Messaggi e commenti per Mario Draghi - pagina 56

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Draghi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Draghi.

Martedì 23 febbraio 2021 07:34:42

Ristori


Buongiorno Presidente, sono la proprietaria di una scuola di danza, capisco benissimo il periodo e non so qui a dirle di riaprire a tutti i costi, anche se le dico molto onestamente che una scuola di danza da sempre e non solo in questo periodo storico rispetta regole e distanze per una questione di disciplina... ma tralasciando questo... vorrei chiederle di provvedere quanto prima all'invio dei ristori.. ci sono delle spese da pagare, la situazione inizia a diventare davvero tragica.. con i vecchi ristori ho dovuto pagare le spese delle vecchie chiusure ed ora sul mio conto mi ritrovo con 7€!!! La prego di aiutarci perché vivere con 7€ e non sapere come poter fare la spesa è una condizione che non auguro a nessuno nella vita.. la ringrazio di cuore.

Martedì 23 febbraio 2021 02:55:40

Vorrei far conoscere il Movimento Ippocrate https: //ippo crateorg. org/
in relazione al Covid-19

“Il Movimento Ippocrate raggruppa una rete internazionale di Medici, Ricercatori, Operatori della Sanità, Operatori nel Sociale.

Prima ancora di conoscere la struttura, l’organizzazione, i temi, le analisi e le conclusioni cui si perverrà con l’attività di IppocrateOrg, è fondamentale comprendere le ragioni di fondo che hanno spinto il gruppo costituente ad avviare un progetto molto complesso.
La forza e la determinazione di chi vi parteciperà è strettamente connessa alla convinzione profonda di queste ragioni.
Il Covid 19 ha messo e continua a mettere in evidenza tantissime contraddizioni del mondo moderno, non solo nel campo medico e della scienza, ma anche nell’ambito economico, sociale e finanziario.
Gli equilibri degli assetti di potere a livello internazionale appaiono assumere, in concomitanza con l’epidemia, un’accelerazione verso una diversa configurazione i cui contorni non sono ancora definibili.
Il panorama caotico e contraddittorio che si presenta ha indotto diversi livelli di potere a fornire risposte “non risposte”, mentre da più parti, commentatori politici, giornalisti, filosofi, esponenti di partito, rappresentanti di organismi internazionali hanno ripetutamente dichiarato che dopo questa pandemia “niente potrà essere più come prima”: affermazione certamente non contestabile ma troppo generica che, soprattutto, lascia priva di risposta la domanda conseguente su “cosa invece dovrà cambiare”.
Abbiamo assistito, con accenti diversi in relazione al luogo geografico, alle reazioni scomposte del mondo scientifico cosiddetto ufficiale: illustri rappresentanti della medicina, delle varie branche della ricerca, virologi, immunologi, epidemiologi e via dicendo, spesso in contrasto fra di loro, erano però concordi nel contrapporsi ad altri loro colleghi che, tra mille difficoltà, sul campo, ricercavano una soluzione concreta di fronte al dramma umano e intraprendevano alcune terapie per poter salvare vite.
Quest’ultimi non accettavano di lasciare il paziente intubato con la sola somministrazione di ossigeno soltanto perché non arrivavano precise direttive dall’alto.
Questi medici hanno preso decisioni facendo valere la loro conoscenza clinica della patologia, cosa che ai livelli superiori non è stata presa in considerazione.
Laddove questa responsabilità è stata assunta fin dall’inizio dell’epidemia la mortalità è rimasta contenuta.
Gli interrogativi che sono sorti in seguito sono stati molti. E non cessano nemmeno ora nel dover constatare che farmaci risultati estremamente validi nel combattere l’epidemia, vengono messi da parte, in favore di altri farmaci la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare.
Questi interrogativi ci hanno condotto ad una riflessione e all’individuazione di un percorso che deve necessariamente passare dal cambiamento delle istituzioni che governano il mondo medico scientifico, dei rapporti tra la ricerca e la medicina clinica, dell’autonomia di valutazione degli organismi internazionali, regionali e nazionali della sanità.
La nostra riflessione è partita da questo, e cioè dal diritto della persona a conservare la propria salute ovvero ad avere diritto a cure mediche che siano al centro dell’attenzione del sistema medico e non siano il punto finale di un processo di soddisfazione di interessi di altri.
Non abbiamo in mente un modello di società all’interno della quale inserire tale progetto riguardante la centralità dell’essere umano. Sappiamo soltanto che qualcosa deve necessariamente e urgentemente cambiare nel nostro mondo perché l’attuale modello sociale, economico e finanziario sta compromettendo in modo estremamente rapido il diritto alla salute dell’umanità intera.
Questo non possiamo permetterlo.
Perchè non possiamo più pensare di continuare a dover affrontare enormi difficoltà in silenzio e in solitudine, ciascuno nel proprio isolamento perchè tale condizione è imposta da vertici che ci governano e non risponde alle esigenze dei popoli che chiedono libertà e benessere, che chiedono aiuto e prosperità, che chiedono democrazia economica. Non possiamo perchè sarebbe venire meno al nostro giuramento. Sì, il nostro giuramento, perchè il Giuramento di Ippocrate è il giuramento di noi tutti, medici e non.
IppocrateOrg sarà un laboratorio per smontare scientificamente i progetti manipolatori, per rivendicare la neutralità nella pratica medica, nella ricerca e sperimentazione scientifica, e per combattere i conflitti d’interesse esistenti e futuri. Ma anche per rivendicare una cittadinanza realmente attiva di ogni essere umano.
Prendersi a cuore la salute del prossimo, la salute delle nostre comunità, la salute del luogo in cui viviamo, della nostra Patria Terra, sarà la via costante del nostro impegno, https: //ippocrateorg. org/chi-siamo/
Ma anche avere a cuore i luoghi in cui non viviamo, come fossero i nostri, perchè in un mondo in cui tutto è ormai indissolubilmente connesso essi contribuiscono alla qualità della nostra vita.
Ecco la ragione della scelta di IppocrateOrg di aprirsi, nell’impegno, al mondo intero. Ogni regione del mondo avrà una grande opportunità per dare e ricevere aiuto. Una collaborazione necessaria per poter permetterci di progettare un futuro che ci appartenga. ” Vorrei far conoscere il Movimento Ippocrate https: //ippocrateorg. org/
in relazione al Covid-19

