Messaggi e commenti per Massimo Giannini - pagina 8

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Frasi di Massimo Giannini

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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Giannini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Giannini.

Giovedì 29 ottobre 2020 13:08:16

Buongiorno dott. Giannini,
in questi giorni sto ascoltando con profondo interesse i suoi racconti sulla sua esperienza in T. I.
Confesso che ascoltandola provo molta commozione perchè mi tornano alla mente i 46 giorni in cui mio padre è stato ricoverato in terapia intensiva presso l'Ospedale San Carlo di Milano.
Dal 24 marzo al 15 maggio le vite delle persone vicine a mio padre si sono fermate, sono rimaste sospese, attendendo ogni giorno le 14. 00 per ricevere la fatidica telefonata del medico che a volte rincuorava a volte ci spezzava le gambe.
Era terribile non poter confortare mia madre o anche semplicemente stringerla tra le mie braccia cercando di infonderle un po' di serenità.
Di quei 46 giorni ricordo oggi poche cose (forse il mio IO cerca di rimuovere l'esperienza più brutta fino ad oggi vissuta) ma sono limpide nella mia mente: l'ultima foto che mio padre mi ha inviato con il cpap in testa, la chiamata del 30 marzo 2020 alle 2. 00 di notte del medico che mi diceva che stava portando mio padre in terapia intensiva, i 7 giorni successivi in cui non c'era nessun miglioramento, il 12 aprile quando i medici ci hanno fatto la prima videochiamata e abbiamo rivisto dopo quasi 20 giorni mio papà, il 2 maggio, data del mio compleanno, dove mia moglie ha organizzato la sorpresa più bella della mia vita ossia gli auguri dalla T. I. da parte di mio papà, la richiesta di mio papà di voler mangiare la pasta di mia mamma, i giorni prima della sua scomparsa e la fortuna, visto che non era più positivo al covid, di potergli stare accanto e stringerli la mano anche se lui era sedato.
Questo periodo a me e alla mia famiglia ci ha tolto tanto: nell'ordine a marzo il nonno di mia moglie, ricoverato in una RSA e morto per una polmonite da Covid non individuata dai sanitari e scoperta solo per una sua caduta accidentale nella RSA; ad aprile mia nonna che è morta per cause naturali ma non è stato possibile comunque vederla o farle un funerale e, infine, mio padre.
Se mi fermassi a guardare indietro credo che non avrei le forze per andare avanti nella mia vita. Trovo la forza nelle persone che mi stanno vicino e che so che hanno bisogno di me.
Spero con tutto me stesso che le persone possano finalmente adottare dei comportamenti meno incauti per se stessi e per gli altri, riconoscendo l'esistenza di questo virus che se per molti ha gli stessi effetti e conseguenze di una influenza per altre persone comporta seri e gravi danni al sistema respiratorio o anche la morte.

Mercoledì 28 ottobre 2020 21:41:00

Dr Giannini sono 2 giorni che ascolto il suo racconto. Sono 2 giorni che piango. Personalmente non ho contratto nessun contagio e nemmeno nessuno dei miei familiari.
Cio non toglie che il suo racconto mi genera disagio... rabbia... tristezza.
Mia moglie è morta di tumore nel marzo 19. In ospedale. Ero al suo fianco fino all'ultimo respiro... È paradossale pensare che siamo stati fortunati dopo 44 anni di vita vissuta assieme rispetto alle morti solitarie.
Quando lei racconta dei pronati non posso trattenere le lacrime e la rabbia.
Posso chiederle oltre di essere portatore della sua terribile esperienza di provare a affrontare anche il tema delle spese belliche (vedi ultimo bilancio che conferma acquisto F35) in contrapposizione con le assurde discussioni su come trovare i soldi per i vari ristori delle vittime delle chiusure?
PS: sono un pensionato.. con una pensione dignitosa.. potrei ritermi fortunato ed esente da preoccupazioni... NON CI RIESCO!
buona guarigione
Vittorio
334-------

Mercoledì 28 ottobre 2020 19:45:11

Faccio riferimento alla sua intervista sulla pronazione.
Mi chiedo se dopo questa esperienza abbia la forza per spendersi veramente come giornalista. Molti suoi colleghi non lo hanno fatto. Neanche quelli del sole 24 ore che si sono banalmente limitati in un insignificante trafiletto a dire che in Lombardia non ha funzionato la medicina di base...

