Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 35

Messaggi presenti: 634

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Milena Gabanelli.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Milena Gabanelli

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.

Giovedì 25 giugno 2020 07:59:03

Gentile dr. ssa Gabanelli,

sono professore universitario all'Università di Milano e neurologo presso l'Ospedale Policlinico di Milano.
Mi ha molto colpito l'articolo che ha scritto ieri sul corriere della sera relativamente alle tante risorse economiche raccolte a seguito della emergenza Covid da regioni ed Ospedali pubblici e privati.
Per quanto mi riguarda, posso dirle che è da novembre 2019 che chiedo a Regione Lombardia una collaborazione per l'accesso ai dati di dimissione regionale ospedaliera per l'applicazione di modelli di intelligenza artificiale senza mai ricevere risposta o ricevendo risposte evasive. Ad oggi, dunque, manca la trasparenza su quali siano i criteri ed i passaggi per usare questi dati, che invece sarebbe molto importante fossero condivisi e a disposizione di chi fa ricerca, nel rispetto delle regole di privacy ovviamente. Alcuni hanno accesso (vedi pubblicazioni scientifiche: Mancia G et al, NEJM, 2020) ed altri no, senza regole e trasparenza.
Secondo punto, ancora piu' dolente, sono i bandi covid finanziati da Regione Lombardia con Fondazione Cariplo e Fondazione Veronesi. Ad oggi avevo partecipato ad un bando industriale e ad uno della linea 1, sono stati entrambi bocciati ma non sono arrivati i commenti dei referees relativamente alla ragione della bocciatura. Ho ottenuto finanziamenti da fondazioni private, Fondazione Cariplo, Ministero della Salute, Unione Europea, mai da Regione Lombardia che applica criteri poco trasparenti.
Sono molto amareggiato di dovermi svegliare alle 6 della mattina per scrivere progetti che non sono finanziati non sapendone i motivi, e stufo di vivere in un paese che accetta queste cose senza mai lamentarsi. Forse adesso è arrivato il momento di sapere dove vanno questi soldi, e dare un senso alle migliaia di persone morte in questi mesi.

Giovedì 25 giugno 2020 07:19:37

MI è capitato stasera di sentire Milena Gabanelli che nel telegiornale della 7 parlava del grave ritardo dell'Italia per il passaggio dalle auto con i carburanti inquinanti alle auto elettriche. Non ho sentito nemmeno nominare la soluzione che esiste già da un pò di anni delle auto ibride carburanti e idrogeno. mi sembra qualcosa da approfondire perché il passaggio costerebbe molto di meno.

Camminare con l'acqua: di un ingegnere salentino brevetto che rivoluzionerà i trasporti

Camminare con l'acqua: di ingegnere salentino brevetto che rivoluziona trasporti
Anni di studio per un "sistema" che sfrutta un minimo dispendio di energia per estrarre idrogeno con risultati sorprendenti. Il sogno di un ingegnere leccese che promette di diminuire emissioni nocive e consumo di carburante senza ridurre la potenza del motore ha già dei finanziatori. Ma dalla rete si sprecano gli attacchi sulla validità dei brevetti Hydromoving
Alessandro Stajano
08 giugno 2015 09:32

