Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 319

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Frasi di Mario Giordano

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Lunedì 4 novembre 2019 15:55:55

Salve signor Giordano vorrei prevemente raccontarle quanto accaduto a mio padre questi ultimi mesi. Scrivo a lei perchè mi sembra uno dei pochi giornalisti in tv che dice le cose come stanno senza il falco perbenismo che ormai i perversa in Italia.
Premetto che mio padre è un invalido totale al 100% con accompagno che percepisce per questo 1000 euro di pensione accompagno compreso ovviamente.
L'INPS ha inviato 2 mesi fa una lettera dkve scrive che non avendo ricevuto il red del 2016 toglievano a mio padre 8000 euro di pensione dividendola in rate da 250 euro abbiamo subito fatto ricorso perché i miei non hanno ricevuto la richiesta di fare il red (mandata dall'INPS per posta normale) altrimenti come accaduto altre volte l'avrebbero fatta senza problemi non hanno nulla intestato non hanno alcun reddito se non la pensione.
Al ricorso l'INPS non ha ancora risposto ma ha già tolto 259 euro dalla pensione di novembre.
Calcolando che mio padre ripeto prende 1000 compreso accompagno che oaga tutte le medicine salvavita perché nessuna gli viene passata dalla mutua che deve pagare l'affitto come vive con 750 euro al mese (perché l'accompagno é mia madre altrimenti doveva vivere con 250 euro al mese).
Grazie di avermi ascoltato
Un caro saluto buon lavoro
Ludovica

