Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 42

Messaggi presenti: 638

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Milena Gabanelli.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Milena Gabanelli

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.

Martedì 12 maggio 2020 20:32:24

SANIFICAZIONI CON OZONO: AFFERMAZIONI SUPERFICIALI E INADEGUATE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Gentile Dr. ssa Gabanelli,

mi chiamo Marco Bortolus, socio e amministratore di un'azienda che distribuisce macchine per la produzione di gas ozono.

L’ozono è uno dei più forti ossidanti presenti in natura ed elimina in modo naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche, un gran numero di elementi nocivi, riuscendo a sanificare l’aria e l’acqua, combinando i suoi effetti battericida, fungicida e inattivante per i virus.

L'ozono viene utilizzato da ormai quasi un secolo come sterilizzante e dal 1995 è riconosciuto come Presidio Naturale anche dal nostro Ministero della Salute.

Negli ultimi anni l'ozono si è dimostrato molto valido anche nell'inattivazione del virus SARS e attualmente viene impiegato per moltissime operazioni di sanificazione.
Non ultima ad esempio, anche per la realizzazione di cabine disinfettanti in Cina (http://www. ecns. cn/news/2020-02-23/detail-ifztvsqr0576390. shtml).

In Italia vi sono molte aziende produttrici di macchine per la produzione di questo gas o che offrono servizi di sanificazione per aziende, negozi, uffici, palestre ecc. basati sull'ozono e viene attualmente sperimentato anche come coadiuvante per il trattamento dei pazienti Covid.

Fin qui tutto bene, se non fosse che pochi giorni fa sul sito del Ministero della Salute il Ministero stesso precisa, peraltro correttamente, che "Non ci sono attualmente evidenze che l’ozono svolga una funzione sterilizzante nei confronti del nuovo coronavirus e che conseguentemente metta al riparo dal contrarre l’infezione. ", ma inserendo la precisazione tra le Fake News sul Coronavirus e relegando l'ozono tra i rimedi della nonna.

Contenuto corretto, ma metodo estremamente scorretto che getta una pessima luce su una sostanza assolutamente riconosciuta per la sua efficacia e a basso costo di produzione: basterebbe fare un piccolo passo di verifica sul "nuovo coronavirus", visto che sui coronavirus precedenti funzionava bene, che sicuramente sarebbe alla portata del nostro Governo e che altrettanto bene farebbe all'informazione a alle aziende che cercano di alzare onestamente la testa in questi momenti di grave difficoltà.

Ci siamo permessi di scrivere una lettera di protesta al Ministero della Salute e al quotidiano La Repubblica che lo scorso 8 maggio ha ripreso la notizia. Nessuna risposta.

Stiamo a questo punto postando su vari social la nostra protesta (qui di seguito il testo) coadiuvata anche da riferimenti su ricerche, articoli e pubblicazioni.

Le chiederei Dr. ssa Gabanelli di leggere l'articolo che segue e gradirei un Suo parere in merito.

Cordialmente

Marco Bortolus

SANIFICAZIONI CON OZONO: AFFERMAZIONI SUPERFICIALI E INADEGUATE DA PARTE DEL MINISTERO (CHE INVECE DOVREBBE FARE CHIAREZZA E LAVORARE FINALMENTE SU PROTOCOLLI E LINEE GUIDA) RIPRESE DAI MEDIA E SOCIALS CON IL RISULTATO DI CREARE FAZIONI, CONFUSIONE E SCALPORE

Leggiamo con stupore e preoccupazione i comunicati rilasciati dal nostro Ministero della Salutre circa la presunta mancanza di efficacia dei trattamenti ad ozono per la sterilizzazione degli ambienti contro il COVID19, non tanto per il contenuto del comunicato, quanto della metodologia e del taglio che viene dato a questo comunicato.

Ci riferiamo in particolare all'ultimo comunicato, pubblicato sul sito ”salute. gov. it” il 7 Maggio 2020, nella rubrica “COVID-19 e fake news: le nuove bufale smentite dal Ministero", dove la tecnologia della sanificazione mediante ozono è stata bollata come "falso" (in relazione al Covid19) ed associata ai vari “metodi della nonna", con latte, peperoncino e bicarbonato pubblicati sulla stessa rubrica del Ministero. Tale rubrica è stata ripresa da La Repubblica del 08. 05. 2020, a firma di Cristina Nadotti.

