Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 62
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Frasi di Milena Gabanelli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.
Mercoledì 4 dicembre 2019 18:32:52
Sabato 26 ottobre 2019 15:08:42
Brevetti, furti, truffa, corruzione, milioni di euro incassati in nero
Sabato 26 ottobre 2019 12:01:24
Buonasera,
Siamo i lavoratori del Numero Verde Inps, riteniamo doveroso mettervi a conoscenza dell'attuale nostra situazione lavorativa e di tutto quello che accade a circa 3000 persone su tutto il Territorio Nazionale.
A seguito del più grande cambio di appalto per i servizi Contact care della commessa INPS/Agenzia delle Entrate per aggiudicazione in data 13 03 2019 da parte dell RTI Comdata Group e che vede come azienda cedente Covisian s. p. a. / Transcom, ancora non sono chiare le sorti lavorative delle persone impegnate sulla commessa in questione a distanza di circa un anno.
Il 28 gennaio 2016 è stata introdotta, per le attività di call center, una "clausola sociale" per tutelare, di regola, il personale impiegato nei 6 mesi precedente la data di indizione della nuova procedura di affidamento (i 6 mesi da valutare vanno considerati dal 2 febbraio al 2 di agosto2019).
La clausola nello specifico, prevede che Comdata si impegni ad assorbire personale impiegato sulla commessa in via continuativa ed esclusiva nei 6 mesi antecedenti la firma del contratto di fornitura avvenuta il 2 agosto 2019. Entrando ancora di più nello specifico, la procedura di passaggio prevedeva degli incontri tra le aziende e i sindacati al fine di strutturare maggiormente la clausola, essendo la clausola stessa, per sua natura, una sorta di bozza, andavano affrontati i vari temi riguardanti il livello ed il profilo contrattuale, le ore contrattuali, il mantenimento dell'articolo 18, la mansione di alcune figure impegnate sulla commessa come i team leader, la blindatura alla commessa stessa, eccetera.
Dopo vari incontri avvenuti con i soggetti interessati infruttuosi, oggi l'azienda Comdata dichiara che i numeri dati dalle aziende che attualmente gestiscono la commessa sono maggiori e di conseguenza non vuole farsi carico delle assunzioni/assorbimento di queste unità.
Nel contempo alcune delle aziende cedenti tipo Covisian hanno aperto già procedura di licenziamento dichiarando che, qualora Comdata non voglia prendersi carico dell'assunzione di queste risorse in esubero, le stesse saranno licenziatil, da specificare che oltre il paletto dei sei mesi in cui i lavoratori devono essere impiegati in maniera continuativa ed esclusiva sulla commessa in oggetto ai fini dell'applicazione della clausa sociale vuole un tempo di loggatura superiore al 70%, costringendo così i lavoratori stessi a giustificare il tempo inferiore causato da i più disparati motivi come assenze dovute a loro situazioni personali, parliamo di malattie lunghe con cure salvavita, maternità congedi straordinari L104 e tutto quello che può portare ad un assenza dal luogo di lavoro, in barba a tutta la normativa sulla privacy che tutela la vita stessa dei lavoratori.
Almaviva ha dichiarato che è stata INPS stessa che ha chiesto all' azienda di aumentare il numero del personale, per far fronte al numeroso traffico di chiamate per l'introduzione delle normative per il reddito di cittadinanza e quota 100.
"All'ennesima rottura del tavolo di trattativa- spiegano i lavoratori- avvenuto il 21 ottobre 2019 tra sindacati e azienda comdata, la stessa comdata, ha emesso una dichiarazione di assorbimento "unilaterale" dove è lei che "detta legge" su quali sono i principi di assorbimento che si andranno ad attuare.
INPS ha affermato di mantenere il 2 agosto come data dalla quale far partire i sei mesi di attività esclusive e continuativa che delineano il diritto soggettivo alla clausola sociale ma, allo stesso tempo, ha auspicato che tutti i lavoratori, che hanno accumulato i sei mesi da oggi siano comunque assorbiti, un'ambiguità, questa ancora più inaccettabile sapendo che le aziende uscenti hanno aperto le procedure di licenziamento per i lavoratori che loro dichiarano oggi essere impiegati sulla commessa INPS creando un precedente pericoloso è sbagliato.