“Il Movimento Ippocrate raggruppa una rete internazionale di Medici, Ricercatori, Operatori della Sanità, Operatori nel Sociale.

Prima ancora di conoscere la struttura, l’organizzazione, i temi, le analisi e le conclusioni cui si perverrà con l’attività di IppocrateOrg, è fondamentale comprendere le ragioni di fondo che hanno spinto il gruppo costituente ad avviare un progetto molto complesso.
La forza e la determinazione di chi vi parteciperà è strettamente connessa alla convinzione profonda di queste ragioni.
Il Covid 19 ha messo e continua a mettere in evidenza tantissime contraddizioni del mondo moderno, non solo nel campo medico e della scienza, ma anche nell’ambito economico, sociale e finanziario.
Gli equilibri degli assetti di potere a livello internazionale appaiono assumere, in concomitanza con l’epidemia, un’accelerazione verso una diversa configurazione i cui contorni non sono ancora definibili.
Il panorama caotico e contraddittorio che si presenta ha indotto diversi livelli di potere a fornire risposte “non risposte”, mentre da più parti, commentatori politici, giornalisti, filosofi, esponenti di partito, rappresentanti di organismi internazionali hanno ripetutamente dichiarato che dopo questa pandemia “niente potrà essere più come prima”: affermazione certamente non contestabile ma troppo generica che, soprattutto, lascia priva di risposta la domanda conseguente su “cosa invece dovrà cambiare”.
Abbiamo assistito, con accenti diversi in relazione al luogo geografico, alle reazioni scomposte del mondo scientifico cosiddetto ufficiale: illustri rappresentanti della medicina, delle varie branche della ricerca, virologi, immunologi, epidemiologi e via dicendo, spesso in contrasto fra di loro, erano però concordi nel contrapporsi ad altri loro colleghi che, tra mille difficoltà, sul campo, ricercavano una soluzione concreta di fronte al dramma umano e intraprendevano alcune terapie per poter salvare vite.
Quest’ultimi non accettavano di lasciare il paziente intubato con la sola somministrazione di ossigeno soltanto perché non arrivavano precise direttive dall’alto.
Questi medici hanno preso decisioni facendo valere la loro conoscenza clinica della patologia, cosa che ai livelli superiori non è stata presa in considerazione.
Laddove questa responsabilità è stata assunta fin dall’inizio dell’epidemia la mortalità è rimasta contenuta.
Gli interrogativi che sono sorti in seguito sono stati molti. E non cessano nemmeno ora nel dover constatare che farmaci risultati estremamente validi nel combattere l’epidemia, vengono messi da parte, in favore di altri farmaci la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare.
Questi interrogativi ci hanno condotto ad una riflessione e all’individuazione di un percorso che deve necessariamente passare dal cambiamento delle istituzioni che governano il mondo medico scientifico, dei rapporti tra la ricerca e la medicina clinica, dell’autonomia di valutazione degli organismi internazionali, regionali e nazionali della sanità.
La nostra riflessione è partita da questo, e cioè dal diritto della persona a conservare la propria salute ovvero ad avere diritto a cure mediche che siano al centro dell’attenzione del sistema medico e non siano il punto finale di un processo di soddisfazione di interessi di altri.