Lunedì 4 novembre 2019 15:15:49

Egregio. Dott. Giordano.
Sono Otello Galante, un chirurgo in pensione, di 73 anni. Seguo con interesse e con molta soddisfazione personale, il suo programma "Fuori dal Coro", apprezzando il suo stile provocatorio e un po' scherzoso, che fa conoscere al grande pubblico, gli innumerevoli e incredibili paradossi della nostra bella Italia.
Per dirla con il suo stile… "la cosa che mi fa impazzire" è la pretesa che debbano essere gli Italiani a comportarsi in un modo più onesto, con una maggiore responsabilità sociale, scusando i numerosi disservizi e facendoli in qualche modo, sentire in parte responsabili degli stessi.
Se tutto ciò contiene una parte di verità, è altrettanto vero che se la gente avesse la sensazione che la classe politica, di qualunque colore, dimostrasse concretamente la volontà di eliminare gli innumerevoli sprechi esistenti, come le migliaia di Partecipate inutili e onerose, i molti Enti assurdi, con finalità che solo la più sfrenata fantasia, può generare, a cui si aggiungono le centinaia di opere stanziate e bloccate, oltre a quelle terminate, con costi gonfiati e poi inutilizzate, ebbene, se si vedesse concretamente l'eliminazione di tanto spreco, allora sì, che la politica potrebbe pretendere di più dal cittadino, sia in senso economico che sociale, con una migliorata onestà fiscale.
Gli Italiani dovrebbero unirsi, non più fuori dal coro, bensì in un coro comune, che non giustifica più una politica impegnata unicamente nella critica dell'avversario, nella presuntuosa dimostrazione di essere migliore, più umano, più onesto, perdendo di vista l'obiettivo, finalizzato al benessere di tutti.
La politica, che influenza la vita di tutti, si è emarginata in uno sterile personalismo, sempre più lontana dalla realtà, partorendo decisioni di facile effetto, ma trascurando le vere problematiche.
Si arriva a tagliare i parlamentari (dalla prossima legislatura… forse?) e si assumono in Parlamento, altrettanti impiegati strapagati, fregiandosi di un falso risparmio per la comunità. Impossibile toccare privilegi ormai acquisiti, con la scusa che tanto il risparmio sarebbe esiguo, ma si bloccano stipendi e pensioni, si spremono i contribuenti onesti con balzelli più o meno palesi, perché essendo molti, il maltolto è grande.
La gente ha bisogno, non solo di esempi gratificanti, ma di avere una burocrazia meno farraginosa, di non vedere i propri soldi sperperati da incompetenza e corruzione, sentendo il solito ritornello sulle colpe date al precedente governo, eliminandone anche il poco di buono, per ritornare sempre al punto di partenza, in modo di lasciar spazio a ulteriori errori, che saranno inevitabilmente colpevolizzati dai prossimi. Non so se sia mancanza di coraggio, paura di perdere voti, incompetenza o l'insieme di tutte queste cause.
Il risultato è un Paese fermo, ormai ultimo in Europa, che continua ad aumentare il debito pubblico, senza eliminare gli innumerevoli sprechi, che invece lo diminuirebbe. Un Paese che allontana investimenti esteri e fa scappare imprenditori Italiani. Un paese che soffoca la ricerca, svuota di qualità l'istruzione, mortifica la meritocrazia, stronca l'intraprendenza costruttiva.
Un Paese con una giustizia forte con i deboli e debole con i forti. Una giustizia macchinosa, quanto o più della burocrazia, che allunga i processi all'infinito, impedendo di confidare in una giustizia che risolve invece di complicare. Tutto questo genera sfiducia, ostacola l'economia, crea iniquità.
Si parla tanto di poteri forti che condizionerebbero la politica Italiana, con più o meno oscuri personaggi, che lasciano spazio a fantasie assolutorie, che giustificano la già scarsa credibilità dei nostri politici, divenuti marionette impotenti difronte ad un immobilismo, non più colpa della loro reale incapacità.
Quando, occasionalmente, si sente un opinionista, esporre la realtà con onestà e concretezza, sembra ascoltare un illuminato, meritevole del Nobel per il buon senso. Possibile che al governo sia precluso lo stesso buon senso e la stessa concretezza, ma abbia carta bianca solo l'incompetenza e il personalismo? Il complesso della "prima donna", sembra l'unica caratteristica che identifica la politica governativa. Con questo obiettivo, sperare in una ripartenza, è pura utopia.
Fortunatamente il popolo italiano non ha i geni del rivoluzionario, ma insistendo su questa strada, forse il limite di sopportazione, può essere superato anche dal pigro e mite Italiano medio. Mi auguro naturalmente che questo non avvenga, ma è la storia, che dovrebbe allarmare una classe politica, che sembra mirare più all'interesse personale che a quello generale.
Mi scuso per questo mio sfogo, che capisco banale, perché non dice nulla di nuovo, ma dovrebbe far riflettere, che la situazione politica attuale, abbia spinto una persona comune, tendenzialmente accomodante e sicuramente mite, a scriverle.
A proposito della visibilità per la gente comune, non rivoluzionaria, mi permetto di suggerire di aggiungere nella sua trasmissione o in una futura, uno spazio che permetta al cittadino comune, non tesserato, e spesso appartenete al popolo del non voto, di esprimere una sua riflessione sul malessere che prova nel vedere come i politici siano impegnati unicamente a raggiungere una propria leadership, valutando il sondaggio giornaliero a fini elettorali e lasciando che la nostra Italia vada in malora. Tutti parlano di responsabilità, di cui forse non si conosce il vero significato della parola, così come sembra che il buon senso sia una qualità ormai scomparsa.
Personalmente sono stanco di una politica da asilo infantile, di una politica da gossip, egocentrica, personalistica e incompetente. Le acrobazie costituzionali, anche se garantiscono delle regole, forse obsolete, spesso non garantiscono una guida capace, se non di risolvere, ma neanche di ridurre le innumerevoli assurdità, ormai purtroppo avvertite come inevitabili, in un'Italia assuefatta e sconfortata.
Sperando che Lei abbia avuto il tempo e la voglia di leggere questo mio scritto, la ringrazio per la sua sincerità, nel tentativo di aprire gli occhi agli Italiani e la incoraggio a proseguire su questa strada.
Cordiali saluti Otello Galante

