Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 43
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Frasi di Mario Giordano
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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.
Giovedì 31 dicembre 2020 14:23:40
Egregio Dott. Giordano sono un ottantunenne ancora operativo come Consulente iscritto all'Albo Nazionale Gestori Ambientali del Ministero dell'Ambiente
ed ex direttore tecnico di 2 Centri Smaltimento Rifiuti in Liguria ed in Toscana. In Italia ci sono milioni di vecchietti come me con esperienza sia
lavorativa che di vita, portatori di esperienza e saggezza sicuramente superiore alla maggior parte di coloro che ci governano, i quali ci stanno trattando
come animali in estinzione incapaci di esprimersi circa il loro libero arbitrio, infatti in nome del buon governo si preoccupano di non farci morire di Covid,
come se superata la pandemia potessimo diventare immortali. La triste realtà è che siamo tutti al termine del nostro percorso vitale e tra qualche anno o mese,
più o meno, raggiungeremo il capolinea biologico naturale per effetto di parecchi incidenti compreso, in modesta parte, il Covid.
Con questa premessa voglio semplicemente dire che in un paese governato democraticamente si sarebbe dovuto, tramite un referendum, interpellare gli italiani
ultrasettantenni (essendo la parte di popolazione a maggior rischio Covid) se avessero scelto o meno, per loro protezione, di bloccare la nazione con grave
danno economico e psicologico, oppure non ostacolando il corso degli eventi ma anticipando il virus, anzichè attendere di soccorrere i casi aggravati, monitorare
gli ultrasettantenni tramite i medici di base e debellare il virus ai primi sintomi (evitando la corsa indiscriminata agli ospedali).
Sono convinto che, come me, la maggior parte avrebbe deciso di correre il rischio di esposizione al virus combattendolo sulla sintomatica di prevenzione,
con precise istruzioni impartite dal Ministero ai medici di base, anzichè subire la sequenza di assurdi D. P. C. M. che hanno seminato paura e messo in ginocchio la
nostra economia col preciso scopo di mantenere le poltrone dei nostri Governanti. Perchè non hanno fatto decidere a noi se accettare o meno le loro condizioni
protettive pagando un inevitabile alto costo, tra i più alti in Europa sia economico che di vite umane e senza risolvere nulla? Hanno avuto tutto il tempo di
attuare quanto da me prospettato prima della seconda onmdata.
Spero che questa mia possa essere argomento per una sua prossima trasmissione, la informo inoltre che, nelle informazioni televisive, non ho sentito parlare in modo
appropriato dell'uso dell'ozono per sanificare gli ambienti. Sin dal 1996 in qualità di consulente degli studi dentistici, ho consigliato l'uso del gas ozono che
penetrando ovunque sanifica in modo capillare in breve tempo (poche ore), costa poco ed è facilmente usabile, cito a conferma: ATTESTATO DEL MINISTERO DELLA SALUTE
PROTOCOLLO 24482 DEL 31 LUGLIO 1996 CHE DEFINISCE L'OZONO PRESIDIO NATURALE PER LA STERILIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI CONTAMINATI DA BATTERI, VIRUS, SPORE ECC., su test
effettuati dalle università di: TRIESTE - PAVIA - NAPOLI - UDINE - PARMA (abbattimento della carica virale e batterica al 90% in una stanza di 115 metri cubi
trattata per 20 minuti con l'ozono). Perchè questo è ignorato dall'attuale Ministero della Salute forse per incompetenza, se ne sono a conoscenza io che non sono
il Ministro della Salute? Se vi occorre l'attestato originale con il timbro del Ministero posso inviarvelo in risposta ad una vs. mail di richiesta.
Non le auguro Buone Feste (perchè sono state abolite) auguri per la sua trasmissione.
Mercoledì 30 dicembre 2020 13:29:13
Gli aspetti oscuri della pandemia
Buongiorno Dr. Giordano.
