Messaggi e commenti per Massimo Gramellini - pagina 22

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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Gramellini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Gramellini.

Sabato 1 maggio 2021 16:53:51

La "scuola fai da te" della Puglia: un suicidio assistito


Caro Dott. Gramellini,

Mi chiamo Roberto Romito e sono un ex preside, ora presidente regionale per la Puglia dell’ANP, Associazione Nazionale Presidi.

Sono anche fan della sua rubrica “Il Caffè”, che leggo sempre per prima sul Corriere e che apprezzo per la profondità di analisi e la capacità di denuncia di storture e problemi della nostra società condotte - con grande abilità di sintesi - attraverso l'apparente lievità dell'ironia e del sarcasmo, di cui la considero un maestro.

Sarei lieto, e molti con me fra coloro che vorrebbero salvare ciò che residua della credibilità della scuola italiana, di vedere all'opera “Il Caffè” nella denuncia di quanto sta avvenendo qui in Puglia.

Le sarà sicuramente noto che da molti mesi ormai - nella quasi totale indifferenza dei politici nazionali - in Puglia la frequenza scolastica non è più regolata dalla consueta prassi che trae origine dal dettato costituzionale (art. 34: l’istruzione è obbligatoria e gratuita), che tutti da sempre abbiamo conosciuto e rispettato (magari, da studenti, con qualche mugugno) e per la quale a scuola si deve andare, a meno di giustificato motivo valutato dal preside. È una regola non da poco, sulla quale si fondano la stabilità e l'organizzazione del servizio scuola, senza le quali è inutile discettare di didattica, competenze, conoscenze, di formazione del capitale umano e quant'altro.

La regola qui in Puglia, inopinatamente adottata da mesi dal governatore Emiliano con proprie continue e ossessive ordinanze, è che invece a scuola ci va chi vuole e quando vuole. E che meno ci si va, meglio è. Proprio così: e tutto ciò in nome della prevenzione del contagio da COVID19. Il governatore - unico fra i suoi colleghi - sostiene che per tale motivo a nessuno può essere imposto l'obbligo di frequenza scolastica previsto dalla Costituzione in quanto su di esso prevarrebbe senza discussione l'altro diritto costituzionale, quello alla salute; e che quindi le sue ordinanze sulla “libertà di frequenza” scolastica costituiscono una misura di salvaguardia della salute pubblica, adottata in nome dell'emergenza sanitaria mediante l'esercizio dei suoi poteri derogatori in materia rispetto alle misure più lievi previste dal decreto-legge del Governo (per le zone arancioni come la Puglia e per le gialle, tutti a scuola senza eccezioni fino alla terza media e almeno il 70% degli studenti delle superiori in presenza).

Non avremmo avuto nulla da eccepire se Emiliano avesse disposto, sempre in nome dell'emergenza sanitaria che caratterizzerebbe la Puglia rispetto al restante territorio nazionale, misure limitative diverse, tipo l'imposizione di aliquote di presenza inferiori rispetto a quelle governative o, meglio ancora, se avesse lasciato alla competenza dei sindaci la chiusura delle scuole, laddove si rendesse necessaria. Senza toccare le regole di funzionamento delle scuole in materia di frequenza che, sia detto en passant, non sono di competenza regionale bensì statale, anche alla luce della mai abbastanza deprecata riforma del Titolo V della Costituzione.

Invece Emiliano interviene con una misura che scarica in modo casuale sulle famiglie e sugli stessi studenti la responsabilità di valutare (con gli strumenti “scientifici” del proprio sentiment, delle contingenze familiari e del … sentito dire) il rischio di contagio che correrebbero nel frequentare le scuole. Nonostante queste ultime siano ambienti sostanzialmente sicuri, come mostrato dalle indagini e dalle valutazioni condotte in merito.

È del tutto evidente che tale scarico copre l’incapacità e i fallimenti del governatore di mettere in sicurezza il territorio, organizzando adeguatamente con misure all'altezza della situazione quanto - intorno e all’interno della scuola - è di competenza regionale, ossia sanità, trasporti pubblici, edilizia scolastica, tracciamento dei contagi, etc.

Il risultato, devastante, è sotto gli occhi di tutti: dall'infanzia alla terza media in Puglia frequenta oggi in presenza non più del 55% degli alunni; nelle superiori siamo neanche al 7%, con “buchi neri" di frequenza zero (!) in molte scuole. Non mi dilungo nell'analisi e nella valutazione dei conseguenti danni sui nostri ragazzi, che verranno apprezzati nei prossimi mesi ed anni in termini di notevole aumento della dispersione scolastica e della deprivazione educativa e culturale.

