Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 59
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Frasi di Milena Gabanelli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.
Sabato 21 marzo 2020 10:10:44
Venerdì 20 marzo 2020 19:48:37
Buon giorno gentilissima Milena,
mi permetto di darti del tu, perchè ho 72 anni e, tu per me. sei una ragazzina.
Ho studiato a Urbino, mi sono laureato il sociologia, ed ora sono in pensione (parzialmente), sono stato abituato ad osservare e valutare i comportamenti sociali. Nell'ambito lavorativo mi sono occupato di risorse umane, sino a ricoprire il ruolo diAD in una media industria.
Ciò premesso, volevo condividere con te il mio pensiero circa l'attuale situazione dovuta alla infezione del coronavirus.
La struttura medica sta facendo i miracoli, a parte quei sanitari che si sono dati ammalati o hanno chiesto aspettativa.
Ma il vero problema penso sia, non tanto i medici, ma quanto la struttura medica indebolita dai vari tagli avvenuti, ipotizzo nell'ultimo ventennio.
Mi piacrebbe tanto, che tu, con la tua professionalità, potessi ricostruire il percorso della distruzione della sanità, evidenziandio i sioggetti politici, artefici di questa disfatta.
E' vero ora dobbiamo stare in casa, ma questa è l'unica proposta che i nostri politici sanno partorire? in pratica sembrerebbe che la diffusione del virus sia solo colpa deim cittadini.
Forse dovrebbero fare qualcosa in più, cosa ne pensi?
Salutoni Aldo
Venerdì 20 marzo 2020 09:28:32
Buongiorno Milena,
Scrivo a lei in questa situazione di emergenza sanitaria e umana dove stiamo piangendo insieme a tanti italiani, che perdono i loro cari a causa del Coronavirus. Ci accorgiamo solo in questi momenti delle criticità del nostro SSS. Si grida a più voci che mancano i medici, ma nessuno dice che mancano in realtà gli specializzandi. Ogni anno abbiamo giovani medici che si laureano e non possono specializzarsi perché abbiamo un “tappo” di Sistema e da noi creato.. Basterebbe contare quanti medici abbiamo in questo stato e quanti medici lavorano in cliniche private o RSA da più anni senza aver potuto accedere alle scuole di specializzazione. Invece che cercare medici all’estero o eliminare l’esame di abilitazione (vedi il recente decreto), perché non immettere tutti questi giovani, motivati e competenti medici direttamente nelle corsie e farli specializzare “in campo”. Tutti sarebbe meglio o per anzianità di laurea o per servizio prestato nelle strutture private come medico. Se non ora quando ? Mi sono rivolto a lei perché, anche con una semplice indagine numerica, aiuti far capire a tutti che abbiamo tanti giovani medici che possiamo impegnare per aiutare l’Italia e gli italiani, e vincere questa triste guerra. Possono dare anche respiro agli attuali medici specializzati che dichiarano di non farcela o peggio sono contagiati. Grazie e complimenti per le sue inchieste che ci tengono “svegli” e “curiosi”.
Giovedì 19 marzo 2020 09:49:04
Cara Milena ti prego ho ascoltato quello. che hai detto su materiale sanitari fermo ad Ancara in turchia... nn è possibile lasciare il personsle meci o zenza protezione... nn vedo dopo le tue duchiaraziobi qualcuno che abbia fatto qualcosa... poi sindaci di piccoli comuni. Del centcenchero e del sudche nn ricevono rispiste dalla protezione civile... tiprego continua a farti sentire... vai nelle trasmissioni più popolari... per farlimuovere... graxie ti stimo. tantissimo...
Mercoledì 18 marzo 2020 13:31:09
Buon giorno. Vorrei esporle un problema che affligge moltissime famiglie in italia ma nessuno ne parla. Abito nella meravigliosa Sardegna bellissima per le vacanze ma povera di opportunità per i nostri ragazzi. Io ho un figlio che laureatosi in architettura all universita di Cagliari aveva il sogno di frequentare la Magistrale di Architettura al Politecnico di Milano. Posti 150.
Quasi un terno al Lotto. Al secondo tentativo è riuscito. Ci siamo messi alla ricerca di una camera in appartamento condiviso per studenti purtoppo con nostro grande stupore abbiamo constatato che non si trovano camere se non mettendo a correre 650-700 euro. Ora è
possibile che gli affitti non vengano calmierati ?
Possibile che in altre città vedi Torino, Bologna, Pisa si paghino anche 300-400 euro in meno per una camera? ? Gran parte degli studenti del Polimi provengono da l resto dell italia tantissime famiglie sborsano 1200 euro per far studiare i figli a Milano. Perche nessuno affronta questo problema? ? Cordiali saluti Marisa Perra
Martedì 17 marzo 2020 23:26:08
Cara Milena,
Grazie da una di quei medici, che in silenzio, domattina, rialzeranno la saracinesca del proprio reparto in ospedale. Come ben ha detto non c'e' spazio, ne' tempo, per troppe parole
Grazie per il suo supporto e per dare istanze a tutte le persone che in silenzio lottano quotidianamente contro un virus insidioso
Cordialmente
Ombretta S.
Martedì 17 marzo 2020 19:40:40
Buonasera dottoressa Gabanelli,
Scrivo per dare luce al mio caso che sicuramente in Lombardia sarà condiviso da molti;
Proprio mentre la situazione epidemiologica in Italia dava i primi segni di quello che è ora il caso covid-19, mia mamma scopriva un tumore al collo uterino in stadiazione localmente avanzata e non operabile,
Dopo lo spavento e le prime difficoltà a effettuare gli esami diagnostici riusciamo ad avere dall’ospedale San Gerardo di Monza la conferma che mia madre verrà tratta con chemio/radio a partire da questa settimana per sei settimane.
A questo punto attivo tramite un patronato la richiesta di riconoscimento di invalidità civile (Legge 104) per mia mamma così da poter usufruire in quanto figlio convivente del relativo congedo per l’accudimento di mia mamma e garantire le precauzioni necessarie ad un malato oncologico.
Ricevo la telefonata per l’appuntamento con la commissione ASL che dovrebbe accordarci l’invalidità.. dopo due giorni mi informano della sospensione di tutte le visite di medicina legale e delle commissioni mediche.
Mia mamma rimane quindi senza la possibilità di essere assistita e condotta alle cure da suo figlio.
Sia i vertici ASL e INPS mi rispondono alle mail e telefonate che sottopongo alla loro attenzione risposte disperanti rispetto al non poter far nulla di “eccezionale” e con eccezionale si intende anche certificazioni concesse sulla base dei verbali e cartelle mediche inoltrate nella domanda da noi effettuata tramite il patronato.
Siamo stati abbandonati e nessuno purtroppo sembra sollevare il problema che per essere considerato andrebbe sottoposto ai vertici governativi.
Una semplice certificazione garantirebbe sicurezza ai malati e ai parenti ma soprattutto offrirebbe maggiori garanzie al rispetto delle normative vigenti rispetto alla diffusione del Covid-19,
Delegare a terzi un malato oncologico è mai come ora un rischio che questo vuoto legislativo rende necessario ai familiari che non possono permettersi altri tipi di congedo (ferie concordate, congedi non retribuiti. .)
Grazie per il suo lavoro di informazione.
Cordiali Saluti
Raffaello Vaghi
Martedì 17 marzo 2020 09:36:25
Buongiorno,
c'è qualcuno in zona giornalisti che sia in grado di diffondere con megafono adeguato questa notizia:
https://www. punto-informatico. it/antitrust-tim-banda-larga-sanzione/
Spiegando, con i numeri su cui mostra una lodevole competenza, quanto è costato, costa, e costerà a una intera nazione il comportamento (... aggettivo...) di questo campione del "capitalismo liberista" de noantri?
cordiali saluti
Martedì 17 marzo 2020 08:43:45
Gentilissima Dottoressa Gabanelli,
sono medico in pensione, ex direttore della chirurgia toracica dell'ospedale S. Gerardo di Monza, con curriculum polidecennale presso l'Istituto Nazionale Tumori di Milano. Causa la reiterata e distorsiva presentazione di alcuni cruciali aspetti della realtà sanitaria lombarda, mi risolvo di riferirmi a Lei. Spero infatti che la "narrazione" eterodossa (tuttavia documentabile e non legata all'anedottica) che avrei in animo di esporre, possa ricevere interesse da parte Sua.
Rimango in attesa di un Suo cortese riscontro.
Voglia gradire i miei più solidali auguri di buon lavoro.
Cordialmente,
Amedeo Vittorio Bedini
Lunedì 16 marzo 2020 21:20:17
Buona sera, ho sentito il suo intervento in merito allo smartworking nel DATAROOM del 16/03/2020 a Mentana. Io me ne sono occupato 10 anni fa quando lavoravo per una importante azienda nel settore delle TLC. In questo momento è senza dubbio uno strumento indispensabile per ottemperare alle direttive del Presidente del Consiglio in merito al COVID-19. Se in futuro dovesse diventare uno strumento di lavoro, beh allora va normato. Lei come ha detto a Mentana ha sempre lavorato da casa: ma Lei lavora con P. I (libera professionista) non fa testo, come del resto tutti i liberi professionisti perchè nelle Vostre parcelle è cosiderato quanto sotto.
Il lavoratore dipendente mette a disposizione del datore di lavoro una porzione di casa sua, scrivania e sedia - che deve ottemperare a requisiti specifici - servizi igenici, riscaldamento, luce, acqua, connessione (deve avere una connessione a rete fissa con VPN) e infortunio. Io questa la chiamo logistica, che ha un costo non indifferente. Chi paga chi ci guadagna? Il prof. De Masi già negli anni '90 prospettava il telelavoro oggi chiamato smartworking. Io ho voluto fare delle considerazioni, darLe uno spunto per fare delle riflessioni in merito a questo tema. A Sua disposizione per un confronto. Cordiali saluti. Renato.