Messaggi e commenti per Massimo Gramellini - pagina 51

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Frasi di Massimo Gramellini

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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Gramellini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Gramellini.

Mercoledì 17 giugno 2020 12:52:37

Gentilissimo dottor Gramellini,
mi permetto di scriverLe perché, dopo aver letto il suo articolo sulla sua maestra delle elementari, lo. sento come un dovere morale!
Anche io faccio parte di quell'esercito di maestre della scuola pubblica italiana da ormai trent'anni, e la seguo da sempre!
Ho apprezzato quotidianamente il suo "buongiorno", condividendo ogni sua considerazione, l'ho seguita puntualmente da Fazio ed ora continuo a non perdermi il suo "caffè", le "parole della settimana" ed i suoi libri!
In ognuno di questi preziosi appuntamenti mai ha mancato di esprimere solidarietà, comprensione, attenzione e rispetto verso la mia categoria.
La ringrazio con immensa commozione, la stessa che ho provato a leggere della sua maestra Olga,. In metro, a Torino, sono affiorate anche le lacrime, che la. maacherina non ha potuto nascondere!
Sono veramente fiera di appartenere a quella schiera così bistrattata, è vero, ma anche così rispettata ed amata da persone come Lei, di immensa cultura e di profonda umanità!
Ciò ci ripaga deii tanti soprusi subiti.
Non oso dilungarmi troppo, ma concludo con il mio saluto più cordiale, colmo di gratitudine, non solo per Lei, ma anche per ciò che la sua cara maestra Olga ha permesso che Lei diventasse.
Con infinita stima,
Emanuela Rasetto

Martedì 16 giugno 2020 16:31:59

Il caffè di Massimo mi è indispensabile più’ di quello del mattino, è vitale, mi da’ il buonumore ogni giorno. Lui è sferzante, ironico quanto altri mai e dissacrante quanto basta.
Insomma è il mio giornalista preferito, pur apprezzando tante firme del Corriere
Grazie per quanto ci regala ogni giorno, aiuta a sentirmi meno spaesata in questo mondo pazzo, senza alcuna regola, tranne quella del profitto ad ogni costo.

Lunedì 8 giugno 2020 19:59:12

Buonasera
Le scrivo per chiederle se esiste un sistema malavitoso regionale oppure è offensivo appioppare a una regione un sistema malavitoso?
Allego la E_mail che ho inviato alla Rai, il giornalista era Giorgino.

Buonasera

Questa sera il TG1 delle ore 20, su un servizio di malavita al Nord, il giornalista ha detto che è stato applicato un MODELLO MALAVITOSO CALABRESE.

Vorrei precisare che non esistono modelli malavitosi regionali e non potete offendere una regione come la Calabria. Il modello malavitoso può essere mafioso, camorristico ndranghitista, non si può infangare una regione.

Per quanto sopra attendiamo scuse sui prossimi TG

Pesate le parole.

Saluti

Giuseppe Lento

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Lunedì 8 giugno 2020 14:07:10

Buongiorno, Sig. Gramellini, seguo sempre la sua trasmissione "Le parole della settimana" che apprezzo moltissimo. Però sabato scorso 6 giugno, ha avuto una piccola dimenticanza, durante l'intervista al mio (purtroppo) conterraneo Matteo Renzi. Mentre lui pontificava sulla necessità di ridurre l'uso del contante perché non gli ha ricordato che è stato il suo Governo ad aumentare il limite delle transazioni in contanti da euro mille a euro tremila? Sicuramente una dimenticanza, ma sarebbe stato bello vedere che faccia (di bronzo) faceva.
La ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente.

