Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 93

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Frasi di Mario Giordano

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Domenica 14 giugno 2020 16:16:26

Salve la prego si faccia portavoce di tutte quelle migliaia di persone che ancora mi hanno visto un euro. Le promesse di Tridico non sono state mantenute. Deve dare una risposta alla gente che aspetta da 3 mesi. Grazie

Domenica 14 giugno 2020 01:06:17

Caro dottore ho visto che altri nelle mie condizioni scrivono.
Chi come me ha passato 3 mesi di pandemia a casa a lavorare in smart working con due figli in dad a casa ora si ritrova in cassa integrazione parziale a dover lavorare oltre l'orario previsto perché così il datore di lavoro ha chiesto (fra le righe). Chi si adegua resterà chi non si adegua arrivederci... Così hanno detto.
La cosa più grave è che lavoro per una grande associazione di categoria. Chi ci può aiutare? Chi deve controllare. ? Penso che il 99 per cento delle ditte che hanno sfruttato la cassa integrazione parziale stiano comportandosi così... Truffa do lo stato e sfruttando noi lavoratori.

Sabato 13 giugno 2020 23:32:34

BLACK LIVES MATTER?
ALL LIVES MATTER
Anche quella di
David Raggi, 27anni colpito a morte tra il 12 e il 13 marzo 2015, in Umbria da un marocchino.
Anche quella di
Pamela Mastropietro, 18enne romana, uccisa e fatta a pezzi, nel gennaio 2018, nelle campagne di macerata, da un nigeriano
Anche quella di
Sabrina Malipiero, 52 anni, uccisa con una coltellata alla gola, il 13 luglio 2018, a Pesaro, da un marocchino.
Anche quella di
Caterina Ferrari, 52 anni, uccisa a coltellate, a Vobarno (BS), nel gennaio 2001, da un marocchino.
Anche quella di
Antonia D’amico, 54 anni, uccisa a Lodi nel giugno 2018, da un egiziano.
Anche quella di
Ulderico Esposito, 51 anni, ucciso l’8 giugno 2019 a Napoli da Alfre Idimudi.
Anche quella di
Agricoltore 69 anni (non viene riportato il nome), ucciso a colpi di mazza, nel marzo 2020 a Fondi, da un pakistano.
Anche quella di
Pierluigi Rotta, 34 anni e Matteo Demenego, 31 anni di Velletri, 2 poliziotti uccisi nell’ottobre 2019, a trieste, da un Dominicano.
Anche quella di
Nadia Pulvirenti, 25 anni, uccisa nel gennaio 2017, ad Iseo da un immigrato marocchino.
Anche quella di
Vincenzo Solano, 68 anni e la moglie Mercedes Ibanez, uccisi a Catania, nell’agosto 2015, da un ragazzo Ivoriano.
Chi si è inginocchiato per loro? Per almeno uno di loro?
La Boldrini che, insieme alla Boschi, è andata al funerale di Emmanuel Chidi Nnamdi, per testimoniare la vicinanza delle Istituzioni, è mai andata al funerale di qualcuno di loro?
Ho preso, a caso, i primi 10 nomi che ho trovato, su Internet, e temo che la lista sia ben più lunga. Sono invece certissimo che se agli omicidi aggiungiamo tutte le vittime di stupro o di tentato stupro e tutte le vittime di aggressioni fatte con pugni e calci, con coltellate e colpi di machete, la lista diventerebbe interminabile.
Perché la sinistra difende tutti ad eccezione dei cittadini europei, bianchi ed eterosessuali?
Se Salvini venisse picchiato o ucciso da gente di colore, che, per loro stessa ammissione, spiegassero l’aggressione con motivi razziali, quanti della sinistra scenderebbero in piazza a manifestare contro il razzismo?
In questi giorni si sta diffondendo una pandemia molto più infettiva del Covid. Parlo della follia che sta dilagando a tutte le latitudini e longitudini. La follia iconoclasta che vuole abbattere e distruggere i simboli del razzismo. Quello che mi colpisce maggiormente è il fatto che, nelle immagini, i manifestanti e, in particolare, gli autori di tali obbrobri sono, quasi tutti, di pelle bianca. Che siano le vittime e quindi i diretti interessati, oggetto di tirannia e razzismo, a vendicarsi contro i simboli di ciò che li ha tenuti oppressi, discriminati, segregati, torturati, riesco a comprenderlo anche se non sempre giustificarlo. Ma il fatto che la sinistra voglia togliere loro pure la soddisfazione di "farsi giustizia" con le loro mani e preferisca farlo con le proprie mi sembra una cosa veramente aberrante. Chiudo questa lettera, ma ci sarebbe molto altro da dire, commentando una recente intervista della Boldrini, che diceva più o meno così.
"Però non possiamo nemmeno sottovalutare il fatto che ci sono alcune persone che hanno dedicato la loro giovinezza a liberare il nostro Paese, che si sentano poco a loro agio quando passano sotto certi monumenti”.
Cosa vuol dire? Che vanno distrutti? O era soltanto per un pourparler a vanvera? Perché a qualcuno può dare fastidio la statua di Montanelli, a qualcuno quella di Ungaretti, a qualcuno quella di Vittorio Emanuele, a qualcuno quella di Garibaldi, o del conte Camillo Benso. Cosa facciamo, abbattiamo tutte le statue? Se non è follia questa!!!
Caro Direttore ha una risposta per qualcuna delle mie domande?
Grazie.
Complimenti per i suoi libri, i suoi articoli e le sue trasmissioni.
Cordialmente
Franco Cappello

