Messaggi e commenti per Giovanni Floris - pagina 39

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Biografieonline non ha contatti diretti con Giovanni Floris. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Giovanni Floris.

Sabato 4 aprile 2020 11:42:13

Egr. Floris, dopo il mio precedente messaggio (wera uno sfogo) dove accennavo al suo intervento a ottoemezzo, in merito fra altre osservazioni sull'uso dei soldi pubblici, vedi pensioni (quota 100) e ulteriori solletici a inps improvisamente ho ricevuto oggi conferma di avere in aprile la mia liquidazione dopo 3 anni... di attesa, mentre altri con quota cento hanno lavorato meno e ottenuto prima alcuni benefici. ! Beh ora ho risolto, Sarà stato un caso dopo aver sctitto a voi e fatto due solleciti? Dobbiamo sembre protestare per avere i nostri diritti? io ho fatto l'9infermiere e ci mettevo il cuore nel mio lavoro, mi piacerebbe vederlo anche in TUTTI coloro responsabilità grandi (anche delle opposizionii nei momenti difficili). La politica: se non ci fossero momenti di riflessione come fate voi sarebbe un disastro.. Comunque seguo sempre con intersse i suoi interventi (martedì ecc) ed ammiro il suo stile corretto. obiettivo ed essenziale. buon lavoro. Alessandro

Giovedì 2 aprile 2020 21:19:28

Buona sera Floris, ho sentito il suo intervento a otto e mezzo, e faceva cenno al fatto che sono stati usati i soldi per coloro che volevano andare in pensione un anno prima (Vedi legge Governo precedente). Io dipendente pubblico sanità in pensione dal 18 dic. 2017 non ho ancora visto nulla. Dal 1989 il mio era l'unico stipendio perchè la moglie all'arrivo del terzo figlio è dovuta stare a casa (perdendo tutti i suoi anni versati... all'INPS) per accudire i tre figli). Con la Legge Fornero ho lavorato 24 e 10 mesi per poter andare: Sono scaduti non solo i 24 mesi, ma anche i 90 gg. che l'inps chiede per "lavorare" la pratica di liquidazione. Io vorrei aiutare i miei figli per i loro debiti e chiudere il quarto prestito, Si per 4 volte ho chiesto prestiti proprio all'INPS (ex Inpsad), quello attuale vorrei anche chiuderlo, ma... devo aspettare perchè l'stituto è in emergenza. Intanto i miei figli, per fortuna lavorano, ma due di questi essendo pure loro in sanità lavorano in emergenza Covid rischiando tutti giorni (7/7) in bergamasca, e sappiamo quanto sono pagati i sanitari... scusi lo sfogo. Alessandro (per favore non pubblicizzi il mio cognome). MB: ho corretto alcuni errori mi scusi.

