Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 32
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Frasi di Milena Gabanelli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.
Venerdì 31 luglio 2020 19:11:26
Venerdì 31 luglio 2020 03:19:36
Gent. ma Dott. ssa Gabanelli, seguo da tempo e con interesse il Suo lavoro, fonte di conoscenza e riflessione su temi e problematiche attuali.
Le scrivo per commentare il dataroom sulle Università Telematiche.
L’ho letto e riletto più volte e non riesco a non provare la sensazione di superficialità, mascherata dai molti dati raccolti, che trasmette il servizio.
Premetto che non sono una sostenitrice dell’istruzione privata, del sapere e della conoscenza ottenuti percorrendo facili vie o scorciatoie.
Conosco un po’ l’argomento perché mi sono trovata ad aiutare mio figlio, ormai uomo e lavoratore, nella scelta dell’università.
L’opzione telematica rappresenta l’unica via per chi vuole mantenere il lavoro e la professionalità guadagnate con fatica, poiché nelle università “in presenza”, non sempre, ma spesso, è proprio il materializzarsi dello studente che premia il corso di studi e non il merito.
La scelta che Le dicevo, caduta senza dubbi su Uninettuno, è avvenuta tra una rosa di università telematiche e le garantisco che l’offerta didattica e l’organizzazione sono molto diverse tra loro.
Quindi bisognerebbe perlomeno presentare una realtà variegata delle stesse.
Il servizio contiene delle inesattezze. Mi spiego meglio.
La prima riguarda l’offerta formativa: le università telematiche non offrono lo steso numero e la stessa varietà di corsi di laurea delle università “in presenza”.
Nel tempo hanno aggiunto delle opzioni, ma sono ancora lontane dall’offerta delle università “in presenza”. Basta confrontare i vari siti.
La seconda riguarda i corsi di laurea: in Uninettuno il piano formativo, i programmi ed i crediti non sono assenti.
La terza riguarda l’equivoco sul termine telematica: le lezioni e le esercitazioni, proprio perché rivolte ad un’utenza che può disporre del tempo dedicato all’apprendimento in modo non omogeneo, vengono caricate e rese disponibili in modo telematico con il vantaggio di essere ascoltate quando si vuole e più volte.
Le lezioni e le esercitazioni ci sono, sono impegnative e richiedono studio.
In Uninettuno nessun professore o tutor produce riassunti per gli studenti.
La quarta riguarda lo svolgimento degli esami: in Uninettuno nessun esame si è svolto on line o a crocette. Sempre e solo in presenza, presso la sede di un’altra università con gli insegnanti della materia d’esame che hanno mantenuto i contatti con gli studenti per tutto il tempo del corso.
La quinta riguarda i docenti: non metto in dubbio i numeri né tanto meno quanto dice la legge, anzi, mi limito a far notare che nelle università “in presenza” i docenti di ruolo spesso affidano i loro corsi a neo laureati, sicuramente più disponibili e aggiornati di loro, ma altrettanto sicuramente non di ruolo.
Ripeto: differenziare e valutare le varie università in modo più argomentato, sarebbe stato più veritiero e trasparente, poiché, se è vero che il servizio assegna ad ogni realtà un dato specifico, la conclusione le accomuna tutte.
La premessa alla domanda retorica finale e la domanda stessa dicono che c’è un problema, ma non aiutano a capire che si può scegliere per il meglio di un’unica opportunità che concili lavoro e studio. Inoltre un simile messaggio allontana da questa esperienza chi desidera studiare seriamente ed avvicina chi vuole ottenere un titolo da ostentare senza averne il merito.
Voler approfondire le proprie conoscenze e la propria cultura per una soddisfazione personale o per fini lavorativi, non dipende dal mezzo che si usa, ma dalla propria onestà morale ed intellettuale, sia che ci si trovi a seguire dei corsi “in presenza” o virtualmente.
Cordiali saluti.
