Messaggi e commenti per Paolo Del Debbio - pagina 34
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Frasi di Paolo Del Debbio
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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Del Debbio. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Del Debbio.
Giovedì 19 marzo 2020 18:33:01
Giovedì 19 marzo 2020 15:37:36
Gent. mo direttore,
La seguo abitualmente in quanto apprezzo lo stile, sagace ed equilibrato, con cui conduce Dritto e Rovescio, senza nascondere le sue idee, ma lasciando spazio a chi non la pensa come noi. Affermazione che non si può riproporre a proposito dei vari Fazio, Floris o Gruber, faziosi conduttori che tanto piacciono ai “sinistri”.
Le scrivo perché vorrei pregarla (quando avremo l’onore di qualche rappresentante del governo che si degni di intervenire alla sua trasmissione) di fare quello che a me, privato cittadino/suddito non è concesso. E cioè di ottenere che uno di questi signori ci illumini, spiegandoci quale è il legame, recondito, tra la gestione della epidemia e l’indulto che hanno nascosto tra le pieghe del decreto. E ci dica se hanno valutato la pericolosità sociale del messaggio che inviano, da un canto a chi ha messo a ferro e fuoco le carceri, e dall’altro a quegli imbecilli che non rispettano le norme per prevenire il contagio, e che vogliono (giustamente) sanzionare, ma con pene spropositate.
Le sarei grato se (nel caso ritenesse esaudibile questa mia richiesta) potesse comunicarmi quando, così che non mi perda proprio quella puntata di Dritto e Rovescio.
A tal proposito le fornisco il mio numero mobile: 329 -------
Grazie e Cordialitá
Francesco de Paula
Giovedì 19 marzo 2020 13:25:16
Buongiorno, vorrei solo esprimere il mio disappunto per quanto riguarda i festeggiamenti sui balconi con canti e balli, in quanto, pur facendoli passare per solidarietà e forza di andare avanti, ritengo che bisognerebbe avere un po' più di rispetto per le persone che soffrono per la malattia e per tutti quelli che purtroppo perdono la vita, oltre naturalmente per tutti i medici e infermieri che si trovano a dover lavorare giorno e notte.
Giovedì 19 marzo 2020 00:13:56
Buonasera Dottore
Le volevo spiegare la mia situazione è un anno che io e mia moglie viviamo in camper e i mie Figli e mia madre invalida con mio suocero.
Premetto che le domande per la casa popolare le abbiamo fatte in due comuni di Bologna i quali rispondono che le case sono piccole per il mio nucleo familiare.
Ora con questa emergenza siamo limitati negli spostamenti ma io e mia moglie dobbiamo recarci in stazione ecologica per ricaricare acqua che serve per lavarci e usare i sevizi e debbo anche scaricare le acque chiare e scure.
Con questo per comunicarvi che il governo non ha considerato tutte le persone che sono nella nostra situazione.
E ogni spostamento per andare dai miei figli e da mia madre debbo rischiare delle sanzioni penali?
È una vera vergogna.
La ringrazio molto e le chiedo scusa per il mio sfogo.