Errico
LECCE– Una vettura che al posto della benzina utilizzi l’acqua è il sogno inseguito da tutti, vuoi per i problemi legati all’inquinamento, vuoi per i costi sempre più elevati dei carburanti. E pur essendosi cimentati in tanti – la rete è piena di esempi, – almeno per ora, resterà tale. Ma Lorenzo Errico, un ingegnere leccese di 64 anni, ci è arrivato molto vicino, realizzando un sistema d’iniezione elettronica che sfrutta poca energia per attivare un processo di scissione dell’acqua in idrogeno al fine di alimentare parzialmente un motore, uno qualunque, le cui prestazioni non soltanto non calano, bensì abbattono al minimo emissioni e consumi.
A beneficio di esperti e detrattori, i quali hanno dato inizio a una caccia alle streghe, immotivata e puerile, sollecitati dal sensazionalismo di certi titoli sulla stampa nazionale e internazionale, bisogna sottolineare che Lorenzo non ha realizzato un motore, tantomeno uno che funzioni con l’acqua piuttosto che a benzina.
Provocazione che, alla fine dei conti, ancora oggi gioca sulla facilità con cui lettori e spettatori si lasciano imbeccare da imbonitori dell’ultimo minuto, i cui danni sono peggiori delle bufale che vorrebbero spacciare per vere. L’idea di Errico, invece, è tanto semplice quanto geniale: ottimizzare il dispendio di energia necessaria per scindere gli atomi d’idrogeno da quelli di ossigeno nella valenza chimica della molecola d’acqua. Il tutto senza violare alcuna legge della termodinamica, ma semplicemente agendo sulla riduzione delle perdite del ciclo reale ottimizzando il rendimento globale del motore da un valore di 0, 21 portandolo ad un valore di 0, 25.
Finora, infatti, è stato questo il muro contro il quale si sono infranti i sogni degli aspiranti innovatori facendo dell’acqua come carburante un mito irraggiungibile al pari della pietra filosofale e dell’elisir di eterna giovinezza. “Se i sognatori si fermassero di fronte alle perplessità di chi non crede in loro, saremmo ancora nel Medioevo”, afferma giustamente Lorenzo Errico, stanco ma non demotivato, dai continui attacchi d’incompetenti e manipolatori prezzolati dell’informazione. Attacchi che in buona sostanza non hanno fatto che alimentare l’incendio originatosi attorno alla notizia rendendola comunque virale.
“Ciò che ha scosso il mondo della ricerca – ci ha spiegato l’ingegnere originario di Leverano, – è la semplicità del sistema che si fonda su un sistema (questa la vera invenzione di Lorenzo, ndr), coperto da brevetto internazionale, in grado d’iniettare HHO, ossidrogeno, nella camera di scoppio di un motore qualsiasi aumentandone leggermente le prestazioni, e abbattendo drasticamente le emissioni e i consumi”. Idrogeno iniettato nel motore? Apriti cielo, hanno esclamato su più fronti quanti, forse, pensando al sistema del salentino hanno immaginato che si trattasse di un arricchimento della miscela in stile “Fast & Furious” pellicola in cui, tra parentesi, i protagonisti utilizzavano il protossido di azoto per spingere al massimo i motori altrimenti soggetti a surriscaldamento.
Il sistema di Lorenzo, invece, utilizza delle speciali celle elettrolitiche – progettate e realizzate da lui – al cui interno l’acqua viene scissa in idrogeno e ossigeno stechiometrico, quest’ultimo finisce negli iniettori con una pressione pari a quella atmosferica, cosa che inibisce la sua pericolosità. Inoltre, per aumentare la sicurezza, l’idrogeno prodotto viene bruciato al momento, e per chiudere il cerchio l’unico residuo che si può constatare dal tubo di scarico è della semplicissima condensa o vapor d’acqua tiepido. Chiaro come l’acqua, no? “L’idrogeno, di per sé, è pericoloso. Specialmente quando è compresso all’interno dei serbatoi delle vetture. Il contenuto rivoluzionario della mia idea si basa sul suo utilizzo istantaneo. In pratica esso viene prodotto e immediatamente combusto”.
L’elencazione dei risultati dei test (consultabili sul sito della Hydromoving) stilata dal Centro europeo per i collaudi di tutte le vetture è rivoluzionario già nelle cifre: il 90% in meno di monossido di carbonio, l’88 % di idrocarburi incombusti e il 30% di CO2, il gas serra cui si imputa il maggior riscaldamento del pianeta. E fino al 30% di risparmio sui costi del carburante.
Cos’altro si desidera di più, che il sistema di Lorenzo produca danari? Beh, anche se Collodi su questo dava una lezione indimenticabile a Pinocchio, è bene considerare che un motore efficiente e ben alimentato fa risparmiare molti soldi di manutenzione, oltre che di carburante. E il bello è che non c’è bisogno di acquistare un’automobile nuova ma si può intervenire direttamente sulla propria mediante l’istallazione del sistema di Lorenzo. Questa tecnologia, peraltro, potrebbe essere utilizzata su tutti i mezzi di trasporto, dalle navi, ai mezzi pubblici, oppure per implementare gli impianti tradizionali per il riscaldamento domestico a gas o gasolio, e per i generatori di energia elettrica.
Il merito dell’ingegnere leccese è, infatti insito nell’implementazione di un sistema già adottato che, tuttavia, apporta modifiche significative alla frazione consumo/rendimento perché si inietta direttamente in camera di scoppio, cilindro per cilindro, generando elettrolisi a bassissima energia. “Questo è il particolare veramente importante: l’elettrolisi è generata da una batteria supplementare che fornisce 1. 8kW/h necessari a produrre 1, 08m3 di HH-O, ossidrogeno, senza sovraccaricare la batteria dell’auto né inficiare le prestazioni”.
“Adesso nello stabilimento di Roseto degli Abruzzi – dove Lorenzo Errico vive e lavora da anni – stiamo reingegnerizzando tutto il sistema riportandolo a dimensioni ridotte e rialloggiandolo nel vano posteriore dell’auto invece che d’avanti, come nei primi modelli della Nissan 370 Z “Hydromoving”. Oltre al fatto che la sfida, per noi rappresentata dalla normativa Euro 5/6, è facilmente superabile sia sui modelli a benzina che diesel, e senza l’impiego di ulteriori filtri…”
I
Intanto, già dalla settimana prossima, alcuni piccoli finanziatori consentiranno a Lorenzo Errico e alla sua invenzione di fare un salto di qualità con uno Start low profile con la New Co “Hydromoving srl”. Ci sono già molte proposte per l’acquisto della tecnologia sviluppata dal team di Lorenzo che si avvale, oltre che dell’aiuto del figlio Pino, di circa sei giovani ingegneri. Croazia, Francia e Russia si sono accreditate in queste ore e chissà che finalmente i malpensanti non vengano zittiti con la determinazione e la validazione di fatto a livello mondiale della Tecnologia Hydromoving.

