Messaggi e commenti per Bianca Berlinguer - pagina 23

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Biografieonline non ha contatti diretti con Bianca Berlinguer. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Bianca Berlinguer.

Giovedì 25 marzo 2021 13:15:41

Da un over 80 toscano in attesa


Difendere Scanzi dopo un gesto vergognoso in nome dell'audience non è giornalismo è piaggeria. Leggere Polito per lei oggi sul Corriere. Con Cartabianca abbiamo chiuso

Giovedì 25 marzo 2021 11:10:51

Buongiorno,

sono la figlia di una persona affetta da demenza.

Vi vorrei mettere a conoscenza di una mail che ho inviato al Ministro Speranza per richiedere l'inclusione persone con Alzheimer e demenze tra le categorie estremamente vulnerabili con diritto di priorità al vaccino, ma anche per sensibilizzare istituzioni e comunità verso chi vive questa malattia, direttamente o indirettamente.

Vorrei che tutti unissimo le nostre forze e chiedessimo insieme l'attenzione di cui abbiamo bisogno.

Certa di un vostro positivo riscontro, saluto tutti con viva cordialità.

Elena Fortunato

---------- Forwarded message ---------
Da: Elena [-------]
Date: lun 15 mar 2021 alle ore 10: 27
Subject: Richiesta inclusione persone con Alzheimer e demenze tra le categorie fragili con diritto di priorità al vaccino
To: [-------]
Cc: [-------]

Egregio Ministro Speranza,

mi chiamo Elena Fortunato, abito a Gallarate, in provincia di Varese.

Le scrivo per chiederLe di voler includere le persone affette da demenza e da decadimento cognitivo tra le categorie fragili aventi diritto alla priorità per il vaccino antiCovid, indipendentemente dall'età anagrafica.

Le persone con disturbi cognitivi non sono in grado di tollerare l'uso della mascherina, né della visiera; da ciò deriva un isolamento precauzionale tanto necessario quanto totale: è loro preclusa ogni forma di interazione sociale (persino online, dal momento che lo strumento della videocamera li confonde), viene negato loro l'accesso alle strutture sanitarie e - laddove consentito per emergenze gravi - essendo privi di protezione personale, sono esposti a un rischio elevatissimo di contagio.

Per queste persone è anche difficile comprendere perché i familiari e chi li assiste debbano tenere la mascherina nell'ambiente domestico; generalmente non riconoscono i volti, le figure che hanno accanto vengono percepite come ostili e questo si trasforma in progressiva agitazione. I familiari e gli assistenti si vedono così obbligati – spesso - a rinunciare alla mascherina, esponendo le persone già fragili a un pericolo ancora maggiore.

Senza vaccino i nostri cari non possono nemmeno tornare ad accedere almeno ai centri diurni. L'isolamento è deleterio per chiunque, ma ancora di più per i nostri cari perchè in esso la demenza trova il suo miglior nutrimento: in quest’ultimo anno hanno visto tutti un enorme peggioramento delle proprie condizioni; per i motivi che le ho esposto, per loro non c'è nemmeno mai stato un vero allentamento dei divieti. Le conseguenze ricadono su tutta la comunità: sui caregiver, impotenti nel riuscire a rendere sufficientemente piacevoli le giornate (loro stessi ugualmente isolati per scongiurare le possibilità di diventare veicolo di contagio), sugli operatori che si trovano così a doversi occupare di persone ancora più compromesse, sul servizio sanitario, i cui costi aumentano coll’aggravarsi della malattia.

Lo stato psicofisico dei nostri cari non può che essere il nostro termometro emotivo: ci aiuti Ministro, ci aiuti tutti perché siamo in molti, anche se siamo silenti. Fortunatamente stiamo riscontrando un atteggiamento sempre più accogliente verso le diversità e le fragilità, tuttavia credo che non ci sia ancora consapevolezza collettiva di ciò che una demenza comporti. "Signora, deve tenere la mascherina! ", "Ha ragione, ma è affetta da Alzheimer e non è in grado di tollerarla... ", "Eh, gliela deve far tenere comunque! La obblighi: non è una bambina! ". E' vero, non sono bambini: dopo l'anno di età, imporre una regola non è una "missione impossibile, con le persone adulte, affette da demenza, invece si.

