Messaggi e commenti per Maurizio Landini - pagina 43

Messaggi presenti: 728

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Maurizio Landini.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Maurizio Landini

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Maurizio Landini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Maurizio Landini.

Giovedì 28 gennaio 2021 13:16:53

Ho 772 contributi al 31-12- 1992 e 919 al 31-12-1995. La legge prevede 936 settimane al 31-12-1995 (18 anni). Mi mancano 17 settimane. per poter aver il calcolo della pensione con il sistema retributivo fino al 2011. Le sembra giusto? Faccia qualche intervento per eliminare questa ingiustizia, anche con accredito oneroso, considerando che si andava in pensione con 35 anni di contributi e lo sparti acque sarebbe dovuto essere 35/2= 17, 5 anni (910 settimane).
Andrò in pensione nel 2022 con 42 anni e 10 mesi oppure con i 67 anni di età (sono nato nel 1955). Non ho aderito alla quota 100, attualmente lavoro.
Distinti saluti..

Giovedì 28 gennaio 2021 07:40:43

Buongiorno volevo dire tante imprese hanno come il solito approfittato di questa pandemia per fare i furbi esempio mio figlio da 14 anni ha lavorato con una ditta, è stato messo in cassa integrazione da marzo 2020 e tutt'ora è ancora fermo prima gli è stato detto di licenziarsi e lui non lo ha fatto nello stesso tempo la ditta ha assunto altro Personale senza reintegrarlo come è possibile tutto ciò dove sono i dritti di un lavoratore che ha sempre rispettato il lavoro perché non ci sono i controlli su queste imprese le auguro una buona giornata

Buongiorno signor Landini volevo sapere se la legge è uguale per tutti l l'adeguamento della legge europea dice che si deve lavorare 40 ore settimanali con tutto il rispetto per i nostri datori di lavoro chiedo perché noi portieri di condominio dobbiamo lavorare 48 ore la settimana cioè 9 ore giornaliere più 3 ore il sabato = 48 forse la nostra categoria non fa parte di questa unione

Mercoledì 27 gennaio 2021 22:07:08

Lavoratori fragili


Buonasera Segretario. Sono anna tripodi, una dipendente asl Salerno - ruolo amministrativo, molto attenta ed alle Sue idee ed interessanti proposte politiche. Mi permetto di contattarLa in merito al problema dei "lavoratori fragili". Le categorie previste per tale definizione sono solo tre: immunodepressi, oncologici e coloro che assumono terapie Salvavita. A parte il fatto che, nel mio caso, un farmaco: il Losartan da 50 mg, viene definito salvavita dal mio cardiologo e non dal medico legale della asl da cui dipendo. Mi chiedo come mai non sia possibile estendere la definizione di lavoratori fragili anche ad altre categorie di ammalati cronici o invalidi (a partire da una certa percentuale d'invalidità). Io ho 60 anni, sono invalida al 60% ed ho il riconoscimento della legge 104 - art. 3 - comma 1), ma, non rientrando fra i tre casi predetti, ho avuto notevoli problemi, anche solo per lavorare in Smart working. Se potrà leggermi Le sarò molto grata, se avessi anche un Suo riscontro in merito, ne sarei lusingata. Comunque, grazie per l'attenzione e buon lavoro

Mercoledì 27 gennaio 2021 21:11:22

Sono un cuoco nel 2020 causa COVID-19 si sa come è andata. Io ho lavorato solo 3 mesi luglio/settembre settore turismo stagionale la mia naspi è finita il 12 dicembre. Come si cambiamo con tre mesi di lavoro e 50 giorni di naspi nessuno se n’è accorto che noi stagionali non stiamo lavorando.
Grazie spero di portare tutti le voci die mie colleghi.

Domenica 3 gennaio 2021 14:40:40

Buongiorno sig. Maurizio Landini
Sono disgustato dal fatto che si continui a dire in tutti i luoghi d'informazione (tv, social, giornali...), o forse sarebbe meglio dire disinformazione in questo caso, che i precoci possono andare in pensione con 41 anni di contributi. Sappiamo benissimo che purtroppo sono pochi i precoci che possono accedere a questo giustissimo "privilegio", perché sono infiniti i paletti messi per poter raggiungere L'agognato requisito. Non riesco a capire inoltre chi decide queste limitazioni (probabilmente persone che non sono mai entrati in una fabbrica), infatti vorrei che mi spiegassero perché ad esempio un saldatore o un fabbro piuttosto che un carpentiere può lavorare 45 anni e un maestro d'asilo no. Sono tutti lavori difficili ed usuranti e dopo 40 anni lo sono ancor di più. Fate almeno in maniera che le informazioni che vengono date siano corrette. Grazie.