Potrebbe interessarti: http://www. lecceprima. it/green/mobilita/ brevetto-auto-ad-acqua -ricercatore- salentino-lecce-8-giugno-2015. html

Mercoledì 24 giugno 2020 18:29:47

Chiarissima Gabanelli,
L'auto ad emissioni zero.
Una definizione di psicologia commerciale, una spiegazione di fenomeni collettivi in base a motivazioni, in primo luogo mentali o comunque lo studio interiore dell'agire della sopravvivenza della specie ferrigna. In poche parole: l'estinzione naturale regolamentata futura del trasporto su gomma.
Andiamo per ordine.
Nel mondo circolano circa 1 Miliardo e 50 Milioni d'auto (un TIR occupa 3 auto più la distanza di sicurezza)
Il 53% della popolazione mondiale abita e vive in città soggetta alle future limitazioni di traffico.
Altra popolazione abita e vive in zone non adatte alla gomma o non può permettersela.
Ogni auto (legge termodinamica) ha un rendimento energetico reale, rispetto al peso trasportato del 5%. Tutto il resto va in disordine (Entropia)
Per costruire e demolire un auto occorrono 25 Tonn di materiali, 200 Tonn d'acqua, 1, 5 Tonn di petrolio, l'emissione di 4 Tonn di CO2
Seguiamo il percorso di un auto elettrica.
Estrazioni minerali vari da miniera, fonderia, laminatoio, fabbrica auto (gomma, legno, plastica, vernici, lubrificanti, materiali pregiati, tessuti, vetro, indotto accessori, amministrazione percorso collegato, energia per ogni fase di lavoro, ecc...)
Utilizzo auto.
Polveri sottili (consumo gomme e freni, acidi) manutenzione ordinaria e straordinaria, indotto amministrativo, rifornimento da dubbia provenienza, prezzo.
Demolizione.
Tutto ciò che comporta in termini eco ed energetici.
In conclusione. Si dovrà pensare, per tempo, ad un nuovo trasporto futuro che obbedisca al rapporto potenza espressa/carico trasportato.
Non, ci sarà più un TIR con 600 Cv di potenza che trasporta un TEU, o un auto accessoriatissima di consumi con 120Cv e all'interno, di solito, con una persona.
I migliori Saluti

