Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 41
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Frasi di Milena Gabanelli
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.
Sabato 16 maggio 2020 21:07:09
Venerdì 15 maggio 2020 21:59:44
Gentilissima Milena Gabanelli, pongo alla sua attenzione la storia di Ginevra Pantasilea Amerighi alla quale il 23 Marzo 2011 è stata portata via la figlia di 18 mesi dal marito con la complicità del Tribunale dei minori di Roma. Il fatto è avvenuto in seguito alla denuncia sporta verso l’uomo che era già stato denunciato più volte in precedenza e che in fase di allattamento la picchiava. Da quel giorno madre e figlia non si sono mai più viste né sentite e sono passati ormai 9 anni. Ginevra ha fatto tutto il possibile per riabbracciare sua figlia ma non è servito. Se potesse intervenire con un servizio per porre sotto l’attenzione mediatica questa storia assolutamente ingiusta e tragica gliene sarei grata.
Grazie mille e buon lavoro.
Francesca Calamai
Venerdì 15 maggio 2020 21:19:52
Buonasera,
sono l’ing. Giorgio Taglietti, ex responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’ASL di Brescia, dell’accreditamento delle strutture sanitarie, CTU della Procura e membro della consulta per la sanità.
Data la mia ultra trentennale esperienza nel settore, in questo periodo sono stato contattato da diversi giornali che mi hanno chiesto di scrivere articoli sul discorso mascherine e DPI.
Alcuni li potete trovare su BSNews, vivere sani e belli, Varese press. Inoltre sto fornendo consulenza alla stampa estera accreditata a Roma (400 giornalisti di 62 testate mondiali). Schifato, per non dire altro, delle innumerevoli e quotidiane truffe che vedo sul web, (soprattutto con prodotti cinesi) sto conducendo una mia personale battaglia contro gli sciacalli approfittatori, riuscendo anche a far effettuare dei sequestri da parte delle forze dell’ordine.
Riuscire a riconoscere una truffa via web non è difficile, basta sapere cosa guardare e dove cercare le informazioni necessarie e che sono alla portata di tutti.
Con un paio di articoli, pubblicati su BSNews ho cercato di spigarlo alla gente, ma credo che pochi abbiano avuto la voglia e il tempo di leggerli.
Penso che invece, se tali informazioni venissero veicolate da un personaggio influente come lei sicuramente potrebbero raggiungere una vasta platea di persone.
Se crede che possa essere d’aiuto in qualche modo, mi ritenga a sua disposizione e mi contatti pure per mail o al cellulare 334 -------.
Con perfetta stima
Giorgio Taglietti
Mercoledì 13 maggio 2020 08:45:37
Mascherine con certificazione ingannevole.
Da alcuni giorni un nuovo inganno.
Lo descrivo qui:
https://blog. sandroni. it/trattamenti/mascherine -false-e-laboratori-accreditati/#L8217inganno_di_marcare_CE_9342_8211_Classe_1
Martedì 12 maggio 2020 22:09:59
Se le puo interessare, guardi questo video su you tube, relativo ai test rapidi Civid 19, cosa ho fatto e come ho cercato di fare la cosa giusta, riuscendo solo ad attirare qualche reprimenda dalla Regione Lombardia. https://m. youtube. com/watch? feature=share&v=RtuCTtIWHOI
Martedì 12 maggio 2020 20:32:24
SANIFICAZIONI CON OZONO: AFFERMAZIONI SUPERFICIALI E INADEGUATE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Gentile Dr. ssa Gabanelli,
mi chiamo Marco Bortolus, socio e amministratore di un'azienda che distribuisce macchine per la produzione di gas ozono.
L’ozono è uno dei più forti ossidanti presenti in natura ed elimina in modo naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche, un gran numero di elementi nocivi, riuscendo a sanificare l’aria e l’acqua, combinando i suoi effetti battericida, fungicida e inattivante per i virus.
L'ozono viene utilizzato da ormai quasi un secolo come sterilizzante e dal 1995 è riconosciuto come Presidio Naturale anche dal nostro Ministero della Salute.
Negli ultimi anni l'ozono si è dimostrato molto valido anche nell'inattivazione del virus SARS e attualmente viene impiegato per moltissime operazioni di sanificazione.
Non ultima ad esempio, anche per la realizzazione di cabine disinfettanti in Cina (http://www. ecns. cn/news/2020-02-23/detail-ifztvsqr0576390. shtml).