Nei miei quarantacinque anni di vita ho sperimentato la convivenza con più di un familiare affetto da tumore, sono stata dilaniata dalla sofferenza delle cure e dalle perdite; è sicuramente un parere personale, ma mi sento di dire che la demenza è la malattia che in assoluto più mi ha lacerato l'animo, lasciato segni sulla pelle e sul cuore: non c 'è solo la persona che amiamo che si trasforma, c'è anche un mondo attorno incapace, non dico di aiutare, ma anche solo di comprendere.

Da tempo penso di scriverle per sensibilizzarLa sul tema: c'è bisogno di più informazione, di più tolleranza, di più empatia. Le riporto solo un esempio: persone con demenza non hanno diritto alla precedenza in sede di accettazione presso i CUP (è riservato solo ai non deambulanti), ma soggetti con disturbi comportamentali (talvolta anche gravi) possono non avere compromissione motoria. Quando in un CUP, impossibilitata a gestire più a lungo la situazione, ho chiesto di poter accedere allo sportello "saltando due numeri", ho ricevuto come risposta "Signora, non facciamo distinzione tra Alzheimer e non-Alzheimer: faccia la coda come tutti gli altri".

Ministro, auspico vivamente che voglia inserire i disturbi cognitivi tra i fattori di priorità per il vaccino: la gestione di queste persone è già davvero difficile, in questo modo non è sostenibile.

La ringrazio del tempo dedicatomi e di quello che vorrà dedicare alla mia richiesta, ai nostri cari e al loro contorno di affetti.

Certa di una suo positivo riscontro, La saluto con viva cordialità.

Elena Fortunato

Giovedì 25 marzo 2021 09:20:43

Gentile Dottoressa, la seguo da sempre, e, ho assistito anche all'ultima puntata. Sono l'amministratore del gruppo pubblico " amici Prof Spagnolo per la vita" 6400 iscritti. Il prof Spagnolo, come potrà verificare è un cardiochirurgo di fama internazionale, il primo al mondo ad aver invertito l'arco coronarico ad un bimbo e per questo ha ricevuto il premio n. 1 dal Presidente Della Repubblica. Da un'annotazione sostiene l'utilizzo di eparina e ne spiega i motivi, ha realizzato decine di interviste in TV private, ha inviato altrettante missive ai comitati scentifici, la sua tesi è stata pubblicata su di un importante giornale americano, il prof Spagnolo è un Calabrese, attualmente opera in un importante istituto di Genova, ma, è inascoltato. Sarebbe utile se Lei lo contattattasse anche in modo privato, sono sicuro che arriverebbe alle nostre convinzioni e cioè che lo stesso non facendo parte di alcun sistema non possa avere voce in capitolo. Lo faccia Gentle Dottoressa, lo faccia per per quanti credono e lo seguono, ma, lo faccia per gli ultimi.

Martedì 23 marzo 2021 23:15:33

Buonasera, vorrei informarLa che le regole di accesso alla cosiddetta panchina dei riservisti dei vaccini in Toscana non sono esattamente quelle descritte durante la Sua trasmissione dal viceministro Sileri. In Toscana, e anche nell’ASL Sud-Est, quella in cui si è vaccinato Scanzi, può accedere alla lista in questione chi fa parte di quelle categorie per le quali è in questo momento aperta la vaccinazione e non certo chiunque. Inoltre, vorrei farLe presente che per accedere alla categoria dei cosiddetti caregiver sono necessari requisiti ben descritti sul portale della regione e non certo generici, come quelli che la trasmissione ha lasciato intendere. Peccato, perché l’informazione che è passata è molto lontana da quella che è l’esatta regolamentazione prevista per l’accesso alla lista di riserva. Glielo garantisce una cittadina toscana che è in attesa di veder vaccinata la madre ultra ottantenne e che avrebbe anche lei sperato in un vaccino di riserva per il proprio marito sessantunenne.

Martedì 23 marzo 2021 21:49:04

Volevo porre una domanda: i vaccini vengono somministrati anche alle persone ricoverate per covid ?

