Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 89
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Frasi di Mario Giordano
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.
Giovedì 18 giugno 2020 17:42:48
Giovedì 18 giugno 2020 16:59:33
Buongiorno
Gentile Direttore Mario Giordano
Mi chiamo Gessica e le scrivo da Carpenedolo (BS)
Le faccio i complimenti per la sua trasmissione.
Le porto via un po' del suo tempo per chiederle come si può a 28 anni nel 2020 non riuscire a trovare lavoro non solo nelle aziende ma anche nelle agenzie del lavoro come: “Adecco, Randstad, obiettivo lavoro, umana, open job metis ecc. ecc. A mio giudizio dovrebbero chiuderle tutte queste agenzie del lavoro perché sono persone incompetenti e menefreghiste dei problemi che hanno le persone che hanno bisogno di lavorare che non ce la fanno arrivare a fine mese e vivono in condizioni disagiate sono sempre seduti a prendere nominativi delle persone e poi chiamano solo le persone che hanno già esperienza che hanno già chiamato precedentemente e non riescono a capire che tutti hanno bisogno di lavorare e che nessuno è nato imparato.
Sembrano ai nostri politici che sono sempre seduti parlano e parlano e non combinano mai niente ma stanno distruggendo il nostro paese “ L' Italia” perché sono persone incompetenti e non vogliono metterla a posto l'Italia perché loro sanno di avere il posteriore coperto e hanno interesse a non metterla a posto e se ne fregano dei suoi cittadini vorrei vedere loro al posto delle persone disagiate come si trovano
ma questo non accadrà perché siamo in Italia perché con tutti i miliardi che stanno rubando alle persone non possono provare quello che provano i disagiati
Io mi chiedo che futuro avranno i giovani e la società se siamo già incasinati adesso?
Non si può continuare in questo modo
Ci sono persone invalide civili che prendono €290, 00 al mese e anche di meno di €290. 00 al mese non hanno nessun altra entrata
non sanno come andare avanti e arrivare a fine mese se non ci fosse la famiglia che gli dà una mano chi c’è l'ha ancora la famiglia!!! non avrebbero nemmeno il panino da mangiare
secondo me dovrebbero alzarle le pensioni di invalidità e chi non ha più possibilità di lavorare dovrebbero mandarli in pensione definitivamente perché è una cosa inammissibile che una persona che non può lavorare prenda una miseria di invalidità al mese mentre i politici arrivano a prendere €30000 al mese risolvendo niente in più hanno coraggio di dire che sono pochi
Io non so perché il mondo va tutto al contrario
chi ha voglia di lavorare non riesce a trovare lavoro e non ha nessun aiuto
invece chi non ha voglia di lavorare a tutti gli aiuti del mondo come il reddito di cittadinanza ecc.
La cosa che mi fa arrabbiare è quando dicono che vogliono mettere a posto il mondo l’Italia e invece di metterla a posto la stanno distruggendo non si fa così a mettere a posto il mondo
soprattutto mettendo al primo posto gli extracomunitari anche se non ho nulla contro gli extracomunitari però lo stato deve capire che L'Italia è nostra lo stato siamo noi non loro prima ci sono gli italiani e se dopo c’è da aiutare gli extracomunitari si può dare una mano anche a loro come abbiamo sempre fatto e poi è ora di smetterla che continuano a sfornare figli a go go perché loro continuano a fare i figli dopo li manteniamo noi italiani fanno vedere in televisione che stanno morendo di fame e poi continuano a fare figli ma io mi chiedo come fanno a non arrivarci a capire che ha fare un figlio al giorno d'oggi bisogna avere la possibilità di mantenerlo e non farlo mantenere agli altri non si rendono conto in che condizioni disagiate sono e allora che cosa continuano a fare i figli i figli una volta che ci sono bisogna accudirli e non bisogna mai farle mancare niente loro continuano a fare i figli perché tanto sanno che in Italia gli danno sempre una mano
L’Italia è incasinata perché lo stato continua a dare i nostri soldi a loro vengono Italia cercare lavoro ma se vogliono anche a casa loro c’è ne di lavoro da fare basta che quello che fanno qua lo fanno a casa loro
cosa pensano che le famiglie italiane non vorrebbero formare famiglia Certo che vogliono formare famiglia ma ci sono persone che non possono formarla perché non hanno il lavoro perché hanno troppe spese e non riesco andare avanti e arrivare a fine mese e se ci arrivano sono con l'acqua alla gola
E poi