Marialuisa Costa
Giovedì 30 luglio 2020 12:16:30
Dott. ssa M. Gabanelli le scirvo in merito al servizio delle università telematiche. Premetto che sono un grande estimatore del suo lavoro di inchiestae sorvolando sulle criticità delle università statali sulle quali si potrebbe stendere per certi versi un elenco altrettando impietoso se non in alcuni casi peggiore vorrei puntualizzare alcune inesattezze del suo servizio. Prima di tutto non tutte le università telematiche sono le stesse, io ad esempio nella mia facoltà (telematica) non ho mai fatto un esame online e mai fatto in modalità a crocette. L'esame è stato sempre svolto in forma scritta con domande a risposta aperta ed eventuali esercizi o in forma orale in presenza con il professore e l'assistente e posso garantire che i rimandati ci sono sempre in ambedue i casi. Secondo, vorrei anche puntualizzare che il termine telematica non vuol dire che la didattica degli insegnamenti e i relativi esami vengono svolti esclusivamente online, nella mia facoltà ad esempio non è mai stato così. Il termine telematica è riferito solo all'opzione offerta che le lezioni possano essere seguite da remoto dallo studente ma è appunto un'opzione non un obbligo. Le lezioni si possono seguire in maniera tradizionale se si vuole e comunque gli esami vengono sempre fatti in presenza (almeno nella mia università). Un'altra inesattezza è che con le telematiche ci si possa laureare in qualsiasi corso di laurea. Non è assolutamente vero, basta infatti sommare le diverse offerte formative di tutte le università cosidette telematiche di italia per rendersi conto che queste non sono minimamente paragonabili per quantità al resto delle università italiane che per inciso di anno in anno stanno telematizzando pure loro i vari corsi di insegnamento. Infine, ma non per oridine di importanza, vorrei sottolineare che fare un paragone tra università che si sono affermate nella scena nazionale ed internazionale per via della loro plurisecolare e blasonata storia alle spalle con delle università che sono sorte in confronto alle prime giusto ieri (parliamo di 16 anni di vita) è un confronto quanto minimo audace. Cordialmente.
Giovedì 30 luglio 2020 10:17:41
Gent. ma Dott. ssa Milena Gabanelli, buongiorno.
In primis, le comunico che la stimo e l'ho sempre stimata per il lavoro che compie,
per i suoi articoli e servizi. Una voce fuori dal coro che ha sempre dato importanza
e evidenziato le problematiche odierne. Purtroppo, con profondo rammarico
le scrivo in merito al servizio sulle Uni Telematiche. Non sono qui a contestarle dati, somme versate
e metodi di insegnamento ma per evidenziare l'altra faccia della medaglia.
Lei crede che nelle Uni Statali ci sia il Paradiso? Perchè non realizza un servizio su ciò che spesso accade:
-Cattedre su materie create ad hoc e che passano di generazione in generazione;
-Docenti che obbligano l'acquisto di libri solo perchè hanno tradotto mezza pagina;
-Esami resi impossibili per la mancanza di organizzazione dei docenti;
-Laboratori creati per gli studenti ma ad uso esclusivo del docente e del suo clan;
-Servizi di segreteria inefficienti;
... se si continua con la lista si potrebbe scrivere un'opera come il Decamerone.
Se scava, potrà verificare il perchè del successo delle "telematiche".
Inoltre:
- Perchè molte facoltà hanno visto drasticamente cadere il loro numero di iscritti?
- Perchè molti ricercatori sono passati dalle Uni Statali alle "Telematiche"?
- Quanti ricercatori sono condannati a vita ad essere tali?
- Perchè nelle Uni Statali il rapporto docenti/studenti è 5/400 (5 docenti... tutti i giorni presenti e sempre disponibili?. .. Sono pochi i docenti che meritano di essere definiti tali) e nelle "Telematiche" 1/400?
Non è da lei fare un servizio simile. Spero che mi risponda nel merito
con la speranza di un confronto costruttivo.
Grazie!
Michele Castellitti
Mercoledì 29 luglio 2020 21:44:59
Buonasera,
le scrivo per dirle il mio rammarico per il suo articolo 8n merito alle Università telematiche. Credo sia stato davvero generico ! Ho 60 anni e sono iscritta alla Uninettuno e a nome di tanti miei colleghi le sottolineo come da noi non si sono mai fatti esami a quiz.
