Messaggi e commenti per Massimo Gramellini - pagina 28

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Frasi di Massimo Gramellini

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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Gramellini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Gramellini.

Venerdì 2 aprile 2021 13:51:18

Bella storia del musicista in libertà vigilata al tempo del covid


Caro collega, sono un ex giornalista della STAMPA, ORA IN PENSIONE.
Ti scrivo poichè al mio paese, CONDOVE, PrOVINCIA DI TORINO, IN VAl Susa, un musicista di 72 anni MAURO BRANDO, nel giorno del mercato dal suo balcone, suonava il sax o il clarino per allietare la tristezza del covid.
APRITI cielo, alcuni mercanti si sono rivolti ai carabinieri per farlo smettere, poichè le sue note "disturbavano".
La faccenda è passata di mano alla polizia locale, poi al sindaco Jacopo Suppo, il quale ha ottenuto che il musicista potesse suonare valzer, mazurche o twist dal fatidico balcone ogni giorno di mercato per 45 minuti.
CON gran gradimento dei concittadini, che sovente lo applaudivano contenti delle sue note.
Ti ringrazio per l'attenzione. L'ARTICOLO dettagliato è comparso sul settimanale Luna Nuova EDITO ad Avigliana., DIRETTORE MARCO Giavelli, un ragazzo sveglio.
Grazie e buon lavoro Giuliano DOLFINI TEL. 328 -------

Venerdì 2 aprile 2021 09:07:49

Consiglio


Ciao Massimo, ti seguo dai tempi della stampa e di che tempo che fa e voglio farti principalmente i miei complimenti, peraltro scontati vista la tua professionalita'. Vorrei sottoporti il mio ultimo libro "Il Mercante di felicita'" per un tuo parere. Ho gia' scritto altri libri. Mi piacerebbe anche incontrarti per uno scambio di idee di persona. Abito a castiglione olona, isola di toscana in lombardia, quindi non molto lontano da milano. Spero, anzi, ne sono certo di un tuo riscontro. Buona giornata e buon lavoro. Elio rimoldi 346-------

Venerdì 2 aprile 2021 07:38:42

Quo vax?


Sono una donna di 38 anni, sana, gruppo sanguigno 0 positivo. Sono delle caratteristiche che mi fanno pensare che se contraessi il Covid, potrei essere paucisintomatica oppure potrei presentare febbre, astenia, artalgie. Nulla è certo per carità, parlo con i numeri della statistica, che è l'unica scienza che ammette ed esalta l'errore.
Ho prenotato il vaccino al mio compagno, che ha patologie croniche, sono in trepida attesa per prenotarlo in Molise a mio padre, ho aiutato la programmazione dei vaccini ai grandi anziani del Lazio. Evidentemente non sono novax.
Ho pensato che se facessi il vaccino, sarei asintomatica ma pur sempre infettiva (non ci possono già essere dati in merito a questo).
Ebbene, fin quando i fragili che mi circondano non saranno tutti tranquilli che io non li potrò infettare dopo aver eseguito un vaccino, io voglio essere sintomatica. Perché se avrò la febbre, resterò lontana da loro, se avrò cefalea e astenia, non avrò la forza di uscire da casa ed infettarli.

Sono una donna, che ha rinviato la vita personale per diventare un buon medico.
Per il resto del mondo sono una irresponsabile novax.

Giovedì 1 aprile 2021 19:01:46

Salve Massimo, mio figlio patrick (22 anni), disabile all'80% per un ritardo cognitivo lieve, potrebbe ricevere il vaccino molto prima dei suoi coetanei e mi ha chiesto: 'posso cedere il vaccino a patrizia? 'Patrizia è sua sorella (23 anni), lavora come cassiera in un supermercato, e' disabile al 50%, entrambi sono stati adottati da me ed il mio ex marito (michelangelo gratton, fotografo e film maker di successo, dedito da molti al mondo della disabilità, ignora questi 2 figli, fingendosi un clochard). patrizia è l'unica persona che rimane a patrick di quel mondo dal quale provengono e patrick e vuole regalarle il suo vaccino perché il lavoro la colloca a forte rischio di contrarre il virus. grazie per l'attenzione. paola togni magistrelli 393-------

Martedì 30 marzo 2021 13:32:33

Rotary Club Erba Laghi


Buongiorno dott. Gramellini, Le scrivo in qualità di prossimo Presidente del Rotary Club Erba Laghi, con sede ad Erba (Co). Il suo "caffè" sulla prima pagina del Corriere è da tempo la mia prima lettura quotidiana, sempre apprezzatissima e spunto di condivisione con colleghi ed amici durante la giornata. Complimenti vivissimi. Mi piacerebbe tantissimo ospitarla per una relazione al nostro Club Rotary, appena ciò sarà reso possibile dal rallentamento della pandemia (da settembre in poi). Potrebbe essere l'occasione per la presentazione di un libro o anche solo una piacevole chiacchierata. Scusi se Le scrivo su questo post, ma non sapevo come contattarla altrimenti. Le rinnovo i complimenti, augurandomi che l'invito possa essere favorevolmente accolto. Cordiali saluti. Cristian Paradiso

Martedì 30 marzo 2021 10:33:41

Disorganizzazione lombarda


Faccio seguito al messaggio ultimo che ho letto (quello di Valeria Brando).
Aggiungo solo che anche nella gestione delle ricette, la lombardia è una pena...
Mauro Montanari