Lunedì 4 novembre 2019 13:58:01

Auchan Retail Italia è il gruppo della grande distribuzione italiana che opera in 19 regioni con circa 19. 000 collaboratori e una rete multiformat di circa 1. 500 punti vendita (di cui oltre 300 diretti), tra ipermercati Auchan, supermercati a insegna Auchan, Simply, IperSimply, negozi di prossimità ad insegna MyAuchan e PuntoSimply e oltre 50 drugstore Lillapois. Sugli scaffali di ipermercati e supermercati sono presenti oltre 5. 000 prodotti a marchio, circa 17. 000 prodotti locali e un terzo dei fornitori è composto da Pmi. La valorizzazione del Made in Italy si concretizza anche con l'attività Export: 1350 prodotti alimentari di 150 PMI sono esportati in 29 Paesi, di cui 14 in cui è presente la propria insegna.


I PASSAGI DELL'OPERAZIONE AUCHAN CONAD FINO AL 30 OTTOBRE

Il 13 maggio c'è stato l'annuncio da parte di Auchan Holding della cessione del 100% delle quote di Auchan spa (proprietaria anche di SMA spa) a BDC spa, società partecipata al 49% da di Mincione con WRM Groupe e al 51% da Conad nazionale. A detta di Conad, scopo dell'operazione era il rilancio delle attività di Auchan in Italia attraverso l'integrazione al mondo Conad, con grande enfasi sul tema del rilancio societario e dell'italianità.

Il 20 giugno c'è stato un primo incontro al MISE chiesto dai sindacati. Il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial ha evidenziato che questa operazione dovrebbe garantire, sia nel breve che nel lungo periodo, la solidità e la sostenibilità economica e gestionale del piano di integrazione tra Auchan e Conad, sia riguardo la valorizzazione degli asset che la salvaguardia dei lavoratori.

Il 23 luglio c'è stato un secondo incontro al MISE, che ha stabilito in vista del closing il proseguimento delle interlocuzioni tra BDC e sindacati in sede aziendale, al fine di verificare tutte le opportunità e le criticità derivanti dall'acquisizione della rete commerciale di Auchan da parte di Conad. Dopo 4 incontri, tuttavia, il tavolo sindacale non ha avuto esito positivo e l'accordo tra BDC e sindacati non è stato firmato.

Il 31 luglio è stato fatto il closing e la società Auchan SPA è stata consegnata a BDC senza debiti (eccetto quelli ordinari legati alla merce) e con un capitale sociale di 1 miliardo di euro, di cui 500 milioni di liquidità versato da Auchan Holding per coprire in anticipo oltre 2 anni e mezzo di perdite.

A settembre sono state attivate da parte di BDC le comunicazioni di legge per il passaggio di 109 negozi alle cooperative Conad in tutta Italia, senza che venisse presentato un piano industriale e prima che l'antistrust si esprimesse sull'operazione.

I sindacati hanno pertanto chiesto un nuovo incontro al MISE, che si è tenuto il 30 ottobre. In quella giornata i sindacati hanno proclamato lo sciopero nazionale per tutti i dipendenti Auchan e SMA di tutti i 270 punti vendita diretti, di tutte le sedi (quella nazionale e le 4 regionali), dei 5 depositi. In occasione dello sciopero sono stati organizzati molti presidi: il principale davanti al MISE e quelli regionali davanti a molte Prefetture dove Auchan è presente con i propri negozi (Milano, Torino, ecc) e davanti a molti ipermercati Auchan.

In occasione dell'incontro al MISE e dello sciopero generale del 30 ottobre, i sindacati e i collaboratori di Auchan e SMA hanno voluto sollecitare il MISE a fare chiarezza:

· sul trattamento dei collaboratori dei 109 punti vendita che sono passati o comunque passeranno entro marzo alla rete Conad

· sul destino dei collaboratori dei restanti punti vendita della rete

· sul destino dei collaboratori della sede centrale di Rozzano e delle altre sedi regionali


CONSIDERAZIONI DOPO L'INCONTRO DEL 30 OTTOBRE AL MISE

Dopo l'incontro al MISE del 30 ottobre è continuatala campagna martellante di Conad - BDC, ripresa acriticamente dalla maggior parte dei media salvo rare e stimabili eccezioni, che in assenza di contraddittorio continua a raccontare qualcosa di molto distante dalla realtà dei fatti.

