Messaggi e commenti per Massimo Cacciari - pagina 16

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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Cacciari. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Cacciari.

Sabato 7 novembre 2020 12:46:31

La leggo con interesse e la apprezzo anche se sinceramente non tutto del suo pensiero condivido ma è bene non avere un pensiero unico.
Volevo condividere la mia esperienza di "dipendente pubblico" in epoca covid perché ci sono narrazioni che mi fanno ribellare.
Ho il telefono del mio ufficio deviato su cellulare da aprile, quindi sono raggiungibile h 18 (la notte lo spengo). Quando sono in Smartworking metto su la minestra e la lavatrice è vero, ma poi lavoro comunque quasi ogni sera fino alle 23. Processi burocratici che ahimé lo stato impone e non condivido ma che eseguo con cura perché nella mia università tutto vada avanti, i progetti di ricerca, gli assegni le borse ai dottorandi ecc. Infiniti processi invisibili che neppure i miei capi vedono, quando oso spiegare tutti i passaggi per arrivare alla firma preferiscono non ascoltare.
Pago le bollette a mio figlio 36 anni sposato, in cassa integrazione ridottissima causa covid (la ditta fallita ormai chiude entro due mesi) la moglie maestra nido privato rimasta disoccupata. Pago affitto stanza a Padova per mio figlio universitario più vitto e bollette, se recede da contratto e poi riapre la vita non ha un alloggio.
Sono d'accordo con lei che taglino gli stipendi anche a noi pubblici e o pensionati (a me e anche a lei per intenderci).
Ma non potrò più aiutare i miei familiari in grave difficoltà (ho tre figli, 2 nipoti e aiuto con mio marito, anche impiegato, tutti). Mio marito sta per licenziarsi è deciso, ha 64 anni ma anche nel suo ufficio come nel mio 6 persone in meno per pensioni ecc mai rimpiazzate. Nel pubblico chi lavora prende su tutto a parità di stipendio con i furbi e senza riconoscimenti. Mio marito si è rovinato la salute lavorando con uno stress che lo ha rovinato completamente, quindi se ne va con tre anni di anticipo... faremo fuori i risparmi ma aveva iniziato a parlare di...
Insomma è importante conoscere anche altre narrazioni sui dipendenti pubblici.
Odio il reddito di cittadinanza, distruttivo per un essere umano, sono disposta a veder ridotto il mio stipendio di 1400 euro dopo 39 anni di servizio a gestire onestamente milioni di euro. Ma, come aiuterò i miei figli? Dobbiamo proporre anziché solo tagli a noi il "lavoro" di cittadinanza per tutti. Questo dovete dire voi voci ascoltate.
Allora sì, tagliate pure, purché tutti abbiano un lavoro da minimo 1000 netti al mese con pensione inclusa ovviamente, e riduciamo di più a chi prende troppo di più. Ognuno deve fare ciò
che sa fare, le ore sono 24 per tutti, chi ha responsabilità gravi sia coperto da assicurazioni non a suo carico ma uniformiamo su tutti la crisi, parlamentari e governo compresi.
Difficile creare i lavori? Follia dirlo. Il lavoro non manca mai!. Diamo i lavori di cittadinanza non ai singoli, ma a imprese, artigiani, enti pubblici. Ognuno assuma secondo i suoi standard di selezione. Lavoriamo meno e lavoriamo tutti. Italiani nativi e nuovi italiani, questo sì deve proporre. E c'è un mare di psicologi che potrebbero aiutare i datori di lavoro a mettere le persone nei lavori giusti per il loro talento. Da noi mettono gente insicura a gestire progetti complessi e creativi a digitare input su pc... secondo ordini di graduatoria... follie per forza poi la gente non ama il suo lavoro...
Il Pil italiano sta crollando, si buttano bonus come ossa semispolpate ad un branco di cani affamati. Questo solo stanno facendo.
Se non vogliamo dire parole vuote ricordiamo che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro, non sul reddito... di cittadinanza. È il lavoro che rende utile la vita di un essere umano. Grazie

Sabato 7 novembre 2020 08:05:39

Professore buon giorno,
Le faccio i complimenti. Ad oggi è l'unico che ha testimoniato il coraggio di affrontare il tema del privilegio, in questa crisi, dei dipendenti statali che, stando a casa oramai da 8 mesi, non hanno perso neppure un euro anzi stanno incrementando i loro risparmi.
Ci sveglieremo da questa situazione con un'elevata discriminazione sociale.
Il dipendente privato, il professionista, il commerciante più poveri mentre i dipendenti pubblici più ricchi.
Mi auguro che il Suo messaggio venga recepito e affrontato, al più presto, dalla politica.
La saluto.

