Messaggi e commenti per Matteo Renzi - pagina 43

Messaggi presenti: 600

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Matteo Renzi.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Matteo Renzi

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Matteo Renzi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Matteo Renzi.

Venerdì 10 aprile 2020 18:26:37

Buonasera Renzi scusi se le scrivo spesso, ma leggo i commenti che ci scrivono e mi è piaciuto molto il sms di Anonima. Io aggiungo ma da chi siamo comandati? Io ancora non capisco i numeri, leggo di tutto nessuno è mai d'accordo tra di se, chi muore davvero di covid? Poi un'altra domanda che mi sono fatta, perché negli altri paesi c'è tutta un'organizzazione diversa su tutto? Una cosa è sicura che stiamo in casa fino al 3 maggio, poi chissà? Ora è venuto fuori che i test sierologici non si possono fare, perché? Insomma io vorrei sapere la verità su tutto, virus, economia... hanno una cosa in comune per me il contagio, ma se continuano così sempre secondo me, è peggio il secondo. Qualcuno mi dirà che si pensa alla salute ed a ragione ma anche il lavoro è salute e ci sono anche altri malati di altre patologie importanti, anche bambini con tumore, cerchiamo di salvare la ricerca anche sopratutto su quello. Non sono egoista perché a me è morta mia mamma a 55 anni di aneurisma fulminante in un'ora nemmeno ed io non lo nemmeno salutata di persona. Poi avevo un grande amico morto a 30 anni di tumore, e un'altra amica a 30, nel mio paesino in 1 anno sono morte 10 persone tra i 40 e 50 d'infarto. Ci penso alla salute di tutti. Un'ultima cosa ma nei paesi dove stanno aprendo perfino le scuole, ma quali scienziati ascoltano? Buona serata e grazie

Venerdì 10 aprile 2020 11:44:05

Buongiorno Presidente,

sono Riccardo Garrè, Ceo del gruppo Ferroli, ex ceo di KME. Il nostro Gruppo beneficia della ristrutturazione del debito, un 182 bis che abbiamo rinegoziato con le Banche quando, un anno fa,
ho preso la guida del gruppo e che stiamo onorando attraverso la virtuosa esecuzione del piano industriale. Ferroli è un gruppo storico con circa mille dipendenti in Italia, di cui cinquecento in Veneto e cinquanta in Toscana.
Con l’esclusione nel recente decreto delle grandi imprese in difficoltà e classificate come crediti deteriorati dalle banche, le sorti del nostro gruppo rischiano di essere segnate, come quelle di centinaia di altre imprese che si trovano nelle nostre stesse condizioni. E questa è una grave discriminazione.
Sono a chiederle supporto affinché il decreto possa essere a breve integrato al fine di comprendere le imprese come la nostra tra quelle ammesse a beneficiare delle garanzia da parte dello Stato. Grazie

Distinti saluti

Riccardo Garrè

Venerdì 10 aprile 2020 01:19:45

Buonasera Renzi.
Siamo vicini alla prossima uscita dell'ennesimo decreto e da quanto ho sentito, le aziende non riapriranno fino a maggio, ma prevedono di riaprire le cartolerie e le librerie da martedì 14.
Mi sembra una cosa assurda.
Per chi le aprono se possiamo uscire solo per i tre motivi più volte ribadito.
O posso stare tranquilla e martedì mattina vado a comprarmi un nuovo libro da leggere visto che siamo chiusi in casa almeno fino al 4 maggio?
Nella vita ci vuole anche un po' di coraggio, meglio un governo di unità nazionale che un governo di ottusi.
Grazie

Giovedì 9 aprile 2020 19:42:33

Buonasera signor Renzi, sono molto contenta che sia stato letto da questo sito il mio sms. Ho già scritto vari sms ma sei l'unico con cui mi posso sfogare. Ora basta fare parlare tutti questi signori sempre diversi che dicono sempre cose nuove, come che il virus rimane in congelatore, oppure la storia delle mascherine non sono d'accordo nemmeno fra di se. Io dico che se il virus rimane in congelatore allora eravamo tutti malati, poi le mascherine oggi il professore Bassetti che a me piace molto, ha detto secondo me giustamente che vanno usate con giudizio, perché il virus non si mangia, altri invece l'hanno messa obbligatoria anche quando cammini stando a distanza ovviamente. I primi ad averla devono essere le persone che lavorano in prima linea, che comprende tutti dal dottore, al farmacista, la commessa, ecc.. l'ho già detto più di una volta, parlano troppe persone basta, e mi domando una cosa, tutti gli altri paesi che piano piano ripartono sono tutti scemi. Sia il professore Bassetti e il Virologo Palù che in TV ha parlato una volta sola, hanno detto che servono i test sierologici, allora perché non li facciamo? Basta mettere paura alla gente, praticamente alcuni hanno detto che il virus è dappertutto. I ragazzi i bambini quanto possono durare ancora, sia fisicamente che psicologicamente, poi ci sono gli anziani con le loro patologie, poi i ragazzi disabili, bipolari, depressi, ci sono tutte le altre malattie. Insomma per me deve parlare solamente poche persone e dire sopratutto la verità. Grazie mille per la lettura. Buona serata

