Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 314

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Frasi di Mario Giordano

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Domenica 10 novembre 2019 17:47:59

Buonasera dott. Giordano a proposito dei vitalizi ho conservato un articolo di Ivone Cacciavillani letto sul Corriere del Veneto il 26/8/2017 "Vitalizi da codice penale". DA quello che sento nei vari dibattiti penso che potrebbe essere interessante. Saluto cordialmente Rosanna guarini

Domenica 10 novembre 2019 17:07:19

Gent. Mo le invio racconto di quanto accaduto in un centro di identificazione per clandestini di palazzo San Gervasio in Basilicata se vuole rintracciarmi il mio cell è 329-------

Pubblichiamo le vicissitudini dell'avvocato potentino Carlo Glinni, intento a difendere un ospite del Cpr di Palazzo San Gervasio. Ecco le sue parole: «Ricevo casualmente incarico di seguire le sorti di alcuni clandestini/irregolari trattenuti presso il Cpr di Palazzo San Gervasio. Dopo un lungo e tortuoso tragitto giungo al Cpr. Strade scomode, sconnesse e causa chiusura di alcuni tratti nei pressi di Tolve, il percorso diventa lungo, quasi un viaggio della speranza per giungere in un luogo isolato e sperduto! Il Cpr si trova lungo un tratto di strada dove aree di parcheggio sono inesistenti e la vicina pompa di benzina funge da parcheggio per gli avvocati che vi giungono, area di ristoro e centro di informazioni!!! Parcheggiata l'auto mi porto al Cpr percorrendo un tratto di strada senza marciapiede, piena di fanghiglia e rischiando di venir investito da auto in transito finalmente giungo davanti i cancelli del Cpr. Vengo accolto e ricevuto da militari Dell esercito che in tenuta anti sommossa, mi chiedono documenti per identificarmi! In attesa di venir identificato e censito dai militari che vivono in un precario container facente funzioni di guardiola, mi rendo subito conto dello squallore in cui ero approdato! Il viale d'ingresso del cpr sconnesso, pieno di buche, erba, pozzanghere piene di acqua e fanghiglia, smile ad un campo di addestramento militare! Laddove bisognerebbe identificare i clandestini trattenuti, ci impiegano 20 minuti per identificare me e censirmi, atteso che giornalmente cambiano gli ordini di servizio dati ai militari! Dopo il mio censimento vengo accompagnato in una piccola costruzione, dove una stanza di micro dimensioni, con le inferiate alla finestra, usata probabilmente come centrale elettrica, viene identificata come stanza di attesa per gli avvocati... Forse temono la ns. fuga! ! In compagnia di altri colleghi, in attesa di fare udienza, dobbiamo sederci a turno poiché le sedie disponibili sono poche, né vi è un tavolo per poter scrivere! ! Sono le 11:30 del mattino, le udienze vengono trattate da Giudici di Pace che a turno cercano di tenere in piedi, con molta fatica, il sistema giudiziario italiano. Dopo lunghe ore di attesa, nel tardo pomeriggio posso incontrare il mio assistito innanzi al giudice. Durante le 6 ore di attesa ho avuto modo di meglio capire la quotidianità del Cpr: gli avvocati nn hanno luoghi, spazi né servizi igienici idonei, ma sono costretti ad arrangiarsi in containers improvvisati che fungono da wc, usati dalle centinaia di addetti al centro. Davanti la minuscola costruzione usata come tribunale, stanza avvocati, stanza Dell ufficio immigrazione ho contato oltre 20 mezzi delle forze Dell ordine impiegate! ! Parlando con i militari, con i poliziotti in loco scopro che si tratta di uomini, servitori dello stato che provengono da ogni parte d'Italia, che sono in missione a Palazzo San Gervasio ed alloggiano nei divrsi resort o alberghi del posto. Ad intervalli temporali si sentono urla provenire dai blocchi in cui sono tenuti i trattenuti! ! Urla che anticipano una russa, una rivolta all'interno del centro nn passano inosservate alla mia attenzione ma sono ignorare dai molti considerando che il centro è in estremo isolamento e periferia. Le finestre dei blocchi, simili ai fabbricati post terremoto: le finestre sono quasi tutte state divelte o con i vetri rotti e ai piedi delle finestre ci sono buste di spazzatura che giacciono nelle pozzanghere. Spaventato e un po' preoccupato per le urla ed i tafferugli sedati, rientro all interno del tribunale di fortuna esistente nel centro, ma prima mi imbatto in quella che dovrebbe essere il container per i colloqui con i trattenuti. Non c'è nulla 1, 50x1, 50, né una sedia, né un tavolo che possa definirsi tale. Mi viene riferito che anche l'infermiera è al collasso, mancano i presidi basilari ed essenziali. I cerotti sono esauriti e bisogna medicare con strumenti di fortuna. Chiedo a dei carabinieri sopraggiunti chi gestisce la mensa e le pulizie. Mi viene riferito che la società che ha appaltato sia di Salerno. Mi viene anche detto che non esiste una mensa e che i reclusi devono cibarsi mangiando sui letti in quanto mancano tavoli. Mi viene anche detto che il cibo insomma non è proprio il massimo. Sono le 17, 30 ed un agente mi chiama. Dentro una stanzetta mi attendono il giudice il poliziotto designato a difendere la questura ed il mio assistito. Lo ritrovo vestito con degli stessi indumenti con i quali lo avevo lasciato un paio di mesi fa... solo che due mesi fa faceva caldo era settembre! Mi sento impotente ha delle calze di lana e delle infradito ed una maglietta a maniche corte. Il Giudice chiede al clandestino se capisce l Italiano. Il mio assistito scuote la testa facendo capire di non intendere. Il Giudice dice che non c'è bisogno di interprete perché non ho capito bene secondo quale teoria il clandestino dovrebbe conoscere per legge una delle tre lingue più parlate nel mondo. Io a questo punto chiedo al giudice di rendersi conto stiamo violando le più elementari regole di un processo civile stiamo violando i diritti umani. Vengo a conoscenza che i trattenuti rilasciati vengono messi fuori dal cancello del Cpr e lasciati allo sbando, senza possibilità di poter raggiungere stazione per portarsi verso casa. Sono infuriato deluso mi rendo conto che tutto quello che per anni avevo studiato sui banchi di scuola e poi all università erano fandonie. Mi rendo conto di non vivere in una nazione civile mi vergogno di essere italiano. Il mio assistito non verrà identificato e verrà rimesso in liberta dopo 180 giorni con un ordine di lasciare l Italia e fare ritorno in una non meglio precisata nazione. Peccato nessuno in 4 mesi si reso conto che uscirà dal cancello del centro con le infradito ai piedi senza passaporto. Nessuno si è reso conto che resterà per sempre in Italia».

