Messaggi e commenti per Mario Draghi - pagina 34
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Frasi di Mario Draghi
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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Draghi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Draghi.
Sabato 31 luglio 2021 11:28:17
Venerdì 30 luglio 2021 20:14:29
Impossibilità ad ottenere green pass
Buonasera, sono una donna di 35 anni, sposata, con una bimba di 3 anni e da poco ho scoperto di essere incinta. Nello stesso periodo nella mia città, Firenze, sono partite le vaccinazioni per il covid. Contattando la mia dottoressa mi ha assolutamente sconsigliato di sottopormi al vaccino nel primo trimestre. Qualche settimana fa è giunta la notizia del green pass obbligatorio. Mio marito è vaccinato ed è in attesa della seconda dose. Io purtroppo non potrò al momento farlo e mi vedo esclusa dalla maggior parte della vita sociale. Nonostante entrambi siamo favorevoli al vaccino. Mi vedrò esclusa dal portare mia figlia in piscina o in un parco divertimento. Siamo due persone che lavorano sodo e che mettono con sacrificio da parte i soldi per le vacanze. Adesso ci vediamo esclusa anche la possibilità di andare in vacanza quest’estate, avendo fissato un albergo a mezza pensione in montagna perché per il servizio ristoro è richiesto il green pass. Mi aspettavo delle esenzioni per chi non potesse al momento vaccinarsi e invece trovo tutte porte in faccia come fossi una no vax. È stato un anno difficile per tutti e ora vedo me e la mia famiglia di nuovo esclusi dalla vita sociale non per colpa nostra. È impensabile in 10 giorni di vacanza farsi 5 tamponi. Adesso rischiamo di perdere anche la caparra data all’hotel, soldi guadagnati con fatica. Spero che il mio messaggio venga ascoltato e che si prenda le parti anche di quelle persone come me che purtroppo non possono vaccinarsi. Grazie
Giovedì 29 luglio 2021 17:06:20
Una favola (verosimile)
Successe in tempi molto lontani, nei Paesi della U. E. a Nord delle Alpi.
In Europa alcuni uomini illuminati andarono a caccia di Valori.
Si dice che fossero di stirpe germanica (Alemanni o Franchi).
Qualcuno invece sostiene che fossero degli anglosassoni.
Questi Illuminati, dopo lungo cercare, catturarono il valore Organizzazione.
Incontrandola per la prima volta, le fecero dei tests
(sui processi mentali e nella vita di tutti i giorni).
Ne apprezzarono i risultati e pensarono di utilizzarla.
La educarono, le misero allora addosso dei bei vestiti,
poi un cappello a cilindro, con su la scritta: Valore Primario.
Poi la mandarono in giro,
con la raccomandazione di infilarsi e lasciar traccia in ogni angolo dei Paesi europei.
Si tratta di un valore furbo ed inoltre capace di strategia.
Nei suoi lunghi giri, si presentò dapprima ai capi e direttori, governanti e principi.
Fece dei bei discorsi, fu eloquente.
Spiegò come il suo uso poteva estendere benefici effetti
non solo ad ogni attività ben condotta, ma anche ai processi mentali.
Mostrò l’interesse e la convenienza di chiamarla in causa il più possibile.
Predisse che, se un giorno fosse stato creato il villaggio globale,
la vita sociale sarebbe divenuta notevolmente complicata,
creando cosí la assoluta necessità di organizzarsi.
Una caratteristica dell’organizzazione è il suo spettro molto ampio.
Le sue grandi capacità strategiche le permisero di entrare in gioco
prima in quei settori dirigenti ove poteva avere più influenza, specie nei Paesi avanzati.
Poi, man mano, scese anche ai bassi livelli.
Nei Paesi ove fu meglio accolta, l’organizzazione fece un buon lavoro:
Aiutò le culture e i cittadini a lavorare, in modo tale che
i risultati di un’attività fossero il più vicini possibile alle previsioni e agli obiettivi iniziali.