In questi (finalmente) ultimissimi giorni di un anno catastrofico a dir poco, si fa un gran parlare dell'arrivo dell'attesissimo vaccino anticovid, se lo stesso sarà reso obbligatorio oppure no ai recalcitranti e dell'altro scottantissimo tema del recovery fund, di cui ancora non si conosce la sorte, vale a dire se l'Italia si deciderà ad utilizzarlo per le ingenti spese sanitarie, oppure se ancora, al riguardo, continuerà a dormire sugli allori, spendendo e spandendo in fesserie quali biciclette, monopattini, banchi a rotelle ed altre amenità. Posto che non aspetto con ansia l'arrivo del vaccino (confesso, ho paura) che tuttavia farò come gli altri se servirà a debellare, come ci auguriamo, la pandemia, non sono neppure entusiasta dei dobloni messi a nostra disposizione dall'Europa per arginare la pandemia, e questo perchè sono pienamente consapevole che, una volta prestati, i soldi DEBBANO IN OGNI CASO ESSERE RESTITUITI A CHI CE LI HA DATI. E da quali tasche l'attuale governo - se durera - farà uscire il denaro che dovremo restituire? l'Italia, e lei lo sa molto meglio di me, era un Paese alla deriva già da molto prima dell'arrivo del covid. Che ha dato il colpo di grazia alla nostra salute, alla nostra economia ma anche ai nostri "buffi". E allora, nella mia ignoranza, mi pongo un interrogativo che probabilmente anche molti altri si sono posti. E' stato appurato come il virus del covid sia certamente partito dai laboratori di Wuhan, (non è dato sapere se per tragico errore oppure per meri calcoli economici ai danni di "qualcuno" che, economicamente, DOVEVA essere affossato). Sicuramente sarò tacciata di essere una "complottista" ma io, alla pandemia scoppiata in era post 2000, quando le terribili malattie del passato erano state combattute ed eliminate. (pensiamo alla peste, alla spagnola, all'asiatica ecc.) grazie all'avvento di farmaci ad hoc ed antibiotici nonchè a rigorose norme d'igiene che prima non venivano magari strettamente osservate, non ci ho mai creduto. Non ci ho mai creduto perchè le guerre, oggi, non scoppiano più per questioni di confini territoriali ma, casomai, per meri interessi economici. E non ci ho mai creduto perchè le guerre, oggi, non si combattono più con la bomba atomica ormai sorpassata, bensì con le armi batteriologiche e virali. E quale arma migliore di un virus, creato in laboratorio talmente ad hoc da mettere al tappeto tutto il mondo?. Sappiamo che la Cina, economicamente parlando, è un colosso, e particolarmente di fronte al nostro Paese, dove si è appropriata dei grandi marchi storici dell'abbigliamento e dell'alimentare per sconfinare nei monumenti più belli delle nostre città. Ma, ciò che per ragionamento mi appare plausibile diventa invece sconcertante ed emblematico quando, di fronte ad un Paese che è definitivamente uscito da una pandemia che noi ancora non sappiamo invece come ben arginare, nessuno, nè l'Europa "unita" nè il resto del mondo decimato dal contagio, abbia "PENSATO", anzichè ricorrere al recovery fund che ci condurrà definitivamente alla catastrofe nel momento in cui dovrà pur essere restituito, di CHIEDERE ALLA CINA DI RIPAGARE I DANNI che, consapevolmente o no ha comunque arrecato a tutto il mondo. Non ci prendessero per minchioni, affermando che la Cina, essendo governata da un regime ne è uscita perchè gli abitanti, come in tutti i regimi, hanno pedissequamente eseguito ciò che i loro governanti imponevano di fare. Andiamo! ! Quale Paese è anche storicamente parlando, più indisciplinato del nostro? Eppure, a me sembra che gli italiani, nonostante la natura riottosa ed ingovernabile, la sua parte l'abbiano fatta, magari non proprio come un esercito prussiano, ma insomma si sono comportati abbastanza bene dal momento che è trascorso un anno dalla nostra clausura (e, temo, un altro ancora ne dovrà trascorrere prima di dichiararcene fuori) e ancora tengono duro e più o meno le regole le rispettano. Dr. Giordano, io attendo con ansia il momento del suo "ritorno" settimanale. Perchè non invitare qualcuno che ci spieghi per quale motivo, anzichè essere allontanata, la Cina è ancora a tutti noi TROPPO VICINA? Grazie.
Sabato 19 dicembre 2020 18:56:05
Vaccinazione anti CoViD-19: attesa, speranza, perplessità, obbligatorietà (?)