In Italia vi sono molte aziende produttrici di macchine per la produzione di questo gas o che offrono servizi di sanificazione per aziende, negozi, uffici, palestre ecc. basati sull'ozono e viene attualmente sperimentato anche come coadiuvante per il trattamento dei pazienti Covid.
Fin qui tutto bene, se non fosse che pochi giorni fa sul sito del Ministero della Salute il Ministero stesso precisa, peraltro correttamente, che "Non ci sono attualmente evidenze che l’ozono svolga una funzione sterilizzante nei confronti del nuovo coronavirus e che conseguentemente metta al riparo dal contrarre l’infezione. ", ma inserendo la precisazione tra le Fake News sul Coronavirus e relegando l'ozono tra i rimedi della nonna.
Contenuto corretto, ma metodo estremamente scorretto che getta una pessima luce su una sostanza assolutamente riconosciuta per la sua efficacia e a basso costo di produzione: basterebbe fare un piccolo passo di verifica sul "nuovo coronavirus", visto che sui coronavirus precedenti funzionava bene, che sicuramente sarebbe alla portata del nostro Governo e che altrettanto bene farebbe all'informazione a alle aziende che cercano di alzare onestamente la testa in questi momenti di grave difficoltà.
Ci siamo permessi di scrivere una lettera di protesta al Ministero della Salute e al quotidiano La Repubblica che lo scorso 8 maggio ha ripreso la notizia. Nessuna risposta.
Stiamo a questo punto postando su vari social la nostra protesta (qui di seguito il testo) coadiuvata anche da riferimenti su ricerche, articoli e pubblicazioni.
Le chiederei Dr. ssa Gabanelli di leggere l'articolo che segue e gradirei un Suo parere in merito.
Cordialmente
Marco Bortolus
SANIFICAZIONI CON OZONO: AFFERMAZIONI SUPERFICIALI E INADEGUATE DA PARTE DEL MINISTERO (CHE INVECE DOVREBBE FARE CHIAREZZA E LAVORARE FINALMENTE SU PROTOCOLLI E LINEE GUIDA) RIPRESE DAI MEDIA E SOCIALS CON IL RISULTATO DI CREARE FAZIONI, CONFUSIONE E SCALPORE
Leggiamo con stupore e preoccupazione i comunicati rilasciati dal nostro Ministero della Salutre circa la presunta mancanza di efficacia dei trattamenti ad ozono per la sterilizzazione degli ambienti contro il COVID19, non tanto per il contenuto del comunicato, quanto della metodologia e del taglio che viene dato a questo comunicato.
Ci riferiamo in particolare all'ultimo comunicato, pubblicato sul sito ”salute. gov. it” il 7 Maggio 2020, nella rubrica “COVID-19 e fake news: le nuove bufale smentite dal Ministero", dove la tecnologia della sanificazione mediante ozono è stata bollata come "falso" (in relazione al Covid19) ed associata ai vari “metodi della nonna", con latte, peperoncino e bicarbonato pubblicati sulla stessa rubrica del Ministero. Tale rubrica è stata ripresa da La Repubblica del 08. 05. 2020, a firma di Cristina Nadotti.
Troviamo questo modo di comunicare qualcosa di estremamente poco serio, non importa che sia pro o contro l'ozono, associandolo a rimedi da fattucchiera, e quantomeno "offensivo" per tutti coloro che ogni giorno hanno a che fare con l'ozono e sull'applicazione di questa tecnologia portano avanti un serio lavoro quotidiano. Infatti l’ozono è oggetto di studio, applicazione e ricerca da moltissimi anni da parte della ricerca scientifica e medica, con conseguente pubblicazione di una grande quantità di materiale da parte della letteratura scientifica e medica mondiale.
Se è vero - a quanto ci risulta - che ad oggi non c’è ancora una pubblicazione scientifica che dia prova certa della inattivazione del virus COVID19 con i trattamenti ad ozono (ma risulta che una ricerca in tale senso sia ai passi finali e che prestissimo verrà pubblicata dal mondo scientifico) sono anche veri dei fatti, delle raccomandazioni e delle conclusioni scientifiche dello stesso Ministero della Sanità, di professori e di ricercatori, che pongono il livello della discussione ad un livello più alto di una mera disinformazione sui siti e socials e sicuramente NON liquidabile mediante affermazioni scritte nel sito del Ministero a fuorviare ed influenzare l’opinione pubblica e che presta il fianco ad essere ripresa da giornalisti o persone interessate, per bollare come falsa o screditare una materia che negli anni e da fonti titolate, è stato riconosciuta come una grande risorsa per la sanificazione.
Il fatto che non ci sia uno studio scientifico pubblicato in relazione al COVID19 NON vuole dire che la sanificazione mediante ozono non funzioni; del resto, anche l'indicazione data dallo stesso Ministero circa la sanificazione con ipoclorito di sodio ha le stesse premesse, come si può vedere scorrendo questo articolo (ma, chissà com’è, questa metodologia chimica di sanificazione è ufficialmente suggerita).
Cercando di riassumere una piccola parte delle pubblicazioni, protocolli ed affermazioni fatte a proposito dell'ozono e di una possibile applicazione circa la sanificazione contro il Covid19, si evidenziano alcuni punti:
- Il Ministero della Sanità, con protocollo 24482 del 31 Luglio 1996 ha riconosciuto l’utilizzo dell’ozono nel trattamento dell’aria e dell’acqua, come presidio naturale per la STERILIZZAZIONE di ambienti contaminati da batteri, VIRUS, spore, muffe e acari”
- il 27 Ottobre 2010 il Ministero della Salute ha pubblicato sul sito “salute. gov. it” un parere del CNSA nel quale, a pagina 5 e 6 si evidenzia il potere disinfestante e disinfettante dell’ozono, riportandone addirittura una tabella con i tempi medi di inattivazione di batteri, virus, muffe, funghi mediante ozonizzazione a diverse concentrazioni. A pagina 6 e 7 si esalta addirittura l’utilizzo dell’ozono rispetto ad altri disinfettanti, in quanto questo è elemento che non rilascia inquinanti e residui secondari “a differenza dei disinfettanti classici (ad esempio il cloro) che rilasciano inquinanti”.
A questo proposito ci chiediamo se i tanti lettori influenzati dalle pubblicazioni fatte con tanta leggerezza sanno che l’utilizzo costante e massivo dei disinfettanti consigliati quali l’ipoclorito di sodio, l’etanolo e il perossido di idrogeno sono altamente nocivi in quanto generano inquinamenti secondari cancerogeni e sono altamente inquinanti per l’ambiente e per le acque...
Vorremmo far notare che l’Istituto Superiore della Sanità con rapporto n. 7/2020 cita una ricerca con titolo:
"Istituto Superiore di Sanità. Raccomandazioni per la disinfezione di ambienti esterni e superfici stradali per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2". Versione del 29 marzo 2020.
Gruppo di lavoro ISS Biocidi COVID-19 e Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Rifiuti COVID-19; 2020, iii, 4 p. Rapporti ISS COVID-19 n. 7/2020
Il documento fornisce indicazioni generali su pulizia e disinfezione degli ambienti outdoor per la prevenzione e contenimento della diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2. È esaminata la combinazione di fattori quali modalità di trasmissione di SARS-CoV-2 e informazioni tecnico-scientifiche relative all’evidenza su presenza e sopravvivenza del virus sulle diverse superfici; l’efficacia dei prodotti disinfettanti e dei sistemi di applicazione e il loro possibile impatto ambientale e i rischi per la salute umana. In particolare si analizza l’impatto sull’ambiente e la conseguente possibile esposizione della popolazione a seguito di uso massivo di ipoclorito di sodio, sostanza corrosiva per la pelle e dannosa per gli occhi. Le informazioni sull’uso dell’ipoclorito di sodio e la sua capacità di distruggere il virus su superfici esterne (strade) e in aria sono contrastanti. Il documento conferma l’opportunità del lavaggio delle strade con le modalità convenzionali (acqua o acqua e detergenti) evitando la produzione di polveri e aerosol e di limitare la disinfezione degli ambienti esterni e/o delle superfici stradali con prodotti quali l’ipoclorito di sodio. “
- Sulla pubblicazione “corrierequotidiano. it” vi è un interessante ed articolato (scientificamente) approfondimento, redatto a cura della Direzione Scientifica HEXATREE biotechnologies, che tratta l’argomento circa l’efficacia dell’ozono contro il COVID19, partendo e riprendendo una pubblicazione del 19 Marzo 2020 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: consigliamo di leggerlo, a chi interessato a fare luce sull'argomento.
