Messaggi e commenti per Massimo Giannini - pagina 13
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Frasi di Massimo Giannini
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Giannini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Giannini.
Giovedì 21 maggio 2020 22:44:34
Martedì 19 maggio 2020 10:30:42
Bongiorno Massimo Giannini sono Barbara Simonetto di Milano. Sono una poetessa-scrittrice di tutti tipi di temi: dalle storie per bambini alla politica. Ho scritto un libro intitolato "quando guardo il cielo"... Un libro che mira all'anima delle persone.
Io la stimo molto riguardo al suo modo d'espressione. Ho 45 anni ed ho vissuto sempre nell'ombra. Spero che il mondo mi conosca e diventare una persona da stimare per tutte le mie qualita' d'artista. Scusi ancora per il disturbo e le auguro un buon lavoro!
Ps: il mio sito e':
Quandoguardoilcielodibarbarasimonetto
Saluti
Barbara
Domenica 17 maggio 2020 16:34:31
Egr. dott. GIANNINI, La prego di perdonarmi per la domanda, cui finora non sono riuscito da solo a dare una risposta esauriente, (e neppure le ho trovate sui quotidiani che leggo con costanza). Mi sono accontentato pertanto di banali concetti che tuttavia non trovano una logica giustificata e pertanto La ringrazio se mi vorrà suggerire.
Non trovo una giustificazione al fatto che (quasi unici in Europa oltre a Grecia e Malta), accogliamo migranti economici (di fatto clandestini) che tratteniamo sul nostro territorio a tempo indefinito e a spese dei contribuenti.
Siamo in una situazione economica in fase di ulteriore continua recessione ascrivibile fin da anni passati ma ora in crescita; Covid sta provocando problemi alla riapertura delle attività e molto probabilmente, un rilevante aumento di disoccupati in quanto molte attività non riaprirranno.
Vorrei capire, (accantonando per un attimo gli "ideali" della Sinistra, indirettamente ma contemporaneamente a braccetto con lo spirito della Chiesa Cattolica) come nessuna di queste due entità a fronte della critica situazione del Paese, continuino imperterrite a forzare, per accogliere "poveracci" da mantenere e ora (sottobanco) da regolarizzare (soggetti che in Europa NESSUN Paese vuole accogliere).
Non molti di costoro possono essere impiegati a tempo pieno nei lavori agricoli, (e dubito che molti arrivino per lavorare quanto piuttosto sapendo che qui nessuno muore di fame). Molti vivono interamente a carico della collettività e altri si inseriscono in attività illecite. Ritengo che fino a quando continueremo ad importare "poveri", il Paese, già di per sè acciaccato da anni di dissesto economico, di problemi irrisolti dal 1861, non riuscirà a risollevarsi economicamente accrescendo la povertà interna con quella di provenienza estera.
La Caritas e altre istituzioni benefiche sottolineano che la povertà in Italia sta aumentando, ma certamente fin tanto che il lavoro non aumenterà (e oggi non ne vedo le premesse) e fino a quando continueremo imperterriti ad importare, accogliere e mantenere immigrati, la situazione potrà solo peggiorare. Già ne abbiamo di nostri, tra poveri, gente di malaffare, mafiosi ecc, Se qualcuno serve in agricoltura, non sono sicuramente tutti i milioni di extracomunitari che negli anni abbiamo importato, aumentati anche per i ricongiungimenti famigliari.
Eppure vedo un accanimento ad insistere al punto di regolarizzarli quantunque in questo modo si continui a favorire gli arrivi, certi che non ci sono capacità e volontà di espellerli.
Si puo' ipotizzare trattarsi di un gioco al massacro del Paese???
La ringrazio fin d'ora se vorrà aiutarmi con le Sue risposte a giustificare questo sistema di procedere.
Cordialmente.