Mercoledì 1 aprile 2020 23:11:01

Caro Floris apprezzo molto la tua trasmissione e vorrei che valutassi la mia opinione. Siamo consapevoli della tragedia che stiamo vivendo, ma ritengo che ciò che è successo negli ospedali sono delle morti annunciate. Mi spiego, sono un tecnico che svolge attività di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro. Il motivo per cui dico che sono morti annunciate e definisco il personale medico e paramedico deceduto come “i morti della solidarietà” cosi come definiti gli infortuni mortali accaduti nelle attività dei così detti spazi confinati, ovvero attività svolte nei luoghi con pericolo di asfissia. In tali attività la maggior % dei morti è stata causata dalla scarsa valutazione del rischio, perchè tutti senza riflettere sono andati a soccorrere. Orbene il nostro ordinamento giuridico ha, dopo innumerevoli morti, regolamentato tali attività vietando il soccorso se non adeguatamente protetto, unicamente per non creare inutili morti, perchè non sarebbero riusciti a dare soccorso ma sarebbero a loro volta deceduti. Di tali morti per carenza o addirittura mancanza di sistemi di protezione peraltro previsti dalla normativa, le responsabilità penali sono in capo al datore di lavoro. Faccio un parallelo e la mia opinione è, che sono due cose differenti ma la tipologia di infortunio mortale è uguale. Come può un datore di lavoro (lo Stato) permettere che si lavori in tali condizioni ? Ma anche a questo vi è risposta, gli organi di vigilanza deputati dalla stato alla verifica in merito alla corretta applicazione della normativa della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e mi riferisco al D. lgs. 81/08 e s. m. i. sono dipendenti della ASL e quindi dello stato, che ben si guardano da effettuare sopralluoghi in casa propria. Nella mia città Sassari una responsabile dello SPRESAL ha sanzionato il proprio Datore di Lavoro per inadempienza in merito al Decreto citato, e questo è oggettivamente dimostrabile in quanto risulta agli atti, ciò che non è oggettivamente dimostrabile è il successivo trasferimento ad altri incarichi del sanzionatore, dopo tale episodio. Sono sconcertato nell’apprendere il personale medico e paramedico non avesse le protezioni previste per proteggersi da i cosi detti rischi biologici, e perché come d’obbligo non si è intervenuti tempestivamente ? Quando noi tecnici anche a posteriori effettuiamo la dinamica di un infortunio concludiamo con “ scarsa valutazione del rischio” motivo per cui oltre che ai sensi della normativa vigente e aggiungo anche ai sensi dell’art. 2087 della costituzione, individua il Datore di Lavoro come responsabile. Sappia per sua informazione che l’articolo 2087, tale è la sua valenza è stato inserito nel più recente Decreto Lgs. 81/08 s. m. i. che oggi regolamenta la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro per la tutela dei lavoratori. Non mi stupirei se passata la bufera un qualsivoglia avvocato Andreani, noto in Italia, chieda per conto degli infortunati indennizzi cosi come ha fatto e continua a fare per i morti dell’amianto.
Vorrei rubare un po' del suo preziosissimo tempo e fare una proposta per limitare almeno in parte a questa crisi economica che ci devasta. Mi spiego
Ogni azienda normativamente adeguata in merito alla sicurezza e salute, poiché imposto dal solto decreto, ha al suo interno delle figure destinatarie della gestione della sicurezza e salute in ambito lavorativo, e considerato che il nostro amato Conte apprezza la consapevolezza e rispetto degli italiani in riferimento ai DPCM fino ad ora emanati, non trasferisce a ciascun Datore di Lavoro tali responsabilità e permettere la ripresa produttiva fatto salvo quanto previsto in tali DPCM ? Magari prevedendo sanzioni penali rilevanti per evitare gli abusi. Inoltre le aziende ormai quasi tutte hanno al loro interno o consulente esterno il cosiddetto Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), che potrebbe in via transitoria essere nominato dal Prefetto con responsabilità di Polizia Giudiziaria, cosi come lo sono i tecnici di vigilanza dei servizi SPRESAL di ciascuna Azienda Sanitaria locale. Sono convinto che i vari RSPP sarebbero molto più attenti e meticolosi nel certificare che le aziende sono rispettose di tutte le misure previste dai vari DPCM oltre che della normativa vigente in materia di sicurezza e salute, e forse sarebbe anche una opportunità per favorire un quasi totale adeguamento alla normativa per quelle aziende che ancora vivono nel limbo. Inoltre i vari RSPP aziendali hanno il vantaggio di conoscere a fondo le aziende, di essere più presenti, diversamente da quanto lo sia un tecnico di vigilanza dello SPRESAL al quale è possibile in sede di ispezione possa sfuggire una o più conformità.
La ringrazio e mi auguro che l’argomento possa essere di suo interesse, in caso contrario consideri quanto sopra uno sfogo.
Cordialità
Piero Dedola
Sassari 01/04/2020
Cell. 340 -------

Mercoledì 1 aprile 2020 08:10:36

Caro Floris, la apprezzo moltissimo, ieri sera ho udito le nuovi interpretazioni delle restrizioni che autorizzano le passeggiate dei bambini e voglio affidarle questo mio pensiero,.

