Messaggi e commenti per Massimo Gramellini - pagina 49

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Frasi di Massimo Gramellini

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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Gramellini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Gramellini.

Venerdì 9 ottobre 2020 09:51:24

Buongiorno,

sarebbe molto gradito un commento (un caffé?) sul fatto che se un allievo è positivo Covid si applica quarantena all'intera classe e l'insegnante viene collocata d'ufficio in malattia e non attiva la didattica a distanza, per cui, se la si vuole (?) vengono utilizzati dei supplenti.
Grazie

Martedì 6 ottobre 2020 10:10:13

Buongiorno Dottor Gramellini.
Sono un Suo lettore quotidiano, mi piace il Suo stile, ma sopratutto il Suo modo “garbato”, ma schietto di porre sempre l’attenzione su temi per i quali l’opinione pubblica è divisa, prendendo posizione con ragionevolezza e dopo (almeno così sembra) avveduta riflessione.
Il Suo odierno caffè richiama l’attenzione sulle contraddizioni nei comportamenti degli Italiani rispetto all’emergenza sanitaria e alle misure nuovamente restrittive che il Governo sta adottando. Per chi, come me, ha perso un fratello nel pieno della vita a causa del contagio, la consapevolezza dei rischi che stiamo correndo è molto radicata, mentre è profondo il dispiacere nel cogliere che tanti autorevoli esponenti dei media e della medicina continuino a negare il pericolo incombente di una recrudescenza già in atto di questo malefico virus.
Grazie di cuore per il Suo impegno civile sempre misurato e coerente.
Fabio B.

Sabato 3 ottobre 2020 21:46:23

Caro dottor Gramellini,
sono una sua ammiratrice di 83 anni e dato che seguo le sue trasmissioni da tempo e vorrei continuare a farlo, le chiederei cortesemente di poter scandire meglio le parole e rallentare la velocità del suo parlato così da favorire la comprensione a tutti ed in particolare a chi ha qualche difficoltà uditiva..
Un caro saluto
Anna Paolucci

Venerdì 2 ottobre 2020 13:24:26

Cara scuola
Bentornato ragazzo del futuro, ti do il benvenuto nella tua "nuova classe".
Scusa se vicino a te non ci sarà né Bottini né Garrone.
Scusa se il tuo banco, dopo esser stato tagliato barcolla un pochino e quello vicino a te ha le rotelle
Scusa se non potrai più rubare la merendina da sotto banco al tuo vicino, e no potrai più scopiazzare dalla compagna con gli occhialoni
Mi dispiace se dovrai respirare a fatica con la mascherina e la tua insegnante non potrà notare le tue continue espressioni o smorfie e i mille colori che li sotto cambierai, ma si limiterà doverti mettere una nota disciplinare: " l'alunno continua a togliersi la mascherina, nonostante i continui richiami"
Scusami ancora se ogni tanto dovrai seguirmi da casa dal tuo piccolo schermo con la voce a tratti e metallica
Bentornato ragazzo mio, ti auguro un nuovo e buon anno scolastico.
La tua adorata scuola del ventunesimo secolo.
A. P.

Venerdì 25 settembre 2020 11:03:43

Le chiedo di pubblicare e se ritiene commentare la lettera aperta che la mia cliente Ilaria Sassone ha inviato al Presidente Mattarella e alla Presidente Commissione femminicidio Valeria Valente
non so a quale indirizzo inviargliela
Giovanna Fava