Aspettiamo tutti questa vaccinazione, con trepidazione e speranza, ma anche con non poche perplessità, che nascono da una scarsa, frammentaria, contrastante informazione in merito e dalla inusuale rapidità con la quale questi vaccini (perché ce n’è più di uno e di diverse composizioni!) sono stati immessi sul mercato, bruciando le consuete tappe per la verifica della loro reale efficacia, durata e possibili controindicazioni e/o reazioni avverse e, probabilmente, riducendo il numero dei soggetti arruolati per la sperimentazione e sicuramente i tempi di osservazione prima di giungere alla loro autorizzazione.
Da ultimo, ma non ultimo per importanza (!), il dubbio sulla necessità di renderla obbligatoria: per tutti o per particolari categorie?
Eppure per la somministrazione di qualsiasi farmaco è indispensabile il cosiddetto “consenso informato” (dov’è l’informazione? Chi l’ha data?) e prevista costituzionalmente (art. 32) la libertà di scelta della cura.
Quali i tempi e i numeri per: cavie umane arruolate, verifica risposta anticorpale, durata della medesima, qualità e intensità di effetti collaterali?
Vabbè che si dice “piuttosto che niente è meglio piuttosto”, ma siamo certi che, in questo caso, “piuttosto” (cioè questo vaccino) non possa risultare peggiore del male che si vuole prevenire?
Si parla di un vaccino di nuova concezione (vedi “Moderna” e “Pfizer-Biontech”, con annunciate diverse percentuali d’efficacia: dal 90% al 94, 5%?) che conterrebbe “informazioni genetiche” (sotto forma di rna messaggero) in grado di indurre i ribosomi delle nostre cellule a produrre la cosiddetta “proteina spike” che coinciderebbe con quella attraverso cui il famigerato CoViD-19 si aggancia alle cellule bersaglio e che porterebbe il nostro organismo a generare anticorpi come se fossimo realmente attaccati dal vero virus.
Ma quali sono le probabilità che, così interagendo, non diventiamo una sorta di O. G. M. ?
Non essendoci stato materialmente tempo sufficiente per verificare i possibili effetti negativi, in tal senso, le perplessità persistono e aumentano!
Pare, infatti, si prospetti la necessità, poi, di verifiche ematologiche e cliniche per i vaccinati a seguire per anni.
Un meccanismo diverso da quello dei vaccini più tradizionali, in cui la proteina spike suddetta viene iniettata direttamente, senza quindi interferenza genetica alcuna!
Anche le modalità di conservazione e di somministrazione pare differiscano fra le due tipologie di vaccini, contribuendo ad aumentare le perplessità: non tanto sull’importanza della vaccinazione, ribadisco, quanto sulla correttezza delle procedure seguite.
Non a caso voci autorevoli nel mondo cosiddetto scientifico hanno confermato la necessità di attendere seri e codificati opportuni controlli e autorizzazioni, prima di affidarci ai vaccini in fieri, sollevando mediatiche reazioni e forse fraintendimenti.
C’è poi l’aspetto organizzativo procedurale per la somministrazione del vaccino alla popolazione, per cui si parla oltre che degli ambulatori dei MMG, anche di farmacie o chissà quale altra logistica, correndo il rischio di dimenticare l’importanza della presenza di personale medico (che sappia raccogliere e valutare almeno i più elementari dati anamnestici propedeutici alla vaccinazione) e di adeguati presidi farmacologici e/o strumentali per fare fronte, scientemente, ad eventuali reazioni avverse, specialmente impiegando vaccini allestiti nei tempi record sopra citati, che, fra l’altro, pare già abbiano provocato numerosi casi di reazioni allergiche.
I tradizionali vaccini antinfluenzali ci vengono annualmente somministrati tramite comode e sicure fiale-siringa, mentre pare che i nuovi vaccini anti-CoViD-19 siano contenuti in flaconi multi-dose (a quanto pare variabili da quattro a cinque o sei?), meno pratici e con possibili più facili contaminazioni, necessitando di siringe a parte (e anche per l’approvvigionamento di queste se ne sono sentite e se ne sentono d’informazioni confuse e sconcertanti!).
I nuovi vaccini a mRna necessitano di una doppia somministrazione, a qualche settimana di distanza (21, 28 giorni?) ; necessitano di una loro conservazione a temperature molto basse: Pfizer-Biontech pare fra i -75°C e i -80°C (!) in contenitori di non comune reperibilità e costi (per quanto tempo di stoccaggio?) e pare possa resistere in un normale frigorifero (a una temperatura di 4°C) per soli 5 (cinque) giorni (!), mentre Moderna pare possa essere conservato a -20°C per un massimo di sei mesi di stoccaggio e poi tra i 2°C e gli 8°C fino a un massimo, pare, di 30 (trenta) giorni e, infine, a temperatura ambiente per una ulteriore mezza giornata.
