Messaggi e commenti per Massimo Cacciari - pagina 10
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Frasi di Massimo Cacciari
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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Cacciari. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Cacciari.
Mercoledì 8 settembre 2021 10:11:59
Martedì 7 settembre 2021 22:56:05
Ciao Massimo
Sono un padre di famiglia no vax (di questo vax) ti seguo da un bel pò di tempo perché secondo me sei persona sganciata da tutti i lacciuoli che ne impediscano la libera espressione.
La domanda che vorrei farti è questa:
I monoclonali so stati autorizzati come cura contro il covid... e da quanto leggo ad ottobre ci saranno ben 10 cure monoclonali contro di esso con i monoclonali, perché nelle trasmissioni non se ne parla? E una cazzata o si deve tener alta l'attenzione sul vaccino entro quella data per il massimo profitto sino a quella data? Ammetto la mia forte ignoranza e mi rivolgo a te con un pò disperazione perché non trovo risposte che mi tranquillizzi o in mezzo a questo mare di ca**ate
Grazie se mi risponderai.
Ermedes di Padova
Martedì 7 settembre 2021 15:52:39
El Cacciari el ga la partita iva
Ostia! l'ho sentita a rete 4, ho sempre pensato che fosse un dipendente pubblico benestante, ora sembra come me, una partita iva che arranca con poche prospettive verso la pensione. Sicchè in Italia siamo in dittatura, professore ho fatto la terza media e male ma me ne sono accorto 5 lustri fa da quando non ho più votato.. Ogni tanto la sento e sono sempre d'accordo con lei, il problema però e tutto suo perchè io non ho mai cambiato idea nella vita, dicono che solo gli idioti non cambiano idea! Benvenuto nel Club.
Mi scuso se lo scritto è un po' ruvido nell'estetica e nella sostanza, ma sa di leccaculo in giro ce ne sono fin troppi.
Cordiali saluti Paolo Monis
Martedì 24 agosto 2021 14:48:30
Caro Professor Cacciari, ho seguito oggi - 24 agosto - il programma RAI "QUANTE STORIE" nel corso del quale è stato presentato il Suo saggio "Il lavoro dello spirito" che dovrò acquistare, spero, presso la Libreria Giunti qui al Centro Commerciale, ma intanto Le voglio rivolgere una domanda:.
Ecco, se la politica deve di necessità essere una professione, a chi volesse esercitare la professione del politico, non dovrebbe essere richiesta un' adeguata preparazione accademica così come si richiede per esercitare qualsiasi altra professione, attraverso il conseguimento di un titolo accademico che certifichi una conoscenza - almeno di base - dei fondamenti delle relazioni tra ordine giuridico e ordine politico, tra economia e politica e dei rapporti scienza/politica, dei principi fondamentali di sociologia e statistica, oltre ad una buona conoscenza della lingua inglese (aggiunga Lei altre materie fondamentali per il CORSO DI PREPAZIONE PER ACCEDERE ALLA CARRIERA POLITICA IN ITALIA).. Io non penso che sia un'idea peregrina come spesso mi sento dire - con mal celata ironia - dagli amici con cui si discute di politica.
Accetti i miei più cordiali saluti.
Gerry Visentin
Cavaion Veronese - Via ------- 17
Sabato 14 agosto 2021 19:28:45
Anche io ho insegnato per 42 anni ma ritengo che non sia necessario avere insegnato per così tempo per non restare indifferenti sul L Zan.
Non è necessario essere studentessa liceale e appassionata di educazione civica per avere un concetto alto della Legge. Mia mamma e mio babbo non avevano la quinta elementare ma da loro ho imparato il concetto di legge e del suo rispetto.
Perchè ritieni che il tuo sia stato un insegnamento personalizzato mentre quello degli altri è deleterio, a gamba tesa, calato dall'alto, che non tiene conto del delicato percorso degli alunni, ideologico, del pensatore "illuminato" di turno?
Mi sembri tanto Cacciari al femminile!
Può darsi che il DL Zan contenga prepotenze e sia irrispettoso. Mi dici quali sono i punti che tu ritieni prepotenti e irrispettosi delle capacità dei docenti?
Dove vedi nel DL Zan "una risposta a una domanda che non si pone"? In altre parole: quale è la domanda che il DL Zan non si pone e la risposta che dà?
E quale sarebbe la formazione pedagogica, psicologica e scientifica degli ultimi anni che invece è in tuo possesso e che contraddice quali parti del DL Zan?
Tante belle parole affermative che però non consentono il dialogo perchè manca il contenuto.
Quale è la parte del DL Zan che non tutela la libertà di insegnamento e viola la Costituzione?
Visto che ti hai vantato il tuo amore per l'educazione civica, dovresti sapere che, piacente o spiacente, è la Corte costituzionale la deputata a stabilire la costituzionalità o meno di una norma. Non io, non tu, non Cacciari.