Domenica 20 settembre 2020 18:01:27

Esimio Gramellini, come già detto in altra occasione La seguo giornalmente sul Corriere della Sera. Devo dirLe con estrema franchezza che, non ho molto apprezzato l' articolo in cui, condannava la Preside a causa dell'invito alle alunne di evitare le minigonne, per i motivi che seguono. Premetto che non mi ritengo un puritano, e per me farei volentieri a meno di quelle brache lunghe ora di moda sulla spiaggia, meglio il nudismo poi che quei costumini femminili che non coprono proprio nulla. Però al mare ciascuno fa come vuole. A scuola invece, si è in un altro contesto e credo sia anche compito della Dirigente Scolastica e dei docenti, insegnare i comportamenti e l'abbigliamento consoni all'ambiente frequentato. In parlamento per gli uomini si esige la giacca e nessuno se ne è mai lamentato, in chiesa si condannano abiti succinti. Si sa come sono i giovani, non ci fanno caso. Una volta una mia alunna aveva arrotolato i pantaloni della tuta da ginnastica fino all'attaccatura dei peli del pube, la invitai a tirarli su e lei mi rispose: "Me lo ha detto anche il professore di matematica", al che le feci notare che forse la mia richiesta era giusta dal momento che anche un altro collega le aveva già fatto la stessa osservazione. Per la cronaca i pantaloni rimasero arrotolati! Per me gli alunni erano alunni, senza distinzione fra maschi e femmine, però credo che ogni luogo debba avere il suo abbigliamento. A volte anche la forma può diventare sostanza. Grazie per aver avuto la pazienza di leggermi. -------

Sabato 19 settembre 2020 14:35:56

Buongiorno, vorrei confrontarmi con il suo editoriale: bendata i professori. Credo che il tema vada affrontato diversamente, la domanda potrebbe essere: come va. biare il DNA di uomini e donne? Se insieme a mia moglie incrociamo un bel ragazzo/uomo io mi soffermero su alcuni aspetti e lei su altri, lo stesso dicasi se incrociassimo una bella ragazza/donna lei guarderebbe il vestito, i gioielli, Le s aspe mentre io... le stesse cose che voterebbe lei. Quindi dobbiamo vergognarci di come siamo... forse dovremmo vergognarci di come elaboriamo queste particolarità... questo è il vero problema ma ho l'impressione che questo non si colga dall'articolo. Con stima Marco Onofri

Mercoledì 16 settembre 2020 10:23:03

Buongiorno Sig. Gramellini.
sono una sua estimatrice e leggo il suo caffè. Non condivido la ' difesa' dell' assessora di Como in merito all famosa coperta. Forse avrà avuto le migliori intenzioni ma a Como le politiche sociali fanno schifo. Non sto qui a elencarle. Basta scorrere le cronache. Quindi non credo che l' assessora vada a igienizzare personalmente le coperte. Cordiali saluti.

Martedì 15 settembre 2020 15:35:35

Gentile Massimo Gramellini, ci sembra di parlare con un amico. Il buongiorno prima e il caffe dopo sono le prime letture mattutine, e molto spesso scrive meglio cosa e come noi commentiamo la sera prima. Ci impressiona e conforta spesso la condivisione di riflessioni e punti di vista
Visto cio', voglio condividere la mia amarezza come madre di una ragazza che ha operato sempre credendo nel valore dello studio, del lavoro e della meritocrazia
. Due lauree a pieni voti (110 e lode in Terapia occupazionale e 110 in laurea magistrale in scienze della formazione, entrambi in facoltà cattolica del Sacro cuore, un master Aba, (utilizzato soprattutto in rapporto on bimbi autistici), anni di servizio esemplare vicino a bambini affetti da diverse disabilita presso La nostra famiglia di Como, borsista in neuropsichiatria infantile a vercelli, e in questo ruolo consulente per docenti di sostegno e famigliari, docente presso la facoltà cattolica del Sacro cuore di moncrivello (vc)..
Se avrà la pazienza di dimostrarsi interessato al tema, le invierò curriculum e materiale.
Io, madre, insegno in un istituto professionale dove gli insegnanti di sostegno sono spesso ex allievi di tale istituto. A mia figlia hanno consigliato di conseguire un diploma professionale (ipsia, alberghiera...) che ben può rispetto al suo diploma liceale e alle lauree seguenti.
Mia figliai non può accedere, coi suoi titoli e esperienze, ad una cattedra di sostegno, come tutte le famiglie dei suoi assistiti auspicherebbero. Dovrebbe essere una tecnica di meccanica, cucina, moda..., ! E io lo verifico ogni anno.
Lei per i suoi figli quale formazione sceglierebbe. ? È tutto assurdo e io, anche da mamma, mi sento mortificata per aver i dotto mia figlia a credere nella cultura, nell'entusiasmo e nella fatica.
La ringrazio per l'attenzione. Mi piacerebbe una parola di conforto o un interessamento per questa condizione irrazionale.
Sandra franciscono

