Messaggi e commenti per Maurizio Landini - pagina 44

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Frasi di Maurizio Landini

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Biografieonline non ha contatti diretti con Maurizio Landini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Maurizio Landini.

Martedì 15 dicembre 2020 16:56:20

Signor landini. Ma queste coperative a servizio delle usl alla quale danno 7,50 euro allora e si sono presi anche il covidde 4 ore di lavoro se ti va bene. E il governo vorrebbero piu figli dai giovani. Ma le sembra un italia normale? Sono un babbo pensionato ma con un figlio che lavora in queste coperative sanificare recupero salme ed alto ma non riuscite a dargli piu dignita a tutti quei lavoratori??? Saluti cordiali

Domenica 22 novembre 2020 10:01:56

Ciao Maurizio, sono un dipendente ASL napoletana, riabilitatore psichiatrico, ex iscritto, ho inoltrato ai miei colleghi sindacalisti la necessità di aggiornamento e di aumento del valore dei nostri buoni mensa che ad oggi hanno un valore di 5, 16euro. Di questi abbiamo una trattenuta di 1 euro sulla busta paga. Credo che sia giunto il momento di adeguarsi ad una piu dignitosa consistenza di questa cifra. Essendo i nostri stipendi tra i più bassi d'Europa ed i tichets tra i più bassi d'Italia, è il momento di richiedere un adeguamento. I miei colleghi mi hanno risposto che non dipende dalla direzione generale e da loro ma la contrattazione deve essere inoltrata in sede nazionale e col governo. Vi chiedo a nome di tutti di inserire tale argomentazione nelle vostre tavole di trattativa... Grazie

Cordiali saluti

Luciano Evangelista cell3387435553

Venerdì 20 novembre 2020 10:36:21

La salvaguardia nr. 9 non è nel bilancio 2021?
Avete dato reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza (giusto per le persone che hanno bisogno) noi che abbiamo versato 25
anni di contributi ormai abbiamo quasi anni 64 la ns. azienda ha cessato attività nel 2011 LA SALVAGUAARDIA NR. 9???
siamo in 6. 000 persone che hanno diritto quindi famiglie.
grazie e cordiali saluti.
Tomasoni Esmeralda (Grassobbio Bergamo9

Mercoledì 18 novembre 2020 19:39:51

Mi sembra assurdo lo sciopero dei dipendenti pubblici del 9 dicembre visto il momento di emergenza e visto che sono l' unica categoria che non ha perso niente a livello economico in questi mesi. E che dire di tutti i dipendenti privati in cassa integrazione forzata da mesi che rischiano a breve di perdere il posto di lavoro definitivamente e che hanno visto ridurre
Il loro reddito mensile e non sanno come andare avanti?

Martedì 17 novembre 2020 19:02:21

Landini
ti sembra il momento
di scioperare?
non abbiamo abbastanza problemi?
non puoi aspettare qualche mese a fare quello che sogni di fare da una vita?
punto di vista di un pensionato CGIL

Martedì 17 novembre 2020 18:24:27

Buon giorno, sono un'educatrice di asilo nido di 61 anni, e quindi un lavoro gravoso. Una bella presa in giro, perché devo lavorare come tutti gli altri per andare in pensione (41 anni e 10 mesi +3 mesi di finestra). Ma togliete la dicitura "gravoso" perché è solo una presa per i fondelli. Oltretutto, alla mia età, sono a rischio Covid, lavorando con i bambini. Dicono di evitare di fare incontrare i nipoti con i nonni per evitare i contagi... lascio a lei le conclusioni. Usufruisco anche della legge 104 per accudire i miei genitori novantenni e malati oncologici e anche io fisicamente non sono più una ventenne. Spero in un suo intervento a nostro favore (anche da parte delle mie colleghe), Cordiali saluti Lorena

Martedì 17 novembre 2020 11:25:17

Buongiorno Signor Landini mio figlio dopo 15 anni di lavoro a tempo indeterminato è stato messo in cassa integrazione a marzo a causa del covid tutt'ora senza lavorare nel frattempo la ditta invece di reintegrarlo ha assunto altro personale è possibile fare una cosa del genere. La proposta che gli hanno fatto è stata quella che si doveva licenziare lui. Qui mi sorge un dubbio queste imprese sono furbe. Attendo una sua risposta la ringrazio e la stimo molto per il lavoro che svolge buona giornata

Domenica 15 novembre 2020 20:26:13

Signor Landini vorrei riportare un fatto accaduto ad un mio collega.
Di recente ha fatto richiesta di pensione anticipata in quanto lavoratore dipendente in lavori usuranti. L ' inps (di Lecco) gli ha chiesto la copia di otto anni di timbrature e delle buste paga e in più gli hanno detto che comunque non avrà una risposta prima di dieci dico diedi mesi.
Essendo tutto online ci si chiede il perché di tali richieste e di tempi epici. Qualcosa non va...
Grazie

