Messaggi e commenti per Giuseppe Conte - pagina 170

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Biografieonline non ha contatti diretti con Giuseppe Conte. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Giuseppe Conte.

Venerdì 27 marzo 2020 09:04:11

Gent. mo Presidente,
chi Le scrive è consapevole delle immani difficoltà nelle quali purtroppo si trova il nostro Paese e come italiano ripone in Lei grandissima stima e fiducia.
Sono un cittadino di Caserta preoccupato dagli eventi ultimi che stiamo vivendo. La mia preoccupazione non è per me in prima persona ma per i tanti operatori sanitari che si trovano a combattere in prima linea senza i DPI indispensabili per non contagiarsi e senza che vengano sottoposti al tampone.
Sono preoccupato per quanto sta accadendo negli ospedali rispetto ai numerosi contagi del personale sanitario e nelle Residenze per Anziani e/o Disabili laddove si susseguono notizie di contagiati e morti.
Sono preoccupato come cittadino e come genitore di un figlio (l'unico che ho) che presta servizio come OSS in una Residenza per Anziani e Disabili a circa 900 chilometri da me precisamente a Verbania, in Piemonte.
La prego dal profondo del cuore, faccia effettuare tamponi a tutti gli operatori sanitari e doti loro dei dispositivi di protezione individuali fondamentali per evitare che si contagio.
Ogni giorno aumenta il numero degli operatori sanitari degli ospedali e delle RSA nelle quali avvengono contagi e morti ed aumentano le notizie di mancata effettuazione di tamponi e di mancanza di DPI per la loro protezione.
Il governo ha fortemente voluto l' ottimo protocollo governo- sindacati per la tutela dei lavoratori ma se questo protocollo non viene applicato, se esso viene disatteso vengono meno i presupposti di garanzia ai quali si ispira a tutela dei cittadini lavoratori.
Se in luogo di lavoro, nella fattispecie Ospedali o RSA non vi sono le condizioni per lavorare in sicurezza, è dovere dello Stato intervenire per farli adottare o in alternativa pensare a come fare per evitare rischi ai lavoratori.
Presidente, con il cuore in mano La prego di creare indirizzi precisi affinché non si piangano domani vittime che possono e devono essere evitate.

Venerdì 27 marzo 2020 08:40:13

Sig. presidente apprezzo il lavoro ché Lei insieme al Suo staff state facendo contro la pandemia. Ho letto tutti i decreti tutte le regole da rispettare. In alcune zone forse dovrebbero essere piu rigide. Ho letto l'elenco di aziende che possono lavorare per superare queto periodo. Vorrei ché Lei trova tempo per dare attenzione a una situazione in cui ci troviamo in tantissimi: Proprietari di terreni agricoli, ma non coltivatori diretti. Noi non possiamo andare a fare i lavori di preparazione per la semina, la potatura o tutti altri lavori ché si devono fare per forza in questo periodo. Tanti di noi hanno anche animali. Come possiamo ? Visto che sono terreni agricoli fuori dal comune di residenza, fuori dagli centri abitati il contatto con alte persone è quasi nullo, con le dovute misure di sicurezza, precauzione da quando si esce di casa fino all'arrivo all terreno le chiedo cortesemente di di dare la possibilità ai piccoli proprietari di fare i lavori necessari, altrimenti ci troveremmo in una situazione più brutta ancora se abbandoniamo tutto. In attesa di un Suo riscontro Vi porgo ì miei migliori saluti. Valerian Robu, un semplice cittadino. Grazie.

Venerdì 27 marzo 2020 08:17:27

Buongiorno Sig. Presidente sarò breve, se l'Europa in questo momento non è unita non lo sarà mai. Facciamogli vedere di che pasta sono fatti gli Italiani la resilienza che abbiano noi nemmeno i tedeschi ce l'hanno. Mandiamo a quel paese l'Europa e facciamo da soli, in Italia abbiamo tutto quello che ci serve senza bisogno di nessuno, e quando tutto sarà passato se vorranno i nostri prodotti, che sono i migliori al mondo e all'estero lo sanno, li pagheranno per averli al triplo. Se dovesse essere questa la strada che prenderemo è lei parlerà alla nazione in modo chiaro e con il cuore in mano tutti noi capiremo e allora si che faremo vedere al mondo di che pasta sono fatti gli italiani. Buon lavoro a lei e auguri a tutti.