Sabato 12 settembre 2020 00:20:00

E così dopo settimane a chiedersi che posizione avrei occupato in graduatoria, se ci sarebbero state molte insegnanti prima di me, se avrei avuto qualche possibilità, finalmente di insegnare filosofia e storia, dopo aver percorso un cammino ad ostacoli, dove arrivare alla laurea (ormai 13 anni fa) è stato solo il passo più piacevole e chiaro…finalmente oggi, l’attesa è finita. Anzi era già finita una settimana fa, quando alla prima pubblicazione delle ormai famose GPS, ho dovuto constatare che nonostante 19 anni di ruolo nella scuola primaria, non mi era stato riconosciuto alcun anno di servizio. Così, dopo aver pensato che ci fosse stato un errore, che avrei potuto chiarire, che ci sarebbe stato il modo di rimediare all’errore burocratico…ho provato a scrivere allo spettabile Ufficio Scolastico provinciale di Novara, come recitava la pubblicazione della relativa GPS, per segnalare il mero errore materiale. Ma, ahimè, come in ogni tragedia che si rispetti, mentre cercavo di capire come fosse potuto succedere che non mi avessero valutato 19 anni di faticosissimo servizio nella scuola primaria, che pure avevo inserito meticolosamente, progressivamente realizzavo che l’aver eseguito più accessi al momento della presentazione della domanda, aveva determinato la perdita di una parte della domanda, quella, appunto, relativa al servizio prestato. Perciò dopo essermi disperata per un tempo bastevole, ho cercato il modo di comunicare con l’amministrazione, ho sperato di trovare ascolto e ho segnalato che doveva esserci stato un errore di sistema, che la prima domanda che il sistema aveva ricevuto conteneva tutto il mio servizio, chiedendo, che facessero riferimento a quella, che pure il sistema aveva tenuto in memoria e che avevo recuperato proprio dalle ormai famose “ISTANZA ON LINE”, per potermi riconoscere solo ciò che mi spettava. Non un regalo, non un giudizio di favore, non un premio produzione, solo il mio servizio.
E così, come dicevo, ho passato l’ultima settimana tra la speranza di essere ascoltata e la consapevolezza che il sistema non ascolta, e le persone che per il sistema lavorano, difficilmente ascoltano davvero. Difficilmente ti vengono incontro. Così oggi, come dicevo, in seguito alla segnalazione di innumerevoli errori, da parte del sistema di valutazione di diversi punteggi, è stata ripubblicata la graduatoria…e Sorpresa: Provate a dire: il mio punteggio è rimasto inalterato ed evidentemente io ero rimasta inascoltata.
La solita storia. No questa volta mi è sembrato peggio: Eppure, mi sono detta, io lavoro come docente per USP di Novara da vent’anni. Cosa ci vuole a controllare il mio servizio? Eppure sono una loro dipendente… i miei dati li hanno senz’altro, senz’altro si chiarirà l’errore… e invece… niente.
Evidentemente avrebbe denotato troppa intelligenza riconoscere solo l’ovvio.
Evidentemente la burocrazia è sorda dalla nascita.
Evidentemente dopo 13 anni di esami integrativi di laurea, più 24 crediti formativi in ambito antropo- psico- pedagogico, e l’attesa dell’apertura delle “benedette” procedure informatizzate, non era ancora abbastanza…
Così… pronti via, con la consapevolezza che se mi avessero riconosciuto l’ovvio, avrei finalmente potuto insegnare filosofia e storia, perché avrei occupato la quarta posizione tra gli insegnanti che avrebbero potuto scegliere una tale cattedra (quando i posti disponibili risultano cinque!!!) …
pronti via, si torna alle “elementari” sapendo bene, invece, che attualmente occupo solo la settantacinquesima posizione.. che ci vuole?
Sempre considerando che i posti disponibili sui Licei di Novara sono 5… che ci vuole ad ottenere una cattedra?
Oggi proprio non lo so… mi sembrava di aver fatto abbastanza per meritarmene una.. ma evidentemente non è bastato.

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