- sul sito www. simg. it (società italiana medicina generale e cure primarie) è pubblicato un articolo in cui si riportano delle affermazioni del Prof. Marco Borderi, Dirigente Medico del prestigioso Istituto Ospedaliero Malpighi di Bologna, che recita: " l’ozono è la sostanza che più di ogni altra può garantire una sanificazione completa e ridurre i rischi del contagio“ – sottolinea il Prof. Marco Borderi, Dirigente Medico dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di Bologna Sant’Orsola Malpighi. ”Gli studi pubblicati in queste settimane attestano che il virus rimane sulle superfici per diverse ore, durante le quali può continuare ad essere contagioso. Gli effetti della sanificazione durano circa 20 giorni, un lasso di tempo che permette di superare le due settimane di incubazione del virus, anche se questo fosse nella fase finale di incubazione, nella fase di malattia pauci-sintomatica o durante la convalescenza. Inoltre, bisogna tenere presente che il picco che stiamo attraversando è un plateau, un processo molto graduale, che porta verso una lenta discesa della curva nell’arco di alcune settimane: questo rappresenta un motivo in più per attribuire importanza alla durata di 3 settimane della sanificazione”.
Oltre a questo materiale, facilmente verificabile, molte fonti scientifiche internazionali trattano l'argomento ozono e propongono la similitudine fra la SARS e il COVID19.
Circa l’efficacia dei trattamenti ad ozono contro la Sars ci sono oltre 17 studi scientifici, che certificano l’inattivazione del virus da parte dell’ozono. Per similitudine (entrambi i virus sono coronavirus dotati di una membrana proteica e fanno parte di una ben nota famiglia di altri coronavirus, tra cui il normale raffreddore) giungono alla conclusione, seppure non ancora confortata da prova scientifica, che l’ozono possa inattivare il virus COVID19.
A conferma di questo, sul sito China. org il professore Zhou Muzhi, docente alla Tokyo Keizai University e presidente del Cloud River Urban Research Institute ha inoltrato un articolo intitolato: “Ozono: un’arma potente per combattere l’epidemia di Covid19”, che consiglio di leggere.
Il sito "thaimedical. news" cita: Ozone gas has been proven to kill the SARS coronavirus and since the structure of the new 2019-nCoV coronavirus is almost identical to that of the SARS coronavirus, it is relatively safe to say that it will also work on the new coronavirus though it must be noted that there is no studies to date except one that is current ongoing in China at the Institute of Virology In Hubei with regards to this. Progress of that study has shown that it works and the study should be concluded by the end of this week and officially published in the journal Virology.
Crediamo che prima di fare affermazioni o pubblicazioni poco chiare, ad orientare la pubblica opinione, oltretutto da parte di un Ministero o di testate nazionali, i titoli, i contenuti, le fonti e gli argomenti vadano trattati con grande serietà: non possono essere accettati comportamenti superficiali o discriminatori senza supporti seri, che dettano l’impressione di un approccio di parte, magari influenzato dalle lobbies chimiche, e che, lungi dal fare chiarezza sulle metodologie di contrasto al virus nel rispetto dell’ambiente e delle salute, creano ancora più confusione e disinformazione: questo a danno di tutti coloro che chiedono, da tempo, chiarezza sui metodi e procedure da seguire e di molte aziende e professionisti che utilizzano, vendono, rappresentano in buona fede e con professionalità delle tecnologie storicamente riconosciute, che, in un momento epocale di grande sofferenza economica, vengono gravemente danneggiate da affermazioni e pubblicazioni di Istituzioni - e riportate da testate giornalistiche e socials -, che commentano ed agiscono, lasciando ampio spazio alle interpretazioni di parte, in contraddizione con quanto da loro stessi pubblicato a seguito di indagini scientifiche.
Green Strategies srl
www. greenstrategies. eu
Martedì 12 maggio 2020 17:37:31
L'epidemia da coronavirus ha evidenziato la cronica debolezza della medicina territoriale in Italia che nel tempo è stata molto burocratizzata e poco incentivata. In occasione dell'emergenza gli ospedali hanno creato i reparti Covid e ampliato le rianimazioni, Sul versante della medicina territoriale restano ampiamente da potenziare le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) cioè quelle unità che dovrebbero seguire gli affetti da COVID in isolamento domiciliare ma anche (almeno secondo molte linee guida!) eseguire i tamponi ai familiari dei pazienti ricoverati per Covid o a chi é stato segnalato dal medico di base come sospetto positivo. Questa é senz'altro una priorità assoluta della fase 2 ma... a che punto siamo???
Martedì 12 maggio 2020 11:02:55
Buongiorno, io sono sola e vivo sola. Lavoro in un uffico statale ma non ho potuto permettermi lo smartwork.