Sabato 13 giugno 2020 17:03:10

Nell'ambito delle inchieste riguardo la gestione della pandemia in Lombardia (e non solo) la magistratura farebbe bene a considerare attentamente alcune date: - 31 gennaio il CDM delibera lo stato di emergenza sanitaria nazionale x 6 mesi; in questi casi la competenza per la sanità passa allo Stato che si avvale dell'opera della Protezione Civile (Conte e c. si sono precipitati a prendere i relativi provvedimenti ?. ???) - 15 febbraio da Brindisi parte un aereo con 2000 tonnellate di materiale sanitario per la Cina... (lo stato di emergenza sanitaria nazionale era stato decretato da 15 giorni...). - 20 febbraio presso l'ospedale di Codogno viene accertato il paziente 1... - il fine settimana 22/23 febbraio il sindaco Sala continua a dichiarare "Milano non si ferma" e organizza con Zingaretti e c, aperitivi vari per le vie dalla città... Una qualche mancanza o negligenza da parte di Conte e c. non è proprio ipotizzabile? (Se avessi la possibilità un esposto alla magistratura in merito lo farei volentieri). ---E una piccola indagine sull'operato del brillantissimo commissario Arcuri per i ritardi e i casini che ha combinato relativamente all'approvvigionamento di materiale sanitario (mascherine, respiratori, guanti ecc) non ci starebbe tutta?

Sabato 13 giugno 2020 11:49:11

Buongiorno. Scrivo a proposito delle Rsa. Mia mamma, 90 anni, demenza senile, è in una casa di riposo di Solero, a pochi chilometri da Alessandria, dove non si sono avuti contagi né tra gli ospiti e nemmeno tra i dipendenti, Ora col più recente dpcm ci viene comunicato che le visite ai ns cari sono ancora vietate sino a metà luglio. Io non vado da mia mamma dal 5 marzo e ho sporadici contatti solo con videochiamata o dal balcone. Premesso che la sicurezza di ognuno di loro non è in discussione, a me sembra che la decisione di tener ancora chiuso sia una scelta di comodo. Hanno pensato al monopattino e alla movida ma nessuno ha pensato a come farci stare comunque sempre in sicurezza di nuovo un po' con loro, magari predisponendo una stanza, con vetri o barriere, senza contatti, ma insieme. Quanto tempo ci resta per stare con queste persone che, non dimentichiamolo, anche loro fanno parte del sistema economico, visto che pagando le rette generano occupazione per tanti? E ultima considerazione, siamo certi che così facendo, se non ce li ha ammazzati il virus non ce li ammazza la malinconia, peraltro reciproca? Grazie

Venerdì 12 giugno 2020 21:24:44

Caro Mario mi chiamo Cristina e sono una tua fan sfegatata.
Ti scrivo a nome di un folto gruppo di circa 20 persone che come me ti adorano...
Lavoriamo in negozi di un centro commerciale che si chiama Il Leone di Lonato che si trova a Lonato del Garda BS...
Ci piacerebbe che tu dedicassi una piccola parte del tuo tempo anche all'economia relativa a questi negozi, incastrati da contratti, regole ed orari assurdi dei centri commerciali, dove nel post covid nessuno si è interessato di dare regole al centro.
Qui è veramente dura, Si lavora in cassa integrazione... Si fatica parecchio a riprendere... Nel centro gli ingressi sono diminuiti a dismisura, non ci sono controlli alle entrate, Hanno messo le porte con indicazioni pressoché invedibili a porte aperte per diversificare entrata ed uscita ma alla fine se io sto uscendo chi arriva può entrare dalle mie porte aperte...
Non controllano mascherine e sanificazione delle mani e guanti nel supermercato...
C'è assembramento... La gente che viene ed ha paura ci dichiara che non tornerà perché il centro è gestito male...
MA LA PROPRIETÀ SI PREOCCUPA DI FARE RISPETTARE PENA MULTE SALATE ORARI DI APERTURA FINO ALLE 22 quando dalle 19-20 in poi non si vede anima girare.
Abbiamo bisogno di un tuo grido di voce di giustizia!!!
Speriamo e confidiamo nel tuo aiuto...
Grazie mille !!!
Ti preghiamo...
A presto...
Saluti...