Domenica 27 dicembre 2020 21:57:52

Non cedete alla vergognosa e assurda proposta di quota 101 a 64 anni


Gent. le Sig. Landini,

credo sia giusto dare e subito a tutti i lavoratori precoci la possibilità di andare in pensione a 41 anni senza nessun requisito oltre la giovane età, ragazzini o poco di più che hanno dovuto cominciare a lavorare non sempre per libera scelta ma per aiutare economicamente le proprie famiglie. Non cedete alla vergognosa e assurda proposta di quota 101 a 64 anni è l'ennesima presa in giro, non se ne può più, piuttosto 61/39 o 60/40.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
Ambrogio Michele Cascione

Sabato 26 dicembre 2020 23:32:41

Lettera di un padre di famiglia - a 60 anni di eta' e 40 di contributi - disoccupato - senza nessun sussidio - che vorrebbe andare in pensione


Buonasera,
Carissimo sindacalista, tempo fa, Le ho scritto in merito ai tanti disoccupati che come me, con quasi 40 anni di contributi e 60 anni di eta' non possiamo ancora andare in pensione. Nel mio caso, e penso che ce ne siano tanti altri (terminati i due anni di naspi e a causa del tfr accreditato in banca quindi ISEE ALTO non abbiamo potuto percepire nessun sussidio). Si pensava che con la nuova riforma ci fosse una finestra per poter accedere alla pensione, almeno per noi, che ci troviamo in queste condizioni, ormai possiamo dire di poverta', che c'era una speranza. Ho parlato con il patronato, - risposta -non si puo' fare niente - bisogna aspettare all'ape social, se si riuscira' a vivere.
NON ABBIAMO 62 DI ANNI (accesso a quota 100 per i DIPENDENTI PUBBLICI)
MA SE ANCHE NON HANNO QUESTI REQUISITI, POSSONO ASPETTARE TRANQUILLAMENTE- LO STESSO SONO STIPENDIATI.

PERO' NOI EX DIPENDENTI NEL PRIVATO NON ABBIAMO QUESTI PRIVILEGGI.

ABBIAMO 60 ANNI DI ETA' E 40 DI CONTRIBUTI. (E non possiamo accedere a quota 100 perche'non abbiamo 62 anni di eta')

MI PERDONI: COSA CAMBIA? PER NOI DISOCCUPATI DOVREMMO AVERE LA PRIORITA' ASSOLUTA.

FARA' QUALCOSA ? I NOSTRI NONNI IN CALABRIA DICEVONO - AMARU CU AVA BISOGNO oppure U SAZIU NO PO' CRIDIRA U DIUNU -
FRANCO POLITO TEL. 339 ------- CATANZARO.

Sabato 26 dicembre 2020 17:54:14

Lettera aperta al segretario generale CGIL Maurizio Landini e la dirigenza sindacale tutta