Domenica 10 novembre 2019 15:41:48

Salve
Mi chiamo Michele Velotti e dopo circa nove anni da una Truffa subita nei miei confronti da una serie di mancanza di Giustizia, mi ritrovo senza lavoro e un Continuo ACCANIMENTO da parte dei Creditori che al momento della Truffa continuano a privarmi il diritto di Vivere.
Oggi vivo con una compagna che non può trovare nessuna convenienza a stare con me in quanto non producente, abbiamo un Figlio, motivo che mi spinge a sottostare a tutte le Umiliazioni che possiate immaginare e tutto questo grazie solo a quella MANCANZA di GIUSTIZIA avvenuta dal 2012 in poi.
Non sono cosi Coraggioso e allo stesso tempo Vigliacco da togliermi la Vita, è un pensiero Costante e giornaliero ma ho tre Figli e una Madre anziana ancora in vita e questo darebbe loro un dolore Ulteriore, quello che cerco è di poter avere la possibilità di poter vivere con le mie possibilità e le mie Forze, ma dopo tutti questi anni non ho trovato nulla che mi possa dare neppure una piccola e vaga possibilità di venirne a capo, ho 56 anni e sono troppo vecchio per trovare un lavoro e troppo giovane per la pensione, ma in ogni caso mi troverei ritorsioni a Vita dai Creditori, non mi lasciano Vivere in nessun modo, tutto questo senza avere ne trasgredito la Legge, ne aver fatto errori, ma solo perché esiste la CASTA e le preferenze Massoniche.
Per il motivo che vivo (Figurativamente) con la mia compagna che lavora non riesco ad ottenere neppure aiuti come il Reddito di Cittadinanza e/o altro, in pratica son privo di ogni possibile soluzione, mi chiedo se sia giusto che un cittadino che ha lavorato 40 anni continuativi sempre nel rispetto delle regole e delle Leggi dover continuare a condurre una NON VITA del Genere o ci sia una Possibilità, non voglio e non sono capace di fare atti non consoni al buon atteggiamento e quindi non vedo alternative risolutive al mio problema, l'unica possibilità è (LA GIUSTIZIA) voglio credere ancora che esista...

Spero che almeno Lei mi contatti per un confronto per valutare almeno un consiglio risolutivo al mio problema, Grazie...
Per un contatto. ---

Cordiali Saluti e Grazie di Cuore...

Domenica 10 novembre 2019 14:42:34

ERRORE GIUDIZIARIO E/O QUALCOS'ALTRO?
La verità trionfa da sola, la menzogna ha bisogno di complici "Epitteto"

PALETTA Cataldo, in qualità di amministratore della società C. A. M. s. r. l. avente sede a Crucoli Torretta, dopo aver rinunziato all'avvenuta prescrizione del reato nel giugno 2016, viene condannato per evasione fiscale ad una pena di otto mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali; per l'altro amministratore LAMANNA Giuseppe, si dichiara non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

Il 18 DIC 2014, Con DECRETO DI CITAZIONE DIRETTA A GIUDIZIO DAVANTI AL TRIBUNALE DI CROTONE il Sost. Procuratore della Repubblica Luisiana Di Vittorio, per il seguente reato: art. 5 d.. lgs. 10 marzo 2000 n. 74 perché nelle loro qualità di amministratori della C. A. M. s. r. l. con sede in Crucoli frazione Torretta, al fine di evadere l'imposta sui redditi e sul valore aggiunto non presentava, pur essendovi obbligata, le dichiarazioni annuali relative ai redditi e all'IVA per l'anno 2008, omettendo di dichiarare
Reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi pari ad €774. 000, 00 cosi evadendo l'IRES per €255. 420, 00 (anno 2008) ;
Reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi pari ad €774. 000, 00 cosi evadendo l'I. V. A. per €77. 400, 00 (anno 2008).
DISPONE LA CITAZIONE A GIUDIZIO di ciascun imputato (PALETTA CATALDO e LAMANNA GIUSEPPE).

Il reato, consistente nella mancata presentazione delle dovute incombenze fiscali per l'anno fiscale 2008: 1) dichiarazione dei redditi; 2) dichiarazione dell'I. V. A., per sottrarre all'erario gli importi di €774. 000, 00 provenienti da tre atti di vendita stipulati dal solo amministratore Lamanna Giuseppe presso il notaio dott. ssa Guglielmina Ciliberto in Crotone dalle ore 18 alle ore 19 del 01. 02. 2008, viene ascritto agli amministratori della società C. A. M. s. r. l. Paletta Cataldo e Lamanna Giuseppe a seguito della comunicazione di notizia di reato Prot:0367118/12 del 16/11/2012 della Guardia di Finanza Tenenza di Cirò Marina, con ALLEGATI: 1. Processo verbale di constatazione redatto il 15/11/2012 ed allegati in esso richiamati. NOTE: collegamento con la nota nr. 0227711/12 del 11/07/2012 inviata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone di cui al procedimento penale 1310/2009 R. G. N. R. mod. 21 p. p. iscritto a carico di LAMANNA Giuseppe in ordine al delitto p. e p. artt. 485, 640, 646 c. p. relativa alla denuncia querela sporta da PALETTA Cataldo alla Procura della Repubblica il 31. 03. 2009.

