Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 27
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Frasi di Milena Gabanelli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.
Martedì 6 ottobre 2020 16:54:34
Lunedì 5 ottobre 2020 11:51:55
Buongiorno,
Trovo molto opportuna la Sua attenzione per la Cina. Un colosso del genere, capace di influenzare industria, commercio e finanza, con metodi interni da dittatura poliziesca, ci deve preoccupare molto.
Grazie
Carlo Alberto Barbieri
Sabato 3 ottobre 2020 14:01:20
È iniziato il commercio dei vaccini ANTINFLUENZALI. Un entro medico milanese Istituto Auxologico vaccina i +diciottenni contro L'INFLUENZA a 50 euro.
Così finiscono i soldi delle mie tasse per la sanità che dovrebbe essere PUBBLICA.. UNA VERGOGNA! e tutte la farmacie da mecintattate dichiarano he non sanno se riceveranno il vaccino che in farmacia costa 10 euro. Sarà il caso di parlarne? Me lo auguro.
Sabato 3 ottobre 2020 12:10:07
Signora Gabanelli buon giorno,
Le scrivo nella speranza che si denunci l'abuso che stiamo subendo noi insegnanti pluriennali ad opera della nuova tabella titoli della Azzolina. Con l'arrivo della suddetta tabella, mentre noi docenti ci vedevamo decurtare punti per titoli quali master e corsi specialistici, chi aveva lavorato all'università per anni vedeva riconosciuti, nella sezione titoli, il massimo del punteggio raggiungibile (12 punti) per ogni anno di lavoro con borse di ricerca. Il risultato ha visto assumere da subito, a tempo determinato, persone poco o nulla state in classe, ma che hanno lavorato per anni all'università, mentre docenti con competenze ed esperienze pluriennali sono andati in basso in graduatoria. Mi piacerebbe che lei denunciasse questo declassamento che abbiamo subito per il solo aver svolto il nostro lavoro mentre i borsisti ne svolgevano uno completamente diverso, tra l'altro non attinente all'insegnamento, e che qualcuno ci spiegasse perché nella sezione titoli ai borsisti si riconoscono 12 punti per ogni anno di bando e, quindi, di contratto di lavoro, mentre per noi gli anni di contratto con la scuola non sono valutati. Grazie per il tempo dedicatomi.
Serena Blanco
Venerdì 2 ottobre 2020 17:35:29
Scrivo a nome dei pazienti con malattie neuromuscolari tipo Miastenia gravis, CIDP o altre a compartecipazione immunitaria in epoca di COVID-19. Il nostro. sistema sanitario sembra non esser4e interessato con conseguente danno sulla protezione della loro salute sia a casa loro che sul posto di lavoro. Come si può segnalare il problema "Tutela delle persone con malattie del sistema nervoso e al tempo stesso del sistema immunitario " al ministro? E' ora di cessare i grandi proclami e di circondarsi di gente competente in grado di identificare i punti critici e intervenite con tempestività. Grato per l'attenzione in questa materia..
Venerdì 2 ottobre 2020 14:58:27
Buonasera sig. ra Gabanelli,
ma le sembra giusto parlare ancora del ponte sullo stretto, quando ci sono gli argini dei torrenti e i ponti e cavalcavia da mettere in sicurezza?
La ringrazio per l'attenzione
Giovanna Donati
Gentile signora Gabanelli,
a che serve la mascherina se sulle metropolitane, pullman e regionali si sta pugiati come sardine? Parlano solo e soltanto di mascherine, ma di gontrolli neanche l'ombra.
Possibile che le istituzioni non facciano la loro parte limitando l'accesso ai mezzi pubblici? Nessuno ne parla, ma è un problema reale. Invece si parla di tutto tranne che. di questo. Controlli e multe fuori le scuole o la sera: i ragazzi continuano ad abbracciarsi SENZA mascherina.
Si para e si gira intorno alle cose.
La saluto
Giovanna Donati
È così semplice!
Giovedì 1 ottobre 2020 18:50:08
In merito all'osservazione di Ralf Ruffmann.
Concordo, la responsabilità cinese sarà impossibile dimostrarla, anche se è evidente (basta vedere come è stato trattato il medico che per primo ha sollevato il problema, prima accusato di procurato allarme, poi riabilitato, ma intanto andato al creatore...).
Mi chiedo piuttosto perchè - stante per l'appunto l'evidente opacità cinese - NESSUNO, in particolare al Ministero della Salute, ma anche nelle sanità regionali e nelle singole ATS che mi risulta avessero il potere di agire - si sia preoccupato di vedere a febbraio se il virus era già qui con delle indagini epidemiologiche su polmoniti atipiche (vedere il caso del medico di un paese della bassa bergamasca che già a gennaio segnalava numerosi casi di polmoniti), con analisi su prescrizioni di particolari categorie di farmaci e ricerca attiva del virus.
Avrebbero visto che il virus era già qui e questo avrebbe potuto indirizzare subito verso il blocco di tutti i macroeventi (partite di calcio, assalti a piste di sci, ecc.)
E a nulla serve il 'mal comune mezzo gaudio' che anche in tutti gli altri paesi europei probabilmente nessuno si sia preoccupato di cercare se il virus fosse già arrivato da loro...
Saluti.
