Messaggi e commenti per Massimo Gramellini - pagina 20

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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Gramellini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Gramellini.

Giovedì 13 maggio 2021 18:18:16

Non sapevamo di essere girasoli: un romanzo che parla di scuola


Ho pubblicato un romanzo che parla di scuola


Buongiorno, sono una ex preside e ho pubblicato un romanzo dal titolo: " Non sapevamo di essere girasoli" edito dalla casa editrice BUCKFAST di Pecetto Torinese.
Io abito ad Asti.. Trattasi di una realtà scolastica romanzata. Sono un'appassionata lettrice, apprezzo molto i suoi libri e seguo il programma: " Le parole della settimana".
Il tema scuola è stato trattato più volte durante il programma da lei condotto, per cui ho pensato di scriverle. Ho seguito con particolare interesse la puntata in cui erano ospiti il prof. Vecchioni e Dacia Maraini. Sarebbe per me un grande onore se volesse prendere in considerazione il mio libro, che tratta temi d'attualità pur riferendosi a vicende degli anni '80. Il libro è sul sito: www. buck fastedi zio ni. it
Invio il comunicato stampa con la presentazione del testo ad: ------- Grazie mille per l'attenzione

Martedì 11 maggio 2021 16:22:27

Diritti umani in Palestina


Parola della settimana: diritti umani
Le scrivo in riferimento alla drammatica situazione della Palestina, che perdura ormai da tanti anni richiamando l’attenzione dei media solo in occasione di eventi particolarmente eclatanti e trascurando la disperazione del vivere quotidiano nei territori OCCUPATI, dove il rispetto dei diritti umani viene abitualmente violato dal governo israeliano. Violazioni che avvengono contravvenendo la legislazione internazionale e le delibere delle Nazioni Unite e con il colpevole silenzio di gran parte della stampa e delle trasmissioni di informazione e di approfondimento di tematiche sociali e politiche.
Mi rivolgo a Lei per chiederLe di dare spazio ad un dibattito esaustivo sulla questione palestinese, dando voce anche al dissenso dei pacifisti palestinesi, israeliani ed internazionali, che insieme, da anni, manifestano contro il sistema di apartheid instaurato da Israele denunciando le violenze e gli abusi che i Palestinesi vivono quotidianamente sulla loro pelle.
Certa della Sua attenzione, porgo distinti saluti.
Miriam Silvestri
AssopacePalestinaVenezia
Assopace Palestina
Organizzazione di Volontariato
htt p: //w ww. assopac epal estina. o rg/

Martedì 11 maggio 2021 09:29:04

Biancaneve


Caro Gramellini,
enorme riscontro mediatico per il caso Biancaneve, ora, ho il sospetto che sia stato montato ad arte da chi non ne puo' piu' di questo soffocante conformismo perche' se
se qualcuno ha seriamente mosso quella denuncia la stupidita' umana e' veramente cio' che rende meglio l'idea dell'infinito...
Bene, che mi risulti nessuno, o quasi, ha mai sollevato la questione della sterminata' quantita' di pornorafia oltre ogni limite accessibile a qualunque bambino dotato di smartphone (telefono intelligente ? Mah) qualcuno si e' limitato a constatare che l'entertainment fa da traino alle nuove tecnologie, infatti per rimanere ai tempi piu' recenti il mercato delle videocassette, dei DVD, della TV a pagamento, per non dire delle piattaforme web e' esploso iniettando massicciamente pornografia.
Le parlo con cognizione di causa; anni fa tenni come ospite una lezione alla Sapienza in cui il relatore precedente era un dirigente dell'allora TELE+ che spiegava che non sarebbe stato un disastro non ottere i diritti per il calcio perche' loro sostanzialmente vendevano pornografia in "pacchetti" mascherati anche da canali per bambini.
Ergo quando assisto a quest'orgia di politically correctness la mano corre istintivamente alla fondina.
Sono un suo quasi coetaneo (1962) il massimo che potevamo fare era consultare l'enciclopedia medica, il calendario dal meccanico o dal barbiere e, piu' grandicelli, fregarsi Playboy dal giornalaio (che lo sapeva benissimo).
E le ragazze erano un mistero meraviglioso.