Protocollo del dott cavanna, primario di oncoematologia di piacenza

https: //www. piacenzasera. it/2020/10/cavanna-replica-a-burioni-pazienti-rinati-dopo-lassunzione-di-drossiclorichina/358663/

https: //www. oltre. tv/idrossiclorochina-cavanna-distrugge-burioni-funziona-boicottano/

Io sono testimone di tanti colleghi e amici che hanno avuto la fortuna di incontrare medici verii, come questi. Sono guariti tutti

Isabella Dott. Dallospedale
cell 349-------

S. a. Dallospedale Ugo Enrica Isabella e Camorali Maura

P. IVA 0 1 0 4 3 3 3 0 3 3 9

Via Caseriglio 2 Pontenure PC

fax ------- e-mail: ------- pec: -------

Protocollo

Mercoledì 28 ottobre 2020 17:06:39

Buongiorno Direttore, ho ascoltato il racconto di quanto le è successo e sono veramente felice che sia in via di guarigione. Oggi a Tagada' lei ha detto che si parla di covid senza sapere bene cosa sia. Mi creda io e la mia famiglia rispettiamole regole e abbiamo una paura matta di contrarre il virus. Il suo racconto non fa che confermare quanto già io sapevo: che è u a malattia subdola che può colpire chiunque. Ho scritto mail e telefonato non so quante volte per segnalare l'affollamento degli autobus nell'orario scolastico. Mi hanno detto che andava tutto bene. Io sono ligure e c'erano le elezioni. Ho scritto anche alla ministra Azzolina ricordandole che non può dire che va tutto bene e che ricorrere, purtroppo, alla dad può essere la famosa pezza che tappa la falla dell'improvvisazione. L'unica cosa che è rimasta uguale è la mancanza di insegnanti (a mio figlio mancano italiano, fisica, inglese). Ho chiesto al preside perché devo mandare mio figlio a scuola a fare quattro moduli da 45 minuti di cui due con supplente (dove si gioca con il cellulare). Risposta evasiva. Spero di non passare quello che a passato lei (in famiglia siamo allergici e asmatici) mi scuso per lo sfogo e le auguro una serena convalescenza.

Mercoledì 28 ottobre 2020 10:31:41

Buongiorno sig. Giannini, mi chiamo Emanuela, sono un’infermiera e lavoro da 16 anni in Pronto Soccorso a Lecco.
Ieri sera ho con attenzione ascoltato le sue parole a La7; la sua testimonianza è stata davvero molto toccante e le sue parole vere, responsabili e sincere mi hanno spinta a scriverLe, in primo luogo per augurarle una veloce guarigione, e in secondo luogo per ringraziarLa.
Spero che le sue parole possano raggiungere il cuore della maggior parte degli Italiani, mi auguro che i nostri politici le ascoltino e per una volta pensino al vero bene del nostro grande Paese e la smettano con polemiche, sterili, infruttuose, che si possono paragonare solo a quelle sentite ai bar o per strada.
Quello che Lei dice è proprio vero, la gente non si rende conto di ciò che succede se non ci sbatte la faccia. Io per prima, a febbraio, ho preso coscienza della gravità solo quando ho fatto il primo mio turno in reparto Covid. Ho pianto, ma chi mi conosce sa che per me non è una novità. Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo fatto turni strazianti, con le mascherine bagnate dal sudore e, spesso, dalle lacrime. Arrabbiati per ciò che vedevamo. Spaventati guardando i nostri colleghi ammalarsi. Abbiamo consolato parenti al telefono, abbiamo per loro tenuto la mano ai loro cari, abbiamo usato i nostri telefoni per permettere di potersi rivedere. E adesso ci siamo dentro di nuovo, più stanchi, perché, dobbiamo dirlo, la prima ondata era una “novità” e ci siamo lanciati senza quasi sentirne la fatica, che ora invece si fa sentire eccome. Ma non molliamo. Siamo lì per loro, siamo lì per tutti noi.
Per questo le Sue parole di ieri, le sue interviste di 2 settimane fa mi hanno colpito. E mi hanno fatto crescere la stima nei suoi confronti.
La prego, sfrutti la possibilità mediatica che Lei ha per continuare a richiamare alla responsabilità, al giusto uso della libertà, e non si stanchi mai di chiedere ai nostri Governanti di lavorare per il Paese.
Con grande stima e affetto.
Emanuela