Massimo Silvestri
Giovedì 1 ottobre 2020 12:26:38
Domanda a Fabio Paolinelli: Come fa ad essere così sicuro sulla responsabilità della Cina per la pandemia Covid? Trump che sostiene questa tesi non è prorio un esempio di onestà
Ralf Ruffmann
Giovedì 1 ottobre 2020 00:58:41
Gentilissima Milena Gabanelli, ho letto con estremo interesse sul Corriere della Sera dello scorso 27 Settembre il Suo articolo sulle responsabilità della Cina nei riguardi dell’attuale pandemia. Finalmente la stampa inizia ad interessarsi delle cause oltreché degli effetti. Ritengo triste il fatto che ci si azzuffi a vicenda fra ‘danneggiati’: governo, regioni, medici, virologi, paesi interi, singoli cittadini in guerra gli uni contro gli altri per le cose andate storte nella gestione della pandemia. Nel frattempo ci siamo dimenticati di chiedere il conto di questo pandemonio al paese colpevole. Di colpa si tratta infatti (checché ne pensi la signora Merkel) e non solo per il ritardo con il quale il governo cinese ha dato l’allarme.
La Cina è un Paese che non ha imparato nulla dalla sua storia, la quale è piena di epidemie e di cattive abitudini in campo alimentare, commerciale ed agricolo. Non parliamo poi della forte mancanza di igiene, quanto meno nei cosiddetti wet markets. Un Paese che a differenza di altri (es. l' Africa) sta avendo intensi rapporti commerciali con il mondo intero, fortemente globalizzato, non può permettersi di fare quello che vuole in materia di rapporti uomo-animale, difendendo ad oltranza la propria cultura, se il rischio è quello di danneggiare tutto il pianeta nel modo che stiamo conoscendo ora e magari in forma anche più cruenta in futuro. L' India, che oggi ha circa lo stesso numero di abitanti della Cina ed una densità più che doppia, ha 'esportato' in passato un numero di epidemie ampiamente inferiore.
Ecco perché è assolutamente necessario sensibilizzare in modo continuativo l’opinione pubblica sulle forti responsabilità cinesi, in considerazione del fatto che la promessa indagine internazionale non è ancora iniziata e che l’OMS è amica della Cina, essendo tra l'altro da essa ampiamente finanziata. In Italia i politici della maggioranza non hanno espresso alcuna critica nei confronti della Cina, essendone simpatizzanti. Purtroppo solo Trump chiama questo virus con il giusto nome (virus cinese). Non sono affatto un suo ammiratore, ma debbo riconoscere che su questo tema ha ragioni da vendere, anche se siamo ancora in attesa di conoscere le prove da lui ipotizzate di fuoriuscita del virus dal laboratorio di Wuhan. Pure in una simile evenienza la Cina non sarebbe meno colpevole, essendo gli standard di sicurezza di tale laboratorio non adeguati a determinate attività di ricerca a rischio molto elevato.
Grazie per l'attenzione e per la buona informazione che sta facendo (in generale). Su questo argomento (il virus cinese) è necessario insistere.
Mercoledì 30 settembre 2020 15:14:26
Gentilissima, ho letto con particolare attenzione il Suo articolo (Corriere della sera) sulle prestazioni odontoiatriche rese nel nostro Paese in regime privato e SSN, anche mediato da fondi assicurativi. Al di là del plauso per l'iniziativa, penso che, ad oggi, sia necessaria una maggiore attenzione dei media su tale tematica in considerazione del fatto che solo con iniziative del genere il decisore politico attenziona un fenomeno che, di prassi, non viene tenuto in nessuna considerazione (al di là dei proclami fatti in campagna elettorale da tutti gli schieramenti politici).
Il sistema culturale del nostro Paese ci porta a considerare l'erogazione delle prestazioni odontoiatriche di appannaggio esclusivo della libera professione, organizzata in modo diverso, mentre restano di competenza statale quelle poche prestazioni a beneficio di indigenti o vulnerabili sanitari che nessun privato vuole prendere in carico, per tutta una serie di motivazioni che non sto qui ad elencare. Tutto ciò ha determinato, negli anni, storture di difficile soluzione anche in considerazione dei vari interessi in gioco. Tuttavia, un primo passo, e qui potrebbe giocare un ruolo importante la Sua inchiesta così come un'eventuale maggiore attenzione dei media sulla tematica specifica, è quello di riuscire a garantire una maggiore detrazione fiscale dalle imposte lorde sui redditi delle persone fisiche delle spese odontoiatriche sostenute dai cittadini.
Tale soluzione, oltre a consentire un maggiore "accesso alla poltrona odontoiatrica" sarebbe di traino ad un comparto di indubbio peso in termini di PIL.
Manca solo la volontà politica e di ciò sono ampiamente testimone per gli innumerevoli anni dedicati all'odontoiatria e passati in qualità di dipendente del Ministero della salute.
Fin quando si continuerà a ragionare con la frase di un già Ministro della salute "caro dottore di mal di denti non si muore", in questo Paese, solo per fare un esempio, la presenza di malattia cariosa continuerà a coinvolgere il 3% dei bambini sotto i 2 anni di età, il 6% dei bambini di 3 anni, il 15% dei bambini di 4-5 anni, fino al 44% nei ragazzini di 12 anni. Per non parlare dell'edentulia che vede il coinvolgimento del 49% della popolazione italiana.
Detto quanto sopra, è compito anche di Voi giornalisti e divulgatori stressare la componente politica affinché in maniera compiuta una volta per tutte affronti una così delicata problematica di salute.
Cordiali saluti