Pecunia non olet

Messaggio per Matteo Salvini

Domenica 13 febbraio 2022 12:23:00
PER NADIA
Pienamente d'accordo su tutto cio' che lei dice, tuttavia credo che lo sbando totale della società italiana venga anche e soprettutto dal crollo definitivo di ogni valore comune capace di unire i cittadini di un paese. La famiglia « allargata » ha praticamente sgretolato l’idea di famiglia come unità di forza con le gravi conseguenze psicologiche e comportamentali sui figli che sono sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno ammette. Il credo religioso si è affievolito fin quasi a svanire nel nulla anche per il cattivo esempio che ci viene dato dal clero e non meno dalle decisioni assurde di piccoli dirigenti scolastici imposte in nome di un sedicente « rispetto del diverso ». Perfino "Patriota" è diventato un termine addirittura da bandire dai nostri dizionari perché considerato quasi come un sinonimo di fascista. Oggi il mondo è governato da un solo Dio impera da sovrano indisturbato, venerato e ricercato da tutti sempre e comunque: il Denaro. Non è mai stata mai rappresentativa dell’andazzo decadente di una società la giustificazione che Vespasiano diede già nel 979 d. C. alla tassazione delle latrine romane, « Pecunia non olet/ Il denaro non ha odore ». Per abbracciare questo Dio e tenerlo ben stretto a noi, ci geruflettiamo ai piedi del ricco, diventiamo portaborse servili pronti a raccogliere, come cani affamati, le briciole che ci lancia dalla sua tavola lautamente imbandita al solo scopo di coinvolgerci, asservirci e metterci a tacere per sempre. La perdita della dignità che ne deriva è un dettaglio del tutto trascurabile: lo scopo è « arrivare », anche se questo comporterà spintoni e colpi bassi da infliggere a comando. E' il prezzo da pagare, è il nostro non indifferente contributo da dare a gente che senza scrupoli si è impadronita del nostro paese. Preoccupati solo di ottenere e di salvaguardare la nostra miserabile ciotolina di crocchette, fingiamo di non vedere, diventiamo farisaici, non lottiamo per smantellare l’ingranaggio mortale che stritola il nostro Paese anzi, facciamo di tutto per rinforzarlo perché il caos ci protegge e consente agli « arrivati » di continuare ad assestare colpi sempre piu’ duri ad ogni possiibilità di ripresa. In pubblico, a parole ci lamentiamo tutti ma, le ormai rare volte che ci viene concessa la possibilità di entrare in un seggio elettorale, la nostra scelta è guidata solo dall' EGOISMO e dall'’OPPORTUNISMO che ci spingono aa apporre la fatidica crocetta sul quadratino che meglio ci conviene senza farci neppure sfiorare dalla preoccupazione delle gravi conseguenze che la nostra scelta comporta. Di che cosa ci lamentiamo se, a quanto pare, sono poche le mosche bianche italiane che vogliono VERAMENTE il cambiamento ?
Da: Anna

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