Venerdì 27 marzo 2020 08:02:46

Buongiorno Presidente, ammiro la sua forza è il suo coraggio in una situazione pazzesca... da ieri ho uno stato di paura... sono una precaria con contratto co co co dal 2017 ad oggi, immagina come ho vissuto in questi anni senza ferie, malattia ecc ecc non devo spiegarle niente “ lei sa” ! Vado alla mia angoscia!!! Insieme al lavoro precario iscritta alla gestione separata lavoro anche con una Coop a 16 ore settimanali con contratto delle Coop sociale, Purtroppo leggo che per avere i 600 € non bisogna essere iscritti ad altre assicurazioni obbligatorie... ho due finanziamenti uno della macchina e L altro un elettrodomestico totale 350 € mensili... aggiungiamo le spese minime per vivere! La prego faccia qualcosa anche per me mi rassicuri! Grazie e le auguro ogni bene! Natalina

Venerdì 27 marzo 2020 07:56:27

Salve Presidente Conte, le scrivo questo messaggio perché me, come molta altra gente, non sappiamo più come fare. Io ho 35anni, vivo sola e non ho nessuno che mi aiuti. Ho una laurea ma. Lavoro in un ristorante con contratto da aprile a ottobre e purtroppo spesso a chiamata o a nero dove capita e non perché fa piacere, ma perché nn c e altro. Al momento sono senza disoccupazione senza soldi per mangiare, per non calcolare bollette e affitti che si accumulano, ma a noi, qualcuno ci aiuta?
Nel decreto non è chiaro e per avere sto pin dal Inps è impossibile.. io sn disperata. disperata davvero.
Grazie

Giovedì 26 marzo 2020 22:28:58

Preg. mo Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
sebbene con molto imbarazzo, ma con dignità mi rivolgo a Lei come cittadina per ringraziarla certamente per tutto quanto sta facendo per la nostra cara, preziosa, ma "malata" Italia per curarla al fine di guarirla, In qualità di amministratore è legale rappresentante di una seppur piccola società, ma VITALE per la mia famiglia sono, nel contempo, a scriverLe queste righe per richiedere il Suo AIUTO al fine di far continuare a vivere tutti gli sforzi di una vita. La società che rappresento opera in TORINO nel campo del commercio all'ingrosso di materiale edile e materiale per lavori stradali; campo che già da anni è in sofferenza. "Abbiamo" sempre lottato con tutte le nostre forze credendo responsabilmente di essere seppur una piccola, ma utile realtà; utile per l'impiego che offre ai propri dipendenti, utile per i servizi che offre, utile per la nostra Italia. Ma in questo momento storico abbiamo PAURA, temiamo di non farcela a fronteggiare questa gravissima crisi economica. Ho utilizzato il verbo abbiamo perché la mia voce cela dietro me la voce di mio marito, un uomo 52enne che tanto gli ha già tolto è negato la vita. Nel ringraziarLa per le misure già previste nei Suoi Decreti per le piccole e medie aziende Le chiedo per favore di valutare dei provvedimenti urgenti che sospendano temporaneamente i pagamenti di fatture "posticipati" così come ha sospeso i mutui, ritenendo il funzionamento analogo.. La nostra società DEVE pagare i fornitori che hanno dato credito e che sebbene richiesto non danno la possibilità di posticipare i pagamenti; affitto dei locali (cat. D) ECC. sebbene siano settimane e settimane che non fattura. la nostra società non ha affidamenti bancari alcuni e lavora esclusivemate con i propri soldi che purtroppo stanno scarseggiando a causa dei numerosi mancati incassi: una catena che sta provocando una grave mancanza di liquidità. Non ho/abbiamo la possibilità di accedere a finanziamenti, prestiti o mutui. Posso e Devo solo contare sulla responsabilità dei clienti augurandomi che paghino i loro debiti... ma capirà anche Lei che non posso basare la sopravvivenza della società su una speranza. Termino questo mio grido di aiuto pregandoLa di poter avere la Sua attenzione senza voler distogliere Il Suo lavoro dalla difficilissima è preoccupante situazione sanitaria. Grazie per aver ascoltato la mia voce. Un'imprenditrice italiana, Una cittadina italiana, una donna italiana. Filomena Lanni

