 marzo 2020 15:12:42
Buongiorno Gianluigi, un mio commento al decreto cura italia
"posso dire che il decreto "cura Italia" è una delusione? non c'è nulla di propositivo a tutela delle aziende e della continuità gestionale. - c'è la grande presa in giro che i versamenti dovuti al 16. 3 slittano al 20. 3 - inoltre, altra cosa insensata, viene fissata una soglia aziendale di fatturato di 2 mln di euro, chi al di sotto ha qualche beneficio: sospensione dei versamenti di iva, contributi inps, inail. in considerazione del fatto che le aree più produttive d'Italia hanno tante aziende che fatturano più di 2mln €, ci troviamo di fronte a provvedimenti che vanno a tutelare la minoranza del PIL e degli occupati lascio perdere il capitolo sulla cassa integrazione e vi invito ad un solo incipit: richiedete la cassa integrazione denominata Coronavirus, ha durata 9 settimane ed è la più conveniente. per quanto riguarda i liberi professionisti con partita iva ma non iscritti a casse previdenziali professionali (avvocati, commercialisti, medici, ingegneri, architetti, etc. .): spetta un contributo di 600 euro. Questo contributo non viene erogato in automatico a tutti quelli che ne hanno diritto ma secondo la formula del "click day" al quale si potrà accedere con pin inps. Tutti noi professionisti abbiamo un pin inps ma tanti l'hanno perso; quindi, prima considerazione, visto che per avere il pin servono almeno 20 giorni (una parte del codice arriva via email ma l’altra arriva a casa), se il click day sarà tra una settimana tanti non potranno partecipare. Altra considerazione: il giorno del click day, presumo, dico presumo perchè ancora le istruzioni non sono uscite, ad una certa ora ci si dovrà collegare ad un link: siamo sicuri che il server accetterà tutte le persone che si collegheranno? o ci saranno i classici problemi di linea, memoria, etc.. ? Veniamo ai pochi spunti propositivi:1) art 49: fondo di garanzia: viene ampliato il fondo di garanzia a beneficio di ogni singola impresa; questo significa che la "classica" garanzia dell'80% che sinora, negli ultimi 5/6 anni ha permesso l'erogazione di mutui chirografari da parte delle banche, è ampliata. E' interessante la parte che tratta la ristrutturazione del debito ma, come sempre, le banche sono restie a concedere questa riorganizzazione perchè solitamente si traduce in un minore interesse a carico dell'azienda quindi le banche perdono ricavi. 2) art 56: le aperture di credito a revoca (fido di cassa) e i prestiti accordati a titolo di anticipo credito esistenti alla data del 29/2/2020 e sino al 17/3/2020, non possono essere revocati in tutto o in parte sino al 30/9/2020. Questo vale sia per la parte utilizzata e anche per quella non utilizzata3) art 56: mutui e finanziamenti a rimborso rateale, comprese le cambiali agrarie e leasing con rate in scadenza sino al 30/9/2020, i pagamenti sono sospesi sino al 30/9/2020. L'azienda deve comunicare che intende avvalersi di questa moratoria e lo deve fare inviando una dichiarazione che è in crisi di liquidità causa coronavirus. vi ricordo che con questo decreto vengono ampliati di 2 anni i termini entro i quali l'agenzia entrate può procedere all'accertamento. vi spiego brevemente perchè: il decreto coronavirus recita "si applica in deroga all'art 3 della legge 212/2000 l art 12 del dlgs 24 settembre 2015, n. 159. Questa norma al comma 2 recita "i termini di prescrizione e decadenza relativi all'attività degli uffici degli enti impositori, degli enti previdenziali ed assistenziali e degli enti di riscossione che scadono entro il 31 dicembre dell'anno o degli anni in cui si verifica la sospensione, sono prorogati in deroga a quanto previsto all'art. 3, comma 3, della legge 27 luglio 2000, n. 212, fino al 31 dicembre del secondo anno successivo alla fine del periodo di sospensioneÈ una grave presa in giro: sospendono versamenti per qualche giorno, sospendono i versamenti per la parte minoritaria dell'economia (chi fattura meno di 2mln), ma si portano a casa due anni più di tempo per fare accertamenti. il tutto in un decreto confezionato a parlamento chiuso e quindi nell'impossibilità di discuterlo. ricordiamo che il decreto deve essere convertito in legge nei 60 giorni che seguono la pubblicazione in GU. mi chiedo, dove sono i 25 mld stanziati? e comunque, se anche fossero 25 mld, cosa sono rispetto a quanto stanno mettendo in campo i nostri paesi concorrenti: questa mattina parlavo con un amico alle Canarie, è andato a lavorare là 