Messaggi e commenti per Massimo Gramellini - pagina 27

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Mercoledì 7 aprile 2021 15:20:13

Mi ha aperto una finestra sul passato: articolo del Corriere della Sera del 07/04/2021


Col San Martino 07/04/2021

La fine della solidarietà
Forse è destino, o legge del Karma, come si usa dire adesso. Adesso che sembra che se le cose vengono denominate con termini più distanti dalla tua cultura, assumono una maggior ufficialità.
Adesso che non sei più un individuo sociale nel senso di appartenente a una comunità, ma un puntino nell’universo dei numeri umani. Adesso che se dici sociale, viene in mente subito un modo di comunicare che non è quello della parola.
Ecco, adesso mi sento come la ragazzina di tanti anni fa che si vergognava di essere la figlia di suo padre perché lui era un piccolo, ma veramente piccolo e onesto imprenditore. Perché erano gli anni della contestazione e delle agitazioni sindacali in cui c’erano due fronti. E io appartenevo alla classe dei padroni.
Ora mi devo vergognare di appartenere ad un'altra sottospecie dell’imprenditoria. Mi devo vergognare del mio mestiere. Si, perché sono una ristoratrice.
Sono diventata una ristoratrice e mi sono appassionata al mio lavoro per quanto impegnativo e poco riconosciuto. Fino a qualche anno fa la nostra immagine era quella di chi fa i soldi facili, evade e comunque fa la bella vita in allegria. Certo, non ci si può presentare alle persone con un aspetto triste e dimesso, anche se hai davvero i tuoi problemi, ma per me questo lavoro è sempre stato un esercizio di vita. Reagire alle difficoltà con positività e con un sorriso è stato un modo di esorcizzare i problemi e affrontare le giornate con un energia che altrimenti non avrei trovato.
Ora questo non basta più. Serve solidarietà, quella che invoca Massimo Gramellini. Oggi leggendo il suo articolo sul Corriere della Sera, ho capito che sono ripiombata nella categoria degli “sfigati”, e “oppositori al sistema”. Quello dei perdenti a priori. Si, perché non abbiamo credibilità, siamo fagocitati da alcune forze politiche, strumentalizzati per far apparire stupide e ottuse le nostre richieste di attenzione. E’ difficile in questo momento storico mettersi nei panni di chiunque altro al di fuori di noi stessi, schiacciati da eventi sempre più incalzanti. Ma si tende ad archiviare una parte di realtà economica con un titolo di partite iva esasperate che contestano, purtroppo spesso con modalità non edificanti e sbagliate. Non siamo più persone ma il codice identificativo di un settore oggi improduttivo e inutile.
Beatrice De Mori

Mercoledì 7 aprile 2021 10:45:16

Caffè Non tutti contro tutti


Buongiorno dr. Gramellini,
La seguo quotidianamente con piacere sul "Caffe" per le Sue considerazioni e il Suo punto di vista che trovo sempre stimolanti. Oggi 7 aprile, ho letto le Sue parole sulla fine della solidarietà e dell'empatia. Condivido quello che Lei ha scritto, ma aggiungerei qualche mia considerazione. Ascoltare ed empatizzare è indispensabile sempre, in ogni circostanza, in qualsiasi relazione, e poco utili sono le considerazioni riduttive. A mio parere però, quello che i "commentatori feroci" affermano, è una parte di quella realtà di cui nessuno si è mai preso cura, come fosse cieco, ma in realtà non lo era. Lei giustamente parla di spaccatura. Voglio dire che, come in un grafico a torta, vi sono più elementi costitutivi, inclusi solidarietà ed empatia. Al di là delle persone di cui comprendo le difficoltà, la politica, mia opinione, non si prende cura di sanare le distorsioni che quelle parole evidenziano, Va tutto bene finchè nessuno protesta o si verifica un evento straordinario.. Intanto ognuno porta avanti il suo orticello, tengo famiglia. Nessun intervento sull'evasione fiscale (a parte i vari condoni), nè su quelli (pochi) che lavorano in nero, nè su quelli che il lavoro non lo trovano (tanti), nè sui quei garantiti che fanno meno di quanto loro richiesto (pochi), nè su una legge operativa sull'eutanasia, nè sui furbetti che si vaccinano prima degli 80 enni, Non potevamo prevenire?. Solo dopo aver perso le elezioni ci si ricorda che esistono le persone? Potrei continuare, ma preferisco vedere ancora il bicchiere mezzo pieno. Non so se le mie parole sono di destra o di sinistra, ma ritengo che la politica in Italia, a mio avviso, è sempre un "domani".. Altrimenti a capo del governo oggi non ci sarebbe il dr. Draghi. Come Lei giustamente scrive implicitamente, solidarietà ed empatia servono oggi. Per tutti però, proprio per evitare le spaccature di cui Lei scrive. La ringrazio, continuerò a seguirla con piacere sul "Caffè".

