Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 38
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Frasi di Milena Gabanelli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.
Domenica 7 giugno 2020 18:48:23
Domenica 7 giugno 2020 10:18:19
Gentile Milena Gabanelli,
Mi permetto di contattarla in questo inizio della cosidetta Fase 2 e del relativo annuncio ufficiale « l’Italia riapre ».
Sono stati annunciati spostamenti senza più limiti, riapertura di bar e ristoranti, industrie, piscine, ma non ho trovato alcuna indicazione sulla data di riapertura delle visite agli anziani nelle RSA di Milano... in effetti da quando i decessi nelle RSA sono drasticamente diminuiti non si parla più dei nostri anziani che da ormai tre mesi sono rinchiusi nelle strutture e privati del loro elemento vitale, l’affetto e la vicinanza dei familiari...
Mia sorella ed io facciamo parte dei numerosi cittadini lombardi che hanno un genitore in una RSA, nostra madre nonagenaria ricoverata da dicembre scorso presso la RSA Monsignor Bicchierai a Milano, facente parte dell’Istituto Auxologico a casus di una frattura del femore e di problemi cognitivi.
La recente scelta di ricoverarla in una struttura per anziani è stata difficile e dolorosa da effettuare, ma l’abbiamo fatta con la garanzia di poterla andare a trovare quotidianamente come accaduto in gennaio e febbraio. Con l’arrivo del COVID19 la situazione si è ribaltata, ed il 9 marzo nostra madre ci è stata “requisita” dalla RSA al fine di “proteggerla”. Così facendo è sopravvissuta al virus, ma non alla solitudine, e col passare del tempo ha quasi perso completamente l’uso della parola. Come gran parte dei familiari la vediamo regolarmente tramite le videochiamate con i cellulari degli operatori, che in realtà servono principalmente a noi familiari per vederla, ma a lei servono ben poco non essendo quasi più in grado di parlare e non capendo chi ci sia dietro lo schermo del telefonino.
Nell’ultimo mese, quando finalmente il contagio è diminuito, abbiamo contattato speranzose il direttore sanitario della RSA, Dott Marco Stramba Badiale, per capire se c’era modo di vedere nostra madre con tutte le dovute precauzioni, le medesime adottate dagli operatori sociali, ma il rifiuto è stato categorico.
A seguito del recente annuncio del presidente Luca Zaia sulla riapertura delle RSA in Veneto “per permettere ai familiari di potere tornare a trovare i loro cari dopo tre mesi di chiusura” l’ho contattato nuovamente e la risposta è stata la seguente:
“stiamo valutando alcune modalità per consentire le visite di parenti ma per iniziare dobbiamo attendere la delibera delle Regione Lombardia che dovrebbe stabilire le regole per l'accesso dei visitatori nelle RSA”.
Abbiamo quindi scritto all’assessore Giulio Gallera e la sua segreteria per avere conferma sulla (speriamo imminente) delibera specifica che autorizzi le visite ai parenti, ma ad oggi non abbiamo risposta.
La famiglia di un altro ospite della nostra medesima RSA ha scritto come noi alla Regione, alla ATS ma anche loro senza esito.
Sappiamo invece che in due altre RSA del Milanese, a Brugherio (RSA Villa Paradiso) ed in un’altra a Bareggio, i familiari più stretti da alcune settimane vanno regolarmente a trovare gli ospiti, adottando le dovute cautele.
In effetti il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020, all’articolo 1 lettera x, recita:
x) l'accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalita' e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, e' limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che e' tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione;
La situazione è quindi confusa, insostenibile. Sembrerebbe si sia creato una sorta di corto circuito per cui la Direzione Sanitaria aspetta una delibera della Regione, la quale a sua volta non ne vede l’urgenza, considerato che le visite in RSA sono già permesse dal DCPM.
Abbiamo bisogno di chiarezza e di una tempistica precisa.
Vorrei quindi lanciare un appello all’assessore Giulio Gallera o a chi per esso per ottenere delle risposte precise ed spero incoraggianti. Dobbiamo capire quando potremo finalmente rivedere i nosti cari, che hanno e continuano a pagare il prezzo più caro del confinamento malgrado siano i più deboli ed indifesi. Le disposizioni riguardo alle visite a determinate condizioni dovrebbero essere possibili per legge.
Vi sono stati sufficenti casi di persone morte senza potere salutare i loro famigliari.
Ringrazio anticipatamente di tutto cio’ che farete per salvare i nostri cari anziani dalla solitudine e dall’oblio, e resto a disposizione per qualunque chiarimento e collaborazione.