Inspiegabilmente e/o volutamente, la G. di. F. Tenenza di Cirò Marina Comandata dal Lgt. Francesco AMATO:
Ha omesso di indicare l'avvenuta presentazione della dichiarazione dell'I. V. A. anno 2008, inviata dal Commercialista della società all'Agenzia delle Entrate in data 02/03/2009;
Nel Processo Verbale di Constatazione redatto il 15/11/2012 quantificava in merito all'imposta I. RE. S. 2008 aliquota 27, 50% come Totale componenti positivi €774. 000, 00 e, come Totale componenti negativi €00, 00;
nella nota nr. 0227711/12 del 11/07/2012, eseguita sotto la direzione dello stesso comandante, si accertava che, il pagamento del prezzo, per un totale di €. 667. 000, 00, dichiarato pagato negli atti di vendita prima del 4 luglio 2006 NON CORRISPONDE A VERO. Nell'atto rep. 59907 stipulato in conflitto di interessi, in quanto il Lamanna Giuseppe Amministratore Unico della Progetto Eurocasa s. r. l. nomina procuratore speciale il sig. Scarpino Francesco da Parma per intervenire come acquirente, mentre il Lamanna interviene come venditore della C. A. M. s. r. l., si indica il pagamento a saldo con un assegno bancario di €. 157. 000, 00 mai negoziato.
Nelle scritture della società Progetto Eurocasa s. r. l. acquisite dalla stessa G. di F., si riscontra che: nell'anno fiscale 2007, viene registrata la fattura nr. 1 del 01/02/2008 per un importo di €. 153. 000, 00; la scheda contabile anno 2009 riporta un debito residuo a favore della C. A. M. s. r. l. di €. 75. 776, 67. Al Foglio n. 42 della stessa nota nr. 0227711/12 del 11/07/2012, gli accertatori asseriscono "Poiché risulta difficile fare un processo alle intenzioni, anche in questo caso sembra verosimile che la macchinazione messa in atto dal Lamanna Giuseppe, finalizzata allo svuotamento patrimoniale della C. A. M. S. r. l., crei un pregiudizio economico all'altro socio Paletta Cataldo il quale estromesso di fatto dall'amministrazione della società è ignaro spettatore delle azioni pregiudizievoli attuale dallo stesso Lamanna Giuseppe. "
Se il pagamento dichiarato avvenuto negli atti prima del 04. 07. 2006 NON RISULTA A VERO e, la dichiarazione I. V. A. anno 2008 È STATA INVIATA all'Agenzia delle Entrate, quale motivazione ha propenso la G. di F. ad inviare comunicazione di reato ex art. 5 D. Lgs 74/2000 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, dichiarando l'omissione della presentazione I. V. A. anno 2008.

Per quale alchimia il Sost. Proc. D. ssa DI VITTORIO LUISIANA della Procura della Repubblica nell'ambito del P. P. 4458/12, rinvia a giudizio gli amministratori Paletta e Lamanna? Pur tuttavia, la G. di F. indicava che il pagamento dichiarato avvenuto negli atti prima del 04. 07. 2006 NON RISULTA A VERO e, nel Processo Verbale di Constatazione redatto il 15/11/2012 indicava un Totale componenti positivi €774. 000, 00 e, come Totale componenti negativi €00, 00; come se le villette si sono costruite senza spese di (acquisto area, oneri primari e secondari, oneri di costruzione, progettazione e direzione dei lavori, scavi, pagamenti materiali e delle maestranze ecc… ecc….).