2 anni fa: i titoli dei giornali stamattina parlavano di stanziamenti del governo spagnolo per 200 mld inoltre, io che amo l'agricoltura perchè da li vengono i miei geni, una stirpe di casari dai miei avi sino a mio nonno, non posso non accorgermi che in questo decreto non si tiene conto delle difficoltà dell'agricoltura, 3 soprattutto ora contingenti:- siccità; - cimice che distrugge la frutta; - fioriture precoci seguite da bassa temperatura che hanno ucciso fiori di mele e pere. ricordiamoci inoltre che il parmigiano reggiano ha perso il 30% in pochi mesi e il latte alimentare sta crollando, quindi le due produzioni che mantengono verde e coltivata la pianura padana soffrono. anche in questo caso mi sento di dire che potevamo aspettarci di più e di meglio da questo governo… mi sento di dire, con convinzione, che siamo governati da gente che non sa come si fa una breve nota: sul mercato dei grandi beni industriali vedo che i tedeschi stanno chiudendo contratti al ribasso rispetto alle offerte di novembre e dicembre e ci stanno portando via fatturato in un settore strategico: sono forti dei 550 mld stanziati quindi possono chiudere contratti anche in perdita per farci fuori. capite che il mercato degli impianti industriali è strategico perchè si parla di altoforni, linee di imbottigliamento liquidi alimentari, coclee per centrali di betonaggio, etc.. in questi settori si vende una macchina che funzionerà per 20 anni almeno e oltre al bene si vendono anche le manutenzioni. Inoltre, se il macchinario funziona bene quando il cliente dovrà sostituire il bene tedesco, vedendo che il nostro funziona bene sceglierà noi. Questo meccanismo ora è in grave pericolo
come la vedo io? la parola importante, fondamentale, imprescindibile dell'economia, prima di fatturato, costi e profitti, si chiama liquidità. Questo è il bene da salvaguardare nei periodi di crisi. Ora questa crisi è diversa dalle altre, non è una crisi della finanza, dei fondamentali economici, è una crisi di paura, di fiducia, una crisi della logistica mondiale e dello schema di frammentazione della catena produttiva; un esempio: oggi chi in Italia produce detersivi è in crisi perchè la maggior parte dei tensioattivi arrivano dalla Cina. Detto questo lo schema per uscire da questa situazione di pericolo di collasso industriale si chiama liquidità. come si genera la liquidità in azienda: secondo l'equazione che segue:ricavi - costi variabili - costi fissi = utile utile + aumento debiti fornitori - aumento crediti clienti = flusso liquido della gestione ordinaria
oggi alle aziende bisogna dare la liquidità che il coronavirus toglie; come la toglie? togliendo fatturati. andiamo dunque a calcolare l'incidenza dei costi variabili sul fatturato, è un calcolo da 1 minuto. Quindi se nell'azienda X l'incidenza dei costi variabili è del 55%, significa che ogni milione di euro all'imprenditore restano 450. 000 euro per pagare i costi generali. Ecco, se non vogliamo bloccare il flusso dell'economia dobbiamo fare questo ragionamento: se l'azienda X ha perso a causa del coronavirus 5 mln di euro di fatturato, gli spetta una iniezione di liquidità di 5 mln * 45% = 2. 250. 000con questa liquidità l'azienda pagherà mutui, dipendenti, disinfezione, congedo parentale e tutte le scemenze dettagliate in 100 pagine di decreto!!!
l'unica cosa da discutere è chi paga questa liquidità: lo stato che darà un contributo all'economia? oppure lo stato da le garanzie alle banche e l'impresa accederà a un mutuo ventennale o trentennale? si perchè una catastrofe economica come questa, se pagata dall'impresa, dovrà per forza essere ammortizzata come un bene immobile, in 30 anni!!! così si risolve il problema della liquidità perchè in questo modo gli imprenditori si sentiranno sicuri, sanno che avranno i soldi e potranno mettere a punto le strategie necessarie per tornare ad aggredire i mercati non appena la pandemia sarà risolta
buona serata
roberto chitelotti
327 -------
Giovedì 19 marzo 2020 10:20:15
Seguo da tempo questo spazio che raccoglie storie, lamentele o semplici commenti a fatti e situazioni, ma ancora non sono riuscito a leggere riscontri da parte della persona alla quale sono indirizzati.
Gianluigi: "se ci sei batti un colpo". In quel modo chi cerca di raggiungerti, mosso da stima e considerazione, ha la possibilità di avere almeno un confronto se non l'auspicato aiuto che vorrebbe ricevere. Ti ringrazio se avrai modo di accogliere questa mia richiesta.
Un cordiale saluto.