In particolare per le superiori siamo in presenza di un vero e proprio suicidio assistito della scuola. Assistito dallo stesso governatore, che in modo ruspante e sfacciatamente populista fa leva sulle convenienze personali e sulle inclinazioni elusive rispetto al proprio dovere di una parte non piccola di studenti (minorenni, ma che decidono loro e non i genitori se andare o non andare a scuola) inducendoli esplicitamente a non frequentare pena le interrogazioni a cui verrebbero sottoposti in classe dai loro docenti. Può vedere il video scaricabile dal link ht tps: //youtu. be/mEe ncq2 DANs con Emiliano che interloquisce “simpaticamente" con alcuni studenti leccesi. Siamo alla pochade, con contorno di orecchiette e cozze pelose …

E giunge voce che alcuni docenti (vaccinati, stipendiati e a casa in smart working), purtroppo stiano facendo le stesse pressioni sui loro studenti …

Nell'indifferenza generale, non esiterei ad adoperare almeno l'arma dell’ironia, per portare il problema ad un'attenzione meno distratta da parte di politici e opinione pubblica. Ci affidiamo al filo tagliente della sua penna …

Grato di quanto vorrà fare, e sempre disponibile ad ogni eventuale approfondimento (il mio telefono è 335 -------) le rinnovo la mia stima e la saluto cordialmente.

Buon primo maggio.

Roberto Romito

Presidente regionale ANP Puglia

Sabato 1 maggio 2021 14:14:06

Vorrei capire


Buongiorno.
Ho trovato tra le pagine del Corriere la pubblicità di MBA ED, secondo cui ‘chi sei è più importante di quello che sai’. Credo che una certa autostima sia d’aiuto nel percorso di vita, ma ultimamente mi imbatto in persone che sono fermamente convinte di valere, che pretendono pertanto di avere, che si sentono in diritto di denigrare, senza che alla loro presunta superiorità corrisponda una certa cultura/sapienza - con tutto ciò che comporta. Un ‘chi sei’ ignorante non farà qualche danno? E gli ignoranti, forti del diplomino, non si sentiranno autorizzati a sventolare le loro bandiere? Vorrei proprio capire...
Grazie per l’attenzione.

Giovedì 29 aprile 2021 21:23:48

Dietro la luna


Buonasera,
Sono Giosuè, un bambino di 5 elementare di Brescia. La mia mamma mi ha letto oggi il suo articolo, ma volevo dirle che tutti e tre gli astronauti dell’’Apollo 11, se non sbaglio, sono andati in orbita lunare, sia il LM che il CSM, vedendo quindi la faccia nascosta della luna. La ringrazio per l’attenzione e complimenti per i suoi articoli. Mi scriva pure se mi sbaglio. Cordiali saluti. Giosuè

Giovedì 29 aprile 2021 14:21:29

Cos'è il senso dello Stato


Oggi lo Stato ha dato onore (nn ancora giustizia) a colore che hanno difeso le leggi e la democrazia sino a perdere la propria vita. Nn é stata una guerra civile ; anche se una piccolissima parte della popolazione ha imbracciato le armi, annullando ogni confronto civile e verbale.. Mi chiedo quanto valore si dia e si abbia, oggi, del " senso dello Stato " nn solo per il semplice cittadino (che tanto semplice nn é ; possedendo il diritto-dovere-potere del voto) che sceglie da che tipo di Stato essere rappresentato, ma da coloro che lo rappresentano attraverso le Istituzioni con e senza divisa.. Mi verrebbe da dire zero. La Storia insegna ma bisognerebbe voler imparare.
Paola Panico

Mercoledì 28 aprile 2021 11:56:44

Puntata 24 Aprile Rai 3 le parole della settimana


Il modo e il tempo con cui è stato trattato il tema dell'aborto "sereno", a mio avviso è stato imperfetto. Ho incontrato donne che hanno abortito, e non sono serene, forse perchè sapevano di stoncare una vita, quella del proprio figlio, che se fosse nato chissà chi sarebbe diventato: forse un genio un beneffatore dell'umanità, chissà. Ho ringraziato mia madre per avermi fatto nascere ed essere diventata quella che sono. La maternità è forse la stagione più misteriosa, preziosa e indispensabile alla società, non facciamo un servizio al futuro della società promuovendo l'aborto sereno, farmaceutico o come sia, le donne in difficoltà dovremmo aiutarle. Dobbiamo educare i giovani a custodire la vita sempre anche se indesiderata. Diceva Madre Teresa: di Calcutta: dateli a me i figli che non desiderate.
Anna

