Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 273

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Giovedì 23 gennaio 2020 12:03:27

Caro Mario,
Non è la prima volta che ti scrivo per esprimerti alcune mie impressioni sulla politica italiana ed europea. Adesso è quasi diventato stucchevole ripetere sempre le stesse cose, anche se qualcosa è cambiato a livello parlamentare e governativo prima eravamo in uno stato di scatafascio, adesso invece tutto comincia a rotolare. E quando un Governo ed un Parlamento vanno a rotoli non c'è nulla di buono da aspettarsi se non che, alla fine della corsa, ci ritroviamo in un cumulo di rovine. Stavolta desidero segnalarti, però, un fatto accadutomi ultimamente: "A distanza di sette anni dalla concessione della mia pensione Inps (gennaio 2013) (VOBANC N. 03016414), il 21/11/2019 ricevo una raccomandata A. R. da parte dell'Inps di Palermo in cui mi si comunica che la mia pensione è diventata "definitiva" (in verità non sapevo che fosse "provvisoria", non mi è stato mai notificato!) e che a causa di un errore (commesso da chi?) nel calcolo devo rimborsare la somma di €. 19. 615, 97, tramite M. A. V. scadente il 23/12/2019 pena l'iscrizione a ruolo.
Sono Cama Antonino, nato a Messina l'8/12/1946, un semplice pensionato di 73 anni, monoreddito, con moglie a carico, ammalata. Sono un ex dipendente della Cassa Centrale di Risparmio V. E. per le provincie Siciliane messa in liquidazione nel 1996, per cui pensionato, accompagnato dal Fondo Pensioni fino al dicembre 2012.
Circa tre anni fa, sicuro che la mia pensione fosse "definitiva", ho chiesto ed ottenuto la cessione del quinto della pensione, a causa di alcuni debiti contratti con gli avvocati per aver perso una causa civile ed un'altra causa giace in Cassazione che se viene confermata, avrò un debito ben più grosso da pagare. Neanche in quell'occasione mi è stato comunicato che la mia pensione era "provvisoria".
L'errore contabile, probabilmente, è stato commesso dal Patronato ACLI di Cologno Monzese, al quale mi sono rivolto per il passaggio all'Inps, il quale non mi ha, tra l'altro, comunicato che la mia era una pensione "provvisoria". Ma una incuria, ben più grave, nei miei confronti, è stata commessa dagli uffici Inps di Palermo, nel comunicarmi, dopo sette anni, l'errore, da loro stessi, commesso, lasciando lievitare un debito che, per me, è pressochè impossibile pagare.
Inoltre mi chiedo: l'Inps, quando liquida la pensione, si comporta come Ente Esattore, trattenendo L'Irpef a monte. E come mai adesso non mi detrae l'irpef pagata in più, in questi sette anni? Chi mi ripaga le spese mediche pagate in questi sette anni che sono stato "non esente da tiket" per qualche centinaia di euro di differenza annua, mentre oggi scopro che sarei stato esente da tiket anche allora? Gli impenetrabili uffici Inps di Palermo, pur trincerandosi dietro regolamenti e circolari preservanti, non possono non ritenersi responsabili del gravissimo danno arrecatomi, causato da sette anni di ritardo nel calcolare la mia pensione "cosìdetta definitiva".
La mia pensione lorda è diminuita di circa €. 200, 00 mensili, ho €. 250, 00 di cessione quinto da pagare ogni mese, ho €. 450, 00 di affitto che pago a Carugate, dove son venuto per aiutare mia figlia e due nipoti, ho una causa da trent'anni che adesso è in cassazione per un sorpruso commesso nei miei confronti. Ed essendo monoreddito, con moglie a carico, ammalata, con un ingente spesa per medicine e controlli continui, mi creda, non sono nelle condizioni di poter pagare la suddetta somma.
Ho scritto al Presidente della Repubblica ed al Presidente dell'Inps, affinchè mi eliminino il Mav a scadenza (ormai avvenuta) e,, possibilmente, eliminare, se non tutto, almeno i primi due anni del debito complessivo di €. 19. 615, 97, ormai caduti in prescrizione (dopo sette anni) ed evitare di inserire a ruolo questo debito, altrimenti rischio di essere risucchiato dal vortice della povertà e finire in mano agli usurai. Per tutta risposta ho ottenuto una dilazione di quattro anni con un pagamento mensile di €. 480, 00. Il che significa che, per quattro anni, io e mia moglie, dovremo vivere con una pensione di circa €. 500, 00 mensili. Le sembra onesto?

