Messaggi e commenti per Massimo Giannini - pagina 16

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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Giannini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Giannini.

Martedì 14 aprile 2020 10:31:35

Buongiorno. sempre peggio !. cmq non potendo voi giornalisti risolvere i problemi ma possibilmente evidenziarli perchè nessuno di voi grida ogni giorno che durante i mesi di qui a settembre i sindaci (magari iniziando nei paesi) nelle scuole inviino squadre di lavoratori a libro paga o volontari per aggiustare tetti o altro, sanificare, tinteggiare, pulire a fondo? ? chi li paga? ? ma sono gia' stipendiati!!! e' poca cosa ??? ma almeno dimostriamo che una cosa, mai risolta in tempo di tranquillita' sanitaria, la risolviamo!!!

Martedì 14 aprile 2020 08:16:27

Caro dott. Giannini,
Sono un suo ascoltatore e la ringrazio per le competenze che le riconosco. La ascolto semper con molto interesse.
Sono un primario in pensione, da poco, di Milano.
Sono e siamo stufi di baroni virologi ed epidemiologia inutili alla gestione di questa crisi.
Che facciano ricerca, che studino terapie! Vaccini! Che impongano tamponi e test Invece di fare i grilli parlanti. Sono pagati profumatamente per fare i medici non per andare in TV a NON rispondere alle domande dei troppo blandi giornalisti, assoldati dalla Galleria / Borrelli band.
Della gestione della sanità in Lombardia nulla di noto. E' la peggiore, lo dico con cognizione di causa, una delusione profonda, ma tra baroni, politici raffazzonati e sanità privata, cosa aspettarci?
Basta vedere la genialità dei letti in Fiera! Con tanti posti recuperabili nei nostri Ospedali!
Beata rivoluzione...
Cordialmente
Dott. Francesco Motta

P. S.
Ovviamente sono per lei a disposizione per conoscere la gravi falle della Sanità Lombarda negli Ospedali Pubblici che ho conosciuto, da tecnico quale sono ed ex Direttore di Struttura Ospedaliera,. .. qualora lo ritenesse
Cell. 328--------
Cordialmente
Dott. Francesco Motta

Domenica 12 aprile 2020 06:46:37

Più che un governo draghi meglio draghi ministro dell’economia in questo governo! !

Sabato 11 aprile 2020 06:38:05

Ho assistito ieri solo in parte allo scontro con Sallusti. e dopo lo cercherò per capire bene. Mi terrorizza cmq il clima attuale e, mi perdoni, la prosopopea di Conte che assume toni francamente impropri per un professore universitario mai eletto e che ora viene celebrato da quasi tutti come un grande statista. Si dice sempre che DOPO si attiveranno le polemiche e i giudizi circa i comportamente ma NEL FRATTEMPO il nostro destino è nelle mani del PD e dei 5S e di Conte che viene osannato da più testate... Devo capire se anche Lei è fra quelli. Auguri di buon lavoro

Venerdì 10 aprile 2020 18:36:13

Buonasera direttore,
volevo chiederle se fosse possibile parlare nella sua trasmissione radiofonica del problema asili nido, scuole materne nel dopo coronavirus, perché tutti parlano di riaperture, ma dove lasceremo i nostri bimbi? Loro il distanziamento sociale non sanno cos'è e non possono capirlo.
Credo che lo stato dovrebbe porsi e risolvere questo problema non da poco.
Grazie.
Domenico da torino

Martedì 7 aprile 2020 10:02:45

Buongiorno Massimo, ma perché ospitate sempre i soliti noti come Sileri che dicono enormi stupidaggini sul vaccino per il coronavirus come se fosse la panacea, ? Anche i bambini hanno capito che non esiste un vaccino efficace per i virus influenzali del ceppo Rna. Perché non invitate il dottor Stefano Montanari ? O lo mettete a confronto con Sileri ? Sempreché Sileri accetti il confronto. Vogliamo deciderci a fare informazione vera e finirla di fare lo spot ai ministri che non sanno di cosa parlano ? Ti seguo sempre con attenzione ma la stessa minestra prima o poi stanca. Ciao e buon lavoro, Domenico.