In attesa di un suo cortese e mi auguro positivo riscontro, porgo i miei migliori saluti
Patrizia Vecchio (cell. +33 6 -------)
Venerdì 5 giugno 2020 10:42:11
B giorno. Mi presento:sono dr paolo Bellone med vet. prov torino. Al di la dei complimenti che volevo porgerle da anni x le sue inchieste volevo nel momento attuale che stiamo vivendo rivolgerle una domanda sulla smemoratezza di alcuni suoi colleghi ed in particolare di quello che 5- 6 anni fa scrisse un articolo su un quotidiano a tiratura nazionale (repubblica o corriere sera o sole 24 h o forse la stampa) che purtroppo non misi da parte, che pronosticava, in conseguenxa di azioni pilotate da gruppi di finanzierii americani legati all’ ultra destra ed in particolare di uno (non mi ricordo il nome), una” gelata” economica e sociale sull’europa prevista in conseguenza delle iniziative intraprese, per il 2019 Sono rimasto con la guardia alzata per tutto lo scorso anno e quando non e’ accaduto nulla ho pensato all’ennesima notizia di previsione errata da parte degli economisti (che di solito non ci azzeccano mai nonostante diano lezioni a tutto il mondo. Quando a fine anno siamo venuti a cono scenza di Wuhan, mi sono detto: ci siamo. Cio mi ha permesso di mettere al sicuro, del tutto indipendentemente i miei invedtimenti. Questo era il cappello x cio che le chiedo: per me che non sono bravo a navigare ed effettuare ricerche e’ stato impossibile risalire all’articolo che io personalmente lessi ma per Voi che sapete muovervi bene nelle indagini in internet e negli archivi dei quotidiani sarebbe possibile risalire all’articolo in questione e fare un po chiarezza su cio che andremo ad affrontare nei prossimi anni e far ricredere l’opinione pubblica su cio che stiamo vivendo. Non so se questa mia avra’ un seguito o sara letta Cque le porgo i miei cordiali saluti. P bello e
Mercoledì 3 giugno 2020 17:53:41
Gent Sig. ra Gabanelli
ho trovato molto interessante la sua spiegazione sull'evasione fiscale e le chiedo :
perché non ha parlato di tutta l'evasione che genera il settore del turismo (inclusi ristoranti, bar ecc)
e perché non parla mai del lavoro nero sempre nel settore del turismo e losfruttamento
visto che, viene in questo momento considerato cosi' strategico
la ringrazio
Stefano
Martedì 2 giugno 2020 16:38:55
Molto interessante la denuncia dell’evasione in Italia dovuta in parte allo spirito italiano di aggirare le norme e in parte dalle aliquote troppo alte. Propongo un tema che la tua organizzazione potrebbe approfondire: riduzione consistente delle aliquote a chi paga la sua quota parte di debito pubblico, distribuita tra reddito di persone fisiche, partite IVA e società di capitali. Ho fatto dei calcoli al riguardo e sono venuti fuori elementi molto interessanti. Anche se i vari contribuenti volessero pagare la loro quota parte di debito pubblico ricorrendo ad un mutuo decennale, i risparmi potrebbero da subito essere superiori ai ratei del mutuo stesso. Tu che hai la possibilità di fare verifiche precise potresti approfondire la fondatezza di questa idea? A titolo di esempio: in Italia ci sono circa 3, 3 milioni di partite IVA. Se a ciascuna venisse calcolato un debito pubblico di 10. 000 euro anche ricorrendo ad un mutuo sarebbero gravate per 10 anni da un onere di circa 80 euro/mese. Ma una nuova tassazione progressiva con un massimo del 25-30% comporterebbe risparmi maggiori ma lo Stato introiterebbe subito da loro 19 miliardi di euro. Analogamente le società di capitali dovrebbero partecipare con una piccola % sul loro capitale sociale; mentre i redditi fissi con una % sul reddito stesso. Potrebbe essere una strada non credi? Grazie per l’attenzione e buon lavoro!
Martedì 2 giugno 2020 15:48:23
MESSAGGIO PER LA SIG. RA GABANELLI
Buongiorno,
ho letto con molta attenzione il suo articolo sull’ evasione fiscale e ne ho apprezzato i contenuti basati sui dati quantitativamente importanti, esposti in modo chiaro e comprensibile, che evidenziano l’ anomalia italiana rispetto agli altri paesi europei cui chiediamo solidarietà. E’ incomprensibile che nessun partito di maggioranza e di opposizione ne parli e che anche questo Governo abbia citato all’ inizio dell’ ultimo mandato la “lotta“ (meglio dire scaramuccia) all’ evasione fiscale quale cardine del programma per poi dimenticarsene ben presto. Conosciamo del resto la fine fatta fare ad Equitalia e i condoni sottintesi nelle varie proposte di “pace fiscale. ”.
Eppure i contribuenti costituiscono in Italia la maggioranza degli elettori !
Per motivi di età, sono vicino alla conclusione dei miei incarichi operativi e direzionali nel settore dell’ energia, ma mantengo tuttavia viva una certa esperienza nei rapporti istituzionali nazionali ed europei. Da qualche tempo mi chiedo, con alcuni amici, come si potrebbe organizzare un consenso politicamente trasversale per affrontare questa abnormita’ che depaupera il Paese e che crea disuguaglianze nella convivenza civile.
Ho avuto anche l’ occasione di scambiare con Lei poche parole su temi generali ad un recente Festival dell’ Energia in Triennale, troppo poco per stabilire un contatto. Mi interesserebbe moltissimo farlo ora (via email, non sono su Facebook) al fine di avere un suo parere sulle prospettive e sulle modalità più opportune per un possibile mio contributo “socialmente utile “ a rendere disponibile almeno una parte dei 110 mldi € / anno per la ripresa economica del nostro Paese.
Cordiali saluti, in attesa di un suo riscontro.
Roberto Poti’
Lunedì 1 giugno 2020 21:10:44
A proposito di evasori fiscali ho scritto e proposto prima al nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate poi al professor Giavazzi la mia tesi che ora le esporrò, ma non ho mai avuto risposte, tanto che penso che la mia sia una idea stravagante.
L’idea in buona sostanza è questa: far sì che gli italiani abbiano interesse diretto a chiedere la fattura per le prestazioni che ricevono. Vado all’esempio pratico: l’idraulico di turno mi chiede 100 Euro senza fattura oppure 130 con fattura perché deve pagare l’Iva. Ad oggi la maggior parte di noi chiede 100 senza fattura perché poi non si può scaricare questa spesa dalle tasse. Se però al cittadino fosse permesso di scaricare dalle proprie tasse il 30-40 % della fattura che riceve, il cittadino sarebbe interessato a chiedere la fattura e pagare 130 anziché 100. E lo stato farebbe emergere il nero.
Non è vero che, come sostenne il direttore dell’Agenzia delle Entrate, in una intervista al Corriere, che lo scarico delle fatture da parte del cittadino sarebbe un beneficio pari a zero per lo stato.
Se intervenisse lei a fare un po’ di chiarezza su questo importante punto, forse arriveremmo ad essere come altri stati (mi dicono che in Germania tutti possono scaricare tutto).
Un suo articolo sull’argomento sarebbe veramente benvenuto! E chissà che la politica non si svegli una volta per tutte!,
Grazie per la sua attenzione.
Ercole. Bonini
Lunedì 1 giugno 2020 21:01:58
Cara Milena, sarebbe interessante una trasmissione che raffronti legge tedesca e legge USA contro l'evasione con quella italiana, che spieghi a cosa vanno incontro evasori tedeschi e statunitensi quando vengono beccati, che evidenzi come i primi vadano in galera mentre i nostri massimo beccano gli arresti domiciliari in ville megagalattiche dopo anni., L'evasione dovrebbe essere il reato più vergognoso del comune sentire.
Suggerisci alla Merkel di subordinare aiuti a fondo perduto e copertura europea al debito italiano all'adozione in Italia della legge tedesca contro l'evasione, sic et simplicite.. Risaneremmo i conti e diventeremmo un paese serio molto velocemente.
Lunedì 1 giugno 2020 13:58:46
Buongiorno, interessante l'articolo odierno dedicato all'evasione fiscale. Mi aspettavo qualche proposta o idea per riuscire finalmente a contenere questo scandalo.
Grazie per l'attenzione. Claudio Righi Negrar di Valpolicella (VR)
Sabato 30 maggio 2020 12:02:33
Leggo sul DATA ROOM di lunedì 25 maggio una graduatoria sui tamponi effettuati in Italia rispetto a quello che fanno altri paesi... Ne avevo vista una molto diversa sul "Corriere" di giovedì 21 maggio, con l'Italia in una posizione certamente più felice...
Forse mi sfugge la chiave di lettura; le due tabelle sono in apparente contraddizione...
qualcuno mi può spiegare ? grazie, saluti Maurizio Capelli - Piacenza