Cosa successe in Italia ? Non so, ma ho cercato di informarmi.
Qualcuno mi ha detto che, poiché la cultura italiana ha una larga base artistica,
era impossibile rendere compatibili organizzazione e arte.
Altri pensano che, vista la diffusione dei comportamenti istintivi in Italia,
l’introduzione della organizzazione avrebbe messo a rischio tali modi di fare,
cosi tradizionali. Forse, in questo caso, ci sono due verità.
Un’altra versione è che l’organizzazione esiste in Italia.
Si tratta di un valore furbo e, come tale,
si nasconderebbe ogni volta che teme di soccombere.
Si ritroverebbe quindi in anfratti, località segrete,
punti ove non rischia di soccombere all’istinto o all’arte.
Pare anche che abbia eliminato la scritta dal suo cappello, per non urtare i cittadini.
Ho consultato un paio di professoroni, lunga barba ed esperienza, per sapere come funziona.
Il primo mi dice che bisognerebbe applicare l’organizzazione ai processi mentali,
agli sviluppi dei neuroni, per avere dei ritorni in efficienza.
L’altro invece mi ha detto che ciò non è possibile, perché in caso
di tipologia artistica o istintiva, il cervello andrebbe in corto circuito (nevrosi sembra).
Allora egli consiglia di applicare l’organizzazione alle azioni della vita di tutti i giorni.
Anche qui, due verità !
Allora ho capito che dovrò, per concludere, fare uno studio approfondito,
sto già cercando la bibliografia.
Qualcuno mi aiuta ?
Comunque sia, secondo uno studioso, questa situazione incerta determinerebbe nel nostro Paese grossi scostamenti tra gli obiettivi dichiarati all’inizio di alcune attività sociali e i risultati ottenuti alla fine.
Non garantisco che sia vero, ma spero di saperlo presto.
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Un Vecchio che aspetta
Un vecchio dalla barba bianca si trova ai confini dello Stivale.
Vestito di bianco trasparente,
sul cappello in vista due grandi parole: Compatibilità, Sviluppo.
Nella sua bisaccia sono accatastati tanti Valori, forse da vendere, forse da mostrare.
Lancia il suo sguardo al di quà delle nostre finestre.
Incuriosito, sembra in attesa.
Ricerca segni e prove della presenza di Valori su un territorio che conosceva bene.
Continua a guardare, con insistenza. Sembra insoddisfatto.
Vede al di là del portale Italia tante facce grige, interdette, dubbiose.
Alcune, instabili, cambiano spesso colore. Il probl. Comunicazione si allarga.
Avrà pazienza di aspettare i segnali che cerca, per poi decidere se entrare ?
Per quanto tempo aspetterà ancora ? Speriamo per molto ¡
Ulrich Realist
Giovedì 29 luglio 2021 09:02:33
Competitivita ed efficienze italia e francia (italia e francia)
L’ imperativo: che il sistema Italia divenga competitivo, nel Villagio Globale.
Ma c’ é perdita di competitività, per alcuni prodotti italiani. Che sta succedendo ?
Imprese che riducono, altre che si spostano nell ‘Est europeo, altre che hanno difficoltà a resistere. Sappiamo che la nostra competitività diminuisce. Il marchio Italia arranca. Importiamo merci meno costose o di migliore qualità, rischiamo di ridurre le esportazioni.
Eppure la società italiana ha un ottimo prodotto, che tutti in Europa ci invidiano: la creatività e la flessibilità dell’ Italiano medio. Anche per questo motivo é iniziata un’ altra emigrazione. Di Italiani provvisti di buona formazione e di buone intenzioni. Molti di loro faranno fortuna in Europa e fuori, non riuscirebbero a farla in Italia. Vanno cioé in quei Paesi ove la società é organizzata, con meccanismi che girano piuttosto bene. Ove le strutture statali curano gli interessi del cittadino, con serietà e impegno, anziché ostacolarlo come in Italia. Ove le leggi sono applicate. Questa é la U. E., e noi siamo l’ eccezione, assieme alla Grecia e qualche altro..
Il fattore primario della perdita di competitività italica che non é troppo considerato: la società che inizia a non funzionare, che é piena di inefficienze, di imprevisti, di pantani, di insuccessi a livello pubblico, di sopraffazioni al livello privato, di inaffidabilità. Tutto cio’ ha alcune cause, che potrebbero essere eliminate, se gli Italiani amassero riflettere sugli eventi... Nel sistema Italia un po’ di demagogia, molte chiacchiere, poco spazio ai fatti, alla riflessione; e la confusione sociale sembra recentemente aumentare.
Gli imprenditori, certo, vorrebbero migliorare la loro competitività. Chissà che un giorno ci riescano ? Ma non certo nelle attuali condizioni sociali. Non potranno, senza una riflessione seria sulla divaricazione fra Italia ed U. E.
Discorrendo con un altro emigrato a Parigi, facciamo il punto. La crisi in atto in Italia, conveniamo, potrà meglio essere combattuta se facciamo qualche paragone con il resto dell’ Europa. Dopo, sarà più facilmente possibile identificare qualche handicap di cui forse occorrerà liberarsi.
Mi si dice “le nostre regole sono antiquate”. Rispondo: “Prima di dire che abbiamo delle regole, mostratemi che esse non stanno solo sulla carta, ma sono applicate”. Come é in genere nei Paesi della U. E.
Il dialogo allora si sposta: “Cerchiamo di capire perché gli Italiani sono l’ eccezione della U. E.. Seguono le regole quando... il tempo é buono. Ma, se il tempo cambia... ”.
Con una seria riflessione, potremmo forse scoprire che abbiamo interesse a capire come fanno i Francesi, e tanti altri Europei, a gestire in modo efficace e soddisfacente i macrosistemi, incluso il loro Paese. Anzi potremmo scoprire che ci sono molte cose ancora che dobbiamo imparare, prima di poter pretendere un giorno di applicare la costituzione, per tutti i cittadini, di facilitare gli imprenditori.
Il tessuto sociale italiano
Uno dei motivi per cui la società italiana funziona sempre meno (in talune regioni c’é oggi un’ evoluzione, purtroppo negativa): ognuno puo’ farsi la sua interpretazione personale delle regole. Severgnini scrisse “tanti Italiani si fanno il proprio codice à la carte”. In tante situazioni sociali, la reazione del sistema alla richiesta del cittadino é, troppo spesso, imprevedibile. Quando non nulla. L’ inaffidabilità sociale italiana é in aumento, ormai.
La mia valutazione: se le nostre regole fossero scritte come in Francia, chiare, precise, indiscutibili, metalliche, una sola interpretazione, allora gli Italiani forse le seguirebbero. Ma per poter arrivare a tanto, parecchie condizioni sarebbero necessarie. La prima: condannare ed estirpare il doppio linguaggio e doppio scenario (in pratica, avvicinarsi all’ Europa). I quali sono una delle tante fonti della inaffidabilità sociale odierna. Occorrerebbe imparare che c’é una sola verità. E anche una sola giustizia. Sarà possibile ? Per ora no, bisognerebbe, io credo, prima eliminare la confusione. Il casino cioé. Ma non é la sola condizione, ce ne sono ben altre.
Se la società italiana potesse essere avviata alla chiarezza di espressione (cristalclear), ne avremmo alcune conseguenze. Anzitutto nella vita sociale diminuirebbero i contenziosi. Manderemmo qualche avvocato a spasso, ma forse disintaseremmo i corridoi dei palazzi di giustizia. Quei corridoi ove oggi ci vogliono i semafori. La gestione dei contratti, privati o pubblici, sarebbe meno costosa. L’ interesse privato in atti d’ ufficio, ora diffuso mi sembra, sarebbe meno facilitato. Potremmo persino immaginare che i funzionari pubblici diventino responsabili. Oggi non lo sono, con la regolamentazione e il codice che ci ritroviamo. Nel sistema fiscale poi, per fare un altro esempio, si potrebbe eliminare la specialità italiana del condono, annuale o semestrale. Nelle assemblee infine, di qualsiasi tipo, parlamentari o condominiali, sarebbe più facile concordare delle conclusioni e delle linee di azione. Cioé fare come in Europa... Molto meglio che litigare...