Troviamo questo modo di comunicare qualcosa di estremamente poco serio, non importa che sia pro o contro l'ozono, associandolo a rimedi da fattucchiera, e quantomeno "offensivo" per tutti coloro che ogni giorno hanno a che fare con l'ozono e sull'applicazione di questa tecnologia portano avanti un serio lavoro quotidiano. Infatti l’ozono è oggetto di studio, applicazione e ricerca da moltissimi anni da parte della ricerca scientifica e medica, con conseguente pubblicazione di una grande quantità di materiale da parte della letteratura scientifica e medica mondiale.

Se è vero - a quanto ci risulta - che ad oggi non c’è ancora una pubblicazione scientifica che dia prova certa della inattivazione del virus COVID19 con i trattamenti ad ozono (ma risulta che una ricerca in tale senso sia ai passi finali e che prestissimo verrà pubblicata dal mondo scientifico) sono anche veri dei fatti, delle raccomandazioni e delle conclusioni scientifiche dello stesso Ministero della Sanità, di professori e di ricercatori, che pongono il livello della discussione ad un livello più alto di una mera disinformazione sui siti e socials e sicuramente NON liquidabile mediante affermazioni scritte nel sito del Ministero a fuorviare ed influenzare l’opinione pubblica e che presta il fianco ad essere ripresa da giornalisti o persone interessate, per bollare come falsa o screditare una materia che negli anni e da fonti titolate, è stato riconosciuta come una grande risorsa per la sanificazione.

Il fatto che non ci sia uno studio scientifico pubblicato in relazione al COVID19 NON vuole dire che la sanificazione mediante ozono non funzioni; del resto, anche l'indicazione data dallo stesso Ministero circa la sanificazione con ipoclorito di sodio ha le stesse premesse, come si può vedere scorrendo questo articolo (ma, chissà com’è, questa metodologia chimica di sanificazione è ufficialmente suggerita).

Cercando di riassumere una piccola parte delle pubblicazioni, protocolli ed affermazioni fatte a proposito dell'ozono e di una possibile applicazione circa la sanificazione contro il Covid19, si evidenziano alcuni punti:

- Il Ministero della Sanità, con protocollo 24482 del 31 Luglio 1996 ha riconosciuto l’utilizzo dell’ozono nel trattamento dell’aria e dell’acqua, come presidio naturale per la STERILIZZAZIONE di ambienti contaminati da batteri, VIRUS, spore, muffe e acari”

- il 27 Ottobre 2010 il Ministero della Salute ha pubblicato sul sito “salute. gov. it” un parere del CNSA nel quale, a pagina 5 e 6 si evidenzia il potere disinfestante e disinfettante dell’ozono, riportandone addirittura una tabella con i tempi medi di inattivazione di batteri, virus, muffe, funghi mediante ozonizzazione a diverse concentrazioni. A pagina 6 e 7 si esalta addirittura l’utilizzo dell’ozono rispetto ad altri disinfettanti, in quanto questo è elemento che non rilascia inquinanti e residui secondari “a differenza dei disinfettanti classici (ad esempio il cloro) che rilasciano inquinanti”.

A questo proposito ci chiediamo se i tanti lettori influenzati dalle pubblicazioni fatte con tanta leggerezza sanno che l’utilizzo costante e massivo dei disinfettanti consigliati quali l’ipoclorito di sodio, l’etanolo e il perossido di idrogeno sono altamente nocivi in quanto generano inquinamenti secondari cancerogeni e sono altamente inquinanti per l’ambiente e per le acque...

Vorremmo far notare che l’Istituto Superiore della Sanità con rapporto n. 7/2020 cita una ricerca con titolo:

"Istituto Superiore di Sanità. Raccomandazioni per la disinfezione di ambienti esterni e superfici stradali per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2". Versione del 29 marzo 2020.