Mercoledì 7 aprile 2021 08:48:55

Del caffé e della Solidarietà


Approvo al 1000(100 il Suo caffé di oggi. Voglio solo aggiungere una mia rifleasione sulla parola salidarietà, che usa anche Lei.
. Abbiamo fatto della solidarietà una virtù morale, la cui pratica ovviamnete è lasciata alla buona volontà e alla spontaneità delle persone. Eppure parliamo anche di solidarietà nazionale, e in questo caso non parliamo di una superiore virtù morale, ma di una componente etica della realtà della nazione, quella che costituisce il senso concreto della sua unità.
E' alla solidarietà in questo senso etico-politico che richiamo e che invito a richiamare chi ha responsabilià nazionali, nel momento in cui siamo messi davanti all'evidenza della vistosa e iniqua disparità che la situazione presente ha creato tra i due gruppi fondamentali di cittadini: i garantiti da contratti pubblici e i non garantiti, perchè dipendedenti dal loro lavoro individuale.
Se ha senso questo senso civico, etico-politico, della solidarietà nazionale, ritengo un dovere che la scarsità delle risorse disponibili per sotenere questa parte svantaggiata della cittadinanza venga integrata col ricorso a un prelievo, proporzionale e progressivo, sul reddito dei garantiti.
Sarebbe un passo forte nella direzione di una reale crescita del paese, nella direzione di una effettiva e reale coesione nazionale. Condividere una condizione di necessità, affrontare la grave disuguaglanza creata da una condizione oggettiva, assimilabile a quella della guerra, introducendo un'azione di condivisione, è dare realtà effettiva all'appartenenza a un'unità politica.
Non c'è in questo il passaggio a un piano morale, dal momento che questa componente etica della prassi politica di una nazione si esercita nell'ordinaria politica fiscale; si tratta di un adeguamrnto della politica fiscale ordinaria alla condizione straordinaria, con un consapevole richiamo ai valori costituzionali, che per una volta potrebbe superare l'usata versione retorica e celebrativa.
Incoraggiato dal Suo caffé di stamattina e dalla simpatia che provo per quasi tutte le Sue prese di posizione, idirizzo a Lei questa mia riflessione, perché riterrei un privilegio ricevere una Sua critica a questa mia idea forse assurda. Perché mi piacerebbe che quamche voce autorevole e ascoltata potesse rivolgere l'invito al politico di governo, al responsabile di partito, al rappresentante sindacale di non temere di compromettere la loro autorità, potere e consenso, affrontando questa implicazione politica del senso etico della comunità nazionale.

Martedì 6 aprile 2021 16:46:42

Città segrete Palermo


Caro Massimo, mi rivolgo a lei che rivolge al dr Augias chiamandolo papà.
Le riporto la mail che ho indirizzato come meglio ho potuto, al fine di protestare contro la puntata di Città segrete per cosi dire dedicata a Palermo.
"

Il dom 4 apr 2021, 20: 36 antonietta russo [-------] ha scritto:

---------- Forwarded message ---------
Da: antonietta russo [-------]
Date: dom 4 apr 2021 alle ore 20: 32
Subject:
To: [-------]