Vorrei saperne il più possibile, perchè ne ho e ne avrò sempre più bisogno.
scusi la schematicità.
lucia clementi
339 -------
Lunedì 11 maggio 2020 20:34:29
Egregia dott. ssa Gabanelli,
sono Rossella De Lucia uno degli ottantamila docenti precari di terza fascia.
Oggi pomeriggio, tra una videolezione ed una correzione, ho deciso di scrivere per segnalarvi un ruscello sotterraneo dell'agenda politica e dell'informazione pubblica.
Perdonate questo moto interiore, però mi preme fare luce sulla questione tramite i vostri canali.
Noi precari della scuola con 36 mesi di servizio abbiamo accumulato esperienza, affinato la nostra professionalità, ci siamo abilitati sul campo, magari a mille km di distanza da casa. Il concorso straordinario, così com'è, è stato BOCCIATO dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, organo perito superpartes, e non dal prof. Borreca, per tanti ed ovvi motivi propedeutici al buon senso; ma potrete istruirvi leggendo il parere nell'archivio ufficiale.
Se la ministra, con l'inequitá e la non conformità al diritto alla salute delle prove concorsuali, ha messo d'accordo CSPI, organizzazioni sindacali, associazioni insegnanti e dirigenti scolastici, PD, LEU, SI, Lega, Fratelli d'Italia, Autonomie (63 audizioni in commissione cultura tutte concordi), un motivo ci sarà.
Il concorso lotteria a crocette, in piena pandemia, improvvisato e anacronistico NON è e non potrà più essere il giusto modo di selezionare noi docenti... Sì, perché NOI SIAMO DOCENTI, portiamo avanti la scuola da anni, adesso la DAD a nostre spese (senza bonus carta docente, come i colleghi di ruolo), offriamo anche un concreto e tangibile supporto psicologico ai nostri alunni e ai nostri cari, che vivono in uno stato di ansia perenne a causa della nostra condizione precaria: siamo l'ago della bilancia per tenere in equilibrio il tessuto istruzione-paese.
I nostri alunni ci stanno vedendo sprofondare mentre aspettano alla finestra, sperando di superare la bufera insieme.
I concorsi rischiano di esodarci, di farci AMMALARE, capirete bene la loro natura totalmente inefficace in questo dato periodo storico.
Non chiediamo nessuna sanatoria, come sento dire (anche da qualche sprovveduto onorevole), siamo i primi a chiedere la selezione: i concorsi per titoli e servizio sono legittimi, rapidi, prevedono una PROVA SELETTIVA dopo l'anno di prova.
Infine, secondo una famosa direttiva europea (n. 70 del 1999), dopo 36 mesi di lavoro si DEVE stabilizzare il lavoratore per non incorrere in sanzioni, perché tale pratica viene considerata come ABUSO DI CONTRATTI A TERMINE che generano precariato.
Ora, mi rendo conto che la nostra vicenda non è strumentalizzabile, né tanto meno ha un appeal televisivo ed un conseguente ritorno di consensi, come ad esempio la presunta morte del leader nordcoreano, la diatriba sui congiunti o il vestito islamico della povera Silvia Romano, però si fonda su istanze reali che trovano riscontro con la quotidianità e hanno risvolti nel futuro del nostro Paese.
La mia richiesta nei vostri confronti?
Fate ancora INFORMAZIONE, vera e seria.
Insieme cambiamo la scuola dando un volto ai vituperati precari.
Grazie.
Con rispetto e serenità,
Vi porgo cordiali saluti.
Professoressa De Lucia
Lunedì 11 maggio 2020 16:51:15
Buonasera Milena, le scrivo perché sono tra quei tanti liberi professionisti che, pur avendone titolo, non hanno ricevuto i 600 euro di indennità covid, e mi auguro che Lei possa con suo intervento sollevare il problema: La mia domanda è stata accettata dal mio ente di previdenza, l'ENPAP, ma i soldi stanziati nella prima trance sono subito finiti: Da ieri il Ministro dell'Economia Gualtieri ha detto che nel nuovo decreto, che il Governo è pronto a varare, è previsto un secondo contributo di indennità covid per chi ha già avuto la prima trance senza ulteriore richiesta. Mi sembra una situazione paradossale. A nome di molti italiani che sono nelle mie stesse condizioni, Mi auguro che Lei voglia interessarsi a questa questione.
Con profonda stima, La saluto cordialmente
Alessandra Piccolini