spendono milioni e milioni di € dei nostri € per le persone che ci sono sui barconi e non aiutano gli italiani che hanno bisogno
non abbiamo più neanche lavoro per noi in Italia e continuano a arrivare ogni giorno
Dicono che i lavori che fanno i extracomunitari non vogliono farli gli italiani questo non è vero perché ci sono tante persone italiane che vanno a chiedere di lavorare come raccogliere la verdura la frutta ma non li prendono perché cercano solo extracomunitari perché gli extracomunitari li sfruttano li pagano poco mentre l'italiano vuole essere pagato giusto e lì trattano come bestie invece con gli italiani non possono farlo perché si rivoltano indietro io essendo disoccupata ho provato in diverse aziende nei dintorni vicino al mio paese e mi hanno risposto che loro avendo tutti stranieri la cosa è poco fattibile… questo cosa fa capire…fa capire che vogliono solo extracomunitari perché li possono sfruttare come vogliono loro essendoci il caporalato loro non rispondono e a testa bassa vanno avanti mentre gli italiani se notano qualcosa di sbagliato non gli e lo mandano a dire.
La ringrazio della sua pazienza e disponibilità
Le auguro una buona giornata cordiali saluti
Gessica.
Giovedì 18 giugno 2020 13:42:48
Bongiorno... Scrivo in tutti posti è tutti posti di televisione fin che qualcuno mi aiuterà o mi darà un suggerimento. Sono una persona da 52 anni, da quando avevo 16 anni ho lavorato sempre come Falegname fino 2 anni fa che mi e successo una tragedia. A causa di una malattia sfortunata o una operazione sbagliata sono stato operato 3 volte. Sono rimasto senza PANCREAS, CESTIFEGLIE È MILZA, facendo 4 INSULINE al giorno perché senza PANCREAS automaticamente diabetico. Mi hanno dato 70% di invalidità... dove lavoravo prima anno chiuso la ditta è non mi prende nessuno al lavoro perché la glicemia non lo posso stabilire è tuti anno paura, con un Ragazzo minorene in casa non lo so come fare a vivere, non osufruisco di niente da nessuna parte come aiutò... ho fatto la richiesta per reddito di cittadinanza è mi hanno rifiutato. Se mi può aiutare magari con un consiglio com'è andate avanti vi ringrazio... buona giornata...
Giovedì 18 giugno 2020 11:19:06
Ho ritirato in edicola le mascherine gratuite del Comune di Firenze per me e mia madre ultranovantenne.
Ho assistito al vostro servizio sulla produzione delle mascherine a Prato.
Cosa debbo fare? posso usarle ? a cosa servono?
Grazie
Giovedì 18 giugno 2020 09:39:27
Egr. Dott, Giordano, mi complimento innanzitutto per la sua trasmissione che affronta problematiche di primo piano per la nostra politica ed economia. In questo contesto, desidero proporle ij tema della riapertura delle Università che pone problemi di non poco conto per gli studenti in generale (lezioni a distanza o dal vivo, magari per facoltà con laboratori che esigono la presenza), ma, in particolare, anche per quelli fuori sede che affittano appartamenti, i quali non sanno se rinnovare i contratti in essere per il nuono anno, poichè non è chiaro se vi saranno lezioni. I messaggi relativi alla riapertura sono contrastanti; il ministro Manfredi propone la riapertura per il 1° di Settembre, altre fonti di sede regionale affermano che le Università sono autonome, e quindi possono fare quello che vogliono, anche se ribadiscono che le linee guida del Governo ammetterebbero la riapertura anche immediata, con il solo vincolo del rispetto del distanziamento sociale. Faccio presente che gli studenti universitari da metà dicembre 2019 non frequentano più l'università, il che è inaccettabile. Permettiamo ai nostri universitari la movida, di salire sugli arei gomito a gomitp, ma non si permette loro l'esercizio del diritto allo studio - con modalità appropriate - come sancito dalla nostra Costituzione. Da sottolineare, inoltre, che intorno a questa tematica ruota anche una economia essenziale, in particolare nelle piccole città. Ad oggi il Governo, dopo aver toccato una miriade di tematiche, anche di impatto minimo per l'economia, ha ignorato bellamente questo punto come se si ptesse rinviare le aperture magari fino a gennaio 2021 od anche oltre. Se lei decidesse di affrontare il tema in una sua trasmissione sono certo che ciò potrebbe favorire lo sblocco della situazione. La ringrazio anticipatamente per la attenzione e la saluto cordiamente. Sergio Mariani (cell 347--------)
Mercoledì 17 giugno 2020 18:04:59
Buonasera Dottor Giordano, scrivo a lei sperando di far sentire la mia voce da " piccolo e anonimo cittadino" come tanti in questo paese.