Non abbiamo in mente un modello di società all’interno della quale inserire tale progetto riguardante la centralità dell’essere umano. Sappiamo soltanto che qualcosa deve necessariamente e urgentemente cambiare nel nostro mondo perché l’attuale modello sociale, economico e finanziario sta compromettendo in modo estremamente rapido il diritto alla salute dell’umanità intera.
Questo non possiamo permetterlo.
Perchè non possiamo più pensare di continuare a dover affrontare enormi difficoltà in silenzio e in solitudine, ciascuno nel proprio isolamento perchè tale condizione è imposta da vertici che ci governano e non risponde alle esigenze dei popoli che chiedono libertà e benessere, che chiedono aiuto e prosperità, che chiedono democrazia economica. Non possiamo perchè sarebbe venire meno al nostro giuramento. Sì, il nostro giuramento, perchè il Giuramento di Ippocrate è il giuramento di noi tutti, medici e non.
IppocrateOrg sarà un laboratorio per smontare scientificamente i progetti manipolatori, per rivendicare la neutralità nella pratica medica, nella ricerca e sperimentazione scientifica, e per combattere i conflitti d’interesse esistenti e futuri. Ma anche per rivendicare una cittadinanza realmente attiva di ogni essere umano.
Prendersi a cuore la salute del prossimo, la salute delle nostre comunità, la salute del luogo in cui viviamo, della nostra Patria Terra, sarà la via costante del nostro impegno,
Ma anche avere a cuore i luoghi in cui non viviamo, come fossero i nostri, perchè in un mondo in cui tutto è ormai indissolubilmente connesso essi contribuiscono alla qualità della nostra vita.
Ecco la ragione della scelta di IppocrateOrg di aprirsi, nell’impegno, al mondo intero. Ogni regione del mondo avrà una grande opportunità per dare e ricevere aiuto. Una collaborazione necessaria per poter permetterci di progettare un futuro che ci appartenga. ” https: //ippocrate org. org/chi-siamo/
https: //ippo crateorg. org/video

Grazie

Martedì 23 febbraio 2021 01:58:33

Ricercatori Confermati


Presidente Draghi,

valuti attentamente anche la situazione dei Ricercatori Confermati.

Siamo docenti a tutti gli effetti.

Ringrazio cordialmente

Vitaliano Tugnoli

Lunedì 22 febbraio 2021 21:05:06

Spostamento regioni


Carissimo presidente,
Ho una bimba di due mesi che desidera intensamente vedere i suoi nonni e gli zii.. La prego consenta almeno ai familiari di primo grado di spostarsi per riunirsi se vivono in regioni differenti.. Non sopportiamo più questa lontananza. È difficile vivere lontano da casa e ancora di più se non ci si può vedere con gli affetti più cari. Chi è costretto a lavorare in un altra regione è penalizzato rispetto a chi vive vicino ai suoi familiari.
La prego ci dia la possibilità di ricongiungerci con loro, credo sia un motivo ben giustificato.
Grazie

Lunedì 22 febbraio 2021 18:54:43

Bambini fragili.


Buongiorno, sono una mamma adottiva di tre figli il secondo dei quali (13 anni) ha una patologia congenita polmonare per cui da marzo scorso frequenta la scuola da casa e a Giugno affronterà l'esame di terza media. Volevo sapere se il Governo si sta interessando per cercare un vaccino anche per i ragazzini dell'età di mio figlio. Grazie e buona serata.

