Messaggi e commenti per Massimo Cacciari - pagina 15
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Frasi di Massimo Cacciari
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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Cacciari. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Cacciari.
Venerdì 11 dicembre 2020 11:22:46
Giovedì 3 dicembre 2020 18:18:25
Buonasera professor Cacciari mi rivolgo a lei che stimo moltissimo perche' possa dar voce al mio problema ma che non riguarda solo me. Ho un ristorante in Toscana (zona rossa) aperto nel '98, l'agenzia delle entrate non ci ha ancora accreditato i soldi del decreto ristori, perché dicono che il nostro codice ATECO e' vecchio e non si sa quando riusciranno a sbloccare questa situazione. Ora e' possibile che dopo aver introdotto il codice univoco e la fatturazione elettronica debbano rintracciarci con il codice ATECO? e perche' nessuno spiega che si e' creato questo problema e dica cosa dobbiamo fare, noi e tanti altri, per risolverlo? siamo senza un'entrata dai primi di novembre, io ho una famiglia di 5 persone, 2 figli all'università e uno alle superiori, ho due dipendenti e non abbiamo ancora avuto niente! Il decreto rilancio poi prevede un calderone di documenti da presentare che e'una cosa assurda! e gia' si dice che anche per quello i soldi sono solo un terzo di quelli previsti! la prego dica lei qualcosa, siamo una categoria che e' ormai nello sconforto piu' totale, la ringrazio di cuore,
un carissimo saluto,
Carla
Martedì 1 dicembre 2020 14:54:47
Buongiorno professore, sono la zia di Riccardo, un ragazzino che frequenta, con grandissimo profitto, il terzo anno di liceo classico a Conegliano. Il ragazzo ha una conoscenza e una passione per la storia, soprattutto quella di Venezia, che lascia sbalorditi. Dato che non ha nessuna idea di cosa farà’ nella vita (d’accordo, e’ ancora presto!) mi chiedevo se lei tiene qualche incontro con questi ragazzi per aiutarli a scegliere un percorso adatto a loro invece che “ brancolino nel buio “ senza sapere cosa fare quando sarà ora di scegliere la facoltà universitaria. Noi familiari del ragazzo abbiamo una cultura assai modesta e pensiamo di non essere all’altezza di consigliarlo quando sarà il momento.
Se potrà’ fornirmi qualche indicazione in proposito le sarò’ molto grata.
Grazie e cordiali saluti.
Ernestina Da Re (zia paterna di Riccardo Da Re). Orsago (TV)
Venerdì 27 novembre 2020 20:08:41
Buon giorno prof. Cacciari, vorrei mandarle un breve scritto elaborato subito dopo il lockdown che parla degli "effetti covid"(sulla gente, sui governi, sulle abitudini... e sulla paura irrazionale) dove vi è un piccolissimo accenno anche alla sua persona... data la totale identità di pensiero che ho ritrovato in un suo intervento da Bianca Berlinguer, mi piacerebbe che ricordasse Covid anche con il mio breve scritto... come faccio a faglielo avere ? Un saluto, Riccardo Cimbro.
Venerdì 20 novembre 2020 13:57:17
Con l'autorevolezza da cui è investita, se può nei suoi interventi pubblici soffermarsi sempre e sempre di più sull'immensa utilità per il clima e per noi terrestri dell'importanza immane del rimboschimento del pianeta, indispensabile, perchè gli alberi immagazzinano l'anidride carbonica ed emettono ossigeno. un primo passo molto elementare per contenere l'inquinamento che pregiudica i cambiamenti climatici. e nn dimentichi per favore gli animali che sono vittime della crudeltà degli uomini. grazie infinite
Giovedì 19 novembre 2020 21:26:01
Buonasera Massimo,
Lei che ha la possibilità di farlo spieghi alla Gruber che si ritiri... non ha più nulla da dire... complimenti per la sua richiesta di onestà intellettuale di questa pseudo sinistra... suggerisca di parlare di economia vera... non quella dei camerieri e lavapiatti dei cenoni di Natale e Capodanno... grazie
Lunedì 9 novembre 2020 18:28:42
Egregio Prof. Cacciari,
le voglio manifestare un mio pensiero che mi attanaglia da non poco e che mi fa star male.