Occorrere rimettere a fuoco i temi fondamentali.

1) Auchan Conad: chi ha pagato e a chi? Ancora non è chiaro. Sembra che Auchan pur di liberarsi delle attività retail in Italia, da alcuni anni in perdita (attenzione, solo alcuni anni, non è sempre stato così anzi), abbia consegnato l'azienda a Conad pagando una cifra importante (1 md di euro) perché Conad gestisse la dismissione delle attività. Cioè, non ritenendosi in grado di ristrutturare la società magari riducendo il perimetro Auchan (grandissimo) ha preferito che fosse Conad a gestire l'operazione soprattutto per il coinvolgimento di moltissime persone (oltre 16. 000 al closing), impiegate da anni. Auchan quindi consegna a Conad BDC al 31 luglio una società che presenta un conto economico in perdita, ma dispone anche di un capitale sociale di 1 miliardo di euro, di un patrimonio netto di 800 milioni, non ha debiti oltre quelli della gestione ordinaria e ha una liquidità per oltre 500 milioni. Le perdite sul bilancio 2018 di Auchan spa, che comprende anche le perdite di Sma spa, sono di 88 milioni di euro. Ci sarebbero poi svalutazioni fatte dalla capogruppo francese e dismissioni straordinarie, forse proprio per consentire quella cessione a BDC Conad, una cessione molto particolare. Conad nel suo comunicato dopo il MISE parla di perdite 2018 di Auchan spa per 534 milioni di euro e di perdite di 1, 1 milioni di euro al giorno, senza motivare da dove nascono questi numeri. Nessuno spiega, nessuno fa domande, tutto OK?

2) I 109 negozi migliori. Da subito Conad cosa fa? Neanche il tempo di dire buongiorno e di raccontare di un meraviglioso futuro alle squadre di direzione, inizia a cedere alla cooperative Conad che subaffittano a piccoli imprenditori i negozi migliori che già danno un cash flow positivo per oltre 100 milioni di euro. Qualcuno sa a che valori sono dati in affitto i negozi? A quali valori saranno poi ceduti? Nessuno lo dice, nessuno lo chiede. I sindacati non firmano l'accordo sindacale di trasferimento dei negozi per carenza di informazioni, ma il trasferimento è valido egualmente e così "l'argenteria di famiglia" prende un'altra strada.
Il personale dei negozi? Passerà a piccoli imprenditori che comunque non hanno preso alcun impegno scritto né in tema occupazionale né in tema di diritti sindacali. Si dice "messa in sicurezza" di tutti questi lavoratori, è cosi? Sono state date le garanzie che si prevedono in situazioni di crisi simili? Gli imprenditori affittuari si sono impegnati per iscritto sul tema occupazionale? Tutta la trattativa sarà parcellizzata a livello territoriale e quindi diventerà irrilevante? Qualcuno (istituzioni, sindacati, politica, ecc) controllerà cosa accadrà?

3) Gli altri 161 negozi? Al MISE è stato ufficializzato che altri 45 negozi passeranno a Conad con le stesse modalità dei primi 109. Quindi Conad assorbirà un totale di 154 negozi. I restanti negozi della rete (116), saranno ceduti a "spezzatino" ad altri imprenditori/retailer, al momento non precisati da BDC-Conad.
E la Sede di Rozzano con oltre 800 dipendenti? E le sedi regionali? E i depositi della logistica? Non si sa. Ci si aspetta la chiusura, dato che senza negozi da gestire non ha senso avere sedi e depositi.
Si precisa che in occasione del closing, Conad aveva annunciato di aver bloccato le assunzioni per almeno 100 posti all'interno delle proprie sedi/cooperative. In realtà non risulta che sia stato attivato alcun processo strutturato di ricollocazione. Sono stati effettuati solo alcuni trasferimenti di alcune persone al di fuori di un percorso organizzato.