Saluti e grazie per la lettura

Alberto Croci
-------, 79
43039 Salsomaggiore Terme (PR)

Lunedì 10 maggio 2021 00:05:36

EX cittadini italiani


Buonasera, con grande tristezza ho ascoltato Erri de Luca parlare, senza che ci fosse un cenno di contradditorio, dei terroristi in attesa di estradizione come di cittadini ex italiani. Saranno anche ex italiani ma restano assassini senza ex. Un intervento sarebbe stato doveroso per le non ex vittime.
Carola Trucco

Domenica 9 maggio 2021 17:03:19

Gentile Ada. La stringo in un forte abbraccio, partecipo, è poca cosa lo si, a modo mio a questa sofferenza, al senso di impotente frustrazione o non so come spiegarlo che prova. Sicuramente la vita l’ha resa una donna coraggiosa e forte. Sia fiera di se stessa, le auguro da... ieri in avanti che arrivino lunghi momenti di gioia. Paola Quatraro

Domenica 9 maggio 2021 11:01:13

Erri


Che delusione sentire il sig. De Luca esprimere bellissimo concetti sul rapporto tra genitori e figli e poi parlare degli ex - terroristi come cittadini francesi e lei Gramellini muto inerte e suoi ospiti pure. Se si indigna per i morti sul lavoro si deve indignare anche per i morti dei terroristi e non ossequiare il solito intellettuale che a distanza di anni pensa ancora che sparare a giudici, poliziotti fosse giustificato dai tempi. Ha perso molti punto di gradimento ! !

Domenica 9 maggio 2021 08:41:23

Una giornata da ladra di centimetri


Sono la mamma di una bambina diabetica, la figlia di un padre morto durante il lockdown e oggi, anche la figlia ladra di una madre malata di Alzehimer.
Ho avuto contatti con la Sanità pubblica da sempre, per mia sfortuna, ma questa riflessione aperta non è uno sfogo né una necessità di compatimento. Vuole essere la fotografia di un momento difficile e da guardare con Speranza (anche come massima istituzione della Sanità pubblica!).
Mia figlia ha avuto il suo esordio a 5 anni. Sono uscita dal Bambin Gesù con mia figlia sulla mano destra e uno zaino sulla sinistra pieno di aghi, e strumenti di cui non sapevo cosa fare. Sapevo solo che tutto quello che mi era stato detto non era molto chiaro per me e il mio compagno e che potevo fare degli errori irreparabili.
Due giorni dopo ero al Policlinico Torvergata, in un atrio di un padiglione pieno di gnomi e fatine sui muri, accolta da un equipe di medici che ci hanno presi e curati tutti … diabete o no. Hanno curato il fisico e la mente e ci hanno restituito la dignità e il valore di famiglia che avevamo perso in 5 giorni di disgregazione totale.
Durante il lockdown sono corsa in ospedale per mio padre. Sapevo che era stato portato in ambulanza e sapevo che stava male. Non aveva il covid, ma davanti a me, quella mattina, solo una porta a vetri chiusa e una fila di parenti con buste in mano da consegnare e domande da porre a uomini e donni senza più volti.
Eravamo tutti solo occhi spauriti.
Io non ne ho fatte molte di domande anche perché non avevo molte informazioni, ma un medico mi ha invitato ad entrare in reparto. Entravo solo io. Mi è stato detto di stare solo un minuto e quel minuto ha consegnato a me, e alla mia memoria, la consapevolezza e il valore di un saluto di commiato. Quello che tanti non hanno avuto la fortuna di lasciare in questo periodo!
Salutare qualcuno che si conosce è educazione, accompagnare alla morte un padre è un atto necessario. Ti fa sentire meno in colpa per il fatto di rimanere vivo, con il suo solo ricordo.
Sabato, dopo sette lunghi mesi, e dopo aver seguito una scrupolosa procedura preingresso comprensiva di tampone, prevista dal dittatore sanitario (concedetemi la licenza poetica), sono andata nella struttura dove mia madre soggiorna. Avevo un mazzo di fiori in mano e un sacco pieno di vestiti.
I fiori erano per la festa della mamma. Ma la mia poesia e l’emozione che mi aveva portato a non dormire la sera precedente, si è ben presto incontrata con la realtà di una regola ferrea. Un metro di distanza.
Sono entrata in un atrio, sorvegliata a vista dal dittatore sanitario e da un altro medico, e mia madre è stata posta ad un metro da me. Lei non parla, non mi riconosce, ma forse può sentirmi. Mi è stato però ricordato di non toccarla e non avvicinarla in alcun modo, perché quella è la regola. E allora cerco tra i ricordi veloci dei miei libri di giurisprudenza e da qui la mia riflessione. Non ricordo una regola che impone un metro di distanza dalla propria mamma a meno di un provvedimento specifico. C’era invece una regola scritta sulla nostra Costituzione che parlava di diritto alla salute, come di un diritto fondamentale per l’individuo, ma forse mi chiedo se questo diritto contemplasse il diritto al calore umano!
“sa, c’è il Covid…” mi ricorda la psicologa della struttura. Come se qualcuno di noi potesse mai averlo dimenticato! E allora mi chiedo se chi mi sta davanti sta curando mia madre o sta proteggendo il suo capitale, dal momento che pago 2. 300 euro al mese per non vederla più!. Ma non avrò risposta e se l’avrò, sarà che in questo momento è necessario per la salute di tutti. E allora forse, dopo questo periodo dovremo rivedere qualcosa. Il diritto alla salute dovrà essere tirato a lucido, rispolverato e rinfrescato perché nel frattempo si sarà portato via il diritto alla cura, all’affetto, alle carezze, in nome del diritto o del dovere a rimanere in vita (come nel caso di mia madre). E allora io cerco di avanzare. Un centimetro per volta e cerco di ingannare la sensazione che ho, di non rispettare una regola.
Nel frattempo io rimango in attesa di vedere sul sito della Regione Lazio una ordinanza che mi restituisca il diritto ad abbracciare mia madre, prima che muoia.
P. S. La struttura di Torvergata è stata chiusa