Giuseppe Fogliato
Mercoledì 18 marzo 2020 12:06:55
Carissimi onorevoli, mi chiamo Ariton Lucian, cittadino italiano numero di cell 340 ------- di Verona, vorrei portarvi alla conoscenza che il decreto cura Italia ha troppe cose che non vanno. Iniziamo con il principio, doveva essere per salvaguardare il popolo ma non ci sia pensato a quelli come me cioè alle persone come me che hanno perso il lavoro o sia finito il contratto poco prima del emergenza (e non siamo pochi) che per tempi burocratici delle varie istituzioni come INPS e vari patronati non hanno fatto in tempo di depositare le domande per disoccupazione/redito di cittadinanza magari erano pure unico redito come me, e si sono trovati in mezzo a una tempesta senza soldi con bollette da pagare e tutte le altre forniture domestiche rischiando di rimanere senza, seconda cosa più importante che il decreto non tratta sono affitti che hanno grande parte dei lavoratori e che supera i 500 euro soprattutto al nord zona rossa e i proprietari come fornitori non aspettano i pagamenti, come fanno andare avanti queste categorie ??? Visto che uffici sono chiusi, lavoro non c'è, come fanno sia durante che dopo la crisi ??? Il decreto non ha nominato ispettori esterni per verificare il rispetto delle condizioni di lavoro nelle fabbriche che entrano direttamente al posto di lavoro saltando il passaggio nei uffici, per esperienza in un fabbrica vi dico che ispettori ordinari avvisano i datori di lavoro minimo 3 ore prima dando direttive ai datori come mettere apposto i operai, da noi i DPI ci davano poco prima della visita del ispettore. Terzo punto che non tratta il decreto sono vari operai che lavorano preso le cooperative di lavoro che già non pagavano le ore lavorate senza corona virus figuriamoci adesso...
Il decreto è stato per facilitare i ricchi non le categorie più deboli. Hanno protetto con loro che lungo questi anni hanno fatto soldi su le persone e adesso chiedono di più con la scusa del virus. Hanno protetto con loro che a lavoro vanno già e meno male il stipendio va avanti, hanno protetto con loro che sono clandestini in questo paese e non solo non pagano le tasse ma hanno pure vita alloggio assicurato !!! HANNO PENSATO SOLO A CHI HA GIA, NON A CHI NON HA NIENTE !!!
Faccio una domanda sperando che qualcuno mi risponda, io che il lavoro non ho, ho un bambino con 104 ed allergico al glutine, ero unico stipendio da fine gennaio senza lavoro, università in corso, in affitto da 560 euro al mese, con moglie figlio a carico, con bollette di luce, gas in scadenza a marzo, affitto per Marzo oggi in scadenza, comune chiuso, uffici INPS chiusi, patronati chiusi cosa faccio ???
IN ITALIA HANNO DIRITTI ED AIUTI I CLANDESTINI E DELINQUENTE CHE UN CITTADINO ITALIANO !!! E ci dicono di essere orgogliosi di essere italiani ??? come si può essere se il governo che ci rappresenta ci ha venduti come schiavi ???
Spero che a fine emergenza vedo un referendum per reintrodurre la lira cosi vari patti UE vanno rivisti e corretti e soprattutto vedo finalmente ripresa la sovranità che con sacrificio dei tanti sia ottenuta e mantenuta nel tempo !
Mentre aspetto una risposta alla domanda dal 3 paragrafo vi porgo cordiali saluti !
Mercoledì 18 marzo 2020 09:45:28
Carissimo sig. Paragone,
Sono un cittadino italiano, fiero e orgoglioso della mia nazione e di tutto ciò che rappresenta, a parte la politica degli ultimi anni se non decenni.
Vedo in Lei una persona come me, con le stesse idee e principi e per questo le chiedo se vuole far parte di un gruppo nato da poco su FB, STOPEUROPA...
Abbiamo bisogno di un leader..
Non ci lasci soli, siamo quasi in 500. 000 e se ci sarete anche Voi, ci darà la forza di arrivare a qualche milione..
Non so se mai leggerà questo messaggio e spero molto che ascolterete la mia proposta.
Con ammirazione
Carlo
Mercoledì 18 marzo 2020 00:57:28
Buongiorno, le scrivo per chiede se è possibile fare un bel referendum per uscire come stato dall Unione Europea?
Perché non si prende l onere di organizzarlo?
Continui ad essere anche la ns voce critica, sempre!
Cordislmente
Rinaldo Costanzo
Martedì 17 marzo 2020 22:41:36
Lettera aperta da una partita IVA
Egr. Presidente Conte,
siamo Autonomi e Partite Iva, siamo lavoratori, imprenditori, padri e madri di famiglia e purtroppo PARTITA IVA.
Siamo incazzati neri! E non per il Virus che se pur ci spaventi mi da la tranquillità di sapere che ci sono persone, con grande senso di responsabilità che si prodigano per far si che ogni ammalato riesca a sopravvivere. Quello che mi fa incazzare è la vostra superficialità ed inerzia.