Domenica 15 novembre 2020 19:27:15

Compagno Landini io sono un operaio a tempo indeterminato con contratto di natura privatistico però lavoro solo e prettamente nel pubblico, in pratica gestiamo il patrimonio forestale della Regione Campania da circa 8 anni non ci hanno rinnovato il contratto nazionale, ma in questi giorni si parla di rinnovo. Mi domando, e vi chiedo ma è normale che il nostro contratto sia di natura privatistico e non pubblico. Grazie e auguri per tutto caro compagno.

Domenica 15 novembre 2020 12:36:14

Guai se dal Next Generation Eu arrivassero ai governi valanghe di denaro ‘facile’ da indirizzare al buio su investimenti fallimentari!

Roberto Perotti, docente di economia politica alla Bocconi: “C’è il rischio molto concreto che venga usato su alcune opere infrastrutturali che non sono giustificate dalla domanda”

Radio 24, Focus Economia, puntata di ieri. Forse non se l’aspettava, il simpatico Sebastiano Barisoni, quella ragionevolissima precisazione che gli ha fatto a bruciapelo Roberto Perotti, docente di economia politica alla Bocconi, rispondendo su ciò che sarebbe sensato e insensato fare, con la favolosa pioggia di soldi in arrivo dall’Europa col Recovery Plan.
Domanda Barisoni (minuto 56: 42): “Sono un po’ preoccupato (…) dal silenzio sul famoso Recovery Plan (…) ”.
Risponde Perotti: “Io sono sempre stato molto scettico sul Recovery Plan, per un motivo molto semplice: perché ci si chiede di spendere 209 miliardi in tre anni, e decidere in tre o quattro mesi come spendere una cifra enorme: è circa il 40% del bilancio annuale dello Stato, è quindi una cifra enorme (…). La nozione di capacità di spesa si è persa completamente, cioè di dire che c’è un tetto massimo che un’organizzazione può spendere efficacemente e costruttivamente, oltre il quale non si riesce a andare. E chiaramente 200 miliardi in tre anni con tre mesi di preparazione è ben al di là della nostra capacità di spesa. Non solo della nostra: di qualunque organizzazione! ”
Replica Barisoni: “Ecco, senta, mi dica una cosa in una battuta, che devo chiudere… ma, anche se la spesa venisse indirizzata, per esempio, su grandi opere infrastrutturali che sono in grado di assorbire molto di questa spesa…? ”
Conclude Perotti: “Beh, quello è un grossissimo pericolo, perché c’è il rischio, e credo che sia molto concreto e credo che si realizzerà quasi sicuramente, che venga utilizzata in opere infrastrutturali che non vale la pena di fare. Ma l’idea è ‘tanto ci son questi soldi’, sembrano gratis, in realtà non son gratis, o non tutti sono gratis, ‘dobbiamo spenderli in fretta su investimenti’, e quindi c’è il rischio molto concreto che venga usato su alcune opere infrastrutturali che non sono giustificate dalla domanda”.
Per Barisoni un attimo di imbarazzo, un sospirone, e si chiude la puntata.
L’associazione Idra, che dal 1994 contrasta gli sprechi delle ‘grandi opere’, parte civile nel procedimento penale e parte ad adiuvandum in quello contabile per i danni provocati dalla TAV in Mugello e a Monte Morello, si domanda: si medita forse ancora di ripartire dal ‘dunque, dicevamo…’? O non urge piuttosto un’autentica inversione di tendenza culturale? Non sarebbe l’ora di accettare la semplice evidenza che quel passato pre-Covid non merita in nessun modo di essere recuperato o replicato?
Al netto della penetrazione della criminalità organizzata, dell’offesa ambientale, della crescita esponenziale dei costi e della parallela rapina erariale, oggi dire ‘grandi opere’ è come dire montagne di denaro pubblico che partoriscono miseri topolini quanto a occupazione, e risultati – se mai vantaggiosi - raggiungibili solo in capo a lustri e lustri. Mose di Venezia, TAV in Mugello e a Firenze, fantaponti/tunnel di Messina insegnano. Mentre abbiamo bisogno di tanta dignità, stabilità e capillarità nell’occupazione, opere diffuse di utilità collettiva, interventi di rammendo sociale e territoriale, di ricostruzione e messa in sicurezza, di promozione culturale e di radicale riassetto ambientale: con molti meno soldi, ma molti più benefici.

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