Mercoledì 24 giugno 2020 13:31:44

Buongiorno Milena, mi riferisco alla sua trasmissione su la7 da Mentana, dove parlava di antibiotici abusati proprio anche dai medici, pensi nel gennaio del 2017(precisamente il 19), fu' dato l'antibiotico a mia mamma (non stava bene, i sintomi furono scambiati per influenza), mentre, visto quello che poi tragicamente successe, a qualche ora dalla visita del dottore che le prescrisse di prendere dopo cena l'antibiotico, senza avere febbre, avere catarro nei polmoni ecc... Tutto questo, portò al decesso la sera stessa di mia mamma. Incredibile, non si sono accorti che era un problema al cuore, non ho parole, e qui vorrei aprire una polemica sui cosidetti medici di famiglia! Grazie, cordiali saluti, Daniela

Mercoledì 24 giugno 2020 10:38:08

Buongiorno, ancora sui biglietti cancellati da Alitalia.
Ci vuole una class action.

Come hanno fatto molte compagnie aeree anche la nostra (#nonconimieisoldi) #alitalia mette in vendita "Voli" fantasma. Acchiappa i soldi e poi cancella il volo.
Cosa già successa con un volo che dall'inizio Giugno ho spostato alle fine di Luglio, ma anche quello spostato alla fine di Luglio è stato cancellato la scorsa settimana.
Bene basta chiamare e si può spostare. O no?
Direi di proprio di no poiché come risulta da una analisi i voli che stanno mettendo in vendita aumentano di settimana in settimana (da 1500 a 4000 il balzo da una settimana all'altra a Giugno), voli che poi, UTILIZZANDO LA SCUSA COVID 19 vengono per lo più cancellati. Risultato? per cambiare la prenotazione si può solo chiamare il call center.
Ebbene è da 5 giorni che dedico almeno due ore al giorno a provare a chiamare tutti i numeri disponibili: numero verde è sempre occupato; quello a pagamento chiudono la conversazione in automatico; quello dall'estero ; quello locale in Germania (ho provato sia in lingua Tedesca, Inglese e Italiano) lo stesso. Nessuna possibilità.
Si può rimanere anche un ora in attesa...
Finisco qui, perché se penso agli ulteriori 3 Miliardi di Euro buttati nella fornace #alitalia e la metà invece destinati alla #scuola italiana mi vengono solo brutti pensieri. Come hanno fatto molte compagnie aeree anche la nostra (#nonconimieisoldi) #alitalia mette in vendita "Voli" fantasma. Acchiappa i soldi e poi cancella il volo.
Cosa già successa con un volo che dall'inizio Giugno ho spostato alle fine di Luglio, ma anche quello spostato alla fine di Luglio è stato cancellato la scorsa settimana.
Bene basta chiamare e si può spostare. O no?
Direi di proprio di no poiché come risulta da una analisi i voli che stanno mettendo in vendita aumentano di settimana in settimana (da 1500 a 4000 il balzo da una settimana all'altra a Giugno), voli che poi, UTILIZZANDO LA SCUSA COVID 19 vengono per lo più cancellati. Risultato? per cambiare la prenotazione si può solo chiamare il call center.
Ebbene è da 5 giorni che dedico almeno due ore al giorno a provare a chiamare tutti i numeri disponibili: numero verde è sempre occupato; quello a pagamento chiudono la conversazione in automatico; quello dall'estero ; quello locale in Germania (ho provato sia in lingua Tedesca, Inglese e Italiano) lo stesso. Nessuna possibilità.
Si può rimanere anche un ora in attesa...
Finisco qui, perché se penso agli ulteriori 3 Miliardi di Euro buttati nella fornace #alitalia e la metà invece destinati alla #scuola italiana mi vengono solo brutti pensieri.