Lunedì 22 febbraio 2021 18:43:14

Riapertura Teatri


Gentilissimo Presidente auspico vivamente l’imminente riapertura dei teatri e luoghi dove poter esprimere la propria ARTE, la cultura ed il settore spettacolo stanno avendo perdite gravissime.
Spero in un suo supporto e riscontro affinché questo possa avvenire nel più breve tempo possibile.

Lunedì 22 febbraio 2021 18:16:33

Molti dubbi


Buonasera, scusate il disturbo pero' vorrei capire una cosa: io sono piemontese e so, per conoscenze personali, che sia le Molinette di Torino che l'ospedale di Rivoli hanno le terapie intensive "scariche". Ed allora perche' sui giornali si sta facendo tanto allarmismo? ? Sono solo quelle due delle realta' fortunate? ? Giovedi scorso Il presidente Cirio aveva detto che stava diminuendo la pressione nelle terapie intensive in Piemonte; ed adesso tutto di colpo, tutto il contrario... Scusatemi, ma io come molti cittadini troviamo che c'e' qualcosa che non ci torna... A noi non resta che credere a tutti i numeri buttati li' dai giornalisti, un giorno pare vada meglio ed il giorno dopo peggio... C'e' tanto terrorismo, la gente e' stufa dei politici, dei tecnici e di tutto...
Non sono assolutamente una negazionista... a marzo dell'anno scorso, vedevo la preoccupazione nei miei conoscenti che facevano i medici, ma adesso non e' cosi'...
Cosa sta succedendo veramente???
Non credo piu' a quello che ci dite...

Lunedì 22 febbraio 2021 16:57:22

Esecuzione sfratti per morosità


Siamo proprietari di un immobile, locato ad uso commerciale, posto nel Comune di Vaglia (FI) in località Bivigliano.
Dal mese di Ottobre 2018 gli affittuari non pagano l'affitto.
In seguito alla richiesta di sfratto è stata emessa la sentenza esecutiva dello sfratto da parte del Giudice del Tribunale di Firenze in data 01. 10. 2019 (prima della pandemia Covid).
L'esecuzione doveva essere svolta nel mese di aprile 2020, ma in seguito al Covid è stata sospesa.
IL blocco degli sfratti per morosità mettono in difficoltà anche i proprietari d'immobili.
Si chiede che venga presa in esame la situazione di disagio dei proprietari, affinché sia data la possibilità di mettere in ESECUZIONE gli SFRATTI MOROS, legittimamente convalidati, almeno quelli con sentenza esecutiva precedente alla pandemia del Covid o che venga considerato la possibilità di eventualio indennizzi ("ristori")
Grazie per interessamento, con osservanza
Lorenzo e Laura Tacconi

Lunedì 22 febbraio 2021 15:07:23

Emissione dei Draghi Bond


Buongiorno dott. Draghi, l'aspettavo e speravo da tempo al governo, mi scusera' se mi permetto di suggerire una idea che mi frulla nella testa, nelle banche troppi risparmi sui conti correnti non produttivi, perche' non emettere cento miliardi di DRAGHI BOND, solo per correntisti italiani con un reddito dell' uno per cento non tassato, da destinare al rilancio ITALIA, per strade, ferrovie ponti, ecc, e aiuti per far ripartire tutte le piccole e medie imprese sane. Cordiali e rispettosi saluti. Giuseppe Rigoldi

Lunedì 22 febbraio 2021 13:59:34

Covid-19


Buongiorno Dott. Draghi,
Le scrivo anche a nome dei miei colleghi in quanto se possibile vorremmo darle il seguente suggerimento.
Anzichè istituire le zone, gialle, arancioni e rosse per le regioni, non sarebbe più utile fare un lockdown totale e definitivo
come l'anno precedente di circa 3 settimane in modo da poter risolvere, si spera, positivamente questa situazione attuale.
A ns. avviso le zone colorate e differenziate perpetrate nel tempo non servono a nulla in quanto induce comunque le persone a non osservare le regole
primarie del Covid-19.

Grazie dell'attenzione e collaborazione
Buona giornata e buon lavoro !

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