Venerdì 15 maggio 2020 14:19:00
Gentile direttore Giannini,
Le riscrivo perchè mi preoccupa molto la situazione sanitaria italiana futura,
dato che non vedo studi e decisioni scientifiche
atte ad affrontare i rischi certi correlati alla riapertura, soprattutto per l'autunno venturo.
Non si sa con esattezza per esempio da dove vengano i nuovi positivi:
dalle famiglie? dai trasporti? da tipi vari di lavoro?
da catene alimentari o supermercati ? da uffici aperti, poste, banche?
da pensionati di anziani?
Per organizzare interventi efficaci e rapidi di blocco della trasmissione
è indispensabile CONOSCERE i DATI.
Per mia formazione professionale di fisica, ho l'abitudine di fare correlazioni
solo dopo aver analizzato con rigore i DATI,
invece quasi ad ogni intervento di politici, giornalisti o OPINIONISTI in TV...
provo un certo disagio perchè cadiamo inevitabilmente
nel campo dei PARERI generici e delle OPINIONI spesso di incompetenti
senza approfondimenti seri
si dà ai pareri un peso ed una credibilità quasi superiore a quello dei FATTI e dei DATI
e mai vengono affrontati gli ORDINI di grandezza dei problemi.
E' fuori discussione il desiderio della gente di superare il problema della pandemia e
delle limitazioni alle libertà personali, come pure il desiderio di imprenditori e commercianti di non fallire.
Io, nonna di 73 anni, vedo i miei nipotini ed i figli solo col telefonino o col PC,
sono vistosamente in ritardo con i miei controlli medici,
ho tagliato i capelli a mio marito, e sto ingrassando perchè cucino troppo spesso.
Non ce la facciamo più, ma non possiamo ignorare la realtà:
il virus c'è, e c'è nel mondo,
e nonostante i moltissimi morti... ha colpito davvero pochi.
I casi accertati in italia sono circa 220. 000, ma quelli veri sono molti di più,
volendo esagerare possiamo moltiplicarli per 10
Questo significa che a farla grande meno di 2 milioni e mezzo di italiani hanno incontrato il covid 19.
Una indagine statistica sierologica ci fornirà spero indicazioni più attendibili.
(Statistica... perchè non siamo assolutamente in grado di fare test sierologici o tamponi a 60 milioni di cittadini in tempi brevi)
Ragioniamo... Siamo circa 60 milioni e 2, 5 milioni possono essere stati positivi
Gli altri 57/ 58 milioni di italiani non hanno incontrato il virus, non hanno anticorpi e possono ammalarsi.
Siamo lontanissimi dall'immunità di gregge per la quale deve avere anticorpi l'85% della popolazione,
circa un 50 milioni.
Quando ascolto i dibattiti ho l'impressione che non si sia messo a fuoco il problema
Soprattutto in autunno col freddo l'epidemia può ripartire alla grande ed il virus può colpire quasi l'intera popolazione... ha 57 milioni di possibili ospiti
Senza chiusure possono morire il 2 o 3 % degli ammalati... vale a dire
varie centinaia di migliaia di persone.
Dobbiamo assolutamente organizzarci per essere pronti in autunno con decine di milioni di mascherine al giorno e guanti
dovremo avere applicazioni che ci consentano di tracciare in modo molto efficace tutti i contatti con positivi
Bisognerà potenziare di molto la capacità del sistema sanitario di fare milioni di tamponi con esito immediato
Bisognerà abituarsi al lavoro da casa
Bisognerà dotare gli studenti di pc in modo da poter studiare e lavorare da remoto
bisognerà cambiare abitudini svaghi e mentalità... almeno finchè non si troveranno cure mirate o vaccini.