Martedì 23 giugno 2020 14:40:31

Gentile Signora, a proposito di biglietti cancellati dalle Compagnie Aeree per causa Covid e mai rimborsati, è strano anche il comportamento di Enac. Ad esempio io ho scritto a Enac per un biglietto Alitalia del 2 maggio cancellato e mai rimborsato nonostante le sollecitazioni. Ma Enac scrive chiaramente nelle risposte che sanzionano le Compagnie ma non seguono le richieste di rimborso per le quali invitano a rivolgersi alla Compagnia o ad un avvocato. Insomma anziché aiutare il mancato passeggero, aiutano solo se stessi. Dei mancati passeggeri non curano nulla, solo utilizzano l’informazione ricevuta. Non mi pare un granché per un ente di controllo. Dovrebbero sanzionare e dopo un po’ controllare e se il rimborso non c’è stato sanzionare nuovamente, credo. Grazie

Martedì 23 giugno 2020 05:42:43

Gentilissima signora Milena Gabanelli buongiorno e scusi il disturbo...
Auto elettrica: non è il futuro.
Auto ibrida ad idrogeno è il futuro.
Non si lasci influenzare dal lavaggio di cervello e dalle lobby che hanno investito sull’elettrico sbagliando, ma che per i prossimi 30 anni ci bombarderanno il cervello...
Toyota ha regalato i suoi brevetti elettrici.
Ibrido è idrogeno.
Bmw nel 2021-2023 uscirà col primo modello.
In japan Le usano da anni.
Distinti saluti.

Lunedì 22 giugno 2020 22:54:01

Sono un ingegnere e lavoro all'estero.
due commenti al discorso delle auto elettriche:
a) un distributore di ricarica che deve servire 10 auto contemporaneamente con batterie da 120 kW ha bisogno di 1 MW... la rete attuale sarebbe da rifare.
b) le batterie sono oggetti molto hw e le riduzioni di costo che ci possiamo aspettare in volumi non sono molto alti. Nell'elettronica ogni decade di aumento dei volumi il prezzo dimezza, nelle batterie possiamo aspettarci al massimo un 10% in meno.

visto il ritardo con cui sia la rete che la produzione di batterie si trovano in Europa avrebbe molto piu' senso spingere sulle celle a combustibile per iniziare a sviluppare la catena dell'idrogeno. Le celle a combustibile hanno un rendimento circa doppio rispetto ai motori termici e potrebbero essere un buon compromesso per inziare, inoltre il controllo degli inquinanti emessi e' molto piu' semplice. La rete di distribuzione sarebbe circa la stessa e si avrebbe piu' tempo per convertirla o verso l'elettrico o verso l'idrogeno.
Non e' detto che Tesla abbia fatto le scelte giuste.
Cordiali saluti

Lunedì 22 giugno 2020 21:20:59

Gentile Milena, l'ho appena sentita, su La7, esaminare il caso delle auto elettriche. I perchè se ne vendano poche (e non solo in Italia) li ha spiegati magistralmente Lei-

Poichè mi occupo di Energia, Ambiente e Clima da diversi anni, mi permetto di segnalarLe due miei articoli; nei quali spiego come per ora sia un bene per il Clima che se ne producano poche. Il primo è stato pubblicato fra gli "approfondimenti" sul sito dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

https://asvis. it/approfondimenti/208-4062/ misure-per-il-clima-quando- le-buone-intenzioni-possono-rivelarsi-fallaci.

Il secondo invece è rimasto inedito perchè l'associazione ambientalista che me lo aveva richiesto, non se l'è poi sentita di pubblicarlo.

La ringrazio per l'attenzione, rimango a Sua disposizione e Le porgo cordiali saluti.

Leonardo Libero
(cell. 348 9225753)

Lunedì 22 giugno 2020 20:42:25

Preziosa Milena,
ascoltando Database del 22/7 sull'Auto elettrica, le consiglio di approfondire il motivo per cui si parla sempre e solo di Auto Elettrica e non di Auto a Gas che sarebbe in assoluto il combustibile più economico e meno inquinante.
Romano Artioli, (BUGATTI a Campogalliano) residente a Trieste ha creato una società di ricerca in Francia sul futuro di una macchina di largo consumo a GAS. Ha pubblicato un libro di recente sulla sua avventura Bugatti-Lotus. Lo contatti.
Un saluto cordiale/Brigitte Zanetti

Commenti Facebook