Gruppo di lavoro ISS Biocidi COVID-19 e Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Rifiuti COVID-19; 2020, iii, 4 p. Rapporti ISS COVID-19 n. 7/2020

Il documento fornisce indicazioni generali su pulizia e disinfezione degli ambienti outdoor per la prevenzione e contenimento della diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2. È esaminata la combinazione di fattori quali modalità di trasmissione di SARS-CoV-2 e informazioni tecnico-scientifiche relative all’evidenza su presenza e sopravvivenza del virus sulle diverse superfici; l’efficacia dei prodotti disinfettanti e dei sistemi di applicazione e il loro possibile impatto ambientale e i rischi per la salute umana. In particolare si analizza l’impatto sull’ambiente e la conseguente possibile esposizione della popolazione a seguito di uso massivo di ipoclorito di sodio, sostanza corrosiva per la pelle e dannosa per gli occhi. Le informazioni sull’uso dell’ipoclorito di sodio e la sua capacità di distruggere il virus su superfici esterne (strade) e in aria sono contrastanti. Il documento conferma l’opportunità del lavaggio delle strade con le modalità convenzionali (acqua o acqua e detergenti) evitando la produzione di polveri e aerosol e di limitare la disinfezione degli ambienti esterni e/o delle superfici stradali con prodotti quali l’ipoclorito di sodio. “

- Sulla pubblicazione “corrierequotidiano. it” vi è un interessante ed articolato (scientificamente) approfondimento, redatto a cura della Direzione Scientifica HEXATREE biotechnologies, che tratta l’argomento circa l’efficacia dell’ozono contro il COVID19, partendo e riprendendo una pubblicazione del 19 Marzo 2020 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: consigliamo di leggerlo, a chi interessato a fare luce sull'argomento.

- sul sito www. simg. it (società italiana medicina generale e cure primarie) è pubblicato un articolo in cui si riportano delle affermazioni del Prof. Marco Borderi, Dirigente Medico del prestigioso Istituto Ospedaliero Malpighi di Bologna, che recita: " l’ozono è la sostanza che più di ogni altra può garantire una sanificazione completa e ridurre i rischi del contagio“ – sottolinea il Prof. Marco Borderi, Dirigente Medico dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di Bologna Sant’Orsola Malpighi. ”Gli studi pubblicati in queste settimane attestano che il virus rimane sulle superfici per diverse ore, durante le quali può continuare ad essere contagioso. Gli effetti della sanificazione durano circa 20 giorni, un lasso di tempo che permette di superare le due settimane di incubazione del virus, anche se questo fosse nella fase finale di incubazione, nella fase di malattia pauci-sintomatica o durante la convalescenza. Inoltre, bisogna tenere presente che il picco che stiamo attraversando è un plateau, un processo molto graduale, che porta verso una lenta discesa della curva nell’arco di alcune settimane: questo rappresenta un motivo in più per attribuire importanza alla durata di 3 settimane della sanificazione”.

Oltre a questo materiale, facilmente verificabile, molte fonti scientifiche internazionali trattano l'argomento ozono e propongono la similitudine fra la SARS e il COVID19.

Circa l’efficacia dei trattamenti ad ozono contro la Sars ci sono oltre 17 studi scientifici, che certificano l’inattivazione del virus da parte dell’ozono. Per similitudine (entrambi i virus sono coronavirus dotati di una membrana proteica e fanno parte di una ben nota famiglia di altri coronavirus, tra cui il normale raffreddore) giungono alla conclusione, seppure non ancora confortata da prova scientifica, che l’ozono possa inattivare il virus COVID19.

A conferma di questo, sul sito China. org il professore Zhou Muzhi, docente alla Tokyo Keizai University e presidente del Cloud River Urban Research Institute ha inoltrato un articolo intitolato: “Ozono: un’arma potente per combattere l’epidemia di Covid19”, che consiglio di leggere.

Il sito "thaimedical. news" cita: Ozone gas has been proven to kill the SARS coronavirus and since the structure of the new 2019-nCoV coronavirus is almost identical to that of the SARS coronavirus, it is relatively safe to say that it will also work on the new coronavirus though it must be noted that there is no studies to date except one that is current ongoing in China at the Institute of Virology In Hubei with regards to this. Progress of that study has shown that it works and the study should be concluded by the end of this week and officially published in the journal Virology.