4) In conclusione: rilancio o estinzione? Così facendo, BDC svuota in maniera definitiva la società dalla sua parte migliore. Questo significa che Conad non ha scelto una strada di risanamento e rilancio della società (come sempre annuncato ai media da Conad) attraverso la dismissione delle società in perdita, la ristrutturazione della sede e il rilancio delle attività che già andavano bene. Ma al contrario ha scelto la strada del depauperamento progressivo della società, condannandola così alla sua estinzione. C'è una differenza sostanziale tra quanto viene annunciato da Conad sui media in termini di rilancio della società e quello che in effetti è uno smembramento totale delle attività, per cederle alle cooperative Conad o ad altri retailer a prezzi e condizioni non chiari.
Dietro le parole magiche di rilancio e vittoria dell'italianità si nasconde l'amara realtà: la dismissione della storica società, per passare (come e con quali valori economici?) i migliori negozi (ricordiamolo con chiarezza: che già andavano bene!) a Conad e la vendita degli altri a terzi. Il ruolo dell'avv. Mincione e di WRM Group in tutto questo? Mistero! Comunque non è stato chiarito in maniera comprensibile. Certo è che la realtà di Conad si è rivelata molto distante dal fortunato slogan "persone oltre le cose", che fa pensare a una elevata responsabilità sociale finora sbandierata solo a parole ma sconosciuta nei fatti!

5) Il ruolo di Auchan Holding. La Holding non ha spiegato pubblicamente le sue scelte su questa operazione di rilevanza nazionale. E, d'altra parte, nessuno ha chiesto una esplicita dichiarazione o intervento della Holding di Auchan per chiarire le proprie posizioni.
E' importante sapere che la AFM, l'Associazione Familiare Mulliez, è ancora molto presente in Italia ed è proprietaria di aziende del calibro di Decathlon, Pimkie, Kiabi, Leroy Merlin, Bricocenter, Bricoman, Castorama, Lillapois, Ceetrus, Zodio, Fluch, Norauto, OBI, Oney, Midas. Occorre evidenziare la responsabilità morale delle altre aziende della AFM in Italia, aziende che puntano sulla Responsabilità Sociale come fattore differenziante. Le aziende della AFM potrebbero farsi carico di ricollocare almeno parte dei collaboratori in esubero di Auchan Retail Italia. Tanto più che nei mesi precedenti al closing nessuno di Auchan ha messo seriamente al corrente i collaboratori della situazione, che sono venuti a sapere di fatto le cose dai giornali!


RICHIESTA DI INTERVENTO

In considerazione della rilevanza nazionale della vertenza Auchan CONAD, chiediamo la massima attenzione da parte dei sindacati nazionali, delle istituzioni, della politica e dei media.
In particolare chiediamo:

1) in attesa di chiarimenti sull'operazione nel suo complesso, la sospensione temporanea dei trasferimenti dei negozi da Auchan verso Conad/società terze, in particolare dei negozi già in condizioni di sostenibilità economica per non depauperare la società

2) attivare un serio processo di ricollocazione che coinvolga la AFM e Conad, dando la precedenza nelle assunzioni delle cooperative Conad al personale proveniente da Auchan

3) rendere settimanale il tavolo al MISE, con successivi report dell'andamento della situazione, nella massima trasparenza

4) attivare tavoli permanenti di crisi anche a livello locale con le Regioni coinvolte, le Città Metropolitane e le Prefetture, in particolare Regione Lombardia in considerazione della particolare presenza storica del gruppo Auchan con anche la sede di Rozzano che occupa oltre 800 addetti.

C'è ancora molto da chiarire e approfondire. Chiediamo che qualcuno finalmente racconti la verità o almeno la cerchi con sincerità e indipendenza. Ci appelliamo alle persone libere e di buona volontà perché siano fatti tutti i necessari approfondimenti e soprattutto sia effettivamente salvaguardata il più possibile l'occupazione anche con processi di ricollocazione.

