Messaggi e commenti per Myrta Merlino - pagina 47
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Frasi di Myrta Merlino
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Biografieonline non ha contatti diretti con Myrta Merlino. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Myrta Merlino.
Lunedì 23 marzo 2020 13:04:35
Lunedì 23 marzo 2020 12:46:02
Ho tanti anni e uso il computer solo come macchina per scrivere.
ritengo però utile trasmettere attraverso la vostra rete una preoccupazione riguardo il coronavirus.
Nei supermercati come nelle farmacie funzionano condizionatori che fanno circolare l'aria... sia pulita che infetta! quindi la distanza di un metro serve a nulla.
non sarebbe opportuno far spegnere tali apparecchiature?
Lunedì 23 marzo 2020 12:27:02
Gentile direttore,
scrivo questa lettera per condividere con lei un messaggio di speranza, uno sguardo su un futuro più roseo.
Il senso di questo mio breve pensiero è la speranza di poter incoraggiare le persone ad acquisire una nuova consapevolezza della loro esistenza, aiutandole con la mia
personale esperienza.
Sono Luca Stecchi, nato a Biella nel 1977 e sono un poeta e un autore di testi, mi
considero una persona con un discreto background culturale.
Brevemente vorrei fare un piccolo inciso sulla mia vita, motivo per cui questa righe
acquistano un significato.
La mia storia oncologica inizia nel Giugno del 2018 quando a seguito di controlli,
prima ecografici e in seguito tramite biopsia, mi viene diagnosticato un carcinoma papillare tiroideo con annesse metastasi…
Egregio direttore può immaginare quando ho saputo questa nefanda notizia il mio
stato d’animo in che condizioni fosse, e come se non bastasse, a darmi questa brutta notizia è stata proprio la mia mamma, ovviamente in lacrime.
Non intendo tediare chi mi dedica il suo tempo raccontando il pathos emotivo e i
percorsi emozionali a cui tutto questo ha dato il via, tuttavia, in seguito, mi sono
sottoposto ad un delicato intervento chirurgico effettuato dal professor Mensa
all'ospedale Mauriziano di Torino e a distanza di circa un mese a somministrazione
terapia metabolica (Radioiodio 131).
Durante tutto il periodo delicato di transizione (ancora in corso perché ovviamente
non sono passati i classici 5 anni della soglia di osservazione)
la mia preoccupazione è sempre stata quella di non perdere di vista la mia identità, il
mio essere interiore.
Non doveva e non poteva mutare solo per una causa esterna, in questo caso un male
che si accaniva su questo corpo.
Lo scorso anno, purtroppo, una sventura ha di nuovo colpito la mia famiglia.
E ‘stato diagnosticato a mio papà uno dei tumori più complessi da curare, il temibile
mesotelioma pleurico contratto in seguito ad esposizione all'amianto (condizione già
raccertata da Inps e Inail).
Chi combatte tutti i giorni con un male oncologico vive in una dimensione parallela
una time line temporanea diversa dove spesso tutto è diverso persino i colori si
spengono a favore di un grigio sfuocato, ma da queste difficoltà si cresce.
Il messaggio che voglio condividere e lo voglio gridare forte a tutto il mondo è che
questo virus maledetto non avrà mai la mia anima.
Sono giorni bui dove le persone sono scoraggiate e deluse, ci si rinchiude in casa con
una specie di apatia mista ad ansia che chiude gli stomaci e invoglia all'ira o al nulla
assoluto.
Quello che viviamo è un timore sacrosanto e sembra che l'intera penisola si sia
accorta della pericolosità di questo temibile virus e si senta in gabbia;
una gabbia dorata che obbliga alla convivenza forzata con il resto della famiglia.
In certi casi la difficoltà del condividere tante ore assume una dimensione particolare
e nuova; si respira insieme e si percepisce che quell'aria, lungo le strade della città,
potrebbe essere malata.
Il tempo per pensare è tanto, finalmente.
Purtroppo, nelle difficoltà di questi giorni, duri e pesanti, molti abbandonano la
propria dignità e in modo inconsapevole non seguono le più basilari norme per
combattere il virus. Cerchiamo tutti insieme di creare una consapevolezza che possa
trascinarci alla fine di questa buia galleria con sempre un sorriso sulle labbra e con la
propria voce che sussurra: Andrà Tutto Bene.
E tutto tornerà più gioioso da vivere.
Riscopriremo il dolce respiro durante le passeggiate, ritroveremo il calore di una
stretta di mano, l'affetto di un abbraccio, le risate attorno a una tavola imbandita
seduti vicini.
