Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 60

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Frasi di Milena Gabanelli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.

Martedì 10 marzo 2020 09:29:29

Buongiorno.

Sono un docente di ruolo di scuola secondaria superiore, dal 1982.

Cerco di riassumere brevemente i passaggi più importanti della mia storia personale, per poi concludere con un discorso più generale che sicuramente potrebbe coinvolgere molte altre persone, molti altri cittadini.

Nel 2013 sono stato operato all’Istituto Tumori di Milano per due tumori gastrointestinali (stomaco, duodeno e pancreas). Si chiamano GIST, sono tumori maligni e fanno parte dei “tumori rari”.
In questi sette (7) anni ho subito ben otto (8) interventi.
Il primo altamente demolitivo, e gli altri ricostruttivi, tutti caratterizzati da lunghe e dolorose convalescenze.
Dal 2015 sono seguito dal Centro di terapia del dolore e cure palliative di Genova con terapia a base di morfina, ad alti dosaggi, per via dei forti dolori e nello stesso anno mi sono rivolto al Servizio di Igiene Mentale per una grave forma di “Depressione Maggiore Reattiva”, che proviamo a curare, ma che non sempre mi consente di svolgere una vita “normale”. È una continua e giornaliera alternanza di up e down; sicuramente più down.
In questi sette (7) anni vivo una continua sensazione di inutilità e isolamento; tante volte ho pensato che se ci fosse un interruttore da premere, o una spina da staccare lo avrei fatto.
Ci si sente arrivati ad un punto di non ritorno, si tocca il fondo!
Ho sempre anteposto la scuola ai miei problemi di salute.
I tumori furono diagnosticati a gennaio del 2013, ma per non causare disagio alla scuola, chiesi, con grande stupore dei chirurghi di Milano, di posticipare l’intervento a luglio, a fine esami; questo per far capire, se ce ne fosse bisogno, la mia etica nei confronti degli studenti e dell’Amministrazione.
In questi anni ho tirato avanti come ho potuto. Stavo a casa qualche mese, poi rientravo a scuola, poi mi fermavo nuovamente e cercavo di rientrare per gli esami di qualifica e non “abbandonate i miei studenti (si, perché per noi sono i “nostri” studenti).
Tutto fino a un paio di anni fa, quando dovetti fermarmi fisso a casa, perché oltre a tutto il resto, sempre nel 2015 fu diagnosticata la “ fatigue del malato oncologico” in forma cronica, causata dall’alto grado demolitivo dell’intervento primario (chi ne volesse sapere di più può cercare in rete e troverà, nella descrizione, esattamente i sintomi che ho. Questa “stanchezza cronica” mi impedisce di fare qualsiasi cosa che richieda un minimo di forza ed energia, mi causa perdita di memoria, confusione, spaesamento difficoltà cognitive, ecc.
In questi otto anni ho sempre fatto tutte le visite collegiali a cui ero sottoposto che certificavano un’invalidità del 100% al lavoro e ovviamente mi concedevano la L104.
A settembre 2019 feci la visita collegiale presso il Ministero del Tesoro per la domanda di pensione. L’esito fu collocamento in pensione e cessazione immediata dal servizio, per grave patologia.
Bene. Sospesero subito lo stipendio e ovviamente, ad oggi, nessuna traccia della pensione.
Cinque (5) mesi senza “reddito”, adesso, sono diventati davvero critici.
La messa in congedo trasmessa dalla scuola alla Direzione Regionale è datata 4 ottobre 2019. La scuola ha fatto la sua parte, probabilmente la Direzione anche, sicuramente anche il Patronato, ma all’INPS tutto svanisce in una bolla d’aria.
Ho subito l’ultimo intervento il 3 dicembre 2019. Da allora sono “ospitