Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 459

Messaggi presenti: 4.614

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Mario Giordano.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Mario Giordano

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Venerdì 23 novembre 2018 10:25:02

Buongiorno Sig. Mario Giordano, sono una semplice cittadina di 58 anni, che sinceramente non sa più cosa pensare e soprattutto a chi credere, nel luglio 2015 sono rimasta senza un lavoro, perchè la ditta per cui lavoravo, per crisi di mercato, ha chiesto il concordato preventivo, ha lasciano tutti i dipendenti a casa, capisce alla mia età, non è facile trovare lavoro.
Ho 30 di contributi e non ho i requisiti per la pensione, mio marito nel 2012 ha avuto un infarto, operato, ma non percepisce nulla, perchè non ha la percentuale d'invalidità idonea per poter prendere una piccola pensione. E' sbagliato dirlo, menomale che non abbiamo figli, altrimenti non so come potevamo fare, già noi due siamo in difficoltà. Le sembra giusto tutto questo. Le auguro una buona giornata. Annarita e Donato.

Giovedì 22 novembre 2018 20:01:52

Complimenti signor Mario Giordano.
Finalmente una trasmission normale
In tv... condotto da una persona
Semplicemente " normale"
Grazie

Giovedì 22 novembre 2018 01:34:40

Illustre dottor Mario Giordano, seguo sempre (e sempre apprezzo) i suoi interventi profondi e cortesi. Ella è uno dei pochi scrittori in rete che attirano i lettori refrattari al pensiero debole. Mi permette di suggerirle di sfidare la censura costituita dai maestri del luogo comune (ossia dagli eredi del defunto progressismo) e continuare il viaggio nella vivente tradizione italiana.

Distinti ossequi, piero vassallo

Mercoledì 21 novembre 2018 02:36:07

In data 29 ottobre avevo spedito un mio commento alla sceneggiata, tutto sommato divertente, dello scontro televisivo tra Mario Giordano e Vittorio Sgarbi sulla scottante questione della "sacralità" o meno della legge. Siccome non mi sono pervenuti riscontri da Vittorio Sgarbi ritengo che non abbia avuto modo di esprimere il suo parere circa la mia tesi che, peraltro, era a favore della sua tesi: "La legge NON è sacra".
Inoltro a lei le mie considerazioni del 29 ottobre perchè ritengo che la questione sia tutt'altro che peregrina e che meriti anzi un ampliamento del dibattito in sede di opinione pubblica.
Ripensandoci mi sono convinto che, in realtà, l'apparente contrapposizione radicale tra le due posizioni, è assolutamente inesistente.
L'elemento dialettico che chiarisce in modo, a mio parere, inequivocabile l'amichevole disputa è la sua affermazione che "La legge è sacra" - poi però [Mario Giordano] aggiunge una specificazione qualificativa: "Se la si vuol cambiare basta cambiarla".
Il mio nuovo rilievo che rimette tutto in discussione sta in questa specificazione che io trovo contradditoria. La legge - per essere "sacra" dev'essere "indiscussa e indiscutibile"; se la legge può essere criticata - e cambiata - non può essere proclamata come assoluta, e quindi "sacra".
Se fossimo in grado di concordare il significato - giuridico-filosofico - della terminologia utilizzata, a mio parere, l'apparente scontro sarebbe belle che risolto, con buona pace sua, quanto di Vittorio Sgarbi.
Ringrazio entrambi per avere comunque posto un problema che, in ogni caso, richiede ben altre analisi e sviluppi culturali, giuridici e socio-organizzativi, alias, politici, di "alta" politica.
Cordiali saluti.
Francesco Introzzi
__ __ __
Qui sotto riporto il mio abbozzo di messaggio a Vittorio Sgarbi del 29 ottobre.

Francesco Introzzi


Destinatario:
Vittorio Sgarbi
Ferrara

DESACRALIZZAZIONE DELLA LEGGE

Ieri sera, casualmente, ho assistito al replay del suo scontro con Mario Giordano a “Carta Bianca” dove sembrava che l’insistenza di Bianca Berlinguer fosse diretta ad interrompere la sua “eretica” desacralizzazione della legge, piuttosto che a ribadire la “sacralità della legge” affermata - e reiterata invece, con pari veemenza, e all’infinito - da Giordano.

Devo dire che, a mio parere, quello che era sacrosanto, in quella circostanza, non era tanto la contestata positività di una piuttosto che dell’altra affermazione, ma avrebbe dovuto essere la centralità culturale del vostro scontro. Temo che la lealtà professionale della conduttrice, che pure ha tutta la mia stima e simpatia, non abbia colto la portata massima dello scontro che, di per sé, avrebbe invece dovuto essere evidenziato, apprezzato, analizzato e sviluppato al massimo grado.

Ci sarebbe dovuto essere a darle una mano il non mai abbastanza rimpianto Stefano Rodotà, dobbiamo cercare di supplire alla sua mancanza.

Anzitutto dobbiamo prendere atto del fatto che la cultura accademica consolidata è ancora esattamente quella sostenuta da Mario Giordano che io, personalmente giudico, non solo culturalmente superato ma anche socialmente deleterio, e questo ad un livello di gravità inaccettabile. Ne va della possibilità di liberare l’Italia - e l’Europa che cresce da sempre al nostro seguito, come dimostrato che è stato il fascismo a fare da scuola al nazional-socialismo hitleriano e non viceversa, come noi italiani invece vorremmo che la storia fosse raccontata ai giovani europei!

Il sistema giuridico euro-romanistico - fondato su “principi giuridici sacralizzati” - si muove con una pesantezza anti-sociale che ha del “pachidermico”, del “soffocante” e del “mortale” col risultato pratico di obbligare la società laica a “scantonare” dalla legge proprio perché la nostra legislazione si propone, proprio nel suo concepirsi come “sacra e (in quanto tale) indiscutibile”. Le tanto decantate “norme scritte” fanno del testo scritto, invece di un supporto, una guida, alla soluzione dei casi pratici, un impedimento ad aiutare i soggetti confliggenti a creare quell’accordo tra “persone civili” che dovrebbe esprimere il clima generale, per l’appunto, di una “società civile”.
Se le “pandette” romano-bizantine, fanno da remore alla gestione di una giustizia che fatica a rispondere alle esigenze di una società dinamica è l’economia a soffrirne e, insieme all’economia, di riflesso, anche gli stessi rapporti umani, a tutti i livelli fini ad arrivare alla politica e ai rapporti sempre più stringenti fra i popoli del pianeta Terra.

Il dogmatismo religioso esaspera i rapporti umani chiudendoli in trappole maledette che fomentano le incomprensioni interpersonali, inter-gruppi sociali e inter-nazionali. Le contrapposte appartenenze, le diverse fedeltà creano intolleranza per gli “infedeli” e le verità unilaterali” diventano ragione di scontro, di violenza, fanno scuola di scontro armato e di morte seriale (dal “femminicidio domestico al nazionalismo, quello autarchico e quello, contestuale, imperialistico.

Alla “sacralità della legge” dobbiamo contrapporre la “sacralità” di una “libertà assunta in termini civili” liberamente coltivata e responsabilmente assunta da “persone civili”. Soggetto etico devono essere (forse sarebbe più corretto dire “diventare”) appunto le “persone fisiche” in quanto membri costituenti di un’umanità civilizzata, pacificata in relazioni umane fondate sul rispetto dei diritti civili, in seno ad una società in cui il soggetto relazionato viene aiutato a realizzarsi secondo modalità sue proprie e non imposte, né dal più forte, né dalla forza della legge: fatta salva, naturalmente, la reciprocità generale della “solidarietà morale”.
Ma quando il soggetto etico socialmente responsabile diventa la persona umana, nella sua qualificazione civile, in qual momento le strutture sociali - le istituzioni pubbliche - cessano di essere “sacre” - vengono sottoposte ad un vero processo di de-sacralizzazione (che non deve confondersi beninteso con un processo di “dissacrazione” che non avrebbe senso e tanto meno giustificherebbe, da parte di individui responsabili, gesti di intolleranza, di offesa, di violenza verso i titolari di responsabilità pubbliche).
Semplicemente le funzioni pubbliche devono essere assunte non in funzione di “poteri istituzionali” ma in funzione - non sacralizzante - ma in una funzione sociale pratica, rispondente alle esigenze della comunità.