Alda Moretti

Sabato 8 maggio 2021 22:15:07

Sicurezza sul lavoro


Gentile Massimo Gramellini,
Ho appena assistito alla sua trasmissione su RAI 3 le parole della settimana, la ringrazio con tutto il cuore per il suo intervento finale riguardante le morti sul lavoro e la situazione del personale dei Dipartimenti di Prevenzione addetto ai controlli! !
Sono Milva Carnevali, dal 1982 (anno in cui a seguito dell'applicazione della legge di riforma sanitaria 833/78 i compiti di prevenzione e controllo per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro furono trasferiti dal Ministero del Lavoro al Ministero della Salute) nel quale furono aperti i servizi di prevenzione sul lavoro nelle ASL a Bologna opero ininterrottamente come tecnico e ho vissuto tutti i cambiamenti organizzativi e normativi intervenuti in questi anni.
Concordo pienamente con le sue conclusioni riguardo alle responsabilità e a volontà di indirizzare le risorse in altri aspetti senza alcun rispetto per la vita delle persone. Avrei tanti pensieri da esprimere non posso e non voglio dilungarmi, sento però ancora il bisogno di ringraziarla nuovamente.
Grazie ancora
Milva Carnevali operatore tecnico del l'Unitá Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro EST e del Dipartimento di Sanità Pubblica drll'AUSL di Bologna

Sabato 8 maggio 2021 21:57:15

Buona sera, la seguo da tanto tempo. L'ascolto da quando lavorava con Fabio Fazio ed ora alle Parole.
Volevo dirle che la puntata di oggi, per gli ospiti Simone Cristicchi e per Erri De Luca, oltre al suo finale, mi ha emozionata.
Ho sento tante belle e vere parole.
Grazie mi ha fatto compagnia e bene.
Buona vita

Sabato 8 maggio 2021 21:42:57

Caro Gramellini, avrei voluto che avesse chiesto conto a Erri de Luca della sua presentazione del libro della Brigatista ROSSA barbara Balzerani. !

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