Mercoledì 28 ottobre 2020 09:34:11

Buongiorno Dottor Giannini,
la apprezzo e la stimo molto pur avendo delle idee diverse, sono contento ovviamente per la sua guarigione.
Le chiedo, visto che lei è un giornalista, come Porro ed altri che hanno preso il virus, e considerato che dopo quasi 10 mesi brancoliamo tutti nel buio, di dirci, oltre ad averci già spiegato i brutti effetti del virus, le modalità del contagio. Dove e come pensa di averlo preso? Hai delle certezze o dei sospetti? Ha avuto contatti con persone sintomatiche o per lei è stato un fulmine a ciel sereno e potrebbe essere stato contagiato da asintomatici? Potrebbe essere stato contagiato da oggetti? Sono informazioni fondamentali che un giornalista avrebbe l'obbligo dovere di darci, per quanto riguarda Porro non i risulta ci abbia spiegato granchè, confido in Lei.
Grazie.
Ps mia opinione, appellarsi alla privacy in questi casi equivale ad appellarsi al segreto di Stato quando si depistavano le indagini sulle stragi, sarebbe ridicolo e grottesco, sono informazioni vitali e di pubblica utilità.

Martedì 27 ottobre 2020 21:01:02

Massimo
3000 navigator usati per il tracciamento covid!
che ne dici?

Martedì 27 ottobre 2020 19:49:07

Caro Dott Massimo,
felicisima che se la sia cavata, dopo le tante sofferenze e rischi che molti ottusi minimizzano se non riconoscono.
Qualche volta non ho condiviso i suoi concetti politici. La sua sensibilità e la lucida bellissima e generosa testimonianza che ci ha dato dimostrano non solo un grande professionista ma un grande animo, un grande uomo.
E non ci importa se ha scritto qualche involontaria inesattezza tecnica, rilevarlo in questa circostanza è meschino e sfoggio di ego inopportuno, presuntuoso, protagonista.
Tanti carissimi Auguri di una pronta ripresa a Lei, sua moglie e alla sua mamma.
A rileggerla presto... con la cravatta!
Licia

Martedì 27 ottobre 2020 15:18:24

Buongiorno, inizio col farLe i miei auguri per una pronta guarigione. Mi dispiace per ciò che ha vissuto nelle ultime 3 settimane, e viene naturale pensare che il virus non colpisce tutti allo stesso modo.
Tuttavia avendo lavorato io in Terapia intensiva per anni ho trovato nel suo articolo alcune imprecisioni, come quando Lei spiega che per respirare viene introdotto nei polmoni un tubo. In realtà il tubo orotracheale si ferma in trachea dove viene ancorato con un palloncino. Nei polmoni si può posizionare un drenaggio per pneumotorace o per chirurgia toracica e lo si posiziona con una toracotomia.
Lei dice che adesso ci sono persone sotto i 54 anni in Rianimazione il che spaventa molto. Comunque io e Lei abbiamo un'età in cui siamo attivi, ci sentiamo giovani ma giovani a quasi 60 anni non si è più. Io ho due anni meno di Lei, moltissime patologie croniche severe. E ho attenzione per la mia salute, evito di mettermi a rischio di contagio senza però cadere nel piano del panico.
La ringraziamo per la Sua esperienza che ha voluto condividere con il Paese, sicuramente tale condivisione è per far capire a molti di stare più attenti e di assumere comportamenti non rischiosi. Si accerti però di scrivere cose esatte, evitando di spaventare i più che non hanno mai visto una terapia intensiva. Mi trova in disaccordo quando si paragona ai Salvati, mentre dall'altra parte ci sono i Sommersi. Sarebbe esagerato forse da parte mia chiederLe come mai usa questa immagine così forte che fu di Primo Levi? La scrittura di Levi era asciutta e mai retorica. E l'esperienza di Levi è non paragonabile alla Sua, mi scusi. Così come non lo è quella degli altri Salvati e men che meno dei Sommersi.
Le auguro buona convalescenza e un sereno rientro in famiglia.

Martedì 27 ottobre 2020 09:25:05

Buongiorno Direttore
bentornato! La ringrazio per la Sua importantissima testimonianza che ho letto e che ho appena ascoltato a Radio Anch’io, anche perché tanta gente assolutamente non si rende conto della gravità della situazione attuale.
Le auguro buon proseguimento della quarantena a casa fino alla completa remissione!
Cordiali saluti
Paola Casagrande
(60 enne appena dimessa dall’Ospedale dove ho subito un delicato intervento al cervello)

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