Messaggi e commenti per Massimo Giannini - pagina 17
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Frasi di Massimo Giannini
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Giannini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Giannini.
Domenica 5 aprile 2020 08:04:13
Sabato 4 aprile 2020 10:34:13
Ci siamo. Ecco che sul palcoscenico della gruber tornano prepotentemente le sardine. non si erano azzittite perchè non avevano detto nulla nei 3 mesi successivi ma SI STAVANO STRUTTURANDO,. Pronti a entrare nel parlamento di 900 e passa persone con il nuovo partito di Conte.. Questa povera Italia. ne sarà contagiata soprattutto quando avverrà il taglio dell'1% sui risparmi di quei cretini che si sono privati di un caffè per lasciare qlc ai figli come abbiamo fatto noi. Faranno meglio dei 5 stelle? facile. Saranno inglobate nel PD? impossibile lo lo ingloberanno morti i grandi vecchi che erano meno atei degli italiani di oggi. E nessuno dice una parola per ricordare Dio. saluti e spero che Lei legga queste parole- franca marcheselli. 338 ------- bologna
Venerdì 3 aprile 2020 19:26:44
In genere non scrivo a giornali e giornalisti anche perchè, qualche volta che l'ho fatto, sono rimasto deluso e non perchè il destimatario non la pensava come me. Ho cambiato idea dopo aver letto il Suo articolo di oggi 3 aprile su La repubblica.
L'Italia, una dal punto di vista ordinamentale, non lo è come Paese, in quanto compagine sociale ed oconomica. Per l'economia basta guardare al contenzioso tributario. Le questioni, ricorrenti nel nord, sono rare al centro e non se ne trovano al sud. Nemmeno Il loro valore è comparabile.
Dal punto di vista sociale le differenze sono così evidenti che non vale la pena di parlarne.
Non sembra che se ne tenga conto, almeno nella giusta misura, forse per carità di patria o per non rischiare l'antipatriottismo.
E' stato calcolato, con le approssimazioni necessarie, il giro di affari riferibile alla criminalità organizzata. I redditi corrispondenti non possono essere ineriti nell'evasione. Una volta prodotti, si ramificano, utilizzati per intervenire in attività lecite e per remunerare la mano d' opera.
ll modo per prendersi le imprese esistenti è noto da tempo ma, se si esclude la magistratura, non si va molto al di là delle parole. Vale la pena di gestire anche imprese in perdita se il passivo è inferiore al costo del riciclaggio.
E' impensabile che venga dichiarato quanto si percepisce al nero. Per la maggioranza è l'unica fonte di reddito disponibile, mentre il resto della manovalanza si sente parte del sistema.
Quando si calcola l'evasione tributaria non si può, dunque, tenere conto di quei redditi che per definizione non possono emergere.
Se si mettono a raffronto i crieri adottati per il calcolo dell'evasione con quelli, seguiti in sedi affidabili, per il calcolo dei redditi della criminalità organizzata, sorge il dubbio che nella prima si trovino componenti che non potranno mai essere tassate. In effetti l'imposta non è evasa: è l'attività che non dovrebbe essere svolta. Si tratta, dunqe, di questione di ordine pubblico e non tributaria.
Le Italie sono tre anche dal punto di vista del senso dello Stato, inteso come attiitudine al rispetto della legge. Come da tempo è stato insegnato, la legge va rispettata perchè c'è e non perchè fa comodo. Dove opera la criminalità organizzata la legge viene rispettata solo quando fa comodo; negli altri casi valgono le disposizioni della stessa criminalità che ha anche il potere di emettere sentenze, eseguite immediatamante. La criminalità organizzata non è più concentrata al sud: opportunamente, ma solo dal suo punto di vista, ha esteso il proprio mercato a tutte le zone ricche, applicando sempre le sue leggi che al sud si sono formate.
Sarebbe da trarre la conclusione che per ogni parte d'Italia ci vorrebbero leggi dfferenziate, almeno in alcune materie. Anche se non è possibile, nel redigerle si dovrebbe tenere conto che gli effetti non saranno gli stessi dapertutto e che certe teorie liìberali, o liberistiche che siano, potrebbero produrre effetti atipici.
