Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 380

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Frasi di Mario Giordano

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Sabato 20 luglio 2019 20:30:15

Egregio Dottor Giordano,
Allo sfacelo che ha mostrato nelll'ultima puntata della sua interessante trasmissione, voglio aggiungere un altro male che avvilisce l'Italia, meno visibile all'occhio poco attento del qualunquista, ma altrettanto dannoso per il buon nome del nostro paese e per la cattiva fama che ci regala. L'Italia è diventata maestra nel misconoscere il rispetto nè si preoccupa di essere rispettata. Come se non bastasse, stiamo tentando perfino di demolire la nostra stessa lingua.
Le "istituzioni", con il cattivo esempio che hanno dato per anni, sono state capaci di sdoganare il deprecabile linguaggio corrente e l'aggressività di taluni. E' desolante constatare come nel nostro paese non esista piu' nulla di vietato e come le leggi vengano trattate a guisa di gomma da masticare da modellare a seconda delle circostanze. Le notizie volano e i detrattori ne traggono profitto. Stiamo toccando il fondo o quasi. Chiunque puo' permettersi impunemente di fare o dire cio' che piu' gli aggrada. Dare del ladro ad un ministro, del fantoccio al Presidente della Repubblica, dello « stronzo » a un giornalista in diretta TV ha dell'incredibile ma è realtà di tutti i giorni. Mi limito al ripetibile perchè riportare la lunga lista dEgli epiteti ancor piu' volgari che costellano i dibattiti politici e perfino parlamentari teletrasmessi - e visti in tutta Europa, e non solo - sarebbe un'offesa per chi legge. Stiamo dando al mondo uno spettacolo deprecabile. Rispetto e credibilità vanno guadagnati, giorno dopo giorno misurando comportamenti e parole. Pare che gli italiani e le loro istituzioni abbiano deciso che non esiste piu' nulla e nessuno da rispettare. Ci si attacca, ci si auto denigra, si fomenta odio. Non bisogna meravigliarsi se poi questi censurabili esempi spingono giovani, abbandonati a sè stessi pur avendo una sedicente famiglia (magari « allargata » due, tre volte o con entrambi i genitori « distratti ») a martirizzare fino ad uccidere chi è piu' debole o sprovveduto per semplice noia. Internet corre veloce e diffonde l'impressione che in Italia sia crollato ogni valore e che il paese viva una « democrazia » divenuta sregolatezza senza, purtroppo, il conforto del « genio ». Ci offendiamo pure se il nostro Presidente del Consiglio viene definito « burattino » davanti a centinaia di giornalisti e all'intero Parlamento européo. La fioritura del turpiloquio, venga esso dal cattedratico o da un qualsiasi cittadino, fa sentire gli altri in diritto di ingiuriarci senza temere conseguenze visto l'esempio dei nostri magistrati capaci di emettere sentenze a dir poco bizzarre. A questo si aggiunga la sciagurata consuetudine di bistrattare pubblicamente la nostra lingua, una delle piu' ricche, espressive e musicali al mondo. Senza ombra di rispetto o di amore la stiamo imbastardendo con l'uso « chic » sempre piu' frequente, spesso improprio, di una miriade di termini stranieri, come l'ormai celeberrimo « stage », « tirocinio » in francese, ma « palcoscenico » se impiegato pappagallescamente con pronuncia inglese. Come puo' indurre al rispetto dell'Italia un Ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che farfuglia in un improbabile inglese e mima per esprimersi decisamente inconsapevole della figuraccia che fa fare al suo paese mentre è ripreso da reporters della stampa internazionale ? La mancanza desolante non solo di cultura, che sarebbe già un male, ma addirittura della piu' elementare preparazione scolastica non solo depaupera la nostra madrelingua, ma infiltra giorno dopo giorno inesorabilmente il virus della decadenza inconsapevole nella nostra società. Cattiva scuola a parte, due fattori concomitanti accelerano il processo e vanno riconosciuti come principali responsabili di questo degrado: l'nopinabile modello di comportamento che viene dalla televisione e l'uso smodato dei cellulari che non ha eguali sull'intero pianeta. La televisione, associata a certa stampa, ci fa conoscere sotto l'aspetto peggiore da chi ci guarda nel mondo. Osservate da vicino, le nostre emittenti televisive, pubbliche o private che siano, si limitano a inondarci di discutibili dibattiti politici, ci perseguitano con una pubblicità ossessiva che predomina su tutto e interrompe senza preavviso perfino la risposta di un'intervistato senza alcun riguardo verso la persona che sta esponendo una sua opinione e verso chi la sta ascoltando. La programmazione televisiva italiana risponde a meri criteri economici, mai culturali o educativi. Eppure la cultura non è sempre «noia » si pensi al grande Gilberto Govi, ai De Filippo, a Osvaldo Soriano o a Ernest Heminguay. Se studiati con un minimo di raziocinio, i programmi potrebbero istruiire pur offrendo la leggerezza dello svago. Purtroppo per noi, la scelta viene fatta con meri criteri economici il cui risultato diseducativo è sotto gli occhi di tutti. Bulli e Pupe sono « in », interesse artistico e cultura sono « out », salvo qualche rara eccezione. La parola d'ordine di chi crea e di chi produce questi orrori è « audience » (« ascolti » no, per carità !). Il suo potere è tale da ipnotizzare letteralmente i responsabili obbligandoli a non vedere altro al punto da spingerli ad imporla quale imperativo inderogbile da conseguire con ogni mezzo. Di conseguenza, i considerevoli proventi pubblicitari vengono destinati non alla realizzazione o alla locazione di formats di buon livello, formativi ma capaci di essere apprezzati anche dal grande pubblico, ma alla remunerazione con cifre a sei zeri di conduttori e giornalisti, talora di dubbie capacità. Il loro compito è farci digerire pappolate inconsistenti e dibattiti politici ripetitivi, faziosi e unidirezionali, del tutto incapaci di coinvolgere visto che la menzogna regna indisturbata e la rettifica permane inesistente o illusoria. Quanto ai cellulari, stanno azzerando le regole piu' elementari dell'ortografia italiana. La sostituzione arbitraria del gruppo « CH » con la « K », le « H » ridotte ad « accessorio » superfluo e tutta una serie di sigle piu' o meno fantasiose, alla lunga, faranno dimenticare perfino la loro stesura originale. Di qui all'analfabetismo il passo è breve. Non si intravede neppure all'orizzonte di un futuro lontano una politica che mostri di essere consapevole del problema e voglia porre rimedio a tanto scempio con azioni energiche e risolutive. Sia pure a lungo termine, la soluzione ci sarebbe. Basterebbe che il potere prendesse coscienza dell'importanza della scuola come strumento di formazione del futuro cittadino dotandola di insegnanti preparati e ben remunerati e di mezzi idonei ad un insegnamento efficace di materie di studio impostate su una istruzione lungimirante e funzionale. L'introduzione dell' informatica e un maggiore peso per le lingue straniere e per una solida educazione civica, oggi inefficace, dovrebbero essere i cardini della scuola dell'obbligo. Una vera utopia. La realtà è un'altra. La scurrilità a tutti i livelli è divetata « comoda moda ». Pare che senza il suo ausilio sia diventato impossibile riuscire a esprimere un concetto che "arrivi" a coloro che ci ascoltano. Nessuna meraviglia dunque se la redazione di un testo scritto è diventata per molti un'impresa titanica. La nostra lingua è in crisi tanto quanto è in crisi l' Italia attuale, un paese in pieno crepuscolo economico, etico e sociale che non puo' pretendere rispetto dagli altri se prima non incomincia con il rispettare se stesso.

Sabato 20 luglio 2019 20:12:17

Ho dimenticato:
-vi siete mai chiesti come mai nessuno vuole più fare il medico di famiglia ? La proiezione è che tra pochi anni, a Livorno ad esempio, un quarto della popolazione sarà senza medico di famiglia...
Chi può va in pensione (prevista a 70, dico SETTANTA anni), gli altri resistono finchè possono
-vi siete mai chiesti perchè non si trovano più medici in generale, ed in trentino (o Friuli?) si chiamano i medici dalla Romania, in altre regioni si precettano i pensionati?
O come mai?
Però Mario, rispondici...

Sabato 20 luglio 2019 19:36:41

Vittoria (twitter) con i medici di famiglia: ecco, questo sarebbe un bell'argomento da trattare, con sorprese che non puoi nemmeno immaginare...
Ma in studio chiama i medici di famiglia, non i sindacalisti!

Sabato 20 luglio 2019 16:09:23

Dagli applausi, consensi ecc. che riceve, Mario Giordano dovrebbe essere santificato per primo.
Altro che Santa Carola e santo Mimmo come spregiativamente ha chiamato i due in una sua trasmissione.
Mi tengo molto in disparte da queste santificazioni.
Più che santo a me sembra penoso con il suo tentativo di spettacolarizzazione senza ottenere quasi nessun risultato utile se non il proprio consenso.

con affetto gmb

Sabato 20 luglio 2019 14:53:27

Buongiorno in Italia ci sono caste intoccabili:

I MAGISTRATI per questi non mi sto a dilungare, le cose sono sotto gli occhi di tutti ma quando cambiera' qualche cosa ?

I MEDICI DI BASE in gran parte, non tutti ovviamente, a cui del paziente interessa poco
il medico di base dovrebbe essere in grado di conoscere sempre le anamnesi del suo paziente e consigliarlo, almeno comunicandogli la struttura di cura piu' idonea per il suo caso.