In conclusione credo che la superiorità della “common law” - come sistema giuridico, affidando ai giudici l’applicazione concreta dei termini legali (della legge scritta) si avvicini alla gestione diretta da parte dei soggetti interessati ai contrasti fattuali (alle fattispecie) superando l’incoerenza di termini giuridici “aprioristici e generali” aprendosi (il più possibile) alla “logica pragmatica” aposterioristica” dei fatti sociali nella loro fattuale concretezza (umana, morale, economica, alla ricerca di equilibri - dinamici - sempre problematici e - soprattutto ed è questo l’importante - discutibili (mai “dogmatici).

Forse possiamo, a questo punto, richiamare alcune prospettive filosofiche che non devono sembrare estranei ad un confronto che pare squisitamente giuridico (anche con profonde implicazioni religiose, o almeno storico-religiose).
Nel sistema filosofico greco - anche in presenza di un ordinamento politico democratico - non esiste ancora l’idea di un diritto delle persone fisiche ad essere titolari di “diritti civili”. Basti pensare al rifiuto di Socrate d sottrarsi all’applicazione della legge - della sentenza popolare - che lo voleva morto, tramite l’ingestione della famosa cicuta. Socrate si considerava “anche lui” - non soggetto etico - ma oggetto - vittima giudiziaria - della “sacralità della legge”. In questo senso Mario Giuliano è un seguace di Socrate e diventa, proprio per questo, un moderno anti-volterriano, nonostante sia un post-illuminista (direi “fuori tempo massimo”).
Ma lo stesso giudizio, a mio parere, andrebbe espresso nei confronti di Jean-Jacques Rousseau, questo per via della sua “volontà generale”: volontà generale incorporata, all’atto pratico, nelle istituzioni sociali e nei suoi “sacerdoti”, che poi sono, ancora oggi, definiti dalla nostra stampa “servitori dello Stato”. Servitori dello Stato proprio in quanto soggetti al servizio - non della “società civile” - ma di una “istituzione sacralizzata” - e questo in un solco filosofico che corrisponde ancora all’idea hegeliana di “Stato nazionale”. Noi, invece - convinti desacralizzatori delle istituzioni sociali - i nostri funzionari pubblici li avvicineremmo all’idea britannica dei “civil servants”. Ossia a soggetti che - all'interno di strutture pubbliche o all'esterno di esse - pongono le loro competenze professionali e il loro senso civico al servizio della collettività. [Analogamente a quanto trovo scritto su internet nel dizionario italiano de “La Repubblica”.] Francesco Introzzi
A monte di Stefano Rodotà dobbiamo risalire a Voltaire per trovare un padre all’Europa della libertà e dei diritti civili.
Non meravigliamoci allora se il maggior sito internet dedicato a Voltaire non si trova in Francia ma in Inghilterra.
http://www.voltaire.ox.ac.uk/
https://www.whitman.edu/VSA/websites.html

Martedì 20 novembre 2018 20:17:09

Gent.mo Signor Mario Giordano,

La vaccinazione è un argomento assillante e si obbliga i bambini italiani a sottoporsi ad innumerevoli vaccinazioni. Non appena uno si ammala si dice che è una epidemia scoppiata in quella scuola a causa di un bambino che non si era vaccinato (quindi il vaccino sugli altri bambini non ha funzionato perché l'unico non vaccinato ha comunque fatto ammalare tutti!!!).
Quindi i vaccini sono inutili?

Ma, tutti questi che arrivano con i barconi, sono già vaccinati prima di arrivare in Italia?
Non è che questi portano epidemie e gravi malattie contro le quali il debole organismo degli occidentali imbottita di antibiotici etc. non saprà difendersi?

Parli pf del vero pericolo globale che questi porteranno alla popolazione italiana ed europea.

Una nazione e un continente si possono conquistare con le armi, con il terrorismo, con le epidemie.

Cerchi pf di sensibilizzare tutti i media perché parlino del vero problema futuro che incomberà sulle nostre popolazioni. Non da meno sensibilizzi l'opinione pubblica anche sulla delinquenza e mafia nigeriana a cui a breve saremo sottomessi.