Giovedì 9 aprile 2020 11:29:22

Bene aiuto alle imprese, grandi, medie e piccole, ma i liberi professionisti sono di altro pianeta, inoltre voglio sottolineare che l'aiuto si traduce in un debito cioè in un prestito, ma vi pare che un aiuto possa essere un debito ulteriore per imprese già' magari con situazione debitorie che ad oggi sono addirittura costrette a sospenderne i pagamenti, per riprenderli chissà' quando ? capisco le situazione economiche e finanziarie del paese italia ma forse si poteva dilazionare i debiti/aiuti in in tempo molto lungo. cosa ne pensate. voglio farvi leggere quello che ho trovato su Facebook:
La ripartenza sarà molto difficile, soprattutto dal punto di vista economico. Perché se il governo ha stanziato soldi, definiti da Giuseppe Conte come «una potenza di fuoco», sarà complicato soprattutto per le piccole e medie imprese poter attingere da quei fondi. Come fatto in tutta Europa – con l’esempio della Germania e della Svizzera sempre citata da Salvini -, la liquidità che l’Esecutivo metterà a disposizione (quando sarà approvato il decreto) sarà un prestito dello Stato. Insomma, soldi che poi dovranno essere restituiti. La lettera di Mariagrazia Ferrandino, ristoratrice di Apricena (in provincia di Foggia), va a toccare proprio questo che, a tutti gli effetti, è un nervo scoperto.

«No grazie, Signor Presidente, un altro mutuo non voglio accenderlo mi basta quello che ho. Avrei voluto continuare a lavorare ma non mi resta che tenere giù la serranda e chiedere il reddito di cittadinanza e le spiego perché – scrive Mariagrazia Ferrandino sul proprio profilo Facebook -. Faccio parte di quella categoria che prima che Lei ci ordinasse di abbassare la serranda, molti già si erano fermati perché a differenza vostra abbiamo cercato di capire quello che stava accadendo tra mille informazioni contraddittorie date dalle istituzioni e dagli esperti».

Mariagrazia Ferrandino e la lettera a Giuseppe Conte
La donna fa la ristoratrice ad Apricena, comune in provincia di Foggia. Gestisce la Trattoria Nonna Peppina, molto nota e apprezza nella zona. Ma ora c’è il rischio che quella sua attività di successo chiuda: «Noi non offriamo solo cibo, noi offriamo un’esperienza, offriamo sorrisi, abbracci, offriamo serenità, spensieratezza, uno stato d’animo. Il nostro è un mestiere difficile, fatto di sacrifici pesanti, lavoriamo 15 ore al giorno, spesso non si dorme la notte perché l’ansia ce lo impedisce, perché a gennaio si inizia già a pensare alla banchettistica delle ricorrenze primaverili e all’estate, perché ti svegli di soprassalto chiedendoti se ti sei ricordato di ordinare tutte le materie prime ai fornitori, perché non esistono il sabato e la domenica in famiglia, le cene con gli amici, e natale e capodanno sono una tortura fisica e psicologica siamo bianchi e con le occhiaie, sempre. Ma è il mestiere che abbiamo scelto noi, rinunciando al posto fisso detto alla Checco Zalone. Ed è la vita e il mestiere che amiamo».

Chiudere e chiedere il reddito di cittadinanza
«Non tutti sanno cosa c è dietro a questo amore e non possiamo pretendere che lo si comprenda. Noi siamo quelli che abbiamo messo in ballo tutto ciò che avevamo sul nostro lavoro e non abbiamo avuto paura ad indebitarci. Noi siamo quelli che a fine mese facciamo il gioco delle tre carte per pagare. Noi siamo soprattutto una partita Iva. Ma noi soprattutto siamo quelli che abbiamo sempre sfoderato quel bel sorriso #andratuttobene a prescindere tutto. Ecco perché, Signor Presidente, non accetto che lei dica che lo Stato ha messo a disposizione tot milioni/miliardi. Lei ci invita solo a fare altri debiti per poter lavorare. Lo so, non l’ha voluto né Lei e né io questa situazione ma io ho perso tutto e Lei no. Grazie infinite».