Nulla! per fermare questo virus, non avete fatto nulla. I Paesi membri dell’unione europea, compreso lei, avete fatto in modo con le vostre “Misure” che il virus si propagasse. Nel contempo non solo avete messo in ginocchio ed avete ucciso migliaia di persone ma avete anche messo in ginocchio un intero popolo fatto di persone, uomini e donne, che ogni giorno contribuiscono a mandare avanti lo Stato!
Vede Signor Presidente quando la vediamo in Tv, ci riempiamo di rabbia!
Quando la sentiamo dire “comprendo le vostre difficoltà” facciamo la bile in maniera esponenziale!
Come può comprendere la nostra angoscia? ! Come può capire la situazione che stiamo vivendo? ! Lei e tutti quelli come lei, che non avete mai alzato una saracinesca, come fate a capire!
Ha mai ricevuta una raccomandata di avviso di distaccamento della corrente? !
Ha mai avuto l’angoscia di non poter coprire un assegno a copertura di una fattura di acquisto? !
Sa cosa significa entrare in supermercato e dover fare la spesa facendo mentalmente il conto di quello che acquista per non superare i soldi disponibili? !
NO! LEI E TUTTI QUELLI COME LEI NON SAPETE COSA SIGNIFICA.
Certo, è arrivato il Covid19, un mostro silente e nascosto che sta mietendo vittime come in un bollettino di guerra. E cosa avete fatto per fermarlo? Ci avete detto prima che non dovevamo preoccuparci, poi che dovevamo stare in casa; poi ci avete detto che potevamo lavorare, poi che sarebbe meglio chiudere; Poi avete fatto i decreti, ogni giorno un decreto diverso e ad ogni decreto la sua faccia in televisione a spiegare quello che stavate mettendo in atto. Eppure avreste dovuto fare una semplice cosa che non avete fatto. CHIEDERE SCUSA!
Scusa perché non siete stati in grado di tutelare tutti gli Italiani.
Scusa perché a fronte di chi non sa come fare per fare la spesa, quando nel vostro cerchio privileggiato senza coprire alte cariche, che prende 14. 000 euro al mese. Soldi che una partita Iva li vede in un anno!
Mi dica adesso cosa debbono fare le piccole PARTITE IVA:
bollette, affitti, assegni, mutui, materie prime già comprate ma da pagare, come li dovremmo pagare?
Già dal mese di febbraio che li piccoli negozi, artigiani e imprenditori non incassano un euro! E Voi cosa fate? ! NIENTE!
Mi aspettavo da buon Capo di Governo che la prima misura davanti ad un’emergenza sanitaria di questa portata fosse stata la chiusura di tutto con relativa sospensione dei pagamenti. E invece cosa pensate di fare? ! Nessuno di voi che abbia detto: fermiamo gli stipendi di parlamentari e senatori (con tutto quello che percepite potreste campare di rendita per i prossimi vent’anni).
Noi piccole partite iva non abbiamo paura del covid19 e sa perché? ! Perchè siamo già morti!
Siamo morti che camminano! Non abbiamo diritto a tutelarci la salute. Mai.
Non possiamo fare le analisi durante l’anno perché a pagamento e spesso i soldi se ne vanno per coprire questo o quel pagamento; non possiamo andare dal dentista perché magari necessitano prima i figli; davanti al mal di testa o ad altri disturbi prendiamo una pillola e via si va comunque al lavoro, anche con la febbre, perché dobbiamo rispettare gli impegni presi. Perché, noi PARTITE IVA siamo gente d’onore! Gente che vuole rispettare gli impegni presi, noi il pane ce lo sudiamo ogni giorno!
Io mi aspetto adesso misure forti a nostro sostegno! Me le aspetto subito, stasera faccia una altro decreto che ci indichi come dobbiamo fare noi per comprare il pane. Come dobbiamo fare per evitare il protesto di assegni emessi. Come dobbiamo fare per non vederci tagliata la luce o il Gas!
Faccia un decreto subito, ora!
Non ci vuole tanto: dica alle banche di concedere fidi sui conti correnti e che garantisce lo Stato la copertura: a tante piccole partite iva come sarebbe sufficiente donare 5 mila euro per sostenerle in questo difficile momento. Che dice? ! Se noi possiamo licenziare i nostri dipendenti, beh lei potrebbe fare a meno di tanti inutili collaboratori che altro non fanno che mangiare sulle nostre spalle.
La saluto, ricordandole che il Virus verrà sconfitto, la fame del popolo no! E quando il popolo si riprenderà dallo sconforto e dalla paura è con il POPOLO che dovrete fare i conti!
Martedì 17 marzo 2020 17:50:54
Avrei bisogno di interagire con lei in merito alla situazione disperata del nostro ospedale a Locri confidando in un suo cenone cordiali saluti da un Locrese abbandonato dallo stato