Ancora: quale parte del DL Zan non favorisce il "consolidarsi di un contesto sano, dove le relazioni non siano condizionate da ideologie e da elementi divisivi"?
Conosci una legge non divisiva? E perchè non è divisiva? Persino il semaforo rosso per qualcuno è divisivo.
Se è divisivo il contenuto del DL Zan, è divisivo anche chi la pensa diversamente e ha proposto emendamenti. O no?
Di nuovo: quale parte del DL Zan introduce una forma di violenza nelle aule scolastiche?
Forse che uno su 200 giorni di scuola è un famigerato obbligo divisivo? Perchè allora non ti lamenti della giornata della Repubblica, del primo maggio, del 25 aprile, di Natale, di pasqua?
Affermi: "È difficile rintracciare, in questa proposta, criteri di ragionevolezza, di logica, di ampiezza culturale".
Ma non impossibile.
Ti risulta invece facile, senza dimostrarlo, che nel DL Zan "c’è solo la volontà di tacitare qualsiasi altra posizione educativa"..
Allora chi vorrebbe vietare la giornata cosa è?
Ma soprattutto ci sono due casette che mi preme esporti anche se per ultimo:
1) non sono un fanatico del DL Zan
2) hai scritto: "Abbiamo già un sistema legislativo che punisce ogni forma di violenza e tutela qualsiasi cittadino".
Ebbene:
a) i detrattori del DL Zan, sono disposti ad aumentare le pene pur di non fare passare il DL Zan. Come ideologismo non c'è male.
b) se come ritieni tu, sono più che sufficienti le norme punitive attuali, perchè la violenza sui non normali (ho semplificato) continua a imperversare?
con affetto gmb
Venerdì 13 agosto 2021 19:36:06
DL Zan, ovvero l'educazione imposta dall'alto
Ho insegnato per 42 anni e non posso restare indifferente al dibattito sul disegno di legge: “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.
Da studentessa liceale, da grande appassionata di Educazione civica, ho sempre avuto un concetto alto della Legge. Per me una proposta di legge non è semplice ripetizione di norme già definite dagli ordinamenti dello Stato, ma è una novità che tiene comunque presenti più fattori in gioco, dovendo interessare una nazione intera.
Abbiamo già un sistema legislativo che punisce ogni forma di violenza e tutela qualsiasi cittadino. Alla base dalla nostra cultura occidentale, c’è il concetto di “persona” (che esprime la singolarità di ogni individuo), concetto assoluto ed imprescindibile, che non dipende dall’appartenenza ad un gruppo né è legato ad una specificità di qualsiasi genere.
Una legge, tuttavia, ha anche una forte connotazione educativa nei confronti delle nuove generazioni.
Ecco, nella mia esperienza di scuola, ho sempre creduto nell’insegnamento personalizzato, cioè nell’aiutare ogni alunno, in quanto persona unica, a trovare la propria strada, il proprio interesse, la propria motivazione, in vista di un percorso originale, dove la libertà si coniuga con la responsabilità, di fronte alla propria vita ed alla comunità dove si è inseriti.
Nel mio percorso di ricerca pedagogica mi sono accorta di quanto deleteri fossero interventi e proposte a gamba tesa, calati dall’alto, che non tenevano conto del delicato percorso degli alunni. Queste imposizioni, purtroppo frequenti nella scuola, derivanti da mode, da ideologie o dalle idee del pensatore “illuminato” di turno, rischiano di compromettere lo sviluppo armonico della persona, che ha bisogno del suo significato e del suo tempo per crescere nel contesto della scuola, sostenuta dagli insegnanti che ne conoscono i punti di forza e le fragilità.
Questo ddl ha le caratteristiche di un intervento prepotente e irrispettoso della capacità dei docenti di individuare il momento giusto per introdurre contenuti e riflessioni nel contesto classe o su domande specifiche di un alunno.
Il teologo protestante Reinhold Niebuhr sosteneva che «Non esiste niente di più incomprensibile della risposta a una domanda che non si pone”. È proprio il caso del ddl in questione (ideologico e moralistico), che vuole indirizzare culturalmente la scuola ed imporre una visione elitaria dell’educazione.
Questa proposta non tiene conto di tutta la formazione pedagogica, psicologica e scientifica degli ultimi anni. Sì, scientifica, perché non si poggia su dati concreti dal punto di vista dell’apprendimento e dell’insegnamento, né considera il fattore tempo, collegato al bisogno dello studente ed alla scelta del docente, in quella che è la relazione indispensabile per una crescita armonica delle comunità di apprendimento.
E non è solo un problema di autonomia scolastica, ma di rispetto della libertà di insegnamento del singolo docente, come garantita dalla Costituzione.
Le leggi hanno il dovere di favorire il consolidarsi di un contesto sano, dove le relazioni non siano condizionate da ideologie e da elementi divisivi.