Martedì 23 marzo 2021 21:43:31

Vaccini toscana


Buonasera,
Nulla contro Scanzi
Ma non tutta la Toscana segue le stesse regole
Io vivo a Firenze (ASL
Centro) qui la lista dei panchinari o riservisti non è ancora partita.
Oltre me che ho 65 anni, mio marito over 70 ha una patologia cronica (fibrillazione atriale) e ancora aspettiamo
Saluti
Francesca Prignano

Martedì 23 marzo 2021 21:39:56

Scusatemi ma non riesco a capire come voi giornalisti seguitate a spalleggiare lo stato buffone e la sanità imbarazzante, ma non vi vergognare tuttiii, siete scandalosi, io non riuscirei a trasmettere certe notizie, prendete per i fondelli tutto il popolo italiano...

Martedì 23 marzo 2021 10:54:06

Singolarità sull'andamento Covid


Dottoressa Berlinguer buongiorno
seguo con assiduità il suo programma e vorrei sottoporLe una singolarità sull'andamento COVID in Italia, che mi pare non sia mai stato affrontata e commentata nelle varie trasmissioni televisive e neppure sulla carta stampata.
Ho rilevato che - probabilmente da sempre - ma con certezza da inizio Gennaio ad oggi, il numero dei morti per COVID registrati ufficialmente nelle DOMENICHE, è sempre drasticamente inferiore (dal 20 al 50 %) alla media della settimana precedente e della settimana seguente.
Il fenomeno - come si può facilmente verificare - non è casuale ma è sistematico e quindi deve avere necessariamente una motivazione (forse ritardi burocratici di registrazione ? ? ). Considerato che l'argomento in questione è - purtroppo - molto serio, valutate se non meriti una citazione ed una spiegazione da parte di uno dei tanti esperti che intervengono sull'argomento COVID, nella Sua trasmissione.
Cordiali saluti. Giovanni Chiappini

Giovedì 18 marzo 2021 16:31:15

Operatori Sportivi


Spettabile redazione,
chi scrive è il Presidente di una Associazione che tenta di occuparsi della tutela degli operatori sportivi.

Dico tenta non ha caso, non è infatti facile districarsi tra le Istituzioni per far riconoscere i diritti violati di migliaia di Collaboratori Sportivi.

Vogliamo solamente raccontare la nostra storia, niente di più, lo vogliamo fare pacatamente e civilmente speranzosi che, tramite voi, si possa far conoscere la nostra posizione all’opinione pubblica.

Vogliamo denunciare con forza i soprusi che ormai da un anno vedono coinvolti gli operatori del settore sportivo. Siamo vittima di continui atti di arroganza da parte degli enti preposti al pagamento dei Bonus Sport che da un anno, per motivi che saremo ben felici di raccontare, non vengono erogati.

La Società Sport e Salute e l’ente Inps sembra abbiano messo in scena una commedia con il solo scopo di scaricare le responsabilità l’uno sull’altro e in tutto questo a pagare il caro dazio saranno sempre i collaboratori sportivi.

Avete sempre sostenuto di essere dalla parte dei più deboli e di voler dare voce a tutti con l’intento di dare il vostro contributo a favore della VERITÀ, vi chiediamo di ascoltarci, dieci minuti del vostro prezioso tempo, niente di più.

Vi chiediamo un sostegno anche solo morale per la nostra vicenda che vogliamo raccontare perché sia di monito per tutti e perché il sistema deve cambiare, basta arroganza, basta atti vili almeno voi non votateci le spalle!

Maurizio Noli

Mercoledì 17 marzo 2021 20:25:03

Gentilissima Bianca, le scrivo sperando che lei possa girare il mio messaggio a chi di dovere. Il messaggio è questo: il governo si sta spostando verso destra, quindi bisogna che la sinistra se ancora esiste, blocchi questa deriva, altrimenti alle prossime elezzioni si rischia di prendere una brutta batosta. Aggiungo anche che non mi sembra giusto, che vengano rottamate le cartelle esattoriali, in quanto le tasse si pagano sui soldi guadagnati, pertanto non ci sono scuse. è solo un regalo che il centro destra vuole fare ai propri amici in maniera di avere nuovamente il proprio voto. Voglio far notare che i lavoratori dipendenti le tasse le pagano prima di percepire lo stipendi, Mentre gli imprenditori le pagano dopo un anno, se gli pare.

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