le racconto un episodio che dimostra tutta la distanza tra il " nostro mondo" di persone che ogni giorno cercano di fare la loro parte nella comunità e il mondo astratto dei nostri governanti, mi sono recato in banca per pagare la retta universitaria di mia figlia, la guardia mi dice che non posso accedere senza appuntamento e mi dà un numero verde da contattare. premetto che al momento che vado in banca ero nei termini giusti di pagamento, riesco a prendere l appuntamento per qualche giorno dopo. quando mi reco in banca trovo la sorpresa... ero preparato ad un importo di 325 euro, ma visto che avevo tardato un giorno per via dell appuntamento mi sono stati chiesti 391 euro, cioè 65 euro in più per 24 ore e la cosa non è nemmeno dipesa da me ma dalle disposizione del governo per il covid. A questo punto mi chiedo una cosa... io sono ancora in attesa della tanto decantata cassa integrazione da marzo e ad oggi che scrivo 17\06\2020 non ho visto nulla, cosa mi riconoscerà il governo per il suo ritardato pagamento? lavoro nel settore dell Automotive in grande difficoltà e non so cosa mi succederà quando finirà il blocco dei licenziamenti e sento parlare di incentivi per monopattini e biciclette... abito sulla strada che conduce all aeroporto di Ciampino e vedo passare spesso i nostri politici ma con dei bei convogli di sette o otto automobili non esattamente ecologiche. perché non usano le biciclette? mi scuso per lo sfogo ma penso che voi siete le uniche persone disposte ad ascoltarci e vi ringrazio per questo. ps: ho tutta la documentazione che attesta la mia vicenda. grazie a tutti voi per darci voce. buonasera
Mercoledì 17 giugno 2020 14:48:11
Sig. Mario Giordano la seguo da una vita e compro le sue pubblicazioni. Lei è uno dei migliori giornalisti apprezzato per la franchezza con la quale si esprime e anche per la mimica facciale... troppo forte.
Sono un vecchietto ufficiale superiore dell'A. M, ma ho un grande desiderio, vorrei conoscere i nomi e cognomi, professione, dei 450 consulenti del Presidente Conte. Questo desiderio, spontaneo, al quale sono interessati molti italiani (vedi fb) nasce dal fatto che i pagatori-finanziatori- siamo proprio noi (gli italiani). Considerato che gli italiani sono ritenuti grandi risparmiatori, pensare a uno sperperatore dei miei soldi senza darmene una ragione, mi rompe terribilmente. Il presupporre anche che il costo, la qualifica di ognuno di questi sia non adeguata alla consulenza (parenti, amici, amici degli amici, somari ecc) mi rompe ancora di più. La prego Giordano ci dia questa informazione. Grazie Picchioni Graziano
Mercoledì 17 giugno 2020 13:47:11
Buongiorno dott. Giordano, denuncio quanto mi è successo.
Al culmine di condotte ritorsive nei miei confronti, nel 2015 sono attinto da grave provvedimento disciplinare da parte di un grosso ente pubblico mio datore di lavoro; successivamente ne seguirà un altro (per comunicazione non sufficientemente concisa) che non impugno per tenuità della sanzione visto che, nel frattempo, la riforma introdotta con il D. Lgs. 25/05/2017 n. 75, aveva limitato il potere di un dirigente di sede alla sola possibilità di irrogare il “rimprovero verbale”.
Il primo, invece, era una sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per 10 gg (danno retributivo diretto netto, circa € 650, 00): sempre il massimo che al tempo un dirigente di sede potesse irrogare.