Venerdì 6 novembre 2020 22:02:46

Gentilissimo dottore le faccio presente che se decidete di tagliare gli stipendi agli statali ed ai parastatali prima dovete togliere molte poltrone parlamento e Senato far pagare la crisi anche a tutti gli onorevoli sindaci... e poi possiamo passare agli statali ed ai parastatali

Venerdì 6 novembre 2020 20:39:58

Signor Cacciari, lei ha ragione quando dice che anche i dipendenti statali devono sagrificarsi come altre categorie, stiamo attenti che i di saggi di tante famigli si sente. potrebbe espoldere da un momento all'altro.

Venerdì 6 novembre 2020 17:37:15

Signor Cacciari, quando dirà che anche i lavoratori dipendenti dovrebbero essere "ritirati" dai 120 miliardi che gli evasori chi paga le tasse?
Evasori che poi si fanno curare nelle cliniche convenzionate pagate dai lavori dipendenti tra cui gli statali.
Non sa più come mettersi in luce e le spara grosse.
Ha imparato a fare il provocatore!
Si candidi alle prossime elezioni per dimostrare come funzionano le sue ricette sociali, economiche, politiche!

con affetto gmb

Venerdì 6 novembre 2020 14:16:36

Lasci in pace gli statali, che pagano le tasse al posto della stragrande maggioranza che le evade, ristoratori compresi! !

Lunedì 2 novembre 2020 19:31:42

Sua conference dai Leolini su Dante molto interessante. Mi piacerebbe condividere riflessioni su aporie dottrinali. Inferno perpetuo o eterno? Nei vangeli stessa parola greca 'aion' usata per 'mondo, secolo presente e futuro, e per vita eterna.. Anche problema predestinazione puo essere affrontato in Modo diverso e risolutivo. Grazie, sia se vorra o non vorra rispondermi

Domenica 1 novembre 2020 17:47:29

Egr. prof. massimo cacciari
caro prof massimo cacciari

non ce bisogno di molte parole nel periodo che ci fanno attraversare

si faccia promotore
della legalità
della giustizia

saremmo in tanti
ad esserle eternamente
grati

grazie grazie. grazie
paolo volpe

Lunedì 26 ottobre 2020 09:27:34

Egregio professore, Lei non finisce di stupirmi. Tempo fa avevo visto un video su You tube in cui sosteneva, con sovrano sprezzo del ridicolo, di fronte ad uno sconcertato teologo, che il dogma della trinità non ha nulla di misterioso, ma anzi va capito per poter essere amato. Penso, e spero, che rivedendosi abbia avuto un sussulto di vergogna. Non fosse altro per il danno che posizioni come la sua fanno, non tanto ai filosofi, quanto alla nobile disciplina della filosofia. Ma un'altra sua perentoria affermazione mi ha fatto trasalire: Leopardi non è assolutamente pessimista. ! Si dà il caso che il grande poeta sia uno degli amori della mia vita (con Spinoza, Mozart e Rembrandt) e che ritengo di conoscere abbastanza bene. Per uno che che ha invocato la morte come liberazione, che ha accarezzato più volte l'idea del suicidio, che ha irriso "le magnifiche sorti e progressive", che ha affermato "funesto per chi nasce il dì natale ", non considerare la categoria del pessimismo significa soltanto provocare o giocare a fare il il bastian contrario. Posizione questa che Lei, peraltro, assume spesso anche nelle frequenti comparsate televisive. ;: Non me ne voglia perchè, tutto sommato, la stimo anche se sono lontano dalle sue posizioni filosofiche.

Mercoledì 21 ottobre 2020 11:03:41

Prof. Cacciari, sono un medico ricercatore delle funzioni della "coscienza" nelle relazioni umane e dell'incomunicabilità. Lei che ho sempre apprezzato come un filosofo conoscitore del pensiero filosofico dalle sue origini ad oggi, sa certamente del dialogo mai risolto fra L'OPINIONE E L'INTUIZIONE. E' di questo che vorrei dialogare con Lei che potrebbe cercare di aprire un confronto dialogico pubblico (sono un ricercatore ignoto) per tentare di sciogliere il nodo gordiano sulla confusione ormai non più sostenibile sull'incomunicabilità che rende oggi le relazioni umane così confuse, e pericolose per la vita. Spero che questo mio appello Le giunga come un messaggio in una bottiglia nel mare magnum del Web. Un saluto, con stima, dott. Girolamo caione

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