REDDITO DI CITTADINANZA ad oggi 20 luglio 2019 non si sa nulla dei NAVIGATOR... ma intanto le persone percepiscono il reddito - poco o molto che sia -

Venerdì 19 luglio 2019 19:57:22

Mario sei un grande direttore giornalista libero ti seguo in ogni tuo trascissione in particolar modo fuori dal coro e ti leggo non spegnere la luce sui bambini affidati giustamente come tu hai detto è una vergogna nazionale il PD deve rispondere in parlamento altro che salvini. Grazie

Venerdì 19 luglio 2019 19:56:17

Caro Mario
Aiutami ad avere il mio tfr.
Dopo 42 anni e 10 mesi di lavoro turnista come infermiere sono passati altri 26 mesi dal mio primo giorno di pensione e non si vede un euro del mio tfr
Non posso aiutare mio figlio che non lavora (29) anni, non posso fare lavori in casa di ristrutturazione se non chiedo la carità alle banche.
Per favore aiutatemi.

Venerdì 19 luglio 2019 18:31:59

La giurisdizione non è un "Potere" ma una "Funzione" di natura amministrativa.
Infatti, se si analizza senza pregiudizi ideologici l'attività giurisdizionale risalta evidente la sua diversità rispetto ai poteri legislativi ed esecutivi; per il semplice fatto che tali poteri sono esercitati da cittadini "eletti" dal Corpo elettorale, cioè dalla Comunità Nazionale nella propria veste di Popolo Sovrano, quella, invece, è esercitata da cittadini "reclutati" mediante un pubblico concorso, costituto da un "procedimento amministrativo" in cui la volontà popolare è del tutto assente.
Si aggiunga che, mentre gli "eletti" rispondono nell'esercizio delle loro funzioni direttamente alla Comunità Sovrana, i magistrati nello esercizio delle loro funzioni risultano del tutto irresponsabili dal punto di vista politico, nel senso che non rispondono al Popolo, anche se soggetti al giudizio del Consiglio Superiore della Magistratura, comunque formato da una schiacciante maggioranza di membri togati, tanto da rivestire tutte le caratteristiche di una "giustizia domestica", di cui stanno emergendo tutte le pecche (per usare un eufemismo)..
Se, quindi, si insiste nel sostenere che la giurisdizione sia un Potere bisogna concludere che ci troviamo di fronte ad un vulnus rispetto ai principi della democrazia popolare, in base ai quali ogni "potere" non solo deve emanare dalla Comunità Sovrana ma deve essere sottoposto pure al suo giudizio.
In conclusione, nella auspicabile ipotesi di una completa rivisitazione della normativa concernente la giurisdizione, pur riaffermando l'indipendenza dei suoi operatori e la loro sottoposizione soltanto alla legge, nel contempo è necessario predisporre chiare norme in ordine alla loro responsabilità, personale e diretta, alla netta separazione della funzione giudicante da quella requirente, alla unificazione della giurisdizione, oggi divisa in: ordinaria, amministrativa, tributaria e contabile, onde affermare il principio, da tempo misconosciuto, dell'unum ius una giurisdictio, oltre alla immissione di avvocati e dottori commercialisti in tutti i gradi di giudizio, così da evitare, per quanto possibile, il costituirsi di una Casta autoreferenziale, quale oggi appare al giudizio della Comunità nazionale.
Francesco Carlo BIANCA - www. francescocarlobianca. it

Venerdì 19 luglio 2019 18:15:40

Egregio signor giordano,
ho apprezzato la sua posizione della citata trasmissione del 18 luglio sul business degli immigrati.
per conoscere chi sono basta che vede questa intervista in una trasmissione di Al Jazzera di due anni fa dal minuto 17:30:
https://www. aljazeera. com/programmes/peopleandpower/2018/06/italy-mafia-migrants-180627143634282. html? fbclid=IwAR2g9nBYr912LWTM_h7vIKfwgQg5biesrxRQlmvNhQfmowlDJj8fjuXdFAc
mi preme metterla a conoscenza della mia esistenza se dovesse tornare sul caso di cronaca in quanto gli organi confederali delle Misericordie di Italia sono colpevolmente silenziosi sull'argomento e resta alla nostra iniziativa testimoniare di un volontariato positivo e gratuito che sui problemi dell'immigrazione ha una posizione molto diversa dalle centrali alla ricerca di business.
voglio evidenziarle anche che la questione rileva pesantemente anche sul dibattito (in questo momento sotto traccia) cirac la riforma renziana del Terzo Settore che rinforza enormemente il ruolo ed il potere delle organizzazioni di secondo livello che, le posso dimostrare, essere il vero buco nero di quel grande fenomeno del Volontariato italiano.
resto a disposizione e le lascio i miei recapiti e i miei più cordiali saluti.

giuseppe de stefano

Venerdì 19 luglio 2019 18:04:32

Buongiorno dottor Giordano.
Posso suggerire due domande da fare nelle sue trasmissioni?
1) la Capitana ha mai chiesto notizie sulla salute e sulla sistemazione degli immigrati da lei "salvati"?
2) in che modo presta loro assistenza ora?

La ringrazio e buon lavoro.
Alessandra

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