Dove l'Italia in parte si riunifica è nell'amministrazione, inefficiente quasi ovunque, anche se in misura diversa. Di questo, può sorprendere, si è tenuto conto nel fare le leggi. Negli anni '90, dopo mani pulite, si aggiornò la legge sui lavori pubblici. Sapendo di quale amministrazione ci si sarebbe dovuti servire, sono stati inseriti tante formalità ed arzigogoli per redere difficili gli imbrogli. E' stata, in pratica, una legge di difesa, anche a costo di rendere più difficile e costosa l'esecuzione delle opere pubbliche. Non è che sucessivamene le cose siano cambiate: in una materia come quella degli appalti si può pensare che sia efficace una legge di qualche centinaio di articoli?
Nell'emergenza attuale si chiede, e giustamente, che tutto sia semplificato. Non va dimenticato, peraltro, che ci si dovrà servire della stessa amministrazione in un ambiente dove è attiva una crìminalità alla quale tutto può essere rimproverato meno che non sia efficiente. Questo non significa che non si possa fare, ma solo che dovrà essere pagato una prezzo anche alla criminalità che certo approfitterà dell'occasione (ce ne sono già i segni).
Si è obietttato che si reagirà con forza, mandando in galera i delinquenti. Con quali mezzi ? Con la giustizia attuale? Sarebbe forse più trasparente, come oggi si dice, riconoscere che, affrontando la criminalità organizzata, anche se tutti non potrannnp essere colpiti, per quelli che lo saranno ci sarà la prospettiva di passare in carcere il resto dei loro giorni.
Per rendere l'idea, faccio un solo esempio dell'ambiente con il quale si avrà a che fare.
Qualche diecina di anni fa un ministro, per cercare di rimediare alle leggi dei primi anni '90, chiese che si preparasse una legge aggiornata. Era composta di meno di quaranta articoli: l'ultimo prevedeva che tutte la norme precedenti in materia di lavori pubblici erano abrogate proprio per realizzare una vera innovazione- Tutti, ripeto, tutti gli alti dirigenti si misero in allarme e quel testo fu subito messo da partte tanto che non ne trapelò nemmeno la notizia. I redattori non ne rimasero sorpresi, almeno così dissero: avevano voluto verificare se i tempi fossero maturi per una legge seria.
Questo non può essere classificato pessimismo, ma solo realismo. Un ultimo esempio. Sempre negli anni '90, da una indqagine risultò che una impresa, in pratica, aveva assoldato il settore del dei lavori pubblici con il quale aveva a che fare. La legislazione del tempo gli consentiva una scappatoia. In occasione della conversione di un decreto legge, per il quale il termine stava per scadere, ma che riguardava una materia diversa, in Parlamento fu presentato un emendamento che cercava di rimediare. Conoscendo gli ostacoli che avrebbe incontrato, era stato redatto in modo che, attraverso il richiamo di una serie di leggi, il senso non fosse percepibile da chi lo avesse letto senza avere pratica della materia. Come poi è stato riconosciuto anche dai Presidenti della Repubblica, emedamenti, estranei alla materia trattata dal decreto legge, non sono ammissibili.
Un governo successivo, tornando sull'argomento, abrogò l'intero testo di legge, compresa quella norma estranea che evidentemente era sfuggita. E' stato uno dei pochi casi in cui si è rimediato tempestivamente ad una illegittimità, anche se, senza rendersene conto, si eliminava una norma ancora utile.
Venerdì 3 aprile 2020 14:46:49
Buon giorno sig. Giannini
Giorni fa, su La Stampain Line ho appreso che il sindaco di Trino (vc) ha impedito alla cittadinanza di uscire da casa se non con la mascherina. Debbo ritenere che abbia provveduto alla consegna a domicilio delle mascherine.
Un suo contatto con il sindaco potrebbe chiarire tale divieto.
Inoltre le chiedo come può andare a fare la spesa una single con più di un figlio?