Per cortesia aiuti la gente a CAPIRE.
cordiali saluti
Gabriella Marradi
Giovedì 14 maggio 2020 18:05:39
Egr.. Direttore,
anni fa, tanti!, un suo articolo mi fece diventare splendida una mattinata nata storta ("Se c'è gente che scrive e ragiona così, la vita è interessante"). Glielo scrissi e Lei, squisitamente, mi rispose con una mail di ringraziamento. Oggi, dopo un'eternità, vorrei strapparle un sorriso a proposito dei soldi a pioggia del nuovo decreto Covid. Come mai non hanno previsto un bonus per la categoria più colpita?: i ladri d'appartamento. Con stima. Matteo Aveni -Spadafora (ME)
Giovedì 14 maggio 2020 11:57:01
Alla vostra c. a.
premesso: che la crisi della carta stampata, le copie vendute in edicola diminuiscono, la pubblicità cala, copie digitali non crescono abbastanza, ogni anno un utente genera per Facebook un ricavo di 25 dollari, per un'azienda del mondo dei media quella cifra si riduce a 25 centesimi, ma i lettori continuano a voler leggere, a ricevere informazioni su quello che succede nel mondo che evolve, e sulla base di questa necessità del lettore l'editoria può uscire più forte. Per aiutare l’editoria si ha bisogno di ripensare Una struttura polifunzionale (eco-edicola) che genera connessioni, contaminazione, condivisione e dinamiche strutturali di innovazione. A chiudere il cerchio si vuole realizzare un progetto di eco-edicola, con base in ogni punto vendita, la eco-edicola è una modalità di organizzazione di eco-idee perché non siano solo un luogo di lavoro da condividere, ma rispondano all’esigenza di vivere la comunità a tempo pieno. Nell’ottica di aiutare concretamente gli edicolanti e allo stesso tempo promuovere un’evoluzione del settore e un incremento di servizi per il cittadino, il progetto ha come obiettivo quello di stimolare l’attivazione di ECO-servizi, rilascio di certificati anagrafici e altri prodotti digitali del Comune. Gli edicolanti che sposeranno l’opportunità potrebbero avere un contributo economico, (per esempio pari a quello della Tari maturata e regolarmente versata). Una eco-edicola che nasce è un nuovo luogo di eco-cultura che arricchisce la città, che il comune di Colleferro dovrà sostenere per lanciare una corretta eco-informazione, con la possibilità di svolgere una serie di servizi per conto del Comune decentrando le competenze ed essere sempre più vicini alle esigenze del cittadino.
... avendo partecipato IN GENNAIO 2020 ad un importante bando REGIONE LAZIO (LAZIO INNOVA+COMUNE DI COLLEFERRO CON LA partnership del gruppo Avio-Secosvim
DAL TITOLO La Città “user-centred” Soluzioni progettuali di accessibilità “universale”
IL PROGETTO CI HA VISTI IMPEGNATI NELLO STUDIO DI UN NUOVO MODELLO DI EDICOLA
valutato idoneo per la fase esecutiva di un progetto sicuramente difficile ed ambizioso...
... il nostro gruppo di lavoro (due ingegneri, un grafico ed un disabile) chiede di attivare una vera e propria alleanza e di condividere con la vostra redazione le nostre idee progettuali: e dare vita al nostro motto
per meglio esplicitare il nostro pensiero vi allego una mappa concettuale del nostro progetto... in attesa un cordiale saluto ing. alvaro sciarretta
alla vostra c. a.
premesso: che la crisi della carta stampata, le copie vendute in edicola diminuiscono, la pubblicità cala, copie digitali non crescono abbastanza, ogni anno un utente genera per Facebook un ricavo di 25 dollari, per un'azienda del mondo dei media quella cifra si riduce a 25 centesimi, ma i lettori continuano a voler leggere, a ricevere informazioni su quello che succede nel mondo che evolve, e sulla base di questa necessità del lettore l'editoria può uscire più forte. Per aiutare l’editoria si ha bisogno di ripensare Una struttura polifunzionale (eco-edicola) che genera connessioni, contaminazione, condivisione e dinamiche strutturali di innovazione. A chiudere il cerchio si vuole realizzare un progetto di eco-edicola, con base in ogni punto vendita, la eco-edicola è una modalità di organizzazione di eco-idee perché non siano solo un luogo di lavoro da condividere, ma rispondano all’esigenza di vivere la comunità a tempo pieno. Nell’ottica di aiutare concretamente gli edicolanti e allo stesso tempo promuovere un’evoluzione del settore e un incremento di servizi per il cittadino, il progetto ha come obiettivo quello di stimolare l’attivazione di ECO-servizi, rilascio di certificati anagrafici e altri prodotti digitali del Comune. Gli edicolanti che sposeranno l’opportunità potrebbero avere un contributo economico, (per esempio pari a quello della Tari maturata e regolarmente versata). Una eco-edicola che nasce è un nuovo luogo di eco-cultura che arricchisce la città, che il comune di Colleferro dovrà sostenere per lanciare una corretta eco-informazione, con la possibilità di svolgere una serie di servizi per conto del Comune decentrando le competenze ed essere sempre più vicini alle esigenze del cittadino.