Ieri ho appreso durante la sua trasmissione una notizia ripresa oggi da diversi di giornale: portare i bambini a fare una passeggiata nelle prossimità di casa è un comportamento consentito. Questa decisione, secondo me, non è stata opportunamente valutata in relazione ai rischi che comporta.
Non ho nulla contro la passeggiata dei bambini, ma mi preoccupa la potenzialità di contagio dovuta ai percorsi ed ai tempi che caratterizzeranno questa attività.
I percorsi. La maggior parte dei bambini abita in condominio. Nei condomini ci sono alcuni anelli deboli della catena dell’isolamento: la portineria (onore ai custodi), i percorsi comuni, e … l’ascensore (se il mio amministratore di condominio ha affisso un cartello “usate possibilmente le scale” un motivo ci sarà). Mi sono fatto l’idea che l’ascensore (soprattutto se ha le porte automatiche chiuse salvo comando) sia una trappola d’aria. Chi lo prende lo fa a suo rischio e pericolo. Non tutti nei condomini possono evitare di prendere gli ascensori, ed i più a rischio, gli anziani sono tra quelli. Chi ci assicura che le mamme ed i papà prenderanno la via delle scale con i bambini, che notoriamente sulle scale sono quelli che si fanno più male? In tempi normali io rilevo che i bambini sono i principali utilizzatori di ascensori.
I tempi. Come li scaglioniamo i tempi in cui i bambini scenderanno a fare la passeggiata? Nel mio comprensorio di 4 palazzi ci sono 128 famiglie, ameno 30 delle quali hanno bambini. Quale ministro o agente di polizia locale può regolamentare il modo di evitare affollamento di aree comuni e di perimetro del condominio quando 50 bambini scenderanno probabilmente durante le ore in cui i bambini escono?
Un ultima considerazione. Non ho figli, quindi nemmeno nipoti anche se sarei nella fascia di età giusta per essere nonno. Ho letto che anche i bambini hanno diritto di uscire come i cani. Io ho un cane e penso due cose. Il mio cane non può contagiare nessuno, come può farlo un bambino asintomatico che ti respira vicino, che respira in un ascensore, che tocca la maniglia della porta del condominio dopo avere tossito sulla mano. Nonostante questo io ho (penso civilmente) cambiato gli orari di uscita del mio cane per non essere io umano rischio per altri (e viceversa): ore 5,. 30 del mattino, ore 13:15 (contando sul fatto che gli altri sono a tavola), ore 20:30.
Abbiamo raccomandato ai bambini di pensare ai nonni (loro), la maggior parte dei quali probabilmente abitano da un’altra parte. Come ho detto io ho l’età per essere nonno e per me incrociare un bambino è diventato un problema. Comprendo i problemi psicologici dei bambini, ma vorrei ricordare che i “nostri” bambini non sono i primi ad essere soggetti a privazioni. I nostri genitori ed i nostri nonni hanno subito ben altro durante la seconda e la prima guerra mondiale: nonostante questo io ho avuto genitori e nonni che erano persone equilibrate e ben formate. Questa storia della psicologia dei bambini, mi sembra quindi frutto del nostro tempo (non si fa mancare nulla) e se non volessi rovinare il tono civile di questa mia, direi una “pippa galattica”. Per alleviare "l’aggravio psicologico" dei bambini metteremo più a rischio a rischio "la vita" degli adulti e degli anziani.
Bambini a spasso? No grazie #teneteliacasa.

Mercoledì 1 aprile 2020 07:54:15

Se inviti il provocatore Lutwach in trasmissione, lascialo almeno parlare. Non fare due pesi e due misure!

Martedì 31 marzo 2020 21:53:53

Salve, le scrivo dal friuli in un piccolo paesino e vorrei solo dire che dopo 50 giorni di completo isolamento si incomincia a cedere è DURA potrebbero lasciare che la gente dove è possibile possa fare una passeggiata senza incontrare nessuno, non voglio passare per un egoista ma le posso garantire che la gente sta scoppiando, tanti saluti guglielmo

Mercoledì 25 marzo 2020 17:15:54

Vedo sempre con molto piacere la sua trasmissione e la considero una persona veramente qualificata.
E' per questo che investo un pò di tempo a segnalarle una cosa che mi è dispiaciuta nel programma di ieri sera, come professore che ha nel proprio DNA di non diffondere informazioni sbagliate.
La sua esperta di arte e... non so se di architettura ha fatto due errori molto brutti. Ci ha detto che i veneziani hanno costruito la chiesa del Redentore, progettata dal Palladio (di cui è apparsa l'immagine), dopo la peste che ha colpito Venezia nel 1630 portandosi via oltre il 40% della popolazione veneziana.
In realtà:
1. Il Palladio è vissuto fino al 1580, cioè era già morto da un pò al tempo della peste..
2. La chiesa che i Veneziani fecero costruire per ringraziare la Madonna, che si credeva avesse fermato la peste. è Santa Maria della Salute (la Salute per i Veneziani) vicino alla punta della Dogana sul Canal Grande.
L'architetto è stato Baldassarre Longhena e la Chiesa è stata iniziata subito alla fine della peste nel 1631 e poi terminata nel 1687..
Insomma errori così grossolani che non si possono accettare e sottacere nemmeno al tempo del Corona Virus..
Faccia lei quello che ritiene meglio di questa mia precisazione.
Con stima
Prof. Arch.. Simona Ganassi Agger