Crediamo che prima di fare affermazioni o pubblicazioni poco chiare, ad orientare la pubblica opinione, oltretutto da parte di un Ministero o di testate nazionali, i titoli, i contenuti, le fonti e gli argomenti vadano trattati con grande serietà: non possono essere accettati comportamenti superficiali o discriminatori senza supporti seri, che dettano l’impressione di un approccio di parte, magari influenzato dalle lobbies chimiche, e che, lungi dal fare chiarezza sulle metodologie di contrasto al virus nel rispetto dell’ambiente e delle salute, creano ancora più confusione e disinformazione: questo a danno di tutti coloro che chiedono, da tempo, chiarezza sui metodi e procedure da seguire e di molte aziende e professionisti che utilizzano, vendono, rappresentano in buona fede e con professionalità delle tecnologie storicamente riconosciute, che, in un momento epocale di grande sofferenza economica, vengono gravemente danneggiate da affermazioni e pubblicazioni di Istituzioni - e riportate da testate giornalistiche e socials -, che commentano ed agiscono, lasciando ampio spazio alle interpretazioni di parte, in contraddizione con quanto da loro stessi pubblicato a seguito di indagini scientifiche.

Green Strategies srl

www. greenstrategies. eu

Martedì 12 maggio 2020 17:37:31

L'epidemia da coronavirus ha evidenziato la cronica debolezza della medicina territoriale in Italia che nel tempo è stata molto burocratizzata e poco incentivata. In occasione dell'emergenza gli ospedali hanno creato i reparti Covid e ampliato le rianimazioni, Sul versante della medicina territoriale restano ampiamente da potenziare le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) cioè quelle unità che dovrebbero seguire gli affetti da COVID in isolamento domiciliare ma anche (almeno secondo molte linee guida!) eseguire i tamponi ai familiari dei pazienti ricoverati per Covid o a chi é stato segnalato dal medico di base come sospetto positivo. Questa é senz'altro una priorità assoluta della fase 2 ma... a che punto siamo???

Martedì 12 maggio 2020 11:02:55

Buongiorno, io sono sola e vivo sola. Lavoro in un uffico statale ma non ho potuto permettermi lo smartwork.
Vorrei saperne il più possibile, perchè ne ho e ne avrò sempre più bisogno.
scusi la schematicità.
lucia clementi
339 -------

Lunedì 11 maggio 2020 20:34:29

Egregia dott. ssa Gabanelli,

sono Rossella De Lucia uno degli ottantamila docenti precari di terza fascia.

Oggi pomeriggio, tra una videolezione ed una correzione, ho deciso di scrivere per segnalarvi un ruscello sotterraneo dell'agenda politica e dell'informazione pubblica.
Perdonate questo moto interiore, però mi preme fare luce sulla questione tramite i vostri canali.

Noi precari della scuola con 36 mesi di servizio abbiamo accumulato esperienza, affinato la nostra professionalità, ci siamo abilitati sul campo, magari a mille km di distanza da casa. Il concorso straordinario, così com'è, è stato BOCCIATO dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, organo perito superpartes, e non dal prof. Borreca, per tanti ed ovvi motivi propedeutici al buon senso; ma potrete istruirvi leggendo il parere nell'archivio ufficiale.
Se la ministra, con l'inequitá e la non conformità al diritto alla salute delle prove concorsuali, ha messo d'accordo CSPI, organizzazioni sindacali, associazioni insegnanti e dirigenti scolastici, PD, LEU, SI, Lega, Fratelli d'Italia, Autonomie (63 audizioni in commissione cultura tutte concordi), un motivo ci sarà.
Il concorso lotteria a crocette, in piena pandemia, improvvisato e anacronistico NON è e non potrà più essere il giusto modo di selezionare noi docenti... Sì, perché NOI SIAMO DOCENTI, portiamo avanti la scuola da anni, adesso la DAD a nostre spese (senza bonus carta docente, come i colleghi di ruolo), offriamo anche un concreto e tangibile supporto psicologico ai nostri alunni e ai nostri cari, che vivono in uno stato di ansia perenne a causa della nostra condizione precaria: siamo l'ago della bilancia per tenere in equilibrio il tessuto istruzione-paese.
I nostri alunni ci stanno vedendo sprofondare mentre aspettano alla finestra, sperando di superare la bufera insieme.
I concorsi rischiano di esodarci, di farci AMMALARE, capirete bene la loro natura totalmente inefficace in questo dato periodo storico.
Non chiediamo nessuna sanatoria, come sento dire (anche da qualche sprovveduto onorevole), siamo i primi a chiedere la selezione: i concorsi per titoli e servizio sono legittimi, rapidi, prevedono una PROVA SELETTIVA dopo l'anno di prova.
Infine, secondo una famosa direttiva europea (n. 70 del 1999), dopo 36 mesi di lavoro si DEVE stabilizzare il lavoratore per non incorrere in sanzioni, perché tale pratica viene considerata come ABUSO DI CONTRATTI A TERMINE che generano precariato.