Buongiorno, da troppo tempo assisto allo smantellamento sistematico della funzione sindacale, ogni volta che un amico scrive “i sindacati non servono più” e come mi ficcassero una lancia nel costato, non per la ferita che provoca, ma perché la punta di tale lancia, è stata forgiata lentamente ma sapientemente dalla dirigenza del sindacato stesso, (parlo della CGIL) delle altre sigle sindacali non me ne curo, io ho la tessera CGIL.
Non scriverò del perché con aggrovigliati giri di parole, punto dritto al quesito principale, ponendo delle domande di premessa.
Perché esiste un sindacato?
Penso per unire i lavoratori che da soli, sarebbero preda di un sistema capitalistico che li renderebbe schiavi, o no?
Da anni assisto a servizi televisivi in cui si vedono i piccoli drappelli di lavoratori di aziende (non in crisi) fare picchetto davanti ai cancelli della LORO azienda, perché la dirigenza ha deciso il trasferimento della stessa in altro sito, e per altri mille motivi.
Cosa vedo in questi servizi?
Poche decine di lavoratori con bandiere, dare la loro spiegazione, affiancati dal sindacalista di turno, che educatamente, portano in piazza le motivazioni PERSONALI nella inutile speranza di essere capiti e di poter rovesciare la decisione ormai presa dal padronato (sia singolo, che azionario, che pubblico)
Ci crede anche lei?
Si assiste pure al fatto che in altre aziende del solito gruppo, i lavoratori ignorino il dramma dei loro compagni.
Io auspicherei, e chiedo a lei, che operi affinché non solo i lavoratori dello stesso gruppo entrassero in stato di agitazione e di sciopero, a sostegno dei compagni in difficoltà, ma anche per se stessi, (oggi a te, domani a me. Si dice così, semplificando il senso dello stare uniti) per fare comprendere a tutte le forze politiche (volevo scrivere avverse, ma in questo stato di cose direi che tutte le forze politiche anche quelle sostenute dai lavoratori sono avverse) che i lavoratori tutti siano uniti, indicendo degli scioperi non per singola fabbrica, ma per categoria industriale (non uno sciopero generale, che vale poco, il giorno dopo tutto come prima, tutti colpevoli, nessuno colpevole) Indire scioperi per categorie industriali, ha due effetti principali: 1) riunire il lavoratori che non si sentiranno più isolati e di poco conto (il lavoro principale del sindacato, il primo concetto basilare del sindacato) - 2) creare contrasti all’interno del sindacato degli industriali, perché anche se non lo diranno, si genererà contrasto tra le aziende che hanno una pace sindacale interna per sapiente conduzione dirigenziale, e quelle aziende che spudoratamente gestiscono la conduzione in modo, mi si passi il termine “BANDITESCO” che porta alla delocalizzazione aziendale (delocalizzazione, termine moderno per rendere legale ed accettabile la cosa) lasciando per strada migliaia di lavoratori.
Qui si aprirebbe un dibattito sul sindacato europeo, e quanto la politica mette freni a bavagli, e quanto si stia facendo in merito. Altro tema scottante
Non ho altro da aggiungere, perché credo in queste brevi ed ovvie osservazioni, ci stia tutto il principio generale dei rapporti tra la dirigenza sindacale ed i lavoratori stessi.
Personalmente potrei portare mille esempi, di un sindacato debole per scelta e la perdita di fiducia e quindi l’allontanamento dei lavoratori stessi, dal sindacato, per diventare facile preda di forze politiche legate al padronato, (se padronato non piace, termine obsoleto, si potrà dire industrie multinazionali, aziende azionarie, ecc. il succo comunque non cambia)

In fede
Alberti Natalino

Martedì 15 dicembre 2020 16:56:20

Signor landini. Ma queste coperative a servizio delle usl alla quale danno 7,50 euro allora e si sono presi anche il covidde 4 ore di lavoro se ti va bene. E il governo vorrebbero piu figli dai giovani. Ma le sembra un italia normale? Sono un babbo pensionato ma con un figlio che lavora in queste coperative sanificare recupero salme ed alto ma non riuscite a dargli piu dignita a tutti quei lavoratori??? Saluti cordiali

Domenica 22 novembre 2020 10:01:56

Ciao Maurizio, sono un dipendente ASL napoletana, riabilitatore psichiatrico, ex iscritto, ho inoltrato ai miei colleghi sindacalisti la necessità di aggiornamento e di aumento del valore dei nostri buoni mensa che ad oggi hanno un valore di 5, 16euro. Di questi abbiamo una trattenuta di 1 euro sulla busta paga. Credo che sia giunto il momento di adeguarsi ad una piu dignitosa consistenza di questa cifra. Essendo i nostri stipendi tra i più bassi d'Europa ed i tichets tra i più bassi d'Italia, è il momento di richiedere un adeguamento. I miei colleghi mi hanno risposto che non dipende dalla direzione generale e da loro ma la contrattazione deve essere inoltrata in sede nazionale e col governo. Vi chiedo a nome di tutti di inserire tale argomentazione nelle vostre tavole di trattativa... Grazie

Cordiali saluti

Luciano Evangelista cell3387435553

Commenti Facebook