Questa sanzione viene comminata il giorno prima di un esame che avrei dovuto sostenere per un ruolo di responsabile ed al quale vi era, oltre me, solo un altro concorrente e la sua misura è tale da procurarmi, oltre l’esclusione da quella prova specifica, anche da tutte le procedure di avanzamento retributivo dei due anni successivi che, peraltro era prevista di lì a poco (2016) e, ad oggi, non ve ne è stata una successiva.
La sanzione era irrogata in prossimità della selezione per non darmi il tempo di impugnare il provvedimento in quanto l’impugnazione mi avrebbe ammesso con riserva; né si è atteso il giorno dopo la selezione perché anche in quel caso, eventualmente sostenuta positivamente la prova, l’effetto della prova sarebbe stato ugualmente demandato al giudice. Solo irrogandola in prossimità della prova vi era la certezza che non potessi sostenere l’esame.
Mi rivolgo a un legale per impugnare la sanzione proponendo di chiedere l’annullamento della stessa e il danno da perdita di chance.
L’avvocato ritiene palesemente fondata la prima richiesta ma non la seconda che ci avrebbe condotto alla soccombenza sul punto e quindi a non poter avere la vittoria di spese.
Il legale mi chiede un compenso di € 2. 500 più oneri (C. U., cassa previdenziale, iva), faccio notare come il caso non presenti alcuna complessità; mi invita a firmare quel preventivo con l’impegno che valuterà di poter ridurre l’onorario.
Infatti, accetta la mia proposta e successivamente mi invia una email in cui in accoglimento della mia richiesta di riduzione del compenso, mi ripropone una scrittura identica alla precedente ma con il compenso ridotto a € 2. 000. Non si tratta di una correzione, ma la scrittura è rifatta ex novo.
L’avvocato impiega 7/8 mesi per redigere il ricorso e io invito a far presto perché persa la possibilità della prima selezione importante, possa almeno partecipare (con riserva) alle selezioni per avanzamenti retributivi.
Capisco che sta “lavorando” malissimo, dedicandomi il tempo che trova, puntando su teorie inconsistenti e tralasciando importanti principi abbondantemente affermati dal diritto. Chiedo quanto voglia per fermarsi e perché io possa revocare il mandato ed affidarlo ad altro professionista. Mi chiede € 1. 500 dei 2. 000 totali pattuiti: non mi conviene, persi per persi, meglio proseguire.
L’avvocato attribuisce a me la colpa dei ritardi (?) comunque a maggio 2016 mi fornisce la versione del ricorso confermandomi che non può inserire il danno da perdita di chance perché sarebbe di pregiudizio.
Ci accordiamo perché presenti tale ricorso al più presto perché ormai è in scadenza il termine della selezione degli avanzamenti retributivi.
Passa un’ulteriore settimana ed ormai il deposito del ricorso non è più rinviabile ma l’avvocato me ne presenta una versione diversa con inseriti due punti che aveva consapevolmente detto ci avrebbero portato alla soccombenza.
Tutto quanto detto è documentato per iscritto da corrispondenza email, come anche la mia ulteriore risposta con cui invitavo a presentare la versione precedente visto che si era detto che inserire tali richieste sarebbe stato di sicuro pregiudizio.
Peraltro l’avvocato inserisce tali richieste senza adeguata e strutturata allegazione (per essere sicura della soccombenza ? ?), limitandosi a chiedere circa € 900, 00 di danni, senza sapere perché e senza sapere come avesse quantificato quel danno, in pratica come si chiede 1 kg di arance al fruttivendolo.
L’avvocato non ne vuole sapere di modificare l’atto e lo ritiene definitivo: prendere o lasciare. Ormai non c’è più tempo, il ricorso deve essere depositato, altrimenti, dal mancato avanzamento retributivo avrei subito un danno economico maggiore delle spese legali.
Come previsto la sanzione risulta infondata, il Giudice in verità ravviserebbe una mia minima responsabilità disciplinare (che contesto) con una sentenza strana e illogica, ritiene che debba avere una multa di 2 ore, circa € 30, 00 che, però, non mi preclude avanzamenti di carriera. In pratica è comunque accertato che il datore di lavoro non poteva irrogarmi una sanzione tanto grave e non poteva escludermi né dalla selezione di responsabile né da quelle per avanzamenti retributivi.