Diverso il tessuto sociale francese ?
In Francia, da tempo, lo stato é possente, efficiente e fornisce molteplici servizi di buona qualità al cittadino viziato (in Italia non ci sogniamo cose simili).
La qualità dei servizi francesi poggia su una buona base: l’insalata di rigore, efficienza, selezione del merito, ricerca della verità oggettiva, serietà. Serietà non significa soltanto coerenza e impegno nelle attività economiche, ma anche nell’ applicazione della costituzione.
Quando lo stato é efficiente, serio, rigoroso, preciso e puntuale, la costituzione si puo’ applicare nei riguardi di tutti i cittadini (ci piacerebbe arrivare anche noi a tanto ?). Tutti quanti soddisfatti di vedere i prori diritti rispettati ed applicati. Le sopraffazioni ci possono essere, ma non sono la regola. Cio’ non vuol dire che non ci siano problemi. I problemi sono altri.
L’ “échec scolaire” é un problema nazionale. Da noi assurdità simili non succedettero nel passato. La limitata capacità commerciale, la poca creatività, l’ insufficiente flessibilità, sono problemi citati dalla stampa francese. Ma sembra che, in questi ultimi campi, si facciano progressi.
E il sistema di istruzione francese che fa cilecca da tutte le parti. Eppure, se si instaurasse una collaborazione fra Francesi e Italiani, sarebbe per noi facile mostrare cosa é e come funziona una pedagogia quasi moderna. Come fare per avere anche in Francia più capacità commerciali.
Un sogno
Ancora un esempio delle conseguenze della chiarezza, della reinserzione dei Valori spariti in Italia. Forse sarebbe scoraggiata l’ approssimazione, oggi troppo diffusa. Inoltre non avremmo più il primato europeo dei giorni di sciopero. Ma, sopratutto si potrebbe dire agli Italiani: le regole ora sono chiare, seguitele. Si potrebbe allora cominciare con la severità, buttando dalla finestra l’ impunità garantita.
La società italiana potrebbe divenire affidabile. L’ economia ne guadagnerebbe.
E solo un sogno, o potrà essere realtà ?
Riletterci su ?
Italiani e Francesi, popoli cugini. Fratelli, non direi, siamo agli opposti. E se collaborassimo in qualche settore ?
La mia conclusione
Una collaborazione ben organizzata tra Italiani e Francesi potrebbe dare buoni risultati in Italia, in termini di miglioramento delle efficienze, che hanno un impatto sulle economie. Ai Francesi potremmo mostrare cio’ che sappiamo fare meglio. Ma, prima di pensarci, sarebbe necessaria una riflessione sugli inconvenienti specifici della attuale società italiana, sulle loro cause (per cui sono disponibile come relatore).
La domanda più appropriata mi sembra: la società italiana é responsabile per capire l’ esigenza di una riflessione urgente, oppure é rassegnata alle attuali prospettive, che sono molto misere ? E rassegnata all’ espansione dei souks nazionali o cerca la trasparenza dei mercati europei ?
Perché non attira l’ attenzione dei media distratti l’ impatto della perdita di efficienza (gli sprechi cioé) del sistema Italia sui conti pubblici e sulla competitività ? Non fa paura il rischio Grecia ? O ci sono poteri nascosti che preferiscono lo sbando, il disastro ? Come reagisce ?
Ulrico Reali
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Giovedì 29 luglio 2021 04:34:45
Salario minimo orario
Al presidente del consiglio egregio dr Mario Draghi.