Grazie mille
Nick

Giovedì 15 novembre 2018 18:47:53

Spett/le Sig. Giordano sono Angelo D'agostino 1° Maresciallo della C.R.I. Corpo Militare nel 2004 e 2006 o partecipato alla missione Antica Babilonia in IRAK sotto le forze armate e la missione è stata pagata con buste paga dell'esercito italiano.Ma ad oggi dopo varie ricerche ancora non riesco a trovare i miei contributi (come anche tutti i miei colleghi). Le chiedo se potrebbe aiutarmi a diffondere questa notizia. La ringrazio Angelo

Venerdì 9 novembre 2018 14:41:50

Complimenti per la trasmissione "Fuori dal coro", reputo che sia una mezz'ora spesa bene e un orario che porta molti ascolti. Sicuramente una trasmissione di denuncia, di rivelazioni, che se non ci fosse probabilmente il cittadino comune sarebbe privato di farsi domande come (perchè lui si io no!...). va bene come procede .meno male che ci sono ancora giornalisti nel vero senso della parola!
Roberto

Giovedì 8 novembre 2018 21:09:19

Voglio congratularmi con Mario Giordano riguardo la fatica che ha fatto x raccogliere tutti i dati x la stesura del libro Sanguisughe, ne ho letto circa 1000 pagine e non riesco a leggere oltre sapendo che in Italia ci sono personaggi della politica che prendono pensioni cosi elevate, e mi chiedo ,ma che ci fanno con tutti questi soldi che incassano mensilmente, come li spendono se li spendono. Facessero qualche opera buona tanto un giorno lasceranno tutto anche loro