Tuttavia compensa le spese per soccombenza reciproca in relazione alla richiesta per perdita di chance, senza operare alcuna istruttoria per eccessiva genericità della richiesta.
In pratica viene accertata la mia ragione quasi totale ma il mio danno passa da € 650, 00 (che peraltro ancora oggi non riesco ad avere dal datore di lavoro) a circa 2. 600 euro, cioè la cifra di spese legali cui controparte non è stata condannata per effetto della compensazione totale delle spese.
Non solo: l’avvocato torna alla carica e vuole riportare il compenso a € 2. 500 più oneri forte del fatto che, nonostante la corrispondenza email, sul secondo preventivo con cui mi riconosceva lo sconto, poiché trasmessomi in pdf, non c’è la mia firma.
Il danno, così, salirebbe a circa € 3. 200, ma io le ho risposto che era lei a dover attivare la procedura assicurativa per risarcirmi delle spese legali mentre lei mi sollecita il pagamento.
Vorrei ricorrere in appello per la sanzione, la vittoria sarebbe quasi certa (salvo l’alea tipica dei processi) perché, a detta di avvocati, gli errori sono evidenti, ma gli stessi mi sconsigliano l’azione perché hanno notato uno strano eccessivo ricorso alla compensazione delle spese (anche illegittima) quando a soccombere sia una pubblica amministrazione. Sarebbe concreto il rischio di ritrovarmi con una ragione piena ma con un danno complessivo che si aggirerebbe attorno ai 7. 000 euro.
Mi sembra come di scivolare nelle sabbie mobili, da cui più cerchi di uscire e più ne vieni danneggiato, oppure come finire vittima dell’usura dove più hai ragione e più ti mangiano tutto.
Ora ho descritto la vicenda sommariamente e nonostante tutto mi sono dilungato, ma è tutto documentato nel dettaglio e spero che qualcuno voglia aiutarmi ed esaminare tutti gli atti e la corrispondenza con me, come sono anche disponibile a fornirmi ogni ulteriore chiarimento e precisazione.
Confidando in un aiuto, ringrazio e saluto
Mercoledì 17 giugno 2020 11:29:49
Caro Dr. Giordano le scrivo per segnalarle un vero e proprio scandalo della Regione Lazio. Il sig. zingaretti (volutamente minuscolo) non contento di avere regalato milioni di euro ad una ditta fantasma per l'acquisto di mascherine (soldi mai restituiti e su cui la magistratura si guarda bene di indagare) se ne è inventata un'altra. In piena crisi economica, con la gente che resta disoccupata, non riceve soldi non sa come tirare avanti cosa fa? toglie l'esenzione per le visite specialistiche (risonanza magnetica, ECG, MOC, radiografie varie, visite specialistiche ecc.) in parole povere la sanità, nel Lazio, è a totale carico dell'assistito con buona pace degli aiuti ai bisognosi. Naturalmente rimane una categoria che continua ad essere esente, i clandestini. Mi rifaccio a quello che ha detto ieri Paolo Del Ebbio, questi sono completamente disgiunti dalla realtà, non pensano, anche se è logico, per pensare bisogna avere un cervello e non ho ancora trovato un comunista che ce l'abbia. Con stima. Cordfiali saluti ed auguri per le sue giuste battaglie. A. Bertozzi
Mercoledì 17 giugno 2020 11:17:17
Buongiorno sig. Giordano,
dovrei probabilmente chiamarla “dottore”, ma sono abituata a chiamare dottore solo il mio medico e la mia semplicità, oltre che coerenza, mi “forza” a continuare a mantenere le mie abitudini.