Alla cortese attenzione del dr. Corrado Augias

Caro dr. Augias,
ieri sera ho visto su Rai3 la puntata del suo programma Citta segrete dedicata a Palermo.
Le dico subito che forse la parola "dedicata", che reca in sé qualcosa di riverente, non mi sembra appropriata.
Trovo che la città in questione sia stata trattata con non poco snobbismo e altrettanto distacco.
Non averLa vista incedere tra le strade della città malgrado le alchimie degli scenografi, a differenza che in analoghe circostanze, mi è sembrato un segnale di sufficienza... come a voler fare intendere che non fosse necessario.
Di più, mi ha dato l'amara sensazione che Lei volesse far passare il messaggio che questa città possa essere raccontata e connotata da lontano, quasi ci si possa limitare a schecherare un po' di cronaca, per lo più nera o giudiziaria, e un po' di storia, che vede i palermitani sempre proni e sottomessi al volere del conquistatore di turno, per rigurgitare un paio d'ore depressive e senza domani ad un'Italia che fa fatica ad andare avanti alla stessa velocità.
Queste scorciatoie lasciamole ai programmi e alle reti che sino ad ora non l'hanno mai vista padrone di casa!

Sono certa che non le fanno difetto né la dialettica, né la voglia di non soccombere, per sovvertire in modo anche ben articolato la mia visione del programma. Ma non sono interessata né a vincere né a perdere: non è per questo che sto impiegando il mio tempo!
Piuttosto vorrei farla riflettere sulla enorme responsabilità che ha un divulgatore come lei, che ho sempre stimato per vivacità ed indipendenza di giudizio.
Socchiuda gli occhi per un momento e ripensi che non si può parlare di Palermo, men che meno dissertarne, senza passeggiare tra le strade, i palazzi e le chiese del risorto e straordinario centro storico, o quanto meno citare, associazioni coraggiose e concrete come Addio Pizzo che hanno inflitto colpi durissimi all'organizzazione criminale... e tanto, tanto altro, ma che probabilmente non è interessato ad approfondire.

Penso e temo inoltre, che abbia reso un grande servigio a tutti coloro che non credono nell'inclusione e nella rinascita!
Se fossi appartenuta a quella schiera, le avrei scritto per porgerle i complimenti.
Se ne è almeno reso conto?
... E ove mai non fosse stata un'imperdonabile svista, bensì la sua reale visione, non crede che sarebbe stato assai meglio volgere lo sguardo altrove?
O, magari, le sarebbe sembrato politicamente scorretto non mettere un po' di sud su Rai 3!
Spero che gli anni di vita che ha accumulato non le rendano particolarmente gravoso mettersi in discussione: mi piace pensare che, così come ha dichiarato commentando la puntata su Roma che era particolarmente compiaciuto del risultato finale, non pensi la stessa cosa di quella "dedicata" a Palermo e non certo per colpa della città di cui ha fornito un decadente puzzle di vecchi filmati.

Come immaginerà chi scrive è orgogliosamente e faticosamente palermitana e il suo programma ha genericamente diminuito e di molto la voglia di visitare una città che merita di essere amata e rispettata.

Buona serata,
Antonietta Russo

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Gradirei un suo commento.
Grazie e continui così.
Antonietta Russo