Le suddette informazioni, che ho trovato navigando in internet, non so quanto possano essere attendibili e/o certificate, ma certamente è assolutamente imperativo preservare la cosiddetta “catena del freddo” per non invalidare l’efficacia vaccinale.
I vaccini ti tipo più tradizionale, paiono, tutto sommato, più semplici da gestire dal punto di vista logistico, e, proprio per tale loro aspetto, forse più rassicuranti.
Non molto rassicurante, viceversa, appare, dunque, l’informazione che ci giunge per la sua frammentarietà e scarsa chiarezza, per la secretazione di fin troppe cose, la miope e sussultante visione prospettica organizzativa e l’insistenza di affidare quest’ultima (e non solo!) a personaggi che già hanno dimostrato in più occasioni inefficienza ed inefficacia.
Insomma gli organi governativi competenti ci devono trattare con più rispetto e ci devono essere fornite trasparenti, sicure e comprovate informazioni e i media devono, finalmente, fare uno sforzo di serietà per garantircele.
Dott. Silvio Mondardini.
Sabato 19 dicembre 2020 17:55:45
La sanità in italia è gratis non certo per quegli imbecilli di italiani che lavorano e pagano le tasse. arrivano da ogni parte del mondo e hanno tutti i diritti. i doveri sono solo di competenza esclusiva degli italiani che cercano di osservare al loro meglio le innumerevoli leggi/norme in vigore. clandestini, lavoratori in nero, spacciatori anche nelle zone rosse possono muoversi come credono mentre gli italiani sono reclusi e perseguibili. a quando... ci sarà la sveglia?
Giovedì 17 dicembre 2020 15:06:22
Direttore buonasera le scrivo perché vorrei capire perché un disoccupato categoria cameriere attualmente senza lavoro causa covid la frase di Conte nessuno e lasciato solo a me non spetta niente perché i miei figli lavorano ma ho 54 anni mi vergogno chiedere uneuro a loro nessun bonus e Natale e ci vuole la spesa a casa come si fa cmq tanti auguri a lei attendo un suo riscontro mi chiami sono lazzara Leonardo Trapani
Giovedì 17 dicembre 2020 12:32:18
Probabile patrimoniale
Egregio Signor Giordano,
volevo fare un commento riguardo alla paventata patrimoniale che in una forma o l'altra dovremo pagare.
Si parla spesso, a ragione, dei debiti che lasceramo ai notri figli. Vorrei però si parlasse anche della patrimoniale che andranno a pagare il ceto medio, o meglio quei cittadini prossimi al pensionamento.
Persone, che si hanno avuto la fortuna di lavorare tutta la vita e messo da part qualche soldo ma, per garantirsi una vecchia dignitosa.
Pensano forse I signori politici, con lauti stimpedi ed altrottanto laute pensioni e benefits che con le pensioni italiane, 1200, 1500 euro al mese quando ci sono, ci si possa pagare una casa anziani, una badante, qualcuno che si occupi di noi ceto medio? Bene allora facciano una bella statistica di cosa costa passare una vecchia dignitosa.
Mi farebbe molto piacere che la stampa facesse una bella statistica di quanto costa la dignitâ in Italia da una certa età in poi.
Spese per aiuti quando non si è più in grado, spese sanitarie, e non mi si venga a dire che la sanitâ in Italia ê gratis. Le cure sanitarie non sno solo I salvavita o I ricoveri in ospedale. Sono anche le piccole, anche poi non tanto piccole spese quotidiane della farmacia che non passa il servizio sanitario nazionale.
La ringrazio dell'attenzione
Cordialmente
Anna Mancassola
Sabato 12 dicembre 2020 16:57:43
Perché non si torna più a parlare delle malefatte della cina, della russia e di tutti gli altri paesi globalisti demoniaci loro alleati? ? perché???