Lei ha sottolineato come la, Uninettuno applichi una riduzione della retta per i familiari dei dipendenti delle forze armate e ha dimenticato di menzionare che la retta è gratuita per le persone diversamente abili. Non è corretto!
Non è da lei fare un articolo così. Spero che mi risponda nel merito
e mi auguro possa esserci un confronto costruttivo.
Grazie
CarmenMinniti
Mercoledì 29 luglio 2020 11:45:41
COMUNICATO STAMPA DIRETTIVO DOCENTI PRECARI REGIONE TOSCANA 27/7/2020
Siamo un gruppo di docenti precari della scuola secondaria della Regione Toscana e scriviamo questo comunicato in risposta alle dichiarazioni della Ministra della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, alle quali non abbiamo avuto possibilità di contraddittorio. Il nostro gruppo ha scritto un documento che presenta modalità di reclutamento del personale docente concrete e rapide nel rispetto della Costituzione.
“Assumere i docenti precari è un nostro obiettivo, ma nel rispetto delle norme previste dalla Costituzione". Lucia Azzolina.
In risposta a tali dichiarazioni, ricordiamo alla Ministra che esistono direttive europee e norme Costituzionali che regolano le immissioni in ruolo nella pubblica amministrazione.
La DIRETTIVA N 3 DEL 24/4/2018 (LINEE GUIDA SULLE PROCEDURE CONCOSORSUALI NELLA PA), infatti, recita quanto segue:
Tenuto conto delle metodologie di reclutamento previste dalla normativa vigente e in particolare dal D. P. R. n. 487 del 1994, il bando di concorso definisce innanzitutto, in relazione alla professionalità da reclutare, quale tipologia di concorso pubblico risulta più adatta tra:
a) concorso pubblico per esami;
b) concorso pubblico per titoli;
c) concorso pubblico per titoli ed esami;
d) corso-concorso;
e) selezione mediante lo svolgimento di prove volte all'accertamento della professionalità richiesta.
La Ministra conosce bene questo decreto tant’è che ne ha usufruito per entrare legittimamente in ruolo attraverso un CONCORSO PER TITOLI dopo aver conseguito la specializzazione tramite SSIS, ma attualmente la volontà politica è quella di svolgere concorsi per titoli ed esami, ben sapendo che questa non rappresenta l’unica modalità di reclutamento e sicuramente non è la risposta più rapida alle attuali esigenze del contesto scuola. Non accettiamo però che la Costituzione venga citata in maniera parziale e tendenziosa. In tempo di Covid-19 e cattedre vacanti di quasi 100. 000 unità, secondo noi il Ministero potrebbe valutare anche le altre procedure di reclutamento, le stesse di cui ha usufruito la Ministra, per garantire velocità di reclutamento, continuità didattica, ritorno in classe in sicurezza, organici al completo o quasi per agevolare l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 che al momento si prospetta pieno di interrogativi.
Ricordiamo inoltre che le modalità di reclutamento proposte all’interno del D. P. R. sopramenzionato e da noi proposte nel nostro documento sono già state utilizzate anche nell’anno scolastico 2011/2012, quando il PAS attivato ha permesso a molti docenti precari con tre anni di servizio di partecipare ad un percorso abilitante senza selezione in ingresso e quindi di accedere a graduatorie di seconda fascia dalle quali i colleghi hanno avuto successivamente accesso al ruolo tramite concorso NON selettivo 2018. O ancora, la ben nota Fase C del governo Renzi (2015) che ha permesso a circa 48. 000 docenti, precedentemente specializzatisi attraverso la SISS, di entrare in ruolo senza alcun tipo di concorso. L’obiezione potrebbe nascere sul punto della specializzazione ma non è forse lo stesso percorso fatto dai docenti che si sono specializzati sul sostegno durante il IV ciclo TFA che, al contrario dei colleghi più “fortunati” della fase C devono affrontare un nuovo concorso dopo averne già superato uno per accedere al percorso di specializzazione? O forse esistono docenti di serie A e di serie B?