Fatto sta che a meno di un mese all'effettivo passaggio, i lavoratori impegnati sulla commessa INPS, anche da più 10 anni, non hanno ancora ben chiare le idee di quella che sarà la loro sorte lavorativa futura.
A rendere ancor più tragica la situazione, che copre il Contact center Inps, è il discorso dell'internalizzazione, infatti il senatore Gianmauro Dell'Olio enunciava la volontà che, al fine mandato di Comdata, inps avrebbe provveduto ad internalizzare il call center, ma nelle ancora ultime dichiarazioni, o meglio, nello specifico, ad una domanda che gli veniva posto sui Social cioè la seguente: 《Senatore Lei parla di internalizzazione dell'attività…… è sottintesa anche quella delle persone che vi lavorano? il costo zero è dovuto al fatto che i costi del Lavoro interno si compensano con l'abbattimento dei costi dell' appalto a terzi? 》
il Senatore ha risposto: ‘Direi di sì per entrambe le domande: non sono in grado di dire con certezza che le persone che verranno internalizzate saranno le stesse che ora operano nei call center, ma presumo che ti ha assunto nel tempo conoscenza e competenza dell'attività avrà maggior facilità nel superare le prove di ammissione che - verosimilmente e, aggiungo io, correttamente verranno poste in essere'. Si evince che allo scadere del mandato a Comdata per la gestione del Contact Center il personale attualmente ha detto al call center Inps Agenzia delle Entrate si ritroverebbe nuovamente a dover combattere tra "mettersi in prova per mantenere semplicemente un lavoro che ormai fa da anni ".
A seguito di tutto ciò, i sindacati del settore si sono impegnati nell' organizzare una serie di scioperi avvenuti nella giornata di venerdì 25 ottobre 2019 al fine di poter raggiungere come obiettivo parametri di assorbimento accettabili atti a garantire il futuro dei lavoratori del call center Inps/Agenzia delle Entrate.
Al momento siamo in attesa di un'incontro al Ministero del Lavoro per martedi 29 10 2019.
Certi della Vostra sensibilità dimostrata sempre verso i problemi sociali le chiediamo di farvi carico delle nostre paure verso un futuro lavorativo così incerto.
Grazie per la Vostra Cortese attenzione
I lavoratori del Call Center Inps
Lunedì 14 ottobre 2019 12:30:09
Ho letto tempo fa che alcuni paesi UE (mi ricordo Portogallo, Grecia e penso altri) per cifre notevoli (da diverse centinaia di migliaia fino un milione di Euro) "VENDONO LA CITTADINANZA" (e rilasciano il passaporto) a persone di tutt'altra parte del mondo e di ogni tipo: lo trovo uno scandalo vergognoso e credo che meriti assolutamente una indagine e una denuncia come sa fare Lei.
Domenica 29 settembre 2019 10:05:13
Gentile Dott. ssa Gabanelli,
mi rivolgo a lei per segnalarle quanto canali preferenziali e favoritismi, aiutati da un sistema che agevola giochi di potere, possano frenare la crescita di questo paese.
È ciò che ho vissuto e ancora vivo sulla mia pelle e a mie spese in una regione, la Puglia, che oggi si vanta di essere la prima in Italia in termini di efficienza e attrattivita'.
Sono una pugliese emigrata a Roma dove vivo da quasi trent'anni.
Dopo una lunga carriera da dirigente aziendale in multinazionali americane, in American Express prima e in General Electric successivamente a Milano, e a seguito della crisi finanziaria del 2009, ho dovuto mio malgrado supportare l'azienda nella ‘riorganizzazione' e a me è stato gentilmente proposto un trasferimento a Mondovì, in provincia di Cuneo, che per motivi familiari non ho potuto accettare. Tornata a Roma da disoccupata dopo oltre 20 anni di lavoro, ho reagito al brutto momento frequentando un Master in Destination Management conseguendo il titolo a pieni voti e mettendo così le basi nel 2011 della mia nuova attività di turismo esperienziale e di ritorno alle radici per discendenti italiani all'estero. Erano tempi in cui di questo si parlava poco e gli operatori turistici mi guardavano con sospetto sia perché non provenivo dal loro mondo sia perché era impensabile per loro che chi era partito con la ‘valigia di cartone' potesse tornare, qualcuno mi ha rivelato che mi aveva preso per una folle. Con perseveranza e la passione nata da una storia di emigrazione familiare e usufruendo degli strumenti di project management e di gestione aziendale acquisiti negli anni precedenti, ho lavorato instancabilmente sul
prodotto creando un nuovo stile di viaggio, il Rooting e il ‘rootista', in viaggio per le radici della sua terra e della sua storia. Inutile dire che senza l'appoggio politico è stata un'impresa titanica, in tutta Italia, in particolar modo in Puglia dove tutto era nato e dove ancora risiede la mia famiglia di origine. Qui insieme a un collega salentino ex socio nella società pugliese che avevamo costituito e con cui avevamo già realizzato un viaggio di ritorno in Puglia, a Cerignola, già nel gennaio 2013, abbiamo cercato in tutti i modi di presentare il progetto come contributo allo sviluppo ulteriore della già avanzata proposta turistica pugliese, anche a seguito degli eccellenti feedback dei viaggi di ritorno curati anche in altre regioni, ma senza successo, neanche ascoltati. A maggio 2019 finalmente sono riuscita a riportare in Italia una discendente del mio antenato partito agli inizi del 900 da Giovinazzo, in provincia di Bari, e mai più tornato. In questa occasione il sindaco del paese ha accolto favorevolmente la proposta e offerto la collaborazione apprezzando e scoprendo in quel momento la mia attività di ItalyRooting e cogliendo le opportunità per il territorio che un viaggio delle radici può portare. È stato realizzato un bel video, da me proposto anche su tavolo di nazionali, ma la Regione e la sua agenzia di promozione turistica hanno sempre fatto finta di ignorare, nonostante le strette di mano alle fiere con la promessa di incontrarmi, la segnalazione di miei colleghi a New York e gli innumerevoli tentativi di farmi quantomeno ascoltare. Oggi mentre scrivo la Regione sta sostenendo e finanziando un'associazione di giovani che presentano come quelli che hanno scoperto questo turismo, ignorando tutto ciò che è stato fatto in passato e le altre realtà che lavorano sul tema da anni con professionalità e grandi risultati. Auguro ogni successo a questi ragazzi che dicono di essere tornati in Puglia grazie a questo sostegno, sono nati solo due anni fa e di strada da fare ne hanno tanta, ma ignorare gli altri come se non fossero mai esistiti perché forse non hanno il politico giusto a promuoverli non è la strada eticamente corretta di una società civile e aperta. Mettendo da parte il rammarico di essermi sentita rifiutata e trattata male dalla mia bella regione di origine che si vanta di tenere ai suoi emigrati, oltre alle frustrazione delle alte spese che una partita IVA deve sopportare rispetto alla miriade di associazioni che spesso sono tutto tranne che non profit, a me sarebbe bastato anche solo il riconoscimento di quanto faccio da pugliese emigrata, in questo modo invece mi hanno fatto emigrare una seconda volta, ammesso che sia mai tornata.
Grazie e cordiali saluti.
Letizia Sinisi
Domenica 8 settembre 2019 22:42:44
Signora Gabbanelli,
Le scrivo per chiedere il suo aiuto in merito ad una truffa informatica capitata a mio suocero.
Il Signor Dario Funaro nel mese di maggio u. s. si è accorto di avere il proprio cellulare disattivato e pochi minuti dopo ha scoperto tramite internet banking che erano stati appena eseguiti dei bonifici istantanei di un totale di 45000 euro e che il suo conto corrente (imi san paolo) era stato deprivato di tutti i suoi risparmi. Il Signor Funaro ha subito chiamato il numero della banca per bloccare le operazioni e sporto denuncia alla polizia postale.
Recatosi in banca ha avuto l'assicurazione che avrebbe ricevuto indietro il denaro sul suo conto e che sarebbe stata effettuata una indagine per verificare se ci fossero state omissioni da parte della banca. Dopo aver ricevuto regolarmente i soldi, il Signor Funaro li ha investiti su obbligazioni vincolate della stessa banca mantenendo ovviamente un conto corrente aperto con la banca san paolo.
Pochi giorni fa ha ricevuto una lettera dalla banca che gli comunicava di aver bloccato il suo conto. Ora ha un passivo di oltre 40000 euro e non ha potuto neanche ricevere la pensione che gli spetta in quanto vittima di discriminazione razziale ebraica durante la seconda guerra mondiale.
Ora io e mia moglie (sua figlia) stiamo provvedendo al sostentamento suo e di sua moglie cercando di alleviarlo dalla vergogna che lo ha colpito una seconda volta dopo i tragici fatti vissuti durante l'ultima guerra.
Qualora lei lo ritenga opportuno, la prego di contattarmi via email. La mia famiglia è sconvolta ed impaurita ma cerca, anche chiedendo il suo aiuto di reagire con dignità a questa situazione vergognosa.
Con profonda stima le porgo un cordiale saluto
Nicola Ramundo
Lunedì 14 gennaio 2019 00:04:06
Salve, sono Delia Zaccaria e faccio parte d un gruppo di persone truffate dall'autosalone dei fratelli Antonini di Varedo. Abbiamo acquistato una vettura pagata per l'intero importo e non ci e' mai stata consegnata. sono state raggirate circa 150 persone e piu'.
Ci hanno fatto firmare un contratto pubblicitario che ci avrebbe garantito il rimborso della meta' somma versata esponendo una calamita con il logo dell'azienda sponsorizzante sull'autovettura.
I Sig.ri Antonini hanno messo in serie difficoltà economiche, famiglie già toccate dalla crisi Italiana,
Ci siamo rivolte a Mi manda Rai 3 e striscia la notizia telelombardia e ai giornali locali della zona per divulgare il piu' possibile la notizia cercando di avvertire piu' persone possibili visto che la legge non fa niente e Signori sono ancora operativi e aperti,
Abbiamo fatto denuncia a tutte le autorità di competenza, abbiamo preso un unico avvocato (circa 15 persone) sembra essere tutto fermo in procura a Monza, nessuno comunque fa niente e questa gente continua indisturbata.
Tutti i sabati andiamo a manifestare davanti all'autosalone e organizziamo un corteo per le vie di Varedo nella speranza che qualcuno ci dia retta anzi veniamo insultati da queste persone.
Chiediamo che se ne parli il piu' possibile, chiediamo gentilmente aiuto per noi e per gli altri a non cascare in questa trappola.
Mi scuso per questa richiesta e porgo distinti saluti nella speranza di avere un riscontro.
Delia Zaccaria
Cell. 347-------
Domenica 21 gennaio 2018 19:36:53
Ho sempre apprezzato il tuo giornalismo d'inchiesta per il mix di incisività, documentazione e argomentazione. Si sente molto la tua mancanza nel nuovo "Report" condotto da giornalisti senza il tuo carisma.
Sabato 3 dicembre 2016 15:35:39
Grande donna e coraggiosa giornalista una di quelle(poche) che non guarda in faccia nessuno. ci mancherai tanto. spero che ti rifarai viva con una nuova trasmissione. grazie per quanto ci hai dato
Giovedì 1 dicembre 2016 18:10:54
donna di grande coraggio, impavida... sempre pronta per le grandi battaglie contro malaffare, corruzione pubblica e privata..grande senso del dovere e dell'onestà,
in poche parole merce assai rara in questa nazione ormai finita, politicamente e moralemente, dove gli onesti hanno vita difficilissima.
un sincero e fervido augurio alla milena per i suoi prossimi impegni lavorati, dove ci saprà sempre dimostrare come si fa il vero "GIORNALISMO" e non come si fa spesso con più e con facilità "il GIORNALAIO" che riferisce e distorce quello che legge da altri...
AUGURISSIMI MILENA... ti siamo sempre grati per quanto hai fatto... e farai...
MARIO