Mi chiamo Marco ed ho 50anni, da dieci lavoro come addetto alla sicurezza (servizi fiduciari/ portierato). Quando ho intrapreso questa attività il mio ccnl prevedeva 13esima/14esima mensilità, indennità per il lavoro notturno e per il lavoro svolto nei giorni festivi infine la paga oraria era di poco superiore ai 6€. Dopo circa due anni con la complicità dei sindacati è stato approntato alla categoria un nuovo ccnl cambiandone la denominazione con lo scopo di peggiorare (per i lavoratori) le condizioni economiche. Sono stati "tagliati" la 14esima mensilità, l'indennità del lavoro notturno e abbassata la tariffa oraria di circa 1€. Il ccnl vigente è scaduto da oltre 5 anni e a fronte di incontri tra le parti datoriali e sindacali non si riesce o non si vuole trovare un accordo per giungere ad un sospirato rinnovo. Aggiungo che il mio stipendio medio si aggira sui 1050€ con circa 200 ore di lavoro. Fortunatamente (?) ho l'opportunità di fare gli straordinari dal momento che il ccnl prevede 930€ lordi mensili. Ho fatto tutte queste premesse per chiederLe di introdurre senza indugi il salario minimo orario legale o in alternativa fare una legge che obblighi entro un tempo limite i rinnovi (mai peggiorativi) dei ccnl scaduti o in scadenza. Non c'è giustizia sociale ne etica ne morale in un Paese che consente dumping salariale/ contrattuale e STIPENDI DA FAME che privano ldi ogni sorta di beni e necessità le persone. Con stipendi di 800/1000€ non c'è dignità. Fiducioso che lei possa leggere questo grido d'appello Le porgo i miei più cordiali saluti. Marco.
Martedì 27 luglio 2021 17:30:07
Recessione
Dom. : L’economia tira il fiato. Quanto durerà la recessione ?
Perché lamentarci se noi Italiani l’abbiamo voluta le recessione ?
Infatti non abbiamo fatto niente; dopo l’unificazione del territorio (1861) per “fare gli Italiani”, dopo fatta l’Italia, come suggeri d’Azeglio ! Non abbiamo neanche ascoltato Mazzini, il quale disse: “La Patria non è unione di territorio e basta. La patria è concordanza, unione di sentimenti, unione del disegno e del destino di Nazione ! ”
Siamo pertanto (lo scrisse Prezzolini) un “gregge di pecore anarchiche”. Per di più non abbiamo i cani pastori (i Valori positivi).
In poche parole, non esiste un senso delle stato e un disegno di nazione, nel quale tutti si riconoscono... Lo stato italiano sembra un tavolo con una gamba rotta, di cui un’altra gamba è di legno marcito !
Esiste il patriottismo, la coscienza civile ? C’è qualcuno che si occupa degli interessi del Paese (oltre Draghi) ?
Se non si fa, subito, una riflessione realista, per capire cosa va fatto..., allora povera Italia !
Disponibile per testimonianza seria dall'Europa. Ulrico Reali
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Dio ride degli uomini che si lamentano di eventi, le cui cause essi stessi continuano a promuovere. (Bossuet).
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Il sistema Italia, in affanno, si trova in uno scenario simile al seguente:
- un automobilista, camminando perde gli occhiali in un sentiero buio. Non avendoli ritrovati, monta in auto e parte per andare in una città vicina. Al primo incrocio, ove esistono due direzioni possibili (la superstrada ed un sentiero locale sterrato) non vede i cartelli e prende il sentiero credendo si tratti della superstrada.
- vorrebbe portare la velocità a 120 km/h, ma... finisce in un dirupo, rischiando di rovesciare l'auto.
[. i cittadini e lo stato]
Messaggio al pres. Draghi
Doma. : Sapresti dirmi, tu che conosci l’Europa, se i politici italiani sono simili a quelli degli altri Paesi europei ?
Rispo. : Riferendomi ai 10 Paesi avanzati d’Europa (dal Lussemburgo alla Finlandia), le differenze sono enormi.
Negli altri Paesi europei i cittadini inviano al parlamento gente di alta professionalità, gente che ha come obiettivo quello di soddisfare i bisogni dei cittadini con qualità e tempi ragionevoli. Le delusioni non sono frequenti.
Si tratta di Paesi ove esiste l’UNITA’ della società ma anche un Patto Soclale funzionante. Ed infine ci sono i “cani pastori della società”, che sono i valori positivi. In pratica sono diffusi nella società non solo la qualità eccellente del lavoro nelle istituzioni, ma anche il rispetto, la collaborazione fra cittadini e stato, il REALISMO, il lavoro di 1/a qualità, l’efficienza, la collaborazione e l’organizzazione sociale. E non solo...
Domanda: perché cittadini e stato non collaborano ? Come si possono chiedere nuove tasse se lo stato se ne frega del cittadino ?
Situazione: Il sistema Italia ha avuto negli ultimi 15 anni un deragliamento continuato. Chi ha reagito ? Possono reagire i cittadini, che sono ad un livello di cultura cosi basso che non conoscono neanche i loro diritti ? Possono reagire i politici, che se ne approfittano e con le risorse dei contribuenti fanno “cose e pazz. ” ? Deraglia oggi, deraglia domani, il Paese è ormai ingestibile !
Ulrico Reali (scappato dal Bel Paese anno '82
Martedì 27 luglio 2021 16:50:54
Ingiustizie
Ho fatto la cassa integrazione per covid ora che ho fatto il 7 e 30 mi vedo detratto più di 660 euro dal rimborso che dovevo ricevere ma come fate le leggi. Gente che non ha mai lavorato prende il reddito di cittadinanza ed il reddito di emergenza noi che lavoriamo siamo penalizzati cosa è questa discriminazione?
Martedì 27 luglio 2021 12:44:08
Abolizione IMU seconde case sfitte destinate ai figli
Con la mia piccola voce che si unisce a quella di tanti altri come me, vorrei chiederle, Sig. Presidente del Consiglio, pochi secondi della sua attenzione affinché lei possa valutare se è giusto che si paghi l' IMU sulle seconde case sfitte e per giunta non in luoghi di vacanze, ma costruite con sacrifici in piccoli paesi di provincia e destinate ad essere occupate in futuro dai propri figli. Spero in un Suo provvedimento coscienzioso di uomo e di padre.
Giovanni
Martedì 27 luglio 2021 10:30:52
Circolare attuativa dell' INPS per Comma. 337, art. 1
Buongiorno Presidente Draghi. Grazie per quello che fa per noi. Sono un pensionato con Pensione di Cittadinanza, con in più 150 euro di assegno minimo sociale. Il Comma. 337 dell'Art. 1 della Legge di Bilancio 2021 prevede che per i pensionati nella mia stessa condizione, a partire dal 1 gennaio 2021 non valgano più i limiti di utilizzo della carta ricaricabile su cui viene accreditata la pensione di cittadinanza, vale a dire che la detta pensione dovrebbe essere versata sul conto in banca oppure ritirata tutta in contanti presso le Poste Italiane. Tuttavia, questa norma, finora, cioè da sette mesi, è rimasta lettera morta perché l'INPS non ha ancora emanato la circolare attuativa al riguardo. Lei può fare qualcosa al riguardo? Grazie
Giovedì 22 luglio 2021 00:10:18
Da un camionista che parla per 86 autisti
Salve signor presidente
Siamo in attesa del suo bellissimo green pass, spero che lei lo adoperi con molta cautela visto e considerato che anticostituzionale.
Noi non possiamo fare nulla davanti alla legge, ma possiamo opporci e non lavorare più.
Visto è considerato che trasportiamo merci alimentari.
Faremo un mega sciopero
Che si parlerà di noi per molto tempo.
Si ricordi noi siamo quelli che fanno girare le merci in Italia e in tutto il mondo. saluti
Lei vorrebbe rinchiudere le persone, e noi ci uniremo al popolo. perchè la legge e uguale per tutti.