Venerdì 11 dicembre 2020 14:09:04
Spese ambientali gestionali Comuni - Una analisi per la definizione di benchmark, la ottimizzazione e la spending review
Buongiorno
Sono un esperto in Gestione energia con esperienza quasi di 40 anni, per molti anni Energy Manager di Intesa San Paolo e trovate su web vari miei lavori
Sto ultimando analisi su tutti i Comuni di Italia sulle spese di gestione attinenti area ambientale, intitolato:
SPESE AMBIENTALI DEI COMUNI ITALIANI - PARAMETRIZZAZIONI, BENCHMARK E ANALISI - CON STIMA SAVING OTTENIBILE NEL BREVE PERIODO -Un approccio semplice per un contributo alla attuazione della spending review per le aree con impatto ambientale dei Comuni”
Potrei inviarvi una sintesi di presentazione a mail che mi potete indicare (ma se volete più direttamente 5 minuti al telefono). in ogni ci si riferisce a una spesa annua di circa 15 miliardi/anno (circa media di 250 €/abitante *anno- Dati certi estratti per 7900 Comuni da pagamenti 2019 effettuati e certificati a Ragioneria dello Stato, per la quale abbiamo costruito specifici e differenziati benchmark per cluster di dimensione Comune (i famosi costi unitari standard delle PA che da tempo se ne parla e basta.. Cottarelli e altri ne patlano da anni.) ., relativamente a voci specifiche: rtifiuti, energia elettrica, combustibili, manutenzioni, carta pulizie, ecc.
Le spese per abitante sono molto polverizzate e disomogenee per cluster di dimensione popolazione Comune e/o Regione, si tratta di sprechi (visto il tipo di servizio analizzato) e/o tariffe elevate (caso credo poco diffuso visti limiti CONSIP da seguire), che con interventi gestionali, quindi senza significativi investimenti, si possono migliorare molto.
Il confronto con benchmark (che in un contesto polverizzato sono più che efficaci per individuare aree criticità con scostamenti >30%), da noi specificatamente realizzati, ci ha permesso di stimare il saving potenziale che si può tranqullamente valutare attorno al 35-40% (non stupitevi dei valori posso farvi vedere i grafici dove, ad es a fronte di una media di 100 €/anno*abit ci sono molti comuni della stessa diomensione e localizzaione sotto tale valore ma il 50% sopra con valori di 200-250 €/anno*abit !!!), per i rifiuti (la spesa piu grande) con evidenti differenze a livello regionale. Mi pare che in questo periodo, più di altri, ridurre le spese della PA (in questo perimetro circa 4 miliardi/anno, quasi metà di quanto previsto per Sanità nel Recovery Found) consenta allo Stato di chiedere meno prestiti, non mettere tasse a cittadini, ecc., con risparmi da destinare ad altre azioni prioritarie
Siamo in fase di chiusura e a breve lo studio sarà pubblicabile.
Il metodo è replicabile per molte altre voci di spesa dei Comuni e per altre funzioni della PA (Regioni, ASL, ecc.).
Stiamo cercando uno sponsor/committente per recuperare le spese minimali, relative a redazione SW, spese vive, ecc. (almeno 8-10. 000 €) e/o un canale importante che presenti in modo adeguato i risultati della analisi a livello di riscontro nazionale. Credo che chi abbia i dati dello studio potrebbe ad es. porsi, a seconda dei casi, come regolatore dei flussi di trasferimento ai Comuni e/o consulente/assistente delle PA con spese fuori target significative, per seguirli in un percorso di ottimizzazione.
Questa è di certo una azione fuori dal coro. Di certo ai politici e ai sindaci di Comuni che sprecano lo studio non piace!!! permette di compararli sui fatti! !
Trovate il tempo per fare una telefonata e vi illustro uno scenario sconosciuto ai più che fa accapponare la pelle sotto il profilo della spesa delle PA
Vi ringrazio in ogni caso della attenzione che vorrete porre e vi chiedo cortesemente un riscontro (tel 347------- anche negativo
Distinti saluti
ING GERBO ROBERTO
Venerdì 11 dicembre 2020 13:34:40
Dissociatori molecolari per il trattamento dei rifiuti
Salve
Sono venuto a conoscenza che esiste una nuova tecnologia per il trattamento dei rifiuti (DISSOCIATORI MOLECOLARE)
Stando a quanto ho letto sono un vero toccasana per l'ambiente: non inquinano,. sono economici. niente differenziata e altro.
In occasione dei recovey plan fare un programma nazionale per sostituire i vecchi inceneritori obsoleti e inquinanti libererebbe l'Italia da questa annosa piaga piaga
grazie
Pandemia: ne è responsabile solo il virus?