Lei sa benissimo che stavamo uscendo da una crisi finanziaria molto pesante che ha prodotto danni economici gravi per il nostro paese, sfiorando il totale fallimento.
Tante persone si sono suicidate, anche titolari di aziende che non riuscivano più a garantire lavoro ai dipendenti. E chi non ha trovato il coraggio di farlo oggi vive sotto un ponte e mangia grazie alla Caritas.
Ebbene, quando le cose, forse, iniziavano a migliorare ci è piovuto addosso questo maledetto Covid, virus mortale, che ci ha messo di nuovo in ginocchio.
Alla luce di questo dramma, vengo al pensiero che mi tormenta.
Come vede la vita per tanti italiani è cambiata in peggio ed io non so come faranno a riprendere una vita serena.
Quella che invece non è cambiata è la vita dei nostri politici e di tutte quelle persone che occupano cariche alte, vedi INPS.
Tutta gente che vive con i nostri soldi, con il nostro sudore e con i nostri sacrifici.
Lei parla di patrimoniale, giusto! Però deve dire anche da dove deve partire, nel senso da quale portafoglio deve partire, non certo da noi che viviamo di pensione e abbiamo ancora a carico figli trentenni che non trovano lavoro.
Io voglio partire dall’alto, dal nostro Presidente della Repubblica.
Le sembra giusto che in un momento come questo, dove c’è gente che mangia un giorno sì è un giorno no, se tutto va bene e un uomo solo al comando debba stare in un palazzone che a noi italiani ci costa 300milioni l’anno?
Le sembra giusto dare ad un parlamentare più di 20mila euro al mese, al portaborse (parente) più di 4mila euro al mese, rimborsi spese e affitto 3mila euro al mese, indennità di carica da 400 a 7mila euro? Tutto esenti di tasse.
In più: cellulari, tessera cinema, tessera teatro, tessera autobus, metropolitana, francobolli, viaggi aereo nazionali, pedaggi autostradali, treni, piscina e palestra, aereo di Stato, cliniche, assicurazioni varie, ristoranti, auto con autista. Tutto gratis!
Concludo l’elenco, ma ci sarebbe tanto da citare, con l’ultima notizia riguardante il Presidente dell’INPS prof. Pasquale Tridico che percepiva la misera somma di 66mila euro l’anno e siccome ha tante responsabilità (così qualcuno ha giustificato) glie lo hanno portato a 150mila euro l’anno. Sono 12mila euro al mese, alla faccia di quelli che vivono con pensioni di 600euro al mese.
Le faccio una domanda e la stessa la passo anche come metafora.
Lei Prof. Cacciari, nella sua vita, se si trovasse in difficoltà economica e abituato alla bella vita, toglierebbe il mangiare ai suoi figli per continuare ad andare in una Mercedes di 100mila euro ?
Oppure direbbe ai suoi figli: ragazzi, le cose sono cambiate, la vita bella che abbiamo condotto finora non è più consentita, la Mercedes va sostituita con un’auto più economica e da oggi in poi la nostra vita scende di livello in modo tale che possiamo star bene tutti.
Lei che ha tanto coraggio, queste cose le dica in televisione, faccia capire agli italiani che il paese va resettato, così come si fa con il PC quando entrano i virus.
Non so se farà questo, a me rimane lo sfogo di aver scritto queste cose, peccato che dentro di me non vada via l’amarezza.
Grazie!
Sabato 7 novembre 2020 22:57:51
Egregio Professore,
La ringrazio per aver sollevato il problema di chi, in questa spaventosa crisi, è garantito a prescindere e chi, se fortunato, prende 700 euro di cassa integrazione. Mi auguro che la Sua presa di posizione sollevi una discussione politica come pure mi auguro che un prossimo Suo intervento riguardi una riforma delle pensioni per chi già ci è andato con un'anzianita contributiva vergognosa, anche se previsto ovviamente dalle leggi di allora, ma pur sempre vergognosa. Grazie.