Concludendo ricordiamo inoltre la Direttiva CE 70/1999 che denuncia l’ABUSO DI CONTRATTI A TERMINE DOPO 36 MESI DI SERVIZIO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e la recentissima sentenza del Consiglio di Stato (n. 4167 Giugno 2020) che riconosce il ruolo abilitante dopo 3 anni di servizio.
DIRETTIVO DOCENTI PRECARI REGIONE TOSCANA
Mercoledì 29 luglio 2020 00:28:00
Gentilissima Milena mi dono Enrico e vivo a Bologna. Da anni in pensione i mesi estivi li trascorro in Romagna in campagna tra Ospedaletto e Coriano. Questo tremendo anno segnato dal Covid mi ma messo in grossa difficoltà ancor più dalla folle notizia che dal prossimo 3 al 9 agosto, a Rimini ci saranno le notti Rosa con proposte di concerti e spettacoli. La Notte Rosa 2020 sarà lunga un'intera settimana: dal 3 al 9 agosto 2020 ecco alcuni dei protagonisti del programma di quest'anno: Rds 100% Grandi successi, che dal 3 al 21 agosto, sarà in diretta dal Belvedere di piazzale Kennedy
Non le sembra imprudente se non rischioso alla follia la svela dell’amministrazione comunale voler attuare tale programma sfidando tutte le indicazioni del governo centrale e dei medici chE da mesi rischiano in prima persona? Le chiedo aiuto, intervenga a nome di tutti noi di tutte quelle persone che da fine febbraio si sono o allineate alle indicazioni e disposizioni del governo. La ringrazio per tutto quello che potrà fare. Con infinita stima Enrico
Lunedì 27 luglio 2020 12:18:18
Buongiorno,
vernerdì 24 luglio è stato pubblicato il bando per il concorso per entrare nelle scuole di specializzazione mediche.
Mi aiuti a capire.
n italia c'è un gran bisogno di personale medico, tanto che in emergenza covid, per avere a disposizione un numero maggiore di 'medici' -carne da macello-hanno reso la laurea in medicina abilitante. Quindi hanno sbandierato un aumento del numero delle borse di specializzazione di 4. 200 unità, ma l'aumento non é congruo rispetto al numero dei ragazzi che si presenteranno al concorso che stimano nell'ordine di più di 24. 000 partecipanti (più della metà resterà fuori).
le NUOVE regole per accedere sono:
1) chi ha preso una borsa di medicina generale (medico di famiglia) non può accedere;
2) i ragazzi che pur avendo una borsa vogliono tentare di nuovo si vedranno azzerata la carriera universitaria (si oscilla dai 2 ai 5 punti). e tanto altro, MA POSSONO ACCEDERE AL CONCORSO TUTTI QUEI RAGAZZI CHE CONSEGUIRANNO IL DIPLOMA DI LAUREA ENTRO IL 16 SETTEMBRE, CIOE' 6 GIORNI PRIMA DEL CONCORSO 22 SETTEMBRE, senza iscrizione all'ordine !
Inoltre per poter accedere dovranno presentare un' autocertificazione attestante che nei 15 giorni precedenti la data del 22 09 non sono entrati in contatto con persone malate di covid, per carità lecito, ma mi chiedo tutti quei ragazzi che stanno lavorando con contratto determinato nelle strutture covid presenteranno una attestazione falsa o dovranno rinunciare al lavoro ?
Mi aiuti a capire il perché di quest'accanimento contro i nostri ragazzi e, perché nel nostro paese non ci possa essere una sana e sensata programmazione.
mi chiedo che senso ha aumentare i posti alla facoltà i medicina, che senso ha rendere la laurea abilitante se poi non ci sono le scuole di specializzazione, senza le quali ai nostri ragazzi si aprono solo due strade: espatriare o una vita nel limbo dei camici grigi tra una sostituzione ed un'altra.
la ringrazio per l'attenzione
NE
Lunedì 27 luglio 2020 10:53:02
Le scrivo per avere solidarietà umana e non per diventare un "caso", tanti ormai ce ne sono. Comunque da allievo del prof A. Moro e del prof. V. Bachelet, con un curriculum di rispetto ed una laurea conosco tutte le umiliazione di questa Italia indesiderata efd indesiderabile. Mio figlio, medico, è scappato in Danimarca dove, ovviamente, sta esprimendo le sue potenzialità... i figli superano i padri. Ma veniamo al sodo. Caduto il Sindaco per una indagine giudiziaria (!) arriva la Commissaria Ministeriale e la V. Commissaria prefettizia, due meglio che uàn. Dopo aver invano dal Comune preteso i miei diritti, con l'arrivo dello Stato al Comune, avanzo le mie richieste MAI evase o soddisfatte. La Commissaria, seccata, mi dice che non dovevo aspettare Lei per avanzare le mie richieste, non aveva nessuna voglia di restare al Comune, nè di invischiarsi, Insomma, mi congeda offendendomi ed il Segretario Comunale, ligio per poter essere utile alla Funzionaria Ministeriale (! !) si investe di potere di polizia e mi caccia fuori dagli Uffici Comunali, urlando come non si fa più nemmeno nelle taverne. Presento denuncia/querela dei fatti alla Procura di Cassino e, inascoltato, scrivo una PEC al sig. Procuratore per essere sentito in merito. Sono ancora in attesa di "notizie".
DIMENTICAVO... la Procura di Cassino è quella del processo Mollicone, la povera Serena. Il padre Guglielmo, dopo un ventennio di battaglie che tutti conoscono, è morto. Ecco, tanto per mettere il quadro in cornice. Da vecchio pensionato settantunenne, farò ogni cosa e spenderò TUTTI i miei risparmi per avere da una Giustizia che non c'è quella dignità che i miei professori, immolati su un orribile altare ed unitamente a tutti gli altri miei maestri, mi hanno insegnato.
Dr Tivalotti Pasqualino
Lunedì 27 luglio 2020 01:03:31
Eccezionale Milena Gabanelli,
Mio padre, ANTONIO, MARESCIALLO DEI CARABINIERI, morto alcuni anni or sono, ha, noi cinque figli Nello chirurgo ortopedico a Avigliana, Pasquale vice-direttore generale BCC a Ceraso, Annibale, geologo, a Melfi, Domenico pedagogista a Monteforte Irpino, Maria Antonietta, mamma a Caserta, non solo insegnato ma con l'esempio ci ha trasmesso che si fa il proprio dovere non per timore di pene nè per ricevere ricompense. ma per intima persuasione della sua intrinseca necessità Le vicende negative sull’Arma dei Carabinieri nell’ultimo periodo ha scosso profondamente tutti noi. Studiando abbiamo condiviso il sacrificio dei nostri genitori Abbiamo passato anche notti insonni quando nostro padre col moschetto sulle spalle usciva per fare il difficile e pericoloso turno dello “ 0-4” con la trepidante attesa di nostra madre che non andava a dormire pronta con una tazza di the caldo al rientro a tutti i componenti della squadra. Mio fratello Domenico in uno dei suoi numerosi libri sottolineava il valore del comandante di stazione dei Carabinieri. Abbiamo vissuto in caserme vecchie e fredde sparse per l’Italia ma dentro di esse aleggiava un’aria di rispetto, di ordine, di disciplina, ma soprattutto d’amore, felici sentire delle volte dialetti di carabinieri provenienti da tutte le parti d’Italia con il moschetto, la bandoliera bianca, la cassetta di legno alloggiare in cameroni di caserme in sperduti paesi.
Desideriamo avere la certezza che l’Arma è come di certo è sana. “ Non è mal comune è mezzo gaudio”, è possibile conoscere percentualmente i disonesti che si annidano nell’Arma, nel Corpo di Polizia, nelle Guardie di Finanza, nei Magistrati? Errare è umano. Cordialmente Pasquale Cerullo Via ------- 13 84952 Ceraso (Sa)