Giovedì 26 marzo 2020 20:31:16

Buona sera "caro" Presidente Conte,
La chiamo caro perché le sono molto grata per tutto il lavoro che sta facendo con grande sforzo, giorno per giorno per tutti noi, esattamente come una persona "cara".
Voglio comunque dirle solo due parole in questo terribile momento.
Come lei sa bene, c'è ancora troppa gente in giro: io le scrivo da Trento, e qui solo un supermercato esegue il servizio a domicilio mentre altri due si organizzano come possono. Adesso pensavo: se si ordinasse che TUTTI i supermercati facessero SOLO il servizio a domicilio, secondo me si ridurrebbe di molto la possibilità di uscire da casa.
Inoltre l'assessorato alla salute della Provincia del Trentino, ha dato l'autorizzazione ad uscire da casa ai ragazzi autistici con i genitori.
Anche io sono mamma di una ragazza disabile ma non penso minimamente di uscire a passeggiare con mia figlia, anche se abbiamo le nostre difficoltà!
In questo momento, TUTTI dobbiamo stare in casa, come i cinesi che non sono andati a fare la spesa per 2 mesi !!!
Grazie Signor presidente,
Angela Sconzo

Giovedì 26 marzo 2020 20:02:55

Gentilissimo presidente del consiglio Conte: mi chiamo Raffaele Bandecchi di Pisa e sono padre di Leonardo di 14 anni a maggio, autistico al 100%.
La mia richiesta: Ascoltiamo le esigenze dei ragazzi autistici

Il contenimento del virus Covid-19 ha prodotto un cambio improvviso e radicale delle nostre abitudini quotidiane. Un’emergenza che sta mettendo a dura prova il mondo rappresentato dalle persone autistiche (soprattutto i bambini) che ancor più di prima, per usare un eufemismo, è stato messo in secondo piano. Queste famiglie oggi, (tra cui la mia) sono lasciate completamente sole. I centri diurni (per chi ha figli che hanno più di 18 anni) sono chiusi e l’assistenza pubblica domiciliare, tranne lodevoli eccezioni, e in barba all’art. 48 del Decreto “Cura Italia” non assiste e non esiste più. Ad oggi dunque il mondo della disabilità più che mai si trova a gestire la sua complicatissima quotidianità con soluzioni fai da te... quando possibile attuarle. Io nemmeno quelle. Leonardo è inchiodato giorno e notte davanti a Tv e tablet. Andava in terapia alla Stella Maris a Calambrone (Tirrenia), ma poi è stato mandato via (fra l'altro in malo modo) perché ormai era grande (10 anni) e i posti erano limitati.