Sicuramente, soprattutto in questi mesi, starà ricevendo moltissime lettere di persone che si lamentano, per lo più giustamente, sulle miriadi di cose che non vanno. Ieri sera guardavo la sua trasmissione e mi chiedevo: ma come può un Italiano, che si guarda attorno con occhi e mente aperti, non imbestialirsi? Dove ti giri ti giri ci sono situazioni da brividi: chi non ha preso un centesimo di cassa integrazione, chi si trova a non riuscire più a far ripartire la propria azienda, chi ha perso una persona cara e non è riuscita neanche a dirgli l’ultimo ciao, infrastrutture che cadono a pezzi, decreti che smentiscono il decreto precedente, persone che si fanno spazio insultandone altre, statue divelte, interi settori completamente dimenticati, discoteche prossime alla riapertura ma scuole chiuse. Potrei purtroppo andare avanti all’infinito. Che tristezza questo nostro bel Paese! Che tristezza vedere sprecato tuto quell’ingegno che gli Italiani durante il lockdown hanno documentato, tutta la solidarietà che quotidianamente hanno dimostrato, tutta quell’Unione che si è vista sui balconi, nelle parole di conforto pronunciate e scritte sui social, nelle azioni del vicino che aiutava il più debole. Tutto questo viene buttato nel cestino “dell’indifferenza” non dell’indifferenziata. Mentre guardavo la sua trasmissione pensavo a mio figlio, giovane 15enne; pensavo a quale sarà il suo domani, quali saranno le sue certezze, quali saranno le possibilità e le difficoltà che potrà incontrare nella sua crescita. Che paura, che senso di colpa profondo... figlio mio dove ti ho fatto nascere, dove ti sto facendo crescere! La speranza è sempre dentro di noi, così come lo spirito della sopravvivenza, ma è anche vero che ultimamente siamo un po’ tutti presi dallo sconforto, dallo sconcerto profondo quando ci guardiamo intorno e confrontiamo i discorsi dei “grandi” con la “nostra” realtà (sì perché è la “nostra” realtà, non sicuramente la “loro”).
Pensavo agli stuzzichini che “qualcuno” ha mangiato, al timballo, alle bottiglie di buon vino che sicuramente saranno state aperte e mentre pensavo a ciò, la mia mente vedeva le migliaia di persone che sicuramente in quello stesso momento invece avevano un piatto vuoto davanti, o una minestra scondita, o la solita bolletta da pagare condita solo da un “dove trovo i soldi? ”. Ma come si fa a vivere in due mondi così diversi? Non sono neanche paralleli, questi non stanno neanche nella stessa galassia!
Mi piacerebbe poter incontrare questi “grandi” e potergli parlare della vita vera, non di quella che vivono loro sulle nuvolette che li trasportano in giro, quelle nuvolette che non solo non gli fanno bagnare o sporcare le scarpe, ma non gli danno neanche il senso della durezza dell’asfalto. Non avrei neanche bisogno di parlargli della mia vita (sono convinta che c’è gente che sta peggio di me, sigh!), mi basterebbe raccontargli la vita di persone che conosco personalmente, di piccoli imprenditori, di operai, di studenti, di casalinghe per dargli una foto di quello che è vero, reale, tangibile, una foto di quella vita che sembra non si accorgano, di quelle difficoltà che non fanno parte del loro panorama, dell’importanza delle parole che invece loro tante volte sprecano o utilizzano con una facilità disarmante.
Io so di essere una donna ignorante, ho solo la terza media, non potrei competere con le loro lauree, con i loro paroloni, ma sono certa che non mi metterebbero in scacco e, se mai un sogno si potesse avverare, non metterebbero in scacco neanche i milioni di Italiani che tutti i giorni combattano una battaglia per la sopravvivenza (se davvero li incontrassero). Ma questo giorno non ci sarà mai, passeranno i mesi, gli anni, ma la porta tridimensionale che si apre per quelli che varcano la soglia della politica, perché per forza deve essere una porta che si affaccia dentro ad un’altra galassia altrimenti è inspiegabile la loro cecità nei confronti della realtà, non verrà mai abbattuta. Cambieranno i nomi, i colori, le bandiere, ma il vortice oscuro che ha catturato questi “grandi” non cesserà mai. Ho solo un grande rammarico: non poter andarmene via da questo Paese che non riconosco più, da questo Paese che ho sempre amato, da questo Paese di cui ero fiera di appartenere. Un paese fatto di bellezza, di stravaganza, di semplicità, ma che oggi più che mai è deriso, è violentato, è oscurato.
La prego, lei che può, continui a far sentire le voci di chi, come me, è stanco, è demotivato, è disinnamorato, è profondamente deluso. Forse solo così qualcuno ascolterà, ma realmente ascolterà.
Io intanto aspetto che la storia, con i suoi alti e i suoi bassi, faccia il suo corso.
Laura