Martedì 7 aprile 2020 09:38:48

Salve. Credo che le misure economiche adottate possano essere apprezzabili, fermo restando, e non è poco, le difficoltà che possono presentarsi con la nostra elefantiaca burocrazia.. ma volevo presentarle ben altri problemi. Siamo una piccola azienda di manutenzione, abbiamo le nostre brave e sudate qualifiche che ci portano a fare lavori con enti pubblici, tramite gare, e non. Condizione indispensabile per l'avvio della procedura£ Cura Italia" era che si saldassero le spettanze maturate alle imprese. Siamo in arrtrati di 4 mesi. Chi ha cambiato sistema informatico, chi, ritenendo smart working, ferie pagate non è in condizioni, da casa, di fare ciò che dovrebbe fare in ufficio. Ci accontenteremmo di avere ciò che è nostro, prima di passare ad eventuali adesioni al"Cura Italia ".

Domenica 5 aprile 2020 08:04:13

Veramente vogliono far impazzire chi è ancora lucido. corridoi umanitari dalla romania per raccogliere le verdure dai campi??? ma dove sono gli italiani??? non possono lavorare? e non dico quelli che hanno il reddito di cittadinanza che non hanno bisogno si lavorare ma quelli che non lo hanno. !!! in italia non ci sono 200mila persone che vogliono piegare la schiena e raccogliere fragole insalata zucchine? ? vergogna vergogna vergogna
338 ------- qualcuno risponde a queste domande???

Sabato 4 aprile 2020 10:34:13

Ci siamo. Ecco che sul palcoscenico della gruber tornano prepotentemente le sardine. non si erano azzittite perchè non avevano detto nulla nei 3 mesi successivi ma SI STAVANO STRUTTURANDO,. Pronti a entrare nel parlamento di 900 e passa persone con il nuovo partito di Conte.. Questa povera Italia. ne sarà contagiata soprattutto quando avverrà il taglio dell'1% sui risparmi di quei cretini che si sono privati di un caffè per lasciare qlc ai figli come abbiamo fatto noi. Faranno meglio dei 5 stelle? facile. Saranno inglobate nel PD? impossibile lo lo ingloberanno morti i grandi vecchi che erano meno atei degli italiani di oggi. E nessuno dice una parola per ricordare Dio. saluti e spero che Lei legga queste parole- franca marcheselli. 338 ------- bologna