Martedì 6 aprile 2021 11:59:19

Un confronto: il Covid


Buongiorno, mi permetto di scriverle seguendola da tempo sia sul Corriere che nel programma del sabato in RAI.
L'apprezzo molto per l'acutezza e la profondità d'animo con cui sempre riesce a guardare ai tanti eventi che accadono nel mondo. Colgo in ciò che dice o scrive una comune visione del mondo, dove mi pare di cogliere che anche per lei può esistere una realtà altra che non è solo frutto dei nostri straordinari cinque sensi. Ed è forse per questo, e non solo, che mi sento di esprimerle un dispiacere legato all'informazione che da sempre caratterizza questa pandemia da coronavirus. Premetto che lavoro in un importante policlinico ed appartengo alle professioni sanitarie non mediche (brutta questa definizione ma oggi va così) solo per dire che un minimo di competenza sanitaria la mastico da più di trentacinque anni e che per la qualifica, non le mansioni che svolgo essendo in un ufficio, sono chiamata all'obbligo vaccinale, obbligo che da mesi vivo con lacerante conflitto interiore.
Sì credo che come me molte persone stiano vivendo la necessità di vaccinarsi come una forma di rispetto per i più fragili ma anche una stonatura per i termini con i quali sia la vaccinazione che la pandemia tutti, i media inclusi, la stiano gestendo.
È svilente classificare le persone che non si vaccinano come no vax o che pongano dubbi sull'informazione come complottisti. Da mesi cerco di leggere e ascoltare fonti diverse, ciò che mi addolora è vedere come molta informazione, stampa tv e radio, siano, ai miei occhi molto polarizzate. Ieri ho ascoltato medici, di cui uno di base, non ostile a vaccini o altro, che da 1 anno sta trattando solo pazienti a domicilio per evitare i ricoveri in ospedale con risultati ottimi. E lo fa da clinico, quindi ascoltando e monitorando segni e sintomi, e osando adottare quelle osteggiate terapie che forse ora faranno lentamente rientrare dalla finestra dopo averle ingiuriosamente estromessea. Il tutto a fronte di una scelta, ai miei occhi gravissima, di dare solo Tachipirina e operare una vigile attesa; e quindi consentire in questo assurdo modo, di intasare inevitabilmente gli ospedali per creare quella drammatica situazione che ben conosco anche per ragioni professionali.
Il Covid esiste ma sembra che la gestione e l'informazione che lo accompagnino lo rendano ancora più grave e complesso di quanto non sia.
Perdoni se sono così prolissa, a lei chiedo perché manca un'informazione pubblica che renda noto anche altre realtà. Il medico di base lombardo di cui le accennavo è stato contattato due volte per parlare in un programma televisivo pubblico ma 5 minuti prima dell'inizio per non ben precisati motivi tecnici, non ha avuto il collegamento. Bruno Vespa in una tv pubblica ha censurato 'brutalmente ' un altro medico di base (non lo scrivo per difendere quel medico che magari aveva esagerato, ma se parliamo di toni esagetati in televisioni quanti andrebbero censurati). Sono anche queste le perplessità che alimentano diffidenza e opposizione.
Spaventa cogliere il pensiero unico di cui da molto, troppo tempo ci nutriamo.
Mi devo arrendere ad una ben mascherata 'dittatura' mediatica o posso sperare che qualcosa si possa muovere.
Premetto che non guardo quasi mai la tv perché ho smesso di amarla, vedo, trascinata da mio marito a alcuni limitati programmi come il suo e quello della Gruber, ho smesso di vedere anche Fazio che come altri sono, a mio avviso, più che omologati al sistema e al pensiero unico.
Un dramma per una democrazia. Un dramma per i nostri figli.
Grazie
Stefania

Lunedì 5 aprile 2021 13:05:40

Dove inviare un libro


Gentile Gramellini, la disturbo per chiedere dove posso inviarle un mio libricino, intitolato: L'ipocrisia ci salverà dalla barbarie. Riflessioni di un radical chic. Mi presento. Sono un professore universitario in pensione, da giovane sovversivo di sinistra, da vecchi sempre di sentimenti progressisti e di sinistra. Ho scritto questo libricino di getto. Esso è frutto anche delle discussioni su fb con alcuni vecchi amici, come me impenitenti intellettuali radical chic, tutti impauriti dal neo conformismo e dalla volgarità di quello che amo chiamare sensocomunismo.. Mi farebbe assai piacere farle avere il libro,. Aggiungo senza ambizione, come dire?. da scena pubblica. Anche da vecchio resto timido e riservato. e per niente vanitoso. E me ne vanto. La timidezza, come l'ingenuità, come il senso della vergogna, che per chi sa vivere sono gravi difetti, per me sono virtù..
La saluto con stima,
Guido Panico