Ora, mi rendo conto che la nostra vicenda non è strumentalizzabile, né tanto meno ha un appeal televisivo ed un conseguente ritorno di consensi, come ad esempio la presunta morte del leader nordcoreano, la diatriba sui congiunti o il vestito islamico della povera Silvia Romano, però si fonda su istanze reali che trovano riscontro con la quotidianità e hanno risvolti nel futuro del nostro Paese.
La mia richiesta nei vostri confronti?
Fate ancora INFORMAZIONE, vera e seria.
Insieme cambiamo la scuola dando un volto ai vituperati precari.
Grazie.

Con rispetto e serenità,
Vi porgo cordiali saluti.
Professoressa De Lucia

Lunedì 11 maggio 2020 16:51:15

Buonasera Milena, le scrivo perché sono tra quei tanti liberi professionisti che, pur avendone titolo, non hanno ricevuto i 600 euro di indennità covid, e mi auguro che Lei possa con suo intervento sollevare il problema: La mia domanda è stata accettata dal mio ente di previdenza, l'ENPAP, ma i soldi stanziati nella prima trance sono subito finiti: Da ieri il Ministro dell'Economia Gualtieri ha detto che nel nuovo decreto, che il Governo è pronto a varare, è previsto un secondo contributo di indennità covid per chi ha già avuto la prima trance senza ulteriore richiesta. Mi sembra una situazione paradossale. A nome di molti italiani che sono nelle mie stesse condizioni, Mi auguro che Lei voglia interessarsi a questa questione.
Con profonda stima, La saluto cordialmente
Alessandra Piccolini

Lunedì 11 maggio 2020 09:47:46

Mi rivolgo a lei perché approfonduscr molto i problemi e soprattutto riesce a proporre delle soluzioni.
Tema: Covid 19
Problema: la Fase 2 tornerà alla Fase 1.
Perche? Milioni di italiani si credono immuni! Allora? Mi dia una mail a cui posso mandare... come e cosa fare per difendere tutti... a lei poi il compito di diffonderlo (essenziale) qualora lo trovasse utile come credo
In attesa, buona giornata
G. G. M.

Lunedì 11 maggio 2020 09:37:16

Buongiorno.
Mi sembra evidente, seppure non mi occupi di informazione, che vengono taciute cose di importanza enorme in questo momento.
Perché non sappiamo niente del 5G e dei satelliti?
In ogni sito che ho guardato si dice che non si conoscono le controindicazioni.
E noi permettiamo una cosa simile?
Sono certa che sta succedendo qualcosa di molto grave.
Ogni giornalista degno di questo nome dovrebbe impegnarsi nel comprendere e diffondere la verità.
Magari, vista la sicura pericolosità dell'argomento, unitevi.
Non ho altri strumenti per sollecitare un rapido intervento in questo senso.
Ma fate presto.
Fermate l'orrore che sta iniziando. O almeno proviamoci.
Maria Rosa Vecchiettini

Lunedì 11 maggio 2020 07:04:10

D. ssa Milena Gabanelli, un decreto del Capo dello Stato di accoglimento, due sentenza del consiglio di stato di accoglimento per di più approvate e pubblicate nel vademecum del ministero dell'interno, come atti giurisprudenziali, a cui tutti dovranno riferirsi per essere ammessi ai benefici del fondo di solidarietà L. 44/99.
si aggiungono due audizioni, una dal sottosegretario di Stato agli Interni, l'altra davanti la Commissione Parlamentare Antimafia, nonostante tutto, incredibilmente la mia ammissione ai benefici per le vittime di estorsione e corruzione, deve essere ancora discussa.
per tutto ciò le chiedo d. ssa Milena Gabbanelli di contattarmi prima possibile, perché sono esausto di questa gravissima pagliacciata, per favore mi contatti al n. 331 -------. saluti Gianfranco Nobilia.