A causa del Coronavirus molte famiglie con ragazzi autistici vivono infatti la grande difficoltà di gestire figli che mal sopportano la nuova quotidianità scandita da restrizioni. L’ansia degli autistici costretti per forza a stare in casa equivale ad esempio come attendere il proprio turno per entrare in un supermercato, (Leo per questo non aveva problemi) e ciò può sfociare anche in forme di aggressività su se stessi o sugli altri ponendo problemi reali di sicurezza per chi sta con lui. Chi conosce il problema sa bene che per molti ragazzi autistici è difficile, se non impossibile, capire la situazione e per i familiari è difficilissimo contenere la loro iperattività se “segregati” in casa. Ora Leo per questo è un'eccezione, infatti lui in casa ci sta volentieri, ma ci debbono essere entrambi i genitori. Mia moglie non lavora mentre io è da pochi giorni che sono a casa perché la mia ditta ha chiuso ancor prima che potessi fare la richiesta della 104. Ma dopo? ! ? Posso richiedere il congedo parentale straordinario retribuito, ma il punto è questo: si va verso la bella stagione, fa caldo e non credo più che il mio bimbo possa e voglia continuare a stare in casa. Quindi gentilmente Dottor Conte, si metta una mano sul cuore e pensi anche a chi ha questi problemi e ci trovi una soluzione. Fra l'altro il 2 aprile sarà anche la giornata mondiale della sindrome autistica.
Inoltre non ci dimentichiamo
di parlare dei segnali di regressione che questi ragazzi già mostrano dopo questi 15 giorni di assenza da terapie... anni di lavoro e sacrifici che si sgretolano davanti ai nostri occhi. E poi la didattica scolastica a distanza che taglia fuori una larga fetta di questi studenti che nella maggior parte dei casi non hanno le basi cognitive per fruire degli strumenti tecnologici. In questo scenario un piccolo, concreto aiuto potrebbe dunque essere almeno quello della deroga alla limitazione della circolazione nel comune di residenza. D’altra parte la consapevolezza del momento per noi genitori è molto chiara.

Sappiamo benissimo quanto sarebbe problematico gestire loro eventuali ricoveri per non parlare della preoccupazione di cosa sarebbe dei nostri figli se invece fossimo noi genitori ad ammalarci. Qualche segnale in tal senso già arriva. A Treviso, Siena, nella Regione Lazio sono stati emanati provvedimenti che ora consentono a questi ragazzi di poter uscire ovviamente accompagnati dal o dai genitori e tenendosi a debita distanza di sicurezza. Ci vorrebbe un documento (da esibire alle forze dell'ordine) che riportasse la tipologia di malattia di questi ragazzi. Confido in suo aiuto e del governo per cercare di risolvere anche questo problema. Faccia pure il mio nome e cognome in televisione per parlare di questo problema. La saluto cordialmente e la ringrazio per ciò che ha fatto e che farà in futuro per noi. A quando un giorno di lutto nazionale per tutte le persone morte "in silenzio e da sole" in questo triste periodo? ! ? Raffaele Bandecchi da Pisa

Giovedì 26 marzo 2020 19:48:28

Buonasera Sig presidente scrivo x sensibilizzare il governo sull enorme problema che sta colpendo le imprese e i lavoratori del privato, vorrei consigliare un comportamento responsabile da parte di tutti chiedendo un sacrificio condiviso anche dal pubblico impiego.
Nello specifico riterrei giusto una sensibile riduzione degli stipendi di tutti quei dipendenti pubblici che non stanno operando in prima linea nella lotta contro il coronavirus.
I 600 € se ritenete siano sufficienti per le partite iva allora saranno sufficienti anche x i dipendenti pubblici.
Attendo un cortese riscontro
Grazie

Giovedì 26 marzo 2020 19:46:07

Presidente,
ridia una speranza ai noi Piacentini.
Riapra l'ospedale militare di Piacenza, situato in una zona strategica della città.
Avvii da subito i lavori di ristrutturazione, dimostri al popolo Italiano che in casi come questi la parola impossibile non esiste.
Alle belle parole Piacenza ha bisogno di una forte scossa, non si fermi di fronte a quello che le diranno, non si può fare, la struttura è vecchia, fatiscente.
L'ospedale 600 posti letto servirebbe di ristoro anche alla vicina Lombardia.
Purtroppo il nostro ospedale è in una grave situazione che Lei sa meglio di me.
L'ospedale militare darebbe respiro e nuovo ossigeno ai tanti ricoverati.
Distinti saluti Maurizio Callegari

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