Lunedì 8 giugno 2020 11:45:48

Gentilissimo dott. Gramellini,
ho seguito qualche giorno fa in prima serata su RAI 2 un'intervista da lei condotta ad una giovane sindaco romagnola sul rapporto tra Istituzioni culturali locali e Scuola per attenuare il problema della mancanza di spazi al rientro a scuola a settembre.
Mi sono deciso a scriverle perché il quel contributo sono sviluppate alcune ipotesi da me condivise, che forse occorrerebbe incoraggiare.
Cordiali saluti
Dino Renato Nardelli
http://consiglio. regione. umbria. it/informazione/ notizie-acs/isuc-ci-vorrebbe-unaula- espansa-lidea-nardelli-s ezione-didattica-la-scuola

Domenica 7 giugno 2020 19:23:15

Salve Massimo, ho forse la dovrei chiamare Gramellini. Non ci conosciamo, meglio ancora, Lei non sa nemmeno che io esisto. Scrivo come fanno migliaia di altre persone. Il mio primo romanzo, piccola casa editrice, prevalentemente onerosa. Promesse, poi se vuoi il romanzo di piatto sugli scaffali deve contribuire, dicono loro, in realtà paghi per te e per i testi dei loro autori rigorosamente stranieri. Niente TV, radio, giornali e così avanti. C'è una realtà a nessuno interessa. Oh sì, le opere sono molte volte strameritevoli, ma a chi importa? Basta Gramellini, qualche politico, un comico, insomma nomi noti. Le storie non sempre all'altezza della pubblicità. Va bene, capisco, è il solito scanbio, io do una cosa a te e tu a me. Sei noto e allora il pubblico si ferma ad ascoltare è il mio programma sta a galla. Di racconti è piena l'editoria uno in più o in meno cosa cambia? Quante sono le opere che finiscono nell'oblio? Ma chi se ne frega se poche o tante occasioni si perdono. I numeri si fanno con i nomi noti. Quanto sarebbe bello se uno scrittore come Gramellini facesse un'intervista ad uno sconosciuto e con essa facesse vedere quanta qualità viene sprecata in nome del tu dai a me e io a te. Grazie Massimo anche solo per aver trovato il tempo di leggermi. Ciao

Domenica 7 giugno 2020 16:07:39

Gent. mo Dott Gramellini Scrivo per la prima volta a un giornalee soprattutto a un importante giornalista come lei perciò sonopiuttosto preoccupata di come potrà essere considerata questa mia maquanto ho visto stamattina mi ha fatto cadere ogni dubbio e dopoquasi una giornata di riflessione ho preso coraggio e scrivo.
Lavoro intensamente durante lasettimana perciò non vedo la televisione se non alla cena, tg equalche film di cui sistematicamente perdo la fine perchè come moltidi noi, crollo sul divano.
Stamattina a colazione incappo però inqualcosa che mi raggela. Uno spot di pochi secondi (VENDEPerbozeta) che pubblicizza un integratore alimentare per combattere ilgonfiore alle gambe. Il team pubblicitario di questo brandha scelto di inserire, in format cartone animato, una donna con tantodi fazzoletto in testa che ramazza il pavimento. Un concetto per loro evidentementetipico della sola sfera femminile sul problema fastidioso delgonfiore alle gambe. Non paghi, arriva il principe azzurroche in linea allo stile fiabesco tenta di farle entrare invano lascarpa ma, fortunatamente, la donna dopo avere preso la pillolamiracolosa, perde il fazzoletto in testa e si trasforma indossandoun vestito principesco degno del suo principe e contenta se ne va viacon lui. Al di là del gusto discutibile dellinguaggio pubblicitario utilizzato, penso che siano meno di 20secondi che ti buttano nell' oscurantismo più becero. Ancora unavolta, si lega la donna al concetto della poveretta che spazza perterra, che solo dopo avere fatto qualcosa, (prendere il vendep) riesce ad essere all'altezza del principe..
Penso che nel 2020 anche per unintegratore alimentare ci si sarebbe aspettati di vedere qualcosa dievolutivo, innovativo e magari ironico se proprio si voleva restareancorati al concetto desueto di cenerentola.. chessò si fosserappresentato invece il ragazzotto che a furia di spaccare legna o dipulire la sua carrozza avesse avuto due gambe a prosciutto e solodopo avere preso il suo integratore avrebbe potuto scarrozzare allasera la sua cenerentola..
Mi chiedo perchè non inserire invecepersonaggi concettualmente più vicini all'immaginario collettivo ?
Infermiere/i o dottori in corsia tuttoil giorno, mamme impegnate dalla mattina alla sera con gli impegnidomestici, controllori dei treni, hostess di volo, operai allacatena di montaggio, oppure coltivatori tutto il giorno nei campi.. altro che gonfiore... Invece no, ancora oggi nessuno ècontrario e va bene così, ancora una volta l'ennesima donna con unascopa in mano e buttiamo via anni di tentativi di sfondamento di muriintrisi di preconcetti e pregiudizi.
Questi spot vengono visti da tutti, bambini adulti tutti.. perchè allora non rivedere meglio e piùlucidamente certi messaggi subliminali ? Non solo, questi non hanno ancoracapito che non solo la ragazza è in grado di diventare l AD diVendep ma anche di non aver proprio bisogno di un principe azzurrodopo una giornata di lavoro.. Le assicuro che la mia rabbia non è dettata da un femminismo recondito, forse è solo stanchezza.. il mio ambiente di lavoro è prettamente maschile e negli anni ho dovuto impegnarmi sempre il triplo per raggiungere ogni risultato e mi sento fiera di ciò che sono perciò vorrei tanto che le donne fossero semplicemente rappresentate meglio.. anche in un semplice spot di gambe gonfie..  La ringrazio moltissimo per l'attenzione Buona serata
Nycla NegriMedolla