La ringrazio e cordialmente la saluto
Carosi Norberto
347 -------
Venerdì 3 aprile 2020 10:44:41
No Giannini, almeno non tu. Su Il Fatto Quotidiano, nei commenti nei vari studi e servizi televisivi e di alcuni politici, adesso nel tuo articolo di ieri su La Repubblica, abbondano le citazioni sulla presunta contrazione - colpevole ridimensionamento, gigantesco definanziamento, imponente riduzione, i termini più utilizzati - del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale negli ultimi 10 anni, pari a 35/37 miliardi. Eppure basta un minimo ragionamento politico per capire che se nel 2008 il finanziamento a carico dello stato era di poco più di 100 miliardi, nessun governo poteva disporre un taglio di oltre un terzo senza scatenare il fuoco amico e nemico delle regioni. La cifra ripetutamente citata è quella presentata dallo studio Gimbe dello scorso anno e basta vedere come sono state prese date e cifre a base del calcolo per capirne la fondatezza. Una semplice verifica sul sito del Ministero della Salute offre la sorpresa: il finanziamento a carico dello stato del servizio sanitario nazionale dal 2008 al 2018 è cresciuto di 11 miliardi e 800 milioni e se nel 2008 valeva il 6, 2% rispetto al PIL. a prezzi del mercato, nel 2018 pesava per il 6, 4%. Giustamente si può sostenere che bisogna dare ancora più risorse, però lasciamo ad altri la costruzione di posizioni che nelle fase più delicate del paese sfruttano la circolazione di notizie false ma verosimili al pubblico a cui si vuole parlare.
Fabbio Baitelli - Botticino (BS) tel. 335 -------
Venerdì 3 aprile 2020 10:41:37
Buongiorno giannini, cosa ne pensi se i vigili del fuoco li facessimo diventare protezione civile? sai perche':: a parte i volontari che svolgono un servizio lodevolissimo, ma dietro loro c'e' un forte giro di poltrone un grande spreco di soldi e questo non va bene. quando avra' del tempo vorrei che prendesse in considerazione questa mia idea. grazie e ossequi.
franco gianazzi
Giovedì 2 aprile 2020 19:26:44
Buonasera Giannini, ho appena letto il suo articolo su Repubblica di oggi "Sveglia Italia o sarà tardi" e lo condivido in pieno. Chi ha in mano le decisioni (politici), faccia in modo che chi ha le capacità necessarie (scienziati, tecnici, manovali e persino volontari) abbia l'opportunità di operare e gli strumenti adatti allo scopo non solo in condizioni di eccezionale emergenza, ma anche nella normalità. Io, da libero professionista obbligato ad avere la PEC da diversi anni, non ho mai ricevuto una che è una comunicazione, pur avendo a che fare con diversi enti pubblici, Non è possibile che a livello politico si prometta la luna ben sapendo (o forse no... i ministri scaricano le certificazioni uniche dei loro genitori dal sito INPS... ?) che al di sotto la situazione è ridicola. Altro che "smart", di fronte a certe realtà mi torna in mente un film degli anni 60, mi sembra "I Tartassati", con Totò evasore fiscale e Aldo Fabrizi nella parte di un maresciallo della tributaria, che rivolgendosi a Totò gli dice... un modo per prendere i soldi ci sarebbe... quattro doppie e tre triple... e poi speriamo. Ecco, vorrei sperare non fosse così anche per gli italiani. O se è così ce lo dicano... giocate alla Lotteria di Capodanno. Ciò detto senza nulla togliere al comportamento dell'attuale Presidente del Consiglio, che ritengo stia svolgendo la sua parte in modo più che decoroso.
Giovedì 2 aprile 2020 17:39:58
Caro massimo,
in questi tempi di emergenza ti do del tu senza troppi fronzoli.
in base a tutte le informazioni ricevute ho elaborato una strategia di uscita dall'emergenza corona virus che ti mando a seguire.
se non si seguira' questa strategia od altre analoghe si pratichera' uno sterminio di massa a livello psicofisico, intellettuale... etc. che e' cio' che stiamo vivendo: non si puo' pensare di tenere una popolazione isolata per 2 o piu' mesi per poi doverlo ripetere dopo 1 o 2 mesi di liberta' pensando che resti sana.
leggi attentamente quello che ti invio :
STRATEGIA PER USCIRE DALL’EMERGENZA CORONA VIRUS
VALIDA PER TUTTO IL PIANETA E PER EVENTUALI EPIDEMIE FUTURE
31-3-2020
L’unica soluzione per combattere questa epidemia e’ lo screening totale (tamponi per vedere la positivita’ o negativita’ al virus e test rapidi per vedere se si sono sviluppati gli anticorpi) della popolazione, fatto quartiere per quartiere e casa per casa da dei volontari.