Martedì 30 marzo 2021 09:34:00

Buongiorno, solo una considerazione: la Gran Bretagna chiude I propri confini per difendere I propri cittadini e riprendere a vivere, noi riapriamo per chi può permettersi una vacanza alla faccia di chi ha perso il lavoro e dei nostri albergatori... Troviamo il denaro. per fare migliaia di tamponi a chi rientrera' dalle vacanze, ma non riusciamo a fare I tamponi rapidi ai nostri studenti. In chi e cosa devono credere i giovani nell'ingiustizia.. Impariamo da chi fa meglio. Saluti Lidia

Lunedì 29 marzo 2021 19:58:38

Commissariateci


Buongiorno, sono una cittadina del mondo, italiana, residente in Lombardia è nata Roma. Non ho mai affrontato i problemi partendo da un punto di vista egocentrato o pensando ad interessi personali quindi il fatto che abbia 68 anni e che vivo a Milano lo ritengo solo un punto di osservazione. Riguardo alla campagna vaccinale,
non capisco cos'altro debba succedere affinché non si vada in sostegno della Lombardia e non ci si preoccupi come per altre situazioni della necessità di un commissariamento ed eventualmente anche dell'intervento di Emergency.
Da un anno tutti sanno che siamo stati il focolaio di Covid più importante con numeri che fanno paura sia di morti che di contagi.
E ora che una soluzione c'è, giornalmente ci dicono che sta per arrivare il momento dell'organizzazione mentre contemporaneamente amici e parenti nel Lazio ad esempio e altrove, vengono vaccinati con ordine e regolarità.
Oggi la leva '54 a Roma ha potuto prenotare in Lombardia FORSE il 2 aprile la leva '42. E il forse non lo dico io, ma l'associazione medici di base di Milano che dichiara di non aver ricevuto a tutt'oggi nessuna disposizione.
Considerando che non siamo ancora partiti per fasce di età under 80 e che le dosi saranno 2, quanti morti dobbiamo ancora piangere? Quante attività dovranno ancora chiudere? Quanti ragazzi non avranno ancora diritto allo loro adolescenza e all'istruzione?
Vorrei sentire una gran voce che si leva perlomeno dai balconi ma neanche questo e probabilmente alle elezioni future ricompariranno e saranno votati ancora gli artefici di questa tragedia incontrollata.
Ero e sono stata sempre pacata nell'affrontare quello che la vita ci presenta sia nel privato che nel sociale, accettando l'ineluttabile e cercando soluzioni per la sopravvivenza sia fisica che mentale.
Ma quando vedo l'incapacità, la sciatteria e, peggio ancora, l'inettitudine di chi è preposto a risolvere le tragedie umane mi nasce una profonda rabbia.
Spero solo che l'avere provato una volta a non essere i garantiti dalla fame, dalla malattia, dalle difficoltà di sopravvivenza faccia nascere una maggiore empatia verso gli ultimi del mondo che molto peggio di così stanno da sempre.
Lo vedremo nelle future scelte morali e politiche ma purtroppo questa mancanza di reazione oggi mi fa sorgere dei dubbi.
Valeria Brando

Domenica 28 marzo 2021 17:56:55

Progetto Teatro Carcere Genova Marassi


Gent. mo Massimo,
le scrivo per invitarlo alla conferenza stampa di presentazione dello spettacolo realizzato con gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi. Dopo un anno di duro lavo, nonostante la pandemia e nel rispetto delle prescrizioni sanitarie non ci siamo mai fermati e ieri, in occasione della giornata mondiale del teatro, in questa giornata dove si è celebrato il teatro in tutte le sue forme, dove si è chiesto a gran voce di poter tornare sui palcoscenici noi abbiamo celebrato nel miglior modo possibile.
Al Teatro dell’Arca (un teatro interamente costruito ex-novo all'interno del carcere di Marassi) abbiamo registrato lo spettacolo Profughi da tre soldi, che non essendo potuto andare in scena con il pubblico dal vivo, sarà visibile on line a partire dal 13 aprile.
Un “debutto” particolare, insolito, inimmaginabile, ma carico di emozioni e di entusiasmo.
Si è concluso così, il viaggio dei nostri attori detenuti, tra la velata tristezza di non ricevere gli applausi del pubblico e la soddisfazione di essere comunque arrivati in fondo, nonostante tutto...
Ci piacerebbe molto, conoscendo la sua grande sensibilità per certi temi, che potesse partecipare alla conferenza stampa che si terrà su zoom (https: //zoom. us/j/92289 889364? pwd=cW85RU QwVGtQZ3 F5TFg5TmE0M 2N0Zz09)
venerdì 9 aprile alle ore 11: 00, in occasione della quale presenteremo il nostro lavoro.
Con grande stima,
mirella Cannata
Associazione Culturale Teatro Necessario Genova
Mirella Cannata – Presidente 338-------
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Domenica 28 marzo 2021 15:25:13

Ingiustizie


Caro Massimo la seguo ogni sabato e mi piace la sua scelta di dare voce a chi non si arrende e cerca soluzioni per superare con “ resilienza “ le difficoltà.

Vorrei chiederle se possibile di dare voce a una persona e a una comunità, quella cubana.

Lei è Dana, giovane attivista del movimento NO TAV condannata a due anni (benché incensurata) solo per aver volantinato in autostrada. Di fonte ai. vergognosi e reiterarti “ricoveri” ospedalieri di Berlusconi per sfuggire alle convocazioni dei giudici è un'ingiustizia
che non può lasciare indifferenti.

L'altra è la vergognosa votazione dell'Italia a sostegno delle sanzioni contro Cuba di pochi giorni fa. Dopo quello che i medici cubani hanno fatto per noi.
Mi vergogno di essere italiana.

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