Mercoledì 25 marzo 2020 14:35:44

Mi permetto segnalare la storia di Nash, migrante cieco e malato di cuore.
Nash, ghanese di 67 anni, da 25 anni in Italia, un terzo della sua vita trascorsa a lavorare in nero nelle campagne tra Foggia e Castel Volturno, diabetico, ormai cieco e malato di cuore, il 30 gennaio 2020 lanciò l’ennesimo e anche ultimo ed inascoltato grido di aiuto ''Mi hanno revocato l'accoglienza, il governo mi aiuti''.
Nessuno potrà più aiutare Nash che ieri è morto all’ospedale di Caserta non per il coronavirus, ma per la nostra indifferenza, per il nostro egoismo. Lo so che sarò tacciato di essere folle per parlare in tempo di pandemia di migranti, di abolizione dei perfidi decreti sicurezza, ma sono sempre convinto che è proprio nei tempi del male comune che dobbiamo insieme ricercare ed invocare con maggiore forza il bene comune non solo per noi ma per tutti, non dimenticando gli ultimi.
https://m. facebook. com/story. php? story_fbid= 1711920412281433&id= 527886284018191

Mercoledì 25 marzo 2020 12:27:00

Egregio dott. Floris, due osservazioni su "Di martedì". La prima riguarda il Suo modo di condurre la trasmissione. Lei interrompe sempre a metà i suoi interlocutori: se non è interessato alle risposte perché mai fa le domande ? Ha l'ambizione di fare informazione oppure intrattenimento ? La seconda osservazione concerne la Sua sottolineatura di quanto affermato dalla prof. ssa Di Capua nella puntata del 24 marzo relativamente all'esigua disponibilità di informazioni scientifiche sull'identikit del SARS COV 2 circolante in Italia nella banca dati mondiale. Può essere che quelle notizie difettino perché i medici che dovevano inserirle in rete erano occupati allo stremo a curare i malati, ammalati o in quarantena a loro volta, alcuni morti. Distinti saluti, Emilio Devetta

Mercoledì 25 marzo 2020 08:42:17

COMPLIMENTI!
Non mi eri simpatico perchè ti giudicavo troppo di parte. DEBBO RICREDERMI, SEI UN OTTIMO GIORNALISTA. NELLA PUNTATA DEL TUO "DI MARTEDI'"DEL 24 MARZO u. s. HAI TRATTATO L'ARGOMENTO CORNAVIRUS MEGLIO DI TUTTI I TUOI COLLEGHI ANCHE DI QUELLI CHE GODONO DEI NOMI PIU' ALTISONANTI. SEI STATO CHIARO, PRAGMATICO, SERIO E HAI OSPITATO PERSONAGGI DI RILIEVO E C O M P E T E N T I CHE HANNO PARLATO CON PACATEZZA
CHIARENDO FINALMENTE I TANTI PUNTI OSCURI DI QUESTA SCIAGURATA VICENDA. NE E' USCITO UN PANORAMA CONVINCENTE E RASSERENANTE dal quale sono stati volutamente banditi i toni da tregenda e la banalità delle false speranze elargiti da chi, benché privo di intelligenza e di preparazione scientifica e culturale viene invitato in TV a profferire il nulla. BRAVO, questo E' GIORNALISMO E NON L'URLO SGUAIATO DA PESCIVENDOLI CHE FA SOLO ALLARMISMO - NEL VOSTRO MESTIERE CHIAMATO "NOTIZIA" - la cui unica funzione è di imbrattare pagine su pagine allo scopo di vendere piu' copie nelle quali il valore dell’informzione non supera lo zero.
Ancora una volta: COMPLIMENTI.

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