Giovedì 23 gennaio 2020 11:25:52

Buongiorno,
Ci aiuti stiamo vivendo un caso analogo alla vicenda di Bibbiano, la prego aiuti la nostra famiglia!

Giovedì 23 gennaio 2020 10:18:25

Buongiorno Dott. Giordano, sono dipendente di un noto istituto bancario, da 10 anni sono in causa con il mio datore di lavoro per un ruolo svolto per 3 anni, che non mi è stato riconosciuto. Il ricorso è iniziato dopo che per i 3 anni ho chiesto di essere adeguatamente inquadrata. In camera di conciliazione presso l'ispettorato del lavoro la Banca ha rifiutato un accordo. Dopo 4 anni (dal luglio 2009 al aprile 2013) ed un altro tentativo di conciliazione da parte del giudice di primo grado ho avuto sentenza a me favorevole. La Banca è ricorsa in Appello. A dicembre 2013 ho avuto confermata la sentenza a me favorevole. La Banca è ricorsa in Cassazione. Nel dicembre 2018 la Cassazione ha accolto il ricorso della Banca in quanto "la sentenza di II grado non era adeguatamente motivata". Pena il decadimento di tutto il procedimento, IO, ho dovuto riassumere il ricorso presso la Corte di Appello. il 13 dicembre 2019 il nuovo giudice della Corte di Appello, ha proposto una conciliazione. !!! La sentenza di primo grado, immediatamente esecutiva in quanto sentenza di lavoro, mi ha riconosciuto l'avanzamento di grado con arretrati a partire dal novembre 2006, cioè da quando ho iniziato a svolgere il ruolo in questione. La Banca nel frattempo mi ha presentato il conto di quanto dovrei restituire pari a euro 148. 000 oltre interessi e spese di giudizio. Vale a dire tutto quello che posso avere da parte (per vendita immobile ereditato alla morte dei miei genitori) e anche molto di più. Io sono divorziata, ho un figlio di 13 anni, un mutuo sulla casa. La pensione se e quando arriverà non oso immaginare di che importo sarà. Io non ci dormo la notte, ho 55 anni, vedo che la mia vita attuale e il mio futuro potrebbero essere stravolti dall'accanimento della Banca nei miei confronti (quando si sono viste e si continuano a vedere tante storture a favore di colleghi spalleggiati da partiti o familiari affini alla dirigenza). Ma soprattutto trovo inaccettabile che a causa di un magistrato che non ha svolto correttamente il suo lavoro, io mi trovi in queste condizioni. Lui, al contrario di me, dorme sonni tranquilli.. !!! Se avesse ben motivato la sua decisione, la Cassazione non avrebbe avuto appigli per assecondare il ricorso di una Banca, un gruppo fra i 10 più importanti al mondo. !!! E dopo 13 anni di lotta, 10 di causa, 2 esaurimenti nervosi comprovati per motivi correlati alla mia situazione lavorativa, un divorzio causato anche dal mio umore instabile per i citati esaurimenti, mi sento che la forza di lottare mi sta venendo meno. Non intendo cedere. Ma è dura... molto dura. Continuando peraltro a venire al lavoro ed avendo anche subito torti non di poco conto. Se mi contatterà per darmi la possibilità di raccontarLe la mia storia, gliene sarò grata. E. L 339---------

Giovedì 23 gennaio 2020 09:25:07

ASCOLI Peggio di BIBBIANO!!! Possibile che nessuno abbia ancora capito che i nuovi drammi arrivano da giudici sfacciati ed arroganti che tolgono indipendenza economica decretando la morte civile di poveri anziani!!! Bisogna "suicidarsi" per dare spazio a notizie di una gravità, per TUTTI inimmaginabile !!! 340-------

Giovedì 23 gennaio 2020 03:09:51

Mi domando come fanno i magistrati italiani a non scoprire e perseguire le cose che voi scoprite (vedi scandalo imps e tanti altri) che voi scoprite regolarmente e come mai non aprono inchieste che sarebbero più utili e giuste per l'italia e poi la suprema corte che interviene sempre per definire se una legge è costituzionale o no non interviene sui vitalizzi che passano di padre in figlio in eterno e definisce questo scempio incostituzionale la risposta è molto semplice in italia è da tempo che si applica il metodo MARKS (per prendere il potere non servono fucili, basta occupare i gangli principali.e mettere uomini lì MAGISTRATURA:GIORNALI;CENTRI DELLO STATO DOVE SI PRENDONO DECISIONI ecc..ecc..basta vedere il caso sallusti o rakete (la signorina ha percorso 14000 miglia nel suo girovagare avanti e indietro poteva andaare ovunque ma il suo scopo era sfidare l'italia e poi non vi era nessuno da salvare perchè nessuno era in pericolo di vita si trattava solo di trasporto illecito ma si è guardata bene dal portarli a casa sua in germania inoltre ha disubbidito ad un ordine di uno stato sovrano forzando volutamente il blocco ma la giudice VELLA che evidentemente fa parte dei magistrati sopra descritti non ne ha tenuto conto.SE IO DISUBBIDISCO AD UNA LEGGE DEL MIO STATO PERCHE' LA RITENGO INGIUSTA VENGO ARRESTALO SI VERGOGNINO CERTI MAGISTRATI CHE NON APPLICANO LE LEGGI SECONDO GIUSTIZIA MA SECONDO LE LORO CONVINZIONI POLITICHE

Giovedì 23 gennaio 2020 01:28:13

Gentile Dottore,
Sono un chirurgo del Policlinico Umberto 1 di Roma. Sono l'unico chirurgo pediatrico del DEA PEDIATRICO del Policlinico. Ho 53 anni e da quasi 19 anni l'amministrazione del Policlinico mi tiene in una condizione di precarietà lavorativa, ovvero ho un contratto cococo. Nonostante abbia fatto presente la mia condizione di grande disagio al governatore del Lazio, signor Zingaretti, ed al suo direttore generale del policlinico certo signor Panella, denunciando altresì la pericolosa ed urgente carenza di personale chirurgico pediatrico (appunto sono l'unico chirurgo pediatrico del DEA pediatrico, sono presente 365 giorni l'anno, in quasi 19 anni ho fatto solo 100 giorni di ferie, ho fatto regolare concorso per stabilizzarmi), ebbene i predetti non hanno mostrato alcun interesse se non completa indifferenza esponendomi a vivere una condizione simile a quella denunziata essere accaduta nella sanità umbra.
Chiedo alla sua persona gentile Dottore di farsi portavoce di questo mio accorato grido di aiuto. Con cordialità Dr. Giuseppe d'Ecclesia tel 334. -------

Mercoledì 22 gennaio 2020 22:48:31

Mi chiamo salvatore Bucolo, ho 41 anni, sono della provincia di messina, sono laureato in teologia con specializzazione in teologia catechetica e master di II livello in bioetica e sessuologia presso l'Università pontificia; in scienze pedagogiche e anche in scienze cognitive presso l'università degli studi di messina. Sono stato sindaco, presidente di un ipab regionale, docente di storia e filosofia nei licei; scrivo per il quotidiano il secolo d'Italia di cui e' direttore francesco Storace e mi farebbe piacere poter collaborare con lei come opinionista, vaticanista, esperto in tematiche di immigrazione, disagio giovanile, ecc, nella sua trasmissione fuori dal coro ! Cordialità 389-------

Mercoledì 22 gennaio 2020 19:38:23

Buonasera dottore Giordano avrei bisogno di raccontare una storia di inadempienze errori(? ?) e corruzione che mi sta creando gravi danni. chiedo se possibile, di essere contatta dalla redazione il mio cellulare e 338/------- grazie dott. ssa Ornella Inguaggiato

Mercoledì 22 gennaio 2020 18:43:04

Buongiorno Direttore,

Ho realizzato un breve video su cosa accade nella mia città: se le attività, i negozi degli italiani, e persino il teatro cittadino chiudono, gli stranieri sembrano non conoscere crisi.

A tal punto che in pochi metri è possibile trovare un negozio e un bar di cinesi (pagato 80000€) e persino il fruttivendolo egiziano, l'unico rimasto (ma con due filiali).

Più che effetto della globalizzazione, questa è discriminazione nei confronti degli italiani.

Le auguro una buona giornata

Mercoledì 22 gennaio 2020 17:11:09

Buongiorno, Sigr. Mario Giordano, volevo sapere, come posso contattarti. O bisogno di un aiuto. Grazie.

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