Domenica 10 maggio 2020 19:46:01

“CREDO IN UN RATING MIGLIORE”
Premetto che per tanti anni son stato il responsabile dell’ufficio rating (rating validato dalla Banca d’Italia) di una importante banca italiana e, senza nessuna presunzione di essere un grande esperto, credo di poter argomentare sull’aspetto delle assegnazioni.
Fitch, come noto, ha abbassato il rating dell’Italia. La decisione dell'agenzia americana - prevista il 10 luglio - è stata anticipata. I rating dell’Italia sono così al momento attribuiti: S& Poor’S BBB; Moody’s Baa3; Fitch BBB-
S&Poor’s il 25 aprile 2020 ha confermato il rating all’Italia BBB con outlook negativo;
il 29 aprile 2020 Fitch abbassa il rating all’Italia;
l’8 maggio 2020 Moody’s non modifica il rating.
Due pesi e due misure?
In un momento mondiale di pandemia una solerte agenzia di rating declassa una nazione tra le più colpite al mondo dal Coronavirus.
Già molte economie nel mondo sono “in ginocchio”, non solo la nostra e un’agenzia di rating dovrebbe, a mio modo di vedere, avere il dovere, se non altro morale, di sospendere per un lasso di tempo le proprie valutazioni per non influenzare i mercati finanziari. No!!! Fitch ne anticipa addirittura la valutazione.
Qualche pensiero malizioso è plausibilmente giustificato.
E’ in ogni caso, utile riferire sulle modalità e sui criteri con i quali si costruisce un rating. La regola vuole che le valutazioni di qualunque soggetto analizzato si basi su criteri omogenei e cioè che il questionario che porta alla valutazione dei medesimi sia uguale per tutti. Sarei molto curioso di vedere le domande poste dal questionario nonché i pesi e le soglie imposte per la loro valutazione. Mi spiego meglio, si possono dare pesi e livelli quantitativi alle risposte in modo che alcune incidano maggiormente rispetto ad altre sul risultato finale del rating.
Ci sono, però, anche possibilità di modificare il rating finale se si usa un sistema Judgemental (cosiddetto override) per tener conto di peculiarità non previste nei questionari, che lo possono far variare in positivo o in negativo. Quindi i rating sono o statistici puri o sempre statistici con intervento “umano” sul giudizio finale.
Oltre a questo c’è da dire che sistemi molto buoni hanno capacità previsionali intorno all’ 80% resta quindi un margine di errore non trascurabile.
Dimenticavo, il rating rappresenta l’indice di solvibilità per il ripagamento degli impegni finanziari assunti.
Allora qualche lecita domanda:
1) Nei questionari è considerato il pubblico risparmio di una nazione?
2) Nei questionari è considerato il patrimonio artistico? (come si sa l’Italia ha dipinti, sculture e tanti altri beni culturali, tutti di inestimabile valore e che nessun altro paese possiede).
3) Nei questionari vengono considerate le riserve auree? A febbraio 2020 l’Italia si posiziona quarta (contando il FMI) e terza come Paese (dopo Stati Uniti e Germania) con le sue 2. 451, 8 tonnellate di oro.

Non voglio dilungarmi oltre ma credo che l’operato delle società di rating possa non essere perfetto, in grado, però, di influenzare i mercati finanziari sia in positivo che in negativo e questa solerzia, però, offre molti spunti di riflessione e necessità di approfondimenti tecnici.
Giovanni Celano
P. S.
Alcune informazioni sono state assunte dai siti:
https://www. investire-in-oro. com/riserve-auree- mondiali-delle-banche-centrali-quante-sono/
https://www. teleborsa. it/ Quotazioni/Rating
https://www. ilpost. it/2020/04/25/standard- poors-confermato-rating-italia/
https://www. ilsole24ore. com/art/moody-s-non- modifica-rating-l-italia-evita-serie-b-ADbssOP

Domenica 10 maggio 2020 18:16:25

Un amico mi appena girato la sua clip di domande circa le capacità inesistenti di alcuni totalmente incapaci a svolgere attività governative di Stato.
Ebbene, saranno almeno 40 anni che ne parlo... ritengo necessario: un curriculum attendibile e verificabile, un esame attitudinalepreparato da equipe scientifica riconosciuta, una attenta analisi del quoziente intellettivo, più brevemente conosciuto come Q. I., ma non è tutto, per precauzione un "eletto" a cariche di Ministeri della repubblica dovrebbe passare, (così come per particolari ranghi militari).. almeno da un riscontro negativo di famigliarità, fino alla settima generazione, con idioti, pazzi, o criminali. Ripeto, ho sempre trovato inconcepibile che si ricoprissero cariche importanti senza un'analisi minima delle capacità di codesti individui.

Commenti Facebook