Venerdì 3 aprile 2020 19:26:44

In genere non scrivo a giornali e giornalisti anche perchè, qualche volta che l'ho fatto, sono rimasto deluso e non perchè il destimatario non la pensava come me. Ho cambiato idea dopo aver letto il Suo articolo di oggi 3 aprile su La repubblica.
L'Italia, una dal punto di vista ordinamentale, non lo è come Paese, in quanto compagine sociale ed oconomica. Per l'economia basta guardare al contenzioso tributario. Le questioni, ricorrenti nel nord, sono rare al centro e non se ne trovano al sud. Nemmeno Il loro valore è comparabile.
Dal punto di vista sociale le differenze sono così evidenti che non vale la pena di parlarne.
Non sembra che se ne tenga conto, almeno nella giusta misura, forse per carità di patria o per non rischiare l'antipatriottismo.
E' stato calcolato, con le approssimazioni necessarie, il giro di affari riferibile alla criminalità organizzata. I redditi corrispondenti non possono essere ineriti nell'evasione. Una volta prodotti, si ramificano, utilizzati per intervenire in attività lecite e per remunerare la mano d' opera.
ll modo per prendersi le imprese esistenti è noto da tempo ma, se si esclude la magistratura, non si va molto al di là delle parole. Vale la pena di gestire anche imprese in perdita se il passivo è inferiore al costo del riciclaggio.
E' impensabile che venga dichiarato quanto si percepisce al nero. Per la maggioranza è l'unica fonte di reddito disponibile, mentre il resto della manovalanza si sente parte del sistema.
Quando si calcola l'evasione tributaria non si può, dunque, tenere conto di quei redditi che per definizione non possono emergere.
Se si mettono a raffronto i crieri adottati per il calcolo dell'evasione con quelli, seguiti in sedi affidabili, per il calcolo dei redditi della criminalità organizzata, sorge il dubbio che nella prima si trovino componenti che non potranno mai essere tassate. In effetti l'imposta non è evasa: è l'attività che non dovrebbe essere svolta. Si tratta, dunqe, di questione di ordine pubblico e non tributaria.
Le Italie sono tre anche dal punto di vista del senso dello Stato, inteso come attiitudine al rispetto della legge. Come da tempo è stato insegnato, la legge va rispettata perchè c'è e non perchè fa comodo. Dove opera la criminalità organizzata la legge viene rispettata solo quando fa comodo; negli altri casi valgono le disposizioni della stessa criminalità che ha anche il potere di emettere sentenze, eseguite immediatamante. La criminalità organizzata non è più concentrata al sud: opportunamente, ma solo dal suo punto di vista, ha esteso il proprio mercato a tutte le zone ricche, applicando sempre le sue leggi che al sud si sono formate.
Sarebbe da trarre la conclusione che per ogni parte d'Italia ci vorrebbero leggi dfferenziate, almeno in alcune materie. Anche se non è possibile, nel redigerle si dovrebbe tenere conto che gli effetti non saranno gli stessi dapertutto e che certe teorie liìberali, o liberistiche che siano, potrebbero produrre effetti atipici.
Dove l'Italia in parte si riunifica è nell'amministrazione, inefficiente quasi ovunque, anche se in misura diversa. Di questo, può sorprendere, si è tenuto conto nel fare le leggi. Negli anni '90, dopo mani pulite, si aggiornò la legge sui lavori pubblici. Sapendo di quale amministrazione ci si sarebbe dovuti servire, sono stati inseriti tante formalità ed arzigogoli per redere difficili gli imbrogli. E' stata, in pratica, una legge di difesa, anche a costo di rendere più difficile e costosa l'esecuzione delle opere pubbliche. Non è che sucessivamene le cose siano cambiate: in una materia come quella degli appalti si può pensare che sia efficace una legge di qualche centinaio di articoli?
Nell'emergenza attuale si chiede, e giustamente, che tutto sia semplificato. Non va dimenticato, peraltro, che ci si dovrà servire della stessa amministrazione in un ambiente dove è attiva una crìminalità alla quale tutto può essere rimproverato meno che non sia efficiente. Questo non significa che non si possa fare, ma solo che dovrà essere pagato una prezzo anche alla criminalità che certo approfitterà dell'occasione (ce ne sono già i segni).
Si è obietttato che si reagirà con forza, mandando in galera i delinquenti. Con quali mezzi ? Con la giustizia attuale? Sarebbe forse più trasparente, come oggi si dice, riconoscere che, affrontando la criminalità organizzata, anche se tutti non potrannnp essere colpiti, per quelli che lo saranno ci sarà la prospettiva di passare in carcere il resto dei loro giorni.
Per rendere l'idea, faccio un solo esempio dell'ambiente con il quale si avrà a che fare.
Qualche diecina di anni fa un ministro, per cercare di rimediare alle leggi dei primi anni '90, chiese che si preparasse una legge aggiornata. Era composta di meno di quaranta articoli: l'ultimo prevedeva che tutte la norme precedenti in materia di lavori pubblici erano abrogate proprio per realizzare una vera innovazione- Tutti, ripeto, tutti gli alti dirigenti si misero in allarme e quel testo fu subito messo da partte tanto che non ne trapelò nemmeno la notizia. I redattori non ne rimasero sorpresi, almeno così dissero: avevano voluto verificare se i tempi fossero maturi per una legge seria.
Questo non può essere classificato pessimismo, ma solo realismo. Un ultimo esempio. Sempre negli anni '90, da una indqagine risultò che una impresa, in pratica, aveva assoldato il settore del dei lavori pubblici con il quale aveva a che fare. La legislazione del tempo gli consentiva una scappatoia. In occasione della conversione di un decreto legge, per il quale il termine stava per scadere, ma che riguardava una materia diversa, in Parlamento fu presentato un emendamento che cercava di rimediare. Conoscendo gli ostacoli che avrebbe incontrato, era stato redatto in modo che, attraverso il richiamo di una serie di leggi, il senso non fosse percepibile da chi lo avesse letto senza avere pratica della materia. Come poi è stato riconosciuto anche dai Presidenti della Repubblica, emedamenti, estranei alla materia trattata dal decreto legge, non sono ammissibili.
Un governo successivo, tornando sull'argomento, abrogò l'intero testo di legge, compresa quella norma estranea che evidentemente era sfuggita. E' stato uno dei pochi casi in cui si è rimediato tempestivamente ad una illegittimità, anche se, senza rendersene conto, si eliminava una norma ancora utile.

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