Cristina e tutti gli altri

Venerdì 12 giugno 2020 17:38:55

Sanificazione treni Italia, Rimborso, in più 7 euro per tessera.

Venerdì 12 giugno 2020 14:42:14

Egr. Dott. Mario Giordano, seguo Le sue trasmissioni con molta attenzione ed apprezzo la sua costante determinazione nel combattere la burocrazia di questo paese. Chi Le scrive è un libero professionista che dal 1982 ha fatto questa scelta esclusiva, solo libera professione, ben potendo come tanti altri esercitare la libera professione e fare anche altro (quale insegnamento, funzionari al Comune, Provincia, Regione). Ma non è questo il tema per cui Le scrivo oggi, ci porterebbe troppo lontano. Come libero professionista sono iscritto ad Inarcassa e fin quanto ho potuto sono stato ligio nel pagare i contributi previdenziali. A partire dagli anni 2000, per varie vicende e anche per mancati incassi da parte di una società, per circa euro 350. 000, 00 (dicasi trecentocinquantamila euro) non mi è stato possibile pagare i contributi previdenziali. O meglio sono stato messo nella condizione tra pagare i contributi o crescere i quattro figli: ho scelto per i figli. Veniamo alla questione che mi preme segnalare. Ho fatto richiesta ad Inarcassa delle 600 euro, quale indennità una tantum per i liberi professionisti art. 44 D. L. n. 18/20, protocollata al n. 160303 del 02/04/2020. Inarcassa con nota di protocollo n. 0570580 del 08 aprile 2020 risponde che " la richiesta non può essere accolta in quanto risulta non abbia presentata la Dichiarazione dei Redditi 2018" " Mi si invitava, al fine di poter ottenere la indennità a presentare la dichiarazione. Concludeva che Inarcassa provvederà automaticamente al controllo e riammissione della sua richiesta (con relativo invio della notifica di ammissione). Non deve quindi presentare una seconda richiesta di indennità. Le ricordiamo che la raccolta delle richieste termina il 30 aprile. " Provvedevo ad inviare la dichiarazione dei redditi richiesta in data 27/04/2020 tramite posta certificata e in data 04/05/2020 tramite l'area riservata Inarcassa On Line. In data 29/05/2020 ho inviato ad Inarcassa tramite pec lettera di sollecito. Ad oggi 12 giugno non avendo ricevuto nè indennizzo nè risposta alcuna, ho inoltrato on line, tramite "Inarcassa risponde" reclamo.
Ma ero così incazzato che ho chiamato al numero che si trova sul sito di Inarcassa 02/91979700 e mi sento rispondere che la richiesta non può essere accolta in quanto avrei inviato la dichiarazione dei redditi oltre il 30 aprile. Ho fatto presente che in data 27/04, tramite posta certificata avevo inviato la dichiarazione dei redditi 2018, e successivamente in data 04/05 tramite l'area riservata Inarcassa On line. A detta di chi mi ascoltava, la dichiarazione inviata in data 27/04 tramite posta certificata non poteva essere accettata. E siamo alla solita burocrazia del cazz!!!
1) La data del 30 aprile, citata nella nota di Inarcassa del 08/04/20, era la data di raccolta delle richieste e la mia richiesta era stata inoltrata in data 02 aprile 2020. Non era prescritto nella nota di Inarcassa, alcun termine di scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2018. La dichiarazione inviata, sia via pec (27 aprile) sia tramite l'area riservata Inarcassa on line (04 maggio) sono state inviate nei termini di trenta giorni dalla data della nota Inarcassa (08/04). Il termine 30 gg. è quello minimo che nei procedimenti amministrativi viene dato per integrare la documentazione.
2) La verifica dei parametri reddituali Inarcassa poteva accertarlo con una autocertificazione, come attualmente avviene.
Distinti Saluti
Ing. Adorante Silvestro

Venerdì 12 giugno 2020 14:01:05

Egregio dottore complimenti per la trasmissione. Ho fatto l’ufficiale medico a Firenze le prime lezioni sono state A, B, C (atomica, biologica e chimica) dove era previsto ed è tutto scritto si prevedeva il coprifuoco, squadre militari con catena di comando (no protezione civile) isolamento in strutture idonee e poi tessere annonarie no soldi a getto si comuni ma tessere per il consumo alimentare. Perché non l’hanno fatto? Per ignoranza, presunzione, superficialità? Conto nel suo interessamento. Grazie
. Prof GiuseppeVadala’.

Venerdì 12 giugno 2020 13:49:57

Se servisse, nei giorni ho raccolto da tiktok decine di brevi filmati di gravi violenze e devastazioni avvenute nelle cosiddette manifestazioni pacifiche Black live matter, e se servisse ve ne manderei alcuni per trasmetterli e sbugiardare la oscena trasmissione di Purgatori e Rula jebreal sull' argomento.
Se giá aveste materiale simile, vorrei tanto che fosse trasmesso.
Grazie dell'attenzione.

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