Domenica 7 ottobre 2018 00:19:45

Questo Def! La spese aggiuntive per il 2019 saranno di 43,5 miliardi! Certo coprire le clausole di salvaguardia dell’Iva (che non aumenterà nel 2019, ma parzialmente si nel 2020), finanziare il reddito di cittadinanza, stoppare la legge Fornero, applicare la flat tax (anche se solo per le partite Iva), aumentare il fondo sanitario, assumere agenti tra le forze dell’ordine, dare soldi agli sbancati e pagare quattro miliardi di interessi in più sul debito pubblico, sono cose che si sapeva dovessero essere fatte, perché inserite nel contratto, sugellato da Giuseppe Conte e Sergio Mattarella, che Salvini e Di Maio hanno firmato a tutela della realizzazione di quanto avevano promesso in campagna elettorale. Però, purtroppo, il ricorso al 2,4% di deficit non basta a finanziare tutta la manovra, per cui occorre prevedere anche un aumento delle tasse (posto come tagli alle agevolazioni ed agli incentivi fiscali, compresi quelli per le aziende). Tutto ciò, nel suo complesso, è una scommessa coraggiosa ed anche un po’ rischiosa, ma dobbiamo riconoscere che, rispetto alle precedenti leggi finanziarie, dovrebbe apportare un concreto aumento nel gettito, nei consumi, e nella occupazione giovanile. In Europa, però, non riescono a digerire la decisione di portare il rapporto deficit/pil al 2,4%, foss’anche per il breve periodo di un anno, perché, formalmente, non sono certi che sortisca gli effetti desiderati, ma nella realtà, per la paura che lo sfascio politico in cui è caduto il pd, possa allargarsi, a macchia d’olio, alle prossime elezioni europee, minacciando il partito socialista europeo. Gli atti terroristici, in genere, non sono causati soltanto dalla volontà di imporre la legge del più forte, ma, principalmente, per “paura!”. La paura di perdere il prestigio conquistato tenendo sotto controllo tutto ciò che procura potere e ricchezza! E’ proprio quello che sta avvenendo in questa Europa, unita solo dal conformismo alle idee di una sinistra che tutt’ora domina, ma che comincia ad avere paura di perdere questo dominio e, guarda caso, per colpa di quello Stato più tartassato in Europa, a cui, un governo non eletto, ma nominato, ed una maggioranza acquisita a forza di compravendita di parlamentari, ha imposto leggi nichiliste e l’invasione di centinaia di migliaia di fannulloni clandestini voluti dalla sinistra europea ma, di fatto, non accettati da nessuno ed abbandonati a delinquere nelle nostre città, nei nostri quartieri, nelle nostre contrade. Ed oggi l’attacco al nostro paese, da parte di quelle Istituzioni rappresentate dalla sinistra europea unita dall’arroganza e dalla paura, diventa così violento che non esiterei a chiamarlo terrorismo, è cronaca di ieri, infatti, la ripresa dello scontro verbale tra il Presidente della Commissione europea juncker assieme al commissario europeo agli affari economici e monetari Moscovici contro il Ministro dell’Interno Salvini. “Spero che Salvini non finisca mai nella situazione di dover raccattare un mucchio di macerie” afferma l’ex premier lussemburghese, cercando di terrorizzare il popolo italiano, ma spinto da motivazioni non economiche né finanziarie ma esclusivamente politiche come si evince in un’intervista al quotidiano francese “Le Monde”: “il partito socialista non ha misurato la sfida esistenziale a cui deve far fronte l’Europa, per la prima volta, nella sua storia, la sua esistenza è minacciata: può implodere o essere sovvertita da responsabili di estrema destra, Matteo Salvini, Marine Le Pen o Viktor Orban”. Ma anche il sobrio Claude Juncker non è da meno, lui che dovrebbe rappresentare l’Europa unita, al di là delle idee politiche, anzi partitiche, afferma mentre lo spread è alle stelle, di non voler raccogliere le macerie dell’Italia L’accanimento contro l’Italia fascista, xenofoba, razzista, omofoba e quant’altro, diventa però terrorismo, nel momento in cui, sempre Moscovici, afferma “l’Europa è ad un bivio, se non facciamo niente gli Orban, i Salvini, i Kaczinski, i Le Pen disegneranno un’altra Europa dove la giustizia e la stampa saranno sotto controllo, gli stranieri stigmatizzati, le minoranze minacciate”. Si aggiunga a questo la voce dell’Economist,: “L’Italia è vicina al precipizio” oppure “questa manovra è uno schiaffo in faccia alla Commissione Euopea". Anche in Italia l’opposizione fa terrorismo politico, auspicando “nel 2019 conseguenze devastanti” Twitta un Renzi ringalluzzito dalla salita dello spread e dalla preoccupazione degli investitori nel tenere i titoli rappresentativi del nostro debito Pubblico. In questa fase diventa terrorismo anche la visita, inusuale ed allarmante, del Presidente della BCE Mario Draghi al Quirinale. Già i mercati sono in fermento, figuriamoci dopo questa misteriosa visita alla quale, insolitamente, non è seguita, dal Quirinale né dalla BCE, alcuna spiegazione. Altro terrorismo, una bomba lanciata da Mario Monti: ha affermato a “Piazza pulita” sulla 7 : "Io cerco di parlare sinceramente. E’ possibile che l’Italia esca dall’Euro, per incapacità di starci dentro, speriamo di no, oppure è possibile come parte di un disegno non dichiarato di riposizionamento dell’Italia in un mondo nel quale si voglia mandare a rotoli l'Unione Europea". Altro atto terroristico, per preoccupare gli investitori, fare impazzire i mercati ed impaurire il popolo italiano, lo mette in atto Prodi: “ C’è il rischio di un regime in Europa!”. Ma che il terrorismo nei confronti degli italiani arrivi anche da Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo nonchè delfino di Silvio Berlusconi, che per anni ha denunciato il “colpo di Stato dell’Europa e dello spread del 2011”, che portò alle sue dimissioni, ed all’arrivo dell’euroburocrate Mario Monti, il quale commenta così le scelte del governo: “questa manovra danneggia il risparmio, fa aumentare il costo dei mutui e dei prestiti….”. Preoccupa molto ed è pericoloso perché a queste affermazioni terroristiche ho letto i commenti di gente che non le interpreta come propaganda elettorale per le prossime elezioni europee: “ho ritirato i miei risparmi dalla banca e mi sento più sicuro!” Questo è il più grave risvolto che questa campagna di odio verso il popolo italiano, potrebbe intraprendere, perché questa non è più campagna elettorale, ma campagna denigratoria ed autolesionista verso un popolo cha ha avuto il coraggio di cambiare e di imprimere alle proprie Istituzioni una svolta nuova, significativa, quasi rivoluzionaria, che potrebbe aiutarci ad uscire fuori dalla palude della recessione e della crescita lentissima che ormai dal 2008 attanaglia il nostro paese.

Venerdì 14 settembre 2018 17:59:45

Egr. dr. Mario Giordano l'avv. Fabio Azzolini e la sottoscritta Gabriella Salini grafologa forense le sarebbero molto grati se volesse esaminare la dettagliata documentazione di firme apocrife, di contraffazioni digitali, di brogli legali ai vertici delle più importanti Associazioni Sportive Italiane a ns. mani.
Confidando nel suo "coraggio giornalistico" (oltre che nella sua palese etica giornalistica) con stima e fiducia restiamo a sua disposizione.

Commenti Facebook