Questo ddl, al contrario, introduce una forma di violenza nelle aule scolastiche imponendo iniziative ed obblighi, come, ad esempio, la famigerata giornata nazionale che si vuole introdurre nel calendario scolastico.
È difficile rintracciare, in questa proposta, criteri di ragionevolezza, di logica, di ampiezza culturale; c’è solo la volontà di tacitare qualsiasi altra posizione educativa.
Dott. ssa Anna Rita Prioretti
Docente di ruolo nella Scuola dell’Infanzia statale, in pensione
Anna Rita Prioretti. Via ------- 11. Civitanova Marche.
Venerdì 13 agosto 2021 18:53:27
Buongiorno... chiedo disponibilità per un incontro/dibattito a Mantova sul tema " Democrazia Oggi " - il mio contatto 335-------
Giovedì 12 agosto 2021 20:09:28
L' ho sentita oggi pomeriggio a radio Uno e mi compiaccio di quello che ha detto, dottore:: peccato che l' intervistatore abbia fatto ostruzionismo. Mi consenta cmq di lasciarLe questa citazione come ulteriore traccia. Io apparterrei alla categoria da eutanasizzare, e la cosa non mi sconfinfera ne poco ne punto! Sto sopportando questo Stato di Psicopolizia. malvolentieri, da 18 mesi, ma le trame le seguo sin dal lontano 1980! Legga per favore quanto segue e... inorridisca!
Una buona serata
Bruno
Treviso
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A proposito di citazioni, eccone una dell' economista, saggista e banchiere francese Jacques Attali: ben 40 anni fa. Hanno avuto tutto il tempo di pianificare!
Jacques Attali, an elite advisor to François Mitterrand (former President of France) said this in 1981, and published it in his book: “Brief History of the Future”, published in 2006.
“In the future it will be a question of finding a way to reduce the population. We will start with the old man, because once he is over 60-65 years old, man lives longer than he produces and it costs society dearly.
Then the weak and then the useless who do not contribute anything to society because there will be more and more, and especially finally the stupid.
Euthanasia directed at these groups; euthanasia must be an essential instrument of our future societies, in all cases.
Of course, we will not be able to execute people or organize camps. We will get rid of them by making them believe that it is for their own good.
Too large a population, and for the most part unnecessary, is something economically too expensive. Socially, it is also much better for the human machine to stop abruptly rather than gradually deteriorate.
We won’t be able to pass intelligence tests on millions and millions of people, you can imagine!
We will find something or cause it; a pandemic that targets certain people, a real economic crisis or not, a virus that will affect the old or the elderly, it does not matter, the weak and the fearful will succumb.
The stupid will believe it and ask to be treated. We will have taken care of having planned the treatment, a treatment that will be the solution.
The selection of idiots will therefore be done by itself: they will go to the slaughterhouse alone. “
Orrendo! Al confronto, Herr Doktor Goebbels, era un angioletto!
Sabato 7 agosto 2021 14:43:39
Mi rivolgo al filosofo e all'uomo che, di fronte ad un'onda enorme, tsunami di prepotenti certezze e di preoccupante e disarmante unanimità, ha saputo osservarla, fermarsi e frontalmente opporvisi senza timore di esserne travolto. Il suo coraggio di uomo e di filosofo probabilmente non le sarà mai perdonato ma resterà impresso nella memoria e nella storia di questo paese. Grazie!
Venerdì 6 agosto 2021 13:48:44
Was bleibt?
Caro prof. Cacciari (mi permetta di rivolgermi a Lei con affetto), sono da vent'anni docente di lingue straniere, germanista di formazione, prossimamente espulsa dalla scuola via decreto legge in quanto non vaccinata. Desidero ringraziarLa per il coraggio che sta dimostrando a difesa dello Stato di Diritto e contro la deriva autoritaria italiana, che nell'indifferenza generale ci sta trasformando da cittadini di una democrazia occidentale a sudditi di uno Stato totalitario.
L'assenza di un dibattito che possa dirsi tale a qualsiasi livello, l'irrilevanza argomentativa nei giornali e in televisione rispetto a questa drammatica escalation illiberale, la irreperibilità di contributi critici di giuristi e intellettuali, la quotidiana propaganda e pressione psicologica a cui tutti siamo costantemente sottoposti mi fanno ormai disperare.
A questo punto, Jedem das Seine: se la mia inclinazione personale, la mia formazione umana e cristiana, i miei studi, le mie letture, i miei sforzi educativi tesi a promuovere nei miei studenti la conoscenza storica, il pensiero critico, l'esercizio della libertà conducono ormai senza più compromessi alla discriminazione, alla riprovazione di parenti, amici, colleghi, studenti, famiglie..., alla morte professionale e sociale... non potrò che accettarle. Provando democraticamente a dissentire.
Mi ritenga quindi a Sua disposizione (insieme a mio marito Piero Tozzi) per qualsiasi iniziativa di libertà.
Cordialmente
gabriella aimassi, alba