Buon lavoro
Mercoledì 18 marzo 2020 19:27:01
Buona sera prof. Del Debbio, mio marito prima dell'emergenza corona virus, lavorava in una pizzeria a piazza Saxa rubra. Appena arrivato il decreto la pizzeria (grotte di Livia) ha chiuso senza dargli una lira... Non sappiamo cosa fare davvero siamo in mezzo a una strada, senza spesa e abbiamo due figli. Come possiamo fare? Mi dia una mano per favore. Grazie mille Rosanna
Mercoledì 18 marzo 2020 17:53:29
Buonasera Dr. Del Debbio,
Seguo sempre la sua trasmissione unitamente a quelle dei pur bravissimi Mario Giordano e Barbara Palombelli. In questi giorni di terrore, sono molte le cose che ho evidenziato in vari blog, dalle norme fatte con approssimazione fino ai divieti che ci sono stati imposti e risultati, in molti casi, poco chiari ai cittadini. Ma c'è un argomento di cui si tralascia di parlare. il RINCARO DE PREZZI. Io vivo a Roma, sono pensionata titolare di una modesta pensione e non certo da alto papavero dello Stato e con quella devo mantenermi. Da sola. Non ho altre entrate. Accettare il nuovo stile di vita impostoci dal covid 19 è stato, è, difficilissimo anche per me che vivo in una grande città dove non è facile, anzi, direi quasi impossibile, mantenere i rapporti sociali date le distanze enormi,. Del telefono non sono mai stata grande appassionata, anche se in questi giorni sono costretta a servirmene per non ammattire completamente.. Tuttavia, pur essendo i miei spostamenti. molto limitati già da prima della pandemia date le mie scarse possibilità economiche, quando è consentito uscire per fare la spesa devo tenere d'occhio il supermercato, oppure dirimermi tra diversi supermercati, dove i prezzi sono più vantaggiosi per me o comunque commisurati alla mia pensione. Vedo che lei spesso si aggira nei mercati rionali, parla con la gente e con i commercianti, eppure c'è un tasto che ancora nessuno ha premuto, e mi sembra strano: IL RINCARO SPAVENTOSO DEI PREZZI, PARTICOLARMENTE DEI GENERI ALIMENTARI a cui, a meno di ennesimo giro di vite del governo, per sopravvivere non possiamo rinunciare. Per tale motivo le scrivo, nella speranza sia lei il primo a parlarne. Le farò, per farmi comprendere meglio, qualche esempio pre e post virus. Comincio dal pane: a Roma abbiamo un tipo di pagnottella schiacciata detta "ciabattina"., che preferisco ad altre varietà di pane, non perché sia fatta d'oro nero, ma perché ha meno mollica. Ebbene, prima dell'avvento del coronavirus, 4 di queste costavano euro 1, 60, ma già dall'avvento del coronavirus sono salite a 2, 00 euro. Perché? scarseggia forse la farina come al tempo dei Promessi Sposi e, guarda caso, poco prima dell'arrivo della peste? Secondo esempio. 3 piccoli pezzi di bollito, cui non posso rinunciare perché mi occorrono per fare il brodo, prima del coronavirus si aggiravano intorno ai 2/3 euro (parlo della carne comunemente denominata "muscolo", oppure carne da bollito), oggi mi sono costati ben 7, 50 euro. Eppure, la macelleria dove mi servo abitualmente non reca l'insegna "Bulgari", altrimenti la eviterei. Terzo esempio. un etto di prosciutto più un pacchetto di wurstel, anche se dell'Alto Adige, mi sono costati la bellezza di 9, 50 euro... quasi 10 euro un etto di prosciutto e un pacchetto di wurstel!!! Mi chiedo se gli esercenti dei servizi commerciali, anziché essere grati alla popolazione che permette loro di sopravvivere in un periodo come questo, dove la maggior parte di loro è stata costretta ad abbassare le saracinesche perché ritenuti titolari di "servizi non essenziali", siano più farabutti o furbi. Ammetto che il clima, anche se non l'ho vissuta ma solo sentita raccontare dai miei genitori sia quello della guerra, ma da qui ad arrivare ad una BORSA NERA LEGALIZZATA, ebbene, ce ne corre. Per la strada vedo camminare tranquillamente agenti della municipale che tengono bene d'occhio se io abbia il carrello della spesa o comunque una sporta e non già, in mano, il sacchetto della profumeria, Tuttavia mi chiedo perché costoro non vengano incaricati, ANCHE, di operare un serio controllo sulla gestione dei prezzi. Stiamo pagando un altissimo prezzo per la diffusione - non dipesa da noi - di un virus sconosciuto perfino alla scienza, ma che oltre ad essere vessati tutto l'anno da bollette astronomiche che ci costringono a ridurre perfino i consumi di ciò che dovrebbe essere un diritto, vale a dire il gas, l'equivalente del riscaldamento per tutti in inverno e la luce, a meno di non ritornare alle candele, forse costosissime anch'esse, dobbiamo sopportare anche gli altissimi costi di ciò che ci resta di questa nostra vita già così avara di per sé di gioie e soddisfazioni soltanto per sopravvivere, ecco, mi sembra uno schiaffo in piena faccia, peggio, un oltraggio al pudore. La "politica del gregge", infelicissima frase pervenuta dalla Gran Bretagna sembra calzare a pennello anche per l'Italia, perché se è vero che solo i forti resistono e i deboli sono destinati a soccombere, in questo caso, come sempre, i ricchi se la cavano, ma i poveri.. ebbè, se non muoiono di coronavirus poco ci manca che debbano cedere alla fame. Lei mi sembra una brava persona: le dispiacerebbe sollevare il quesito nella sua prossima trasmissione? Gliene sarei veramente grata.