Il Giudice monocratico GOT D. ssa Rosalba LASTORIA del Tribunale di Crotone, cui spettava esclusivamente il compito di accertare e determinare l'ammontare dell'imposta evasa, attraverso una verifica che può venire a sovrapporsi o anche entrare in contraddizione con quella eventualmente effettuata in ambito tributario. Non ha proceduto all'accertamento induttivo a ricostruire il reddito d'impresa inteso come somma algebrica di elementi positivi e negativi per determinare l'imposta evasa. Il dolo interviene nel caso in cui venga superata la soglia di rilevanza penale dei reati tributari, fissata a 50. 000, 00 EUR (o 30. 000, 00 in base alla legge tributaria dell'epoca). Ma non basta, perché al superamento di questa soglia bisognerà aggiungere la dimostrazione della piena consapevolezza del contribuente dell'importo esatto da pagare all'Erario.
Eppure, pur essendo il reato di omissione della dichiarazione I. V. A. anno 2008 irreale in quando, la dichiarazione I. V. A. anno 2008 è stata comunicata all'Agenzia delle Entrate in data 02/03/2009 e, senza l'accertamento dell'ammontare dell'imposta evasa, da determinarsi sulla base della contrapposizione tra ricavi e costi d'esercizio detraibili, mediante una verifica, che spettava al giudice penale con atti di accertamento induttivo a ricostruire il reddito d'impresa inteso come somma algebrica di elementi positivi e negativi atti a determinare l'imposta evasa.

Con sentenza del 18. 10. 2019, nelle MOTIVAZIONI CONTESTUALE: "Ritiene questo giudice che dagli atti acquisiti al fascicolo del dibattimento emerga certa ed incontrastata la responsabilità penale degli imputati in ordine ai fatti contestati. " A nome del Popolo Italiano, P. Q. M, visto gli artt. 533 - 535 e segg. Del c. p. p., dichiara PALETTA Cataldo colpevole del reato a lui ascritto e, concesse le attenuanti generiche, lo condanna alla pena di mesi otto di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali. Pena sospesa e non menzione. Visto l'art. 531 c. p. p. Dichiara non doversi procedere nei confronti di LAMANNA Giuseppe in ordine al reato a lui ascritto perché lo stesso si è estinto per intervenuta prescrizione. Motivazione contestuale. Crotone, 18 ottobre 2019 Il Giudice Got d. ssa Rosalba Lastoria

la società C. A. M. s. r. l. ha sede a Crucoli Torretta ed è amministrata giusto statuto del 25 luglio 2005 da Paletta Cataldo e da Lamanna Giuseppe con poteri congiunti per la straordinaria amministrazione e disgiunta per l'ordinaria.
I soci della C. A. M. s. r. l. a decorrere dal luglio 2005 sono PALETTA Cataldo e PROGETTO EUROCASA s. r. l. in misura paritaria del 50% delle quote.

Il condannato Paletta

Domenica 10 novembre 2019 14:18:55

Gentilissimo Direttore, la seguo da sempre, " ovunque " perché esempio " unico " di giornalista che si occupa degli scandali tutti italiani. Veniamo al " dunque". Caso ASTALDI :impresa che opera a livello mondiale, che ha immesso obbligazioni, nascondendo il loro forte indebitamento. Pare che l'impresa, sull'orlo del fallimento, verrà rilevata da Salini Impregilo che non risarcirà certo gli obbligazionisti che perderanno tutto o quasi. UN SILENZIO VERGOGNOSO da parte della famiglia Astaldi che non finirà certo sul lastrico ! Mentre gli obbligazionisti perderanno tutto o quasi. E il RUOLO delle banche ??? Che propongono tali obbligazioni anche a chi richiede profili a basso rischio e che, magari (come nel mio caso) investe soldi, frutto del sacrificio di una vita di lavoro dei propri genitori !!! Persino coloro che dovevano difendere gli interessi degli holdbonders hanno rubato ! Una Truffa nella Grande Truffa !!! Ma nessuno ne parla !!! SILENZIO ! La prego, Ditettore, Lei ha la " carta ", la tv.. oltre la fama... si interessi, faccia sapere... ci aiuti.. Non aggiungo altro alla Stima che ho di Lei. Distinti Saluti. Luisa Barale