Collaboratori Auchan & Sma

Rozzano, 4 novembre 2019

Lunedì 4 novembre 2019 00:30:45

L'informazione dataci attraverso "fuori dal coro" di mercoledi' scorso sugli ostinatii mancati pagamenti di ici -imu e tasi da parte del vaticano mi hanno illuminato sul mancato riscontro a svariati appelli rivolti al kompagno bergoglio acche' s'interessasse al mio caso disperatissimo d'ingiusto e coercitivo massacro impostomi su redditi inesistenti, in quanto i miei appartamenti sono involontariamente sfitti da piu' lustri e non mi riesce sbarazzarmene neppure a prezzi stracciatissimi; e cio' in conseguenza del grande esubero di case molto diffuso non solo qui a roggiano gravina (cosenza), ma in tutta la calabria ed in tutto il meridione. la mia ira e' veramente tantissima nell' apprendere che il papa si sottrae a tributi correttamente dovuti, mentre gli stessi tributi vengono a me imposti su redditi inesistenti. ho lanciato un appello per pec al presidente conte, al ministro di maio ed a zingaretti, ma se ne sono strafregati, tant'e' che non mi hanno dato neppure due righe di risposta ed intanto straparlano a sostenere aiuti per noi del sud italia. sono adiratissimo perche' non solo se ne strafregano del mio stato di grandissima disperazione, per quanto, apprendo dai media che stanno approntando maggiori poteri coercitivi di esazione dei tributi comunali. la mia rabbia e' incontenibile e, mentre indirizzo il mio livore a 'sti grandissimi fetentoni impostori al governo, rimugino pensieri suicidi perche' non so proprio dove prendere i soldi per pagare tributi su redditi inesistenti. il kompagno bergoglio, egli pure se ne strafrega della mia disperazione ed intanto se la gode beato nel sottrarsi al pagamento dei detti tributi e nel contempo ha la spudoratezza di favorire l'invasione di migranti clandestini che comportano spese ingenti per lo stato italiano, per tutti noi.
grazie per l'ospitalita' e comprensione da parte tua. con sempre maggiore cordialita' e stima. gennaro termine, da roggiano gravina (cosenza).

Domenica 3 novembre 2019 11:12:47

. X LUCA
Mi scusi, ma lei crede davvero che l'Italia possa farsi carico di tutta l'Africa? Non le viene il dubbio che questa deportazione abbia come unici scopi quello di favorire introiti per le casse di persone con pochi scrupoli e di invadere l'Italia al fine di metterla in ginocchio economicamente visto che gli altri stati si guardano bene dall'accogliere ad occhi chiusi e del resto è stato detto apertamente e poi mi scusi considerato il costo che queste persone devono esborsare non è certo basso mi chiedo chi stiamo facendo entrare nel nostro bel paese considerato in passato il giardino d'Europa ed oggi una discarica, basta vedere come sono ridotte le grandi città. I veri disperati sono ancora nel loo paese perché non possono permettersi il viaggio.
Cmq sull'argomentp c'è tanto da dire compreso il fatto che la Tunisia non sia un porto sicuro allora devono essere proprio scemi gli italiani che hanno deciso di spostarci la loro. residenza. Apra gli occhi e si renderà conto che dietro tutto questo c'è un ignobile disegno, non so da chi. architettato ma sicuramemte il tutto mon è casuale. Sveglia gente

Sabato 2 novembre 2019 22:17:13

X LILIANA
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ma Lei é convinta che con Salvini ministro dell'interno gli arrivi di immigrati arrivavano davvero di meno? Salvini parlava solo di quelli che arrivavano con le navi delle Ong, ma non menzionava mai
quelli che arrivavano con i barchini, oppure con altri mezzi che nessuno controllava.