Dai risultati si evidenzieranno 3 gruppi di persone:
positivi al virus - negativi al virus – immunizzati dagli anticorpi.
Dopodiche' i negativi al test e coloro che hanno sviluppato gli anticorpi devono poter uscire liberamente e ricominciare una vita normale, in questo modo coloro che hanno sviluppato gli anticorpi potranno immunizzare anche i negativi, per quanto riguarda la cosiddetta immunita’ di gregge totale ci si arrivera’ quando il 50/60 per cento della popolazione sara’ immunizzata.
I positivi resteranno isolati e curati, nel caso sviluppino patologie, finche’ non svilupperanno anche loro gli anticorpi.
Se non si segue questa strada si rischia il collasso totale del nostro sistema socioeconomico planetario.
Bisogna considerare i seguenti fattori oggettivi per applicare questa strategia :
1) la gente chiusa in casa da 20 o piu’ giorni ha una situazione di positivita' o negativita' certa ;
2) ci vogliono test a sufficienza e team in attivita' 24 ore;
3) bisogna formare i team di volontari per fare i tamponi ed i test rapidamente ed in sicurezza;
4) i volontari impiegati nelle operazioni di screening devono fare per primi i test, e solo i negativi saranno abilitati al servizio;
5) bisogna dare l'informativa almeno 2 giorni prima di cominciare lo screening attraverso messagi televisivi e radiofonici e munire i volontari di tesserini di riconoscimento non falsificabili;
6) avere dai municipi e dalle circoscrizioni gli elenchi completi di tutti gli abitanti sul territorio;
7) dopo il test tutti gli immunizzati con anticorpi e i negativi potranno ricominciare una vita normale, resteranno sotto controllo solo i positivi, gli ultrasettantacinquenni e le persone a rischio per malattie pregresse, finche’ non si arrivera’ a contagiati zero, cio’ avverra’ quando il 50/60 per cento della popolazione avra’ sviluppato gli anticorpi e quindi immunizzera’ anche gli altri standoci a contatto;
8) va da se che va avviata immediatamente la produzione di tamponi e test in milioni di esemplari per sottoporre a screening tutta la popolazione.
Gli immunizzati con anticorpi ed i negativi al test che torneranno ad una vita normale dovranno essere muniti di badge identificativi differenti, fino a che la pandemia non sara’ totalmente eliminata.
Giuseppe Loreto
Gia’ Addetto d’Ambasciata
E Addetto alla logistica della Cooperazione Italiana
Tel/whatsup 3294933036
Email: pinoloreto@libero. it
Mercoledì 1 aprile 2020 20:35:30
Egregio dott. Giannini, dopo alcuni anni di in cui sono stato un vostro assiduo ascoltatore, ritengo che ormai si siano perse in toto le linee del DIRETTORE Zucconi.
E' facile sedersi davanti ad un microfono e pontificare, criticare quanto gli altri fanno, certo fa più rumore un'albero che cade che una foresta che cresce, questo è il filo conduttore del giornalismo.
Nei miei ormai quasi 40 anni di lavoro uno dei pilastri fissi è sempre stato cercare di migliorarsi e riconoscere i propri errori, chi lavora sbaglia chi non fa nulla non sbaglia mai, mettersi in gioco con le proprie armi a disposizione, senza millantare esperienze, conoscenze, TITOLI o risultati.
Comunque grazie di tutto perché il suo modo di fare giornalismo mi fa rivalutare chi ho conosciuto sul campo e rischiava di proprio per INFORMARE e non FORMARE
Mercoledì 1 aprile 2020 13:51:36
Buongiorno. anche un'ora fa avevo scritto come quasi ogni giorno alla merlino pregandola di non interrompere subito dopo aver dato loro la parola ospiti di qualita' per mandare la pubblicita'. chi ascolta sa che la pubblicita' che serve a pagare i compensi dei vari operatori e conduttori ma e' odioso impedire alla persona di proseguire nell'esposizione.. a volte poi non viene neppure ridata la parola. inviti meno ospiti e lasci parlare ! ! ovviamente l'ha fatto anche con lei che però è riuscito a proseguire. quando i politici decurteranno i loro mostruosi introiti ed elimineranno i vitalizi. tutti ereditabili dai parenti se loro muoiono. buon lavoro e grazie