... avendo partecipato IN GENNAIO 2020 ad un importante bando REGIONE LAZIO (LAZIO INNOVA+COMUNE DI COLLEFERRO CON LA partnership del gruppo Avio-Secosvim
DAL TITOLO La Città “user-centred” Soluzioni progettuali di accessibilità “universale”
IL PROGETTO CI HA VISTI IMPEGNATI NELLO STUDIO DI UN NUOVO MODELLO DI EDICOLA
valutato idoneo per la fase esecutiva di un progetto sicuramente difficile ed ambizioso...
... il nostro gruppo di lavoro (due ingegneri, un grafico ed un disabile) chiede di attivare una vera e propria alleanza e di condividere con la vostra redazione le nostre idee progettuali: e dare vita al nostro motto
per meglio esplicitare il nostro pensiero vi allego una mappa concettuale del nostro progetto... in attesa un cordiale saluto ing. alvaro sciarretta
Giovedì 14 maggio 2020 10:51:50
Egregio Dottor Giannini,
il mio nome è Giuliana Galante.
Le esprimo innanzitutto il mio personale augurio di buon lavoro, per il Suo nuovo incarico di Direttore del quotidiano La Stampa.
Mi permetto di contattarLa, per chiederLe, per favore, se sia pervenuta alla Sua redazione la mia lettera di candidatura spontanea, unitamente al mio Curriculum Vitae, che avevo consegnato prima del Suo insediamento.
Avevo lasciato personalmente il tutto, in busta chiusa, lo scorso 23/1/20, all’incaricato che si occupa di gestire la posta indirizzata, a suo tempo, al Dottor Molinari, presso la sede del Giornale, in Via ------- 15.
Ho provato più volte a scrivervi, per sapere, se aveste ricevuto la mia candidatura.
Non vedendo riscontro, ho immaginato che la Sua redazione non avesse elementi per rispondermi.
Per me sarebbe importante sapere soltanto che essa vi sia arrivata.
La ringrazio anticipatamente per quanto Lei o un Suo collaboratore potrete dirmi e porgo cordiali saluti.
Giuliana Galante
Mercoledì 13 maggio 2020 21:07:27
Egr. Dr. Giannini,
seguo da tempo i suoi interventi a Otto e mezzo, caratterizzati da un crescendo spirito critico nei confronti del governo. Se ritiene di poter fare meglio ed avere comunque buone soluzioni, le consiglio vivamente, per il bene dell'Italia, di candidarsi - alla prima occasione utile - in un qualche partito.
Sabato 9 maggio 2020 16:40:35
Buongiorno, VERGOGNATEVI per il vostro articolo riguardo alla cura della sieroterapia. Voi non siete una rivista medica specializzata, ma evidentemente servitori dei poteri forti (prostituti del giornalismo modello: sallusti, vespa,.. .) ritrattate l'articolo da voi pubblicato, con il rispetto che merita e non come criminali, che sono ben altra cosa. cordiali saluti
Domenica 3 maggio 2020 20:58:15
Cosa ne pensa di questa deriva di destra di Gilletti a Non è l’arena?
Grazie