Sabato 6 giugno 2020 21:20:16

Molto delusa stasera dal programma 'Aspettando le parole", che non perdo mai: mezz'ora di Renzi e 8 minuti di Landini con collegamento chiuso bruscamente perché disturbato quando ha cominciato a parlare della sanità ???
Rifletta sig. Gramellini: così non sarà mai ricordato come uno dei pochi e grandi giornalisti italiani, così sarà solo uno dei tanti, anche capaci, ma senza dignità e ben pagati

Sabato 6 giugno 2020 19:51:32

Gent. mo dott. Gramellini,
Vorrei segnalarle il libro di una giovane scrittrice sarda per la delicatezza la sensibilitá e la grazia con cui ha trattato il cancro malattia della quale è stata affetta una delle sue sorelle. Se fosse possibile come posso fare a contattarla in maniera, diciamo, più riservata.
Nel ringraziarla per l'attenzione le porgo i miei saluti e le auguro un sincero buon lavoro.
Irene Peddes

Venerdì 5 giugno 2020 11:27:34

Gentilissimo,
Volevo condividere un testo che ho scritto subito dopo aver visto il suo delicato ancorché intenso approfondimento circa la tragedia di George Floyd. Quelle immagini, così atroci e brutali, mi hanno permesso di comprendere forse, come mai accaduto prima, le dinamiche perverse del sistema giustizialista statunitense. Mi sento, infatti, figlio sciagurato di questo Occidente che costantemente tende a lodare e soffocare qualsiasi espressione di libertà. Io con me stesso faccio altrettanto. Sono contemporaneamente quel poliziotto e quel povero disgraziato che soccombe al peso della violenza.
Cristiano Bianchi

Fosse per me
Mai mi darei una pacca sulla spalla
Né mi direi una parola di conforto
Né tantomeno mi offrirei una birra

Fosse per me
Non ci sarebbero compleanno
Regali da scartare
Candeline su cui soffiare insieme agli amici

Fosse per me
Cinque minuti in più a letto è sacrosanto per gli altri
Come anche una giornata d’ozio
Oppure concedersi il lusso di un gelato

La consolazione qui non è di casa
Dentro di me non c’è spazio per il merito o la ricompensa

Sono e sarò sempre in difetto

L’ultimo degli ultimi
Anche quando quel che faccio è pressoché perfetto

Così sono io con me stesso:

Un perenne poliziotto in servizio
Con nient’altro di meglio da fare
Se non togliermi il respiro con il ginocchio sulla gola

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