Sabato 7 novembre 2020 14:02:37
Sarei veramente d'accordo con la sua dichiarazione riguardante il contributo che gli statali potrebbero dare alla crisi attuale. Ma dato che loro, e io compresa, siamo tra quelli che pagano le tasse fino all'ultimo centesimo, vorremmo dare una mano a chi veramente ha bisogno. Certo non a chi presenta un falso fatturato e/o evade le tasse.
Sabato 7 novembre 2020 12:46:31
La leggo con interesse e la apprezzo anche se sinceramente non tutto del suo pensiero condivido ma è bene non avere un pensiero unico.
Volevo condividere la mia esperienza di "dipendente pubblico" in epoca covid perché ci sono narrazioni che mi fanno ribellare.
Ho il telefono del mio ufficio deviato su cellulare da aprile, quindi sono raggiungibile h 18 (la notte lo spengo). Quando sono in Smartworking metto su la minestra e la lavatrice è vero, ma poi lavoro comunque quasi ogni sera fino alle 23. Processi burocratici che ahimé lo stato impone e non condivido ma che eseguo con cura perché nella mia università tutto vada avanti, i progetti di ricerca, gli assegni le borse ai dottorandi ecc. Infiniti processi invisibili che neppure i miei capi vedono, quando oso spiegare tutti i passaggi per arrivare alla firma preferiscono non ascoltare.
Pago le bollette a mio figlio 36 anni sposato, in cassa integrazione ridottissima causa covid (la ditta fallita ormai chiude entro due mesi) la moglie maestra nido privato rimasta disoccupata. Pago affitto stanza a Padova per mio figlio universitario più vitto e bollette, se recede da contratto e poi riapre la vita non ha un alloggio.
Sono d'accordo con lei che taglino gli stipendi anche a noi pubblici e o pensionati (a me e anche a lei per intenderci).
Ma non potrò più aiutare i miei familiari in grave difficoltà (ho tre figli, 2 nipoti e aiuto con mio marito, anche impiegato, tutti). Mio marito sta per licenziarsi è deciso, ha 64 anni ma anche nel suo ufficio come nel mio 6 persone in meno per pensioni ecc mai rimpiazzate. Nel pubblico chi lavora prende su tutto a parità di stipendio con i furbi e senza riconoscimenti. Mio marito si è rovinato la salute lavorando con uno stress che lo ha rovinato completamente, quindi se ne va con tre anni di anticipo... faremo fuori i risparmi ma aveva iniziato a parlare di...
Insomma è importante conoscere anche altre narrazioni sui dipendenti pubblici.
Odio il reddito di cittadinanza, distruttivo per un essere umano, sono disposta a veder ridotto il mio stipendio di 1400 euro dopo 39 anni di servizio a gestire onestamente milioni di euro. Ma, come aiuterò i miei figli? Dobbiamo proporre anziché solo tagli a noi il "lavoro" di cittadinanza per tutti. Questo dovete dire voi voci ascoltate.
Allora sì, tagliate pure, purché tutti abbiano un lavoro da minimo 1000 netti al mese con pensione inclusa ovviamente, e riduciamo di più a chi prende troppo di più. Ognuno deve fare ciò
che sa fare, le ore sono 24 per tutti, chi ha responsabilità gravi sia coperto da assicurazioni non a suo carico ma uniformiamo su tutti la crisi, parlamentari e governo compresi.
Difficile creare i lavori? Follia dirlo. Il lavoro non manca mai!. Diamo i lavori di cittadinanza non ai singoli, ma a imprese, artigiani, enti pubblici. Ognuno assuma secondo i suoi standard di selezione. Lavoriamo meno e lavoriamo tutti. Italiani nativi e nuovi italiani, questo sì deve proporre. E c'è un mare di psicologi che potrebbero aiutare i datori di lavoro a mettere le persone nei lavori giusti per il loro talento. Da noi mettono gente insicura a gestire progetti complessi e creativi a digitare input su pc... secondo ordini di graduatoria... follie per forza poi la gente non ama il suo lavoro...
Il Pil italiano sta crollando, si buttano bonus come ossa semispolpate ad un branco di cani affamati. Questo solo stanno facendo.
Se non vogliamo dire parole vuote ricordiamo che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro, non sul reddito... di cittadinanza. È il lavoro che rende utile la vita di un essere umano. Grazie