Mercoledì 28 aprile 2021 08:52:41

Negli ultimi mesi è invalso nel (linguaggio) politichese l’abitudine di chiamare “anime", le persone politiche.
Certo, non nel senso teologico o cristiano, poiché sia nei personaggi che signoreggiano l’attuale politica sia nella razzumaglia linguistica che caratterizza i talk-show di costoro, di teologico o cristiano non vi è manco un'" animuncola”.
Eppure vi è da riflettere.
Udire dalla bocca di uno qualsiasi di queste stelle politiche che sberluccicano nel firmamento televisivo quell’alludere ai loro colleghi consacrandoli “anime”, è blasfemo. Lo è per quelli che credono nell’anima, lo è per quelli che non credono, poiché, superato il grottesco, titilla (loro) il riso.
E allora percuotono il nostro udito 《 le anime del PD…》 e 《 le anime che si scontrano all’interno dei pentastellati…》o le altre buon'《anime di Forza Italia 》e quelle della Lega.
Non intendo malparlare dei politici e dei loro commentatori (lo fanno già altri, di sicuro più competenti in materia).
No, quel che mi preme è esprimere tutto il mio doloroso disappunto appetto a una parola che, comechessia, in tutte le lingue e dialetti del mondo, in tutte le culture antiche e moderne, civili e selvagge, ha significato una plurimillenaria storia di luci e tenebre, di chiaroscuri d’ogni genere, ebbene detta parola è scaduta oggi a INTERCALARE!
Forse la nascita del suo uso in politica è oscuramente truffaldina (chi è stato il primo?).
È un intercalare, come tanti, pazienza, si dirà. Ohibò, mi dico.
La bruttura sta nella semantica ormai ossidata dell’intercalare che, così, ha perso ogni peso, ogni valore, ogni significato che non ci verranno restituiti nemmeno nel Giorno del Giudizio.

Delfino Pellegrino

Mercoledì 28 aprile 2021 06:48:10

Parole aborto


Ognuno è libero di comportarsi come meglio crede, sia chiaro. Però dissento da come è stato presentato il tema dell'aborto alla pari di bere un bicchier d'acqua; mi sembra da un lato molto superficiale, dall'altro poco rispettoso per molte donne che invece hanno abortito con dolore e non perché gli è stato inculcato un senso di colpa ma perché hanno una idea diversa della maternità che non si può liquidare così semplicemente come fatto a Parole.

Martedì 27 aprile 2021 21:21:24

Puntata 24 Aprile Rai 3 le parole della settimana


Di seguito copio e incollo la mail inviata all'ufficio stampa della rai durante la trasmissione:
Buona sera seguo il programma da sempre e ogni volta io e mio marito ci commuoviamo perché Gramellini é unico, bravissimo, ma stasera, e scrivo di getto, non posso che esprimere il mio pensiero, ognuno é libero di fare ciò che vuole ma esiste sempre il rispetto per l'altro per un dolore per un sentimento per una rinuncia. Abortire é una scelta il non potere diventare madre no, quindi chi pratica un aborto farmacologico ha il mio rispetto ma non la mia condivisione sono una mamma adottiva e se la madre biologica di mio figlio avesse abortito io non sarei madre... non sarei la donna più felice del mondo. Si può abortire ma la sensibilità ed il rispetto per le condizioni altrui é un'tra questione si può essere "SERENA" MA NON INSENSIBILE. cordialmente da Serena che é il mio nome buona serata.

Martedì 27 aprile 2021 18:26:15

Città italiane in TV


Sono una torinese nata nel 1941. Adoro la mia città, che è anche la Sua. Mi aspettavo che, questa volta fra le città italiane su cui Augias ha costruito il programma ormai ahimè terminato, un posto ci fosse anche per Torino, non fosse altro perchè da noi è partito il Risorgimento e tante altre cose, che poi sono finite come rischiava il salone del Libro. Non credo di essere di parte, nel senso che amo viaggiare e ho visto, nel mio piccolo, molti posti che ho amato in Italia e all'estero e sono entusiasta delle nostre bellezze. Ma non crede che anche la nostra città sarebbe interessante da presentare a tanti che non la conoscono e non sanno quanto può valere un giro a Torino? Ieri su facebook qualcuno di Torino ringraziava gli amaricani per averci liberati; evidentemente non tutti sanno che ci siamo liberati da soli, con i nostri Partigiani e che Torino è città medaglia d'oro della Resistenza. Ringrazio per l'ascolto e porgo cordiali saluti Livia Demaria

Martedì 27 aprile 2021 09:55:12

Sabato sera 24 aprile.
Dott. Gramellini, il Suo peana sull'aborto senza sofferenze e sensi di colpa mi ha rattristato e colpito per ll fatto in sé e per la pochezza delle argomentazioni portate a sostegno. Ogni diritto è solo presunto se va contro il diritto uguale e contrario di un altro soggetto. Ogni diritto è condizionato da limiti che non lo rendono assoluto, ma deve attuarsi a certe condizioni. Se desidero far valere un mio diritto, devo verificare se corrisponde alle norme esistenti civili, etiche o altro. Anche la legittima difesa è un diritto, ma può essere fatta valere soltanto a certe condizioni e non ci libera necessariamente da sofferenze o sensi di colpa. Salvo affermare che chi stiamo aspettando, e che sarà un bambino da accudire e da amare dopo pochi mesi, possa essere trattato come un grumo qualsiasi o un fastidioso furuncolo. Lei, che è uomo di cultura, ricorderà sicuramente Socrate e Agnes Heller. Affermavano che una persona può definirsi per bene quando, nell'alternativa tra compiere o subire un'ingiustizia (vera o presunta), sceglie la seconda ipotesi. E aspettare un bambino non è un'ingiustizia. Ma qui si aprirebbe un altro capitolo.
Buon lavoro e buona giornata.
Angelo Rudoni.

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