Mercoledì 8 aprile 2020 19:51:13

Buonasera signor renzi sono Margherita ho 32anni le spiego la mia situazione ho sempre lavorato in nero. Facendo la baby sitter.. Facendo pulizie.. Adesso mi ritrovo senza un lavoro perché dove lavoravo era un paesino vicino al mio e con il divieto di andare in un altro comune non posso andare.. Non ho più soldi.. Ho cercato delle soluzioni.. Volevo fare la domanda del reddito di cittadinanza e non posso perché vivo con i miei.. Mio papà prende una pensione minima.. Ho chiesto al sindaco e non mi ha nemmeno risposto.. Io non so dove sbattere la testa.. Tasse assicurazioni della macchina da pagare.. Io per lo stato non conto nulla

Mercoledì 8 aprile 2020 19:24:46

Buonasera signor Renzi non scrivo per fare polemica, ma vorrei chiederle alcune cose, anche se non mi risponderà, però spero almeno legga questo sms. Leggo e ascolto un sacco di cose su questo virus e proprio per questo mi domando perché fate parlare tutta questa gente, quando negli altri paesi parla il governo con solo 2 3 scienziati e stop. Noi no tutti dicono la sua a partire dai sindaci, regione, provincia, protezione civile, dottori e professori di tutti i generi che hanno messo una confusione alla gente, che non uscirà più nemmeno quando si potrà. Poi un'altra cosa sono i numeri che ognuno dice i sua, poi l'ISTAT dice che ci sono state più vittime l'anno precedente, eppure per l'influenza c'è il vaccino. Poi ci sono le altre malattie tutte dimenticate. Un'ultima cosa, non era più facile mettere in sicurezza le scuole almeno le elementari e asili con tutte le precauzioni, ma quando sono controllate le docenti con il test sierologico se hanno qualche linea di febbre, tosse o raffreddore non vanno, anche se con la stagione calda mi sembra strano. In altre parti del mondo si riparte tra poco, forse perché parlano poco ma bene, noi tanta TV. Non fraintenda non dico che sia una passeggiata questo virus è super contagioso, ma anche nelle altri nazioni lo è. Grazie mille buona serata

Mercoledì 8 aprile 2020 13:04:48

Carissimo matteo, l'europa è giunta al capolinea, sii duro con gli altri del governo, se l'europa non ridurrà l'esercito di fannulloni (che costa miliardi agli stati aderenti), non sburocratizza tutto e non acconsente a immettere sul mercato migliaia di miliardi per salvare i paesi distrutti dal coronavirus, non c'è necessità di continuare a partecipare a questa farsa di europa.
Fidiamo in te, dicono che uscire dall'europa ci porterà allo sfacelo, ma più sfascio della situazione attuale?
formiamo con francia, spagna e portogallo una federazione autonoma, con norme certe e aliquote sulle tassazioni uguali per tutti... se combatti saremo sempre con te

Lunedì 6 aprile 2020 14:08:21

Cosa accadrebbe se lo stato desse la possibilità ad ogni nucleo familiare senza distinzione di reddito di accedere ad un prestito immediato non superiore a 6000 euro rimborsabile in 10 anni ad un tasso di poco superiore allo 0 ? con lo stesso come garante.

Lunedì 6 aprile 2020 12:00:24

-- Buongiorno, con questi pochi righi voglio evidenziare come si fanno chiudere le poche imprese rimaste al sud.
Già prima dell'arrivo del corona virus eravamo sull'orlo del precipizio, ora il governo ci da il colpo finale, chiusura per le piccole imprese anche quando la sicurezza è maggiore di quelle aperte. Nei settori cosiddetti di necessità spesso gli spazi sono tali da non permettere la distanza di sicurezza stabilita, mentre nei laboratori e capannoni dove in 500, 1000, 2000 mq, con 1, 3, 4 persone dove la sicurezza è 10 / 20 volte maggiore di quella stabilita non è permesso lavorare, anche la dove non è previsto il contatto con il pubblico, è invece permesso che la concorrenza via internet può. I trasportatori portano a casa tutto quello che viene richiesto ma noi non possiamo spedire perchè abbiamo un codice ateco diverso come se fosse il codice ad infettare, ci rubano non solo le vendite ma anche i clienti. E' la fine !!! La prego segnala al governo che il sud è in agonia e ancora per poco.. Solo tu ci puoi salvare.
cordiali saluti
Salvatore Madotta

Commenti Facebook