Sapremo quanto vale l'alba di un nuovo giorno da passare con chi si ama e quando
guarderemo i visi dei nostri cari vi leggeremo l'emozione di averci l'uno di fronte
all'altro, di nuovo insieme, uniti e pronti al domani.
Sono credente e spesso cerco ispirazione nei testi sacri, proprio alcuni versi
particolari del capitolo 3 del libro di Ecclesiaste mi hanno fatto riflettere parecchio
per la loro attualità
“C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per
sradicare le piante.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare”.
Lunedì 23 marzo 2020 12:24:55
Buongiorno Mirta in Sicilia è arrivata e sta arrivando un altra ondata di gente dal nord ne vogliamo parlare??? Dai un occhiata al profilo fb del sindaco di Messina, che dice che stasera bloccherà i traghetti in prima persona. Grazie per l'informazione che ci offri.
Lunedì 23 marzo 2020 11:37:17
Perché non si fa in modo che i laboratori di analisi privati ben equipaggiati possano fare il tampone per il corona virus ? Non è giusto che solo in ospedale si possa fare... una persona anziana con febbre se viene portata in ospedale può essere estremamente pericoloso ovviamente pagando i laboratori privati e rendendo meno intasati gli ospedali
Lunedì 23 marzo 2020 11:07:53
Buongiorno, chi lavorava in nero per molteplici motivi, e ora non può andare, perché sull'autocertificazione che scrive? Dove va? Io ho 3 ragazzi a casa, uno disoccupato e due studenti, devono studiare online, ma se non si lavora come si può pensare a pagare il wifi? Si fanno salti mortali per fare la spesa. Non si potrebbe avere il wifi gratuito almeno per far studiare i ragazzi? Non ho trovato notizie di una possibilità in questo senso. Grazie e buona giornata.
Lunedì 23 marzo 2020 10:30:35
Ciao Mirta, ora non possiamo allontanarci dal nostro comune. La realtà in cui vivo è un piccolo comune che non ha neppure un negozio di alimentari o di bene di prima necessità. Il comune a noi più vicino e che è fornito di supermercati è a circa 10 Km.
Come faccio per la mia famiglia a fare la spesa? ? Ora bisognerebbe rivedere la definizione di Comune in questa era di globalizzazione e non restare al medioevo ma assimilare più comuni ed avere una entità che in casi di emergenza come la situazione attuale, possa offrire almeno gli strumenti di sopravvivenza.
Ma pensando all'immediato si potrebbe suggerire di avere una via preferenziale da parte dei supermercati che possono consegnare a casa fuori dal comune dove sono localizzati. Oppure avere da parte del nostro comune di residenza un punto aperto per emergenze dove far recapitare la spesa, oppure avere l'esercito o la protezione civile o volontari che possano arrivare nei piccoli comuni. O altro? !
Credo che in Italia siamo tantissime le situazioni come la mia.
Grazie se mi puoi ascoltare ed aiutare a chiarire questo problema.
Serafino
Domenica 22 marzo 2020 23:52:49
Gentile Myrta buongiorno.
Abito a Salerno. Ogni giorno con la mia auto percorro circa 10 km per andare a far mangiare e bere 5 cani. Non incontro persone (perché apro con il cellulare il cancello e arrivo con l'auto fino alla recinzione dove si trovano i cani). Il comune però cambia ed è Pontecagnano.
Rischio qualcosa? Mica posso abbandonarli? Ciao e grazie, Liliana Murino.
Domenica 22 marzo 2020 22:11:52
Nel complimentarmi per la grande professionalità con cui conduce la sua trasmissione, vorrei chiedere chiarimenti sull’ultima ordinanza del presidente Conto.
Precisamente, chi vive in un piccolo paese della Basilicata, circondato dalla campagna, può recarsi in automobile, da solo, nel suo appezzamento di terreno per fare lavoretti agricoli? In campagna non c’è anima viva e di certo non si corre il rischio di contagio. Grazie.
Domenica 22 marzo 2020 17:09:20
Buongiorno, vorrei che oltre a tutti i lavoratori che devono essere messi in condizione di sicurezza vengano inseriti anche i lavoratori che si occupano dei disabili nei centri comunitari che sono sprovvisti di mascherine e guanti di protezione perché introvabili. In una sede di Sant'arcangelo di Romagna un loro degente è stato ricoverato per il covid 19 e non sono state prese le necessarie precauzioni né per gli altri degenti né per il personale di assistenza.