Cara Signora, l'immigrazione si ferma soltanto se l'occidente smette di fomentare le guerre in Africa e lo sfruttamento delle loro risorse. Una volta Salvini diceva "aiutiamoli a casa loro" ma proprio il suo governo ha dimezzato i fondi che l'Italia dispone per lo sviluppo di quei paesi.

Se Lei vivesse in quelle terre non sarebbe tentata di scappare verso paesi dove si sta meglio?

Ci pensi!

Sabato 2 novembre 2019 15:25:36

Ill. mo Dott. Giordano,
finalmente un barlume di verità comincia ad affiorare grazie all'attuale Ministro degli Interni il quale ha dichiarato che, grazie all'intervento del Governo si è riusciti a diminuire gli sbarchi, ora siamo in una botte di ferro con un Governo che si prodiga per la sicurezza del popolo italiano mostrandosi VERO PATRIOTA non come quell'incapace dell'ON. Salvini... ma veramente nelle ALTE SFERE sono convinti che gli italiani siano tutti scemi, una massa di deficienti? Non sarebbe ora che facessero pace col cervello?
Essere un popolo troppo pacifista non significa non capire in quale baratro ci stanno portando!
Cordiali saluti

Ill. mo Dott. Giordano,
Dimenticavo, come mai se On. Salvini è un razzista, fascista perché vuole diminuire gli sbarchi incontrollati questo Governo si vanta di aver superato L'On. Salvini in merito ai respingimenti?
Cordiali saluti

Sabato 2 novembre 2019 15:02:12

Grandissimo Mario Giordano,
La seguo sempre con molta simpatia e condivisione da moltissimi anni. Vorrei porle una questione che attualmente mi assilla, e come me penso molti altri pensionati.
Io ex dipendente della scuola, ora ho 64 anni e per malattia vado in pensione, non potendo vivere decorosamente ho deciso di trasferirmi all'estero.
Ho SOLAMENTE la possibilità di andare in un paese arabo (TUNISIA) per avere agevolazioni che invece altri pensionati di serie A hanno per andare in altri posti, con magari lingua e religione simili a noi.
Non capisco la differenza/diritto di un ex dipendente statale e dipendente privato. !!! Alla faccia che tutti siamo uguali!!! GRAZIE PER L'ATTENZIONE E SPERO PROPONGA IL QUESITO AI TANTI PANTALONI

Venerdì 1 novembre 2019 23:17:27

Buonasera tra le cose che vorrei chiedere al governo e alle regioni se glitaliani anno diritto alla sanità e alla cura della persona mia moglie per prenotare una visita dal chirurgo ha trovato posto nel 2021 e come lei tante altre persone nel frattempo che uno aspetta senza fare gli accertamenti e sapere cosa fare possono accadere tante cose perché a pagamento si trova posto in poco tempo? I movimenti e pagamenti come vengono fatti? ci sono medici che anno ambulatori nelle proprie ville compresi dentisti ecc. non so se vengono monitorati o cè qualche legge a riguardo ci potrebbero essere evasori? Se cosi fosse rispetto a un cittadino che si dimentica di pagare una bolletta penso che ci sia una grossa differenza. Nella sanità ci sono strutture che la sanità riconosce come cure termali strutture particolari ecc che però solo come cure per il resto dormire ecc a pagamento negli alberghi chissà se sono casuali o vengono indirizzati da operatori delle strutture sanitarie grazie per avere preso visione della mia lettera che chiudo per non portarle via troppo tempo Valerio

Venerdì 1 novembre 2019 17:35:05

Al sig. Francesco Vento
Ho letto la sua vicenda, e pur non conoscendo esattamente i suoi requisti per la pensione anticipata, sarei curiosa di sapere come ha potuto lavorare regolarmente durante il periodo della Naspi. Quest'ultima si dovrebbe interrompere e può riprendere solo se il periodo di lavoro è inferiore a mesi 6. Altrimenti bisogna ripresentare domanda Naspi. Non è che abbia conteggiato sia il periodo di Naspi che quello di lavoro che erano concomitanti?

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