Mercoledì 18 marzo 2020 15:18:11
Buonasera,
sono un agente di commercio iscritto all'inps nella gestione artigiani e commercianti, sono a casa in quanto i miei clienti sono chiusi e le aziende che rappresento sono chiuse, trattando articoli non necessari (ombrelli, cinture e cravatte), Per cui prevedo un incasso di provvigioni per il primo trimestre pari a €0, 0.
Vorrei sapere perchè non ho diritto al bonus di € 600, 00 relativo al decreto salva italia.
Mercoledì 18 marzo 2020 10:42:41
Gent. mo Dr. Del Debbio,
Le sarei grato se volesse accendere un faro sul personale dei supermercati. Oggi credo che i Supermercati siano i luoghi più pericolosi per il contagio. Occorre sensibilizzare, se non responsabilizzare, tutti direttori dei negozi ed in particolar modo le Sedi che controllino e non lascino all'iniziativa individuale. Alcuni, pur di fatturare, non fanno rispettare le distanze e non limitano gli ingressi. Sensibilizzare le Direzioni a fornire il personale dei presidi difensivi corretti. Qualcuno deve pensare che quei ragazzi sono anche loro in prima linea, che ogni fine turno rientrono in famiglia con la paura di infettare i propri cari. Grazie infinite.
Roberto Molaroni
Martedì 17 marzo 2020 12:32:50
Buongiorno prof. Del Debbio,
confido nella sua capacità di andare dritto al cuore dei problemi, per dare ascolto e voce a ciò che provo io e tanti come me.
È davvero insostenibile assistere a continui inviti alla pazienza e alla speranza da parte delle Istituzioni, il dover sopportare il peso morale ed economico di questa situazione, con la consapevolezza che il sacrificio sarà in parte vano (e per questo ancor più gravoso), laddove non sono realmente adottati tutti i mezzi necessari per arginare l'emergenza.
Come si può accettare che nello stesso momento in cui vengono chiesti sacrifici, non vengano adottati provvedimenti di effettivo contenimento?
Perché non si adottano misure più severe subito?
Il Governo dice che la cura è dura, ma ne varrà la pena. Io non credo. La cura è efficace se viene data subito e una volta per tutte, non una settimana alla volta. Questa non è una cura, ma un'agonia..
Manca il coraggio di prendere decisioni forti.
Dove si trova la forza di pazientare ancora a fronte di misure colabrodo? Vedendo ancora oggi gente scellerata che salire malata sui treni senza che nessuno la intercetti prima?
Apriamo gli occhi! Gli Italiani non sono solo quelli che cantano l'inno sui balconi, che fanno diligentemente la loro parte, ma sono ahimé anche quelli che vivono di scappatoie e deroghe, che mancano totalmente di senso civico e responsabilità, forti di un Governo che preferisce bloccarli - quando ci riesce- dopo che hanno fatto il danno e che agisce in prevenzione solo fino ad un certo punto.
Sono una formatrice, tutti i miei corsi sono ovviamente bloccati dal 24 febbraio fino a data da destinarsi e sono un, autonoma: guadagno se lavoro e il mio non è un lavoro che si fa da casa.
Questa è la quarta settimana di inattività e, guardandomi intorno, provo rabbia e timore di subire un danno maggiore di quanto avrebbe potuto essere per colpa della scelleratezza di alcuni e della mancanza di coraggio delle istituzioni.
Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti
Martedì 17 marzo 2020 05:42:25
Ciao del debbio, x favore 0fai riassettare area elisoccorso del sacco, che non è stata mai agibile, potrebbe servire in questi giorni, ti ringrazio