Domenica 4 aprile 2021 15:02:09

Le umiliazioni che subiscono le persone che rispettano le regole


Stiamo vivendo da più di un anno un periodo non solo difficile ma anche tragico. Nelle difficoltà molte persone scoprono la solidarietà, si rimboccano le maniche e si mettono a disposizione per aiutare gli Altri.
Gli incontri si svolgono sempre più spesso in modo virtuale avvicinando il mondo dei meno giovani con quello sempre connesso dei giovani.
Le trasmissioni televisive, gli articoli dei giornali cercano di informare la popolazione sul Covid e sulle conseguenze di questa pandemia nel mondo. Virologi sempre più famigliari fanno il tour delle TV e spesso polemizzano tra loro dando messaggi alcune volte contraddittori. Poi ci sono i politici, i negazionisti e i novax; le multinazionali farmaceutiche e i commercianti di vaccini. Ogni giorno c’è il bollettino dei contagi e dei morti il cui numero non ci sorprende più con alcuni “imbecilli” che chiedono se le morti sono “per” il Covid o “con” il Covid.
Questa premessa serve a descrivere lo scenario che quotidianamente viviamo.
Ma c’è un aspetto che non viene mai trattato e che fa riferimento a situazioni che continuamente le persone vivono e che non sono considerate “degne” di essere approfondite.
Mi riferisco alle umiliazioni che le persone che rispettano le regole subiscono da chi per definizione non le rispettano.
Se con garbo, ma con fermezza fai notare ad un irresponsabile che deve indossare la mascherina il meglio che ti può capitare è essere offeso se non essere aggredito. Se ti sposti andando in mezzo alla strada per non doverti scontrare con gruppetti di persone con le mascherine sotto il mento o sul braccio, vieni etichettato come “idiota e stupido”. Ai supermercati poi la situazione diventa oltremodo imbarazzante perché ognuno pensa a scegliere il prodotto come fosse solo e ti urta perché proprio “non esisti”.
Ecco mi piacerebbe che si parlasse anche di questi “problemi “ perché al di là dell’apparente scarsa importanza occorre creare le basi per la nuova società che nascerà dopo la pandemia. Le premesse non sono incoraggianti ma tutti debbono fare qualcosa non solo per giustificare ma anche per correggere.

Sabato 3 aprile 2021 22:00:03

Storia finale trasmissione RAI 3


Gentile Massimo Gramellini,
Questa sera mentre ascoltavo con grande attenzione la storia finale della Sua trasmissione del Sabato sera " Parole", non riuscivo a capire il racconto a causa della musica di sottofondo con volume troppo (per me) elevato! Sarebbe possibile abbassare il sottofondo musicale ? Ringrazio e invio cordiali saluti e auguri di Buona Pasqua.
MARIALUISA FARONI

Sabato 3 aprile 2021 21:04:29

Vaccino Astrazeneca


Ho appena ascoltato l'intervento della dottoressa Viola nella sua trasmissione. In realtà non è vero che il problema del vaccino Astrazeneca non si pone per le persone giovani perché ora bisogna vaccinare gli under 60. In realtà tutti gli insegnanti sono stati vaccinati con astrazeneca e ad esempio nella mia scuola siano stati tutti molto male. Due colleghi sono finiti anche in pronto soccorso.
Ora non sappiamo se fare il richiamo visto che anche i virologi dicono che in età giovane il vaccino può dare problemi, ma non c'è da preoccuparsi perché tanto sarà usato per gli anziani
E gli insegnanti??? Nessuno se ne occupa...
La prego di far emergere questo aspetto.
La ringrazio

Venerdì 2 aprile 2021 20:22:37

A proposito di mozart


Buonasera, mozart in contatto con l'energia divina del genio ? Ma mi faccia il piacere "diceva Toto'". I luoghi comuni su mozart oggi non si contano, si è mai chiesto il perché ? Mozart era solo un bravo clavicembalista portato per l'europa da leopold, padre despota e tiranno. Si informi. Legga Buscaroli. Bianchini e T. e legga pure pure L'uomo ombra di Gian Piero Bernardini. (il suo articolo sul corriere... poi... non è chiaro). Tanto di cappello a Oxford
Cordialmente
Santo Carniti

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