Sabato 9 novembre 2019 17:21:37

Buongiorno Dott. Giordano, mi chiamo Angelo Giallongo, sono un Commercialista iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Ragusa. La disturbo per raccontarle una storia che ha dell'incredibile. Mi riferisco all'annosa vicenda del sisma che colpì nel giorno di Santa Lucia del 1990 le province di Ragusa, Siracusa e Catania. Comunemente, poi, chiamato "sisma 90". Cercherò di essere il più sintetico e chiaro possibile: la storia iniziata nel 2002 con la Legge 289 che assegna ai soggetti colpiti dal sisma, il rimborso del 90% delle imposte versate e le modalità per richiederlo. Da quel momento, un susseguirsi di norme che modificano sia modalità che percentuali di rimborso, con forti profili di incostituzionalità, fanno scaturire una serie di ricorsi per vedere riconosciuto il diritto al rimborso dei soggetti interessati. Finalmente dopo anni di attesa, arrivano le pronunce della Commissione Tributaria Regionale (Sicilia) e anche dalla Cassazione, che danno ragione ai contribuenti. Arrivati a questo punto viene logico pensare che tutto sia risolto e che l'Agenzia delle Entrate provveda ad erogare il dovuto. Non è così! Da parte dell'Agenzia solo un silenzio assordante, tanto da spingere i contribuenti ad agire con Ricorsi per Ottemperanza, (con ulteriore aggravio di oneri legali), presso la Commissione Tributaria Regionale. Quest'ultima accoglie i ricorsi, ordina all'Agenzia delle Entrate di versare il dovuto e nomina dei Commissari ad Acta per fare eseguire il giudizio. Il sottoscritto, assieme a tanti altri colleghi, è stato nominato Commissario ad Acta, ergo, di concerto con i colleghi ci siamo attivati, via PEC, per avviare la procedura di insediamento e contestuale richiesta di versamento del dovuto. L'Agenzia, dal canto suo, ha ritenuto non prendere in considerazione questi "inviti", rispondendo con un silenzio tombale e quelle poche volte che ha risposto, ha indirizzato i colleghi a rivolgersi alla Direzione Nazionale delle Entrate, che a sua volta reindirizza all'Ufficio Territoriale. Io personalmente, (e ho conoscenza anche di altri colleghi), aspetto una risposta dai primi di luglio. Tutto questo sta generando una certa, (e aggiungo, giustamente), irrequietezza tra i contribuenti, che stanno agendo legalmente, ora, nei confronti dei Commissari ad Acta, per omissione di atti d'ufficio ed invitandoci a risarcire il danno creato dall'Agenzia delle Entrate. Oltre al danno la beffa! Ora, se tutto questo succedesse tra due soggetti privati, potrebbe anche sembrare "normale", ma quando da una parte c'è il cittadino, con i suoi diritti acquisiti, e dall'altra c'è, invece, chi dovrebbe garantire equità, sicurezza e tutela di questi diritti (lo Stato), e non lo fa, ed in più mette tutti gli ostacoli possibili e immaginabili, si arriva al paradosso ed anche ad una certa disaffezione nelle Istituzioni. Se poi consideriamo, che a quanto dovuto, in termini di rimborso, bisogna aggiungere gli oneri riferiti ai legali e ai Commissari ad Acta, il danno è ancora maggiore. Ipotizzando, in quanto non si ha una stima precisa, ma verosimilmente ci saranno circa 1. 500/2. 000 pratiche che attendono di essere evase, e considerando che le spese, sia legali che per i compensi ai Commissari, (al quale io sin da ora Le anticipo di voler rinunciare), si aggirano in torno a €2. 000/3. 000 per ogni pratica, si capisce benissimo a quanto ammonterà il danno per tutti i contribuenti. A questo punto, credo che si possa ravvisare anche un ipotesi di danno erariale da denunciare alla Corte dei Conti. Insomma, in conclusione, nonostante tutti gli sforzi possibili e immaginabili troviamo ad attenderci un grande muro di gomma. Da qui la mia denuncia, a nome di tutti quelli che attendono una risposta… che ahimè sembra non voler arrivare. Affido questo mio sfogo a Lei, qualora lo ritenesse meritevole di attenzione. Per eventuali contatti: studiogiallongo@libero. it - 3285670313. Ringraziandola anticipatamente, Le porgo i miei più "speranzosi" saluti!

Venerdì 8 novembre 2019 23:37:02

Caro Mario,
Sono molti giorni che da padre non riesco a capire la decisione del Ministro di rendere obbligatorio un dispositivo per non dimenticare i nostri figli in auto. Come se fosse l'unica soluzione naturale: "inventiamo un dispositivo" (a quanto sembra oggi introvabile) senza che nessuno ponga l'accento sul perché oggi un genitore arrivi a dimenticare il proprio figlio in auto. Io credo che dobbiamo migliorare il ritmo, gli obbiettivi e i valori della nostra vita in modo da non dimenticare il "il nostro sangue" in auto mentre andiamo a lavorare.
Spero raccolga la mia pretesta e mi aiuti ad amplificare la mia critica.

Cordiali saluti Maurizio

Venerdì 8 novembre 2019 21:00:49

Egr. Dott. Giordano,
Le scrivo a proposito della legge sugli introvabili (e cari) seggiolini auto per i bambini, che francamente mi sembra l'ennesimo espediente per fare cassa in quanto la mancata preventiva comunicazione di tale obliigo, comporterà una sfilza infinita di multe salate che serviranno a rimpinguare le casse dei Comuni, quando sarebbe sufficiente una corda con due moschettoni ai suoi capi, l'uno allacciato al seggiolino e l'altro al conducente, per scongiurare qualunque dimenticanza.
Guido Borgogno Torino.

Venerdì 8 novembre 2019 19:25:17

Dott. Ing. Pasquale Bianchi
Tel. 320. -------
Email: ---

- RISOLUZIONE PROBLEMA DEI RIFIUTI -

C. A. Ill. mo Dott. M. GIORDANO

Importante …….. da decenni si parla del Problema dei Rifiuti, ma in effetti tale problema non ci sarebbe se alcune invenzioni e talune metodologie innovative fossero attuate ed applicate.
Purtroppo le lobby, i poteri dirigenziali e l'ignoranza consente nel 2. 020 di smaltire tutto in discarica senza trattamento, con grave ripercussione sull'ambiente, sui cittadini, sulle tasse, consentendo così, sempre più, discariche illegali e fuori norma. La Puzza ormai invade città e spazi intorno alle discariche, le quali tra un paio di anni saranno tutte Colme con ulteriore problema e danno alla salute, all'ambiente e ai cittadini.
Il sottoscritto ha Ideato, Brevettato, Sperimentato (ENEA 2008) un Composto Inertizzante che riduce la puzza dell'80% dopo una sola ora dal Trattamento, la elimina completamente dopo tre giorni, inertizza ed essicca i rifiuti e Riduce da 10 a 20 volte il Peso ed il Volume della Massa di Rifiuti Organici ed Indifferenziati, con Vantaggi: per l'Ambiente, per gli Odori, per lo Smaltimento, per il Costo di Smaltimento in Discarica, per la Durata delle Discariche o per l'Ottenimento di Energia non inquinante (se tali rifiuti secchi e trattati fossero immessi nei Termovalorizzatori), ma soprattutto di poter estrarre il 100% dei materiali riciclabili quali: Plastica, Vetro, Metalli.
Ho avuto modo di valutare con attenzione che oltre ai tanti vantaggi e benefici il trattamento con il composto inertizzante e deodorante dei Rifiuti comporta altri ulteriori vantaggi.
Infatti in seguito all'ultima sperimentazione è stato possibile accertare che i rifiuti dopo 4 settimane presentavano un peso e un volume di un ventesimo inferiore; ossia dei circa 90 kg di rifiuti organici trattati il peso che ne risultava era di circa 4 kg; pur volendo considerare che era tutta Massa organica e invece nei rifiuti vi è anche: vetro, plastica e metalli, è possibile tranquillamente asserire che la riduzione del peso e del volume è di circa un decimo quindi 10 volte inferiore.
Ebbene una città come Roma che raccoglie e smaltisce circa 9 milioni di kg giorno al costo di €0, 12 a kg per smaltirlo in discarica, si ha una spesa di circa 400 milioni anno, in questo caso con il trattamento i avrebbe una spesa e un costo di 10 volte inferiore e cioè di 40 milione di euro che se aggiungiamo il costo del trattamento inertizzante deodorante di circa 100 milioni anno ne deriva che si ha un risparmio di: 400 milioni meno 140 milioni = Risparmio €260 milioni anno, oltre che, anche una riduzione di un decimo del volume di rifiuti immesso in discarica incrementando così la durata di vita della discarica. Tale notevole risparmio anno deve aggiungersi alle vantaggiose caratteristiche fisiche dei rifiuti che oltre a essere rifiuti trattati come chiede la comunità europea, sono inerti, senza insetti, senza odori e secchi. Tutto ciò è importante per comprendere quale elevato PREGIO Innovativo possiede tale Invenzione, che solo per le discariche di Roma città consentirebbe un notevole risparmio di oltre 250 milioni di euro anno, il Recupero dei Materiali Riciclabili, l'Aumento della Durata di una Discarica oppure la possibilità di avere Energia, di Eliminare la Puzza dai centri di raccolta, di poter Ridurre le Tasse ai cittadini, di poter Limitare i Costi di Gestione Rifiuti da parte degli Enti Comunali e di non Pagare Sanzioni alla Comunità Europea come attualmente accade perché non si effettua alcun Trattamento ai Rifiuti da Immettere in Discarica.
Il Trattamento Non è Tossico, Non è Nocivo, Non è Inquinante anzi comporta una igienizzazione dei Rifiuti e del Territorio. Questo trattamento che ho Ideato circa venti anni or sono è il primo ed unico Trattamento a livello Mondiale che esiste ed è in anticipo in merito a quanto richiesto dalle Direttive Europee n. 850 e n. 851 del luglio 2018 relative alla raccolta differenziata e allo smaltimento Rifiuti dei prossimi anni in tutti i paesi della comunità.

Ill. mo DIRETTORE Dott. M. GIORDANO, …. che Ammiro in quanto Racconta le VERE verità, dica al Mondo che la SOLUZIONE ai problemi dei Rifiuti ….. ESISTE.

Distinti Saluti. Grazie. Ing. Pasquale Bianchi

Venerdì 8 novembre 2019 19:09:35

Buonasera Dott. Mario Giordano,
le volevo parlare di appalti pubblici. Una nebulosa solo italiana.
Mi risulta che all'estero, visto che, chi di solito paga i lavori pubblici sono le banche, danno compito alle banche la gestione degli appalti pubblici. Quindi un ente che deve controllare e quindi pagare di conseguenza, che tutto sia ad "opera d'arte". Se le banche non ci sentono, dovrebbero tassarle molto di più di quello che dichiarano. Indi, se la banca sarà corretta a gestire la corretta esecuzione dei lavori, avrà un suo giusto compenso, se no verrà tassata, come un'azienda normale. Questo permetterà, per gli operatori, che tutto debba essere alla luce del sole, a rischio di
non essere pagati (subappalti, revisioni, errori, mal gestioni).
Riferimenti in Francia sono Societaì General e Dioguardi di Lione, per esempio. Parlo di un po' di anni fa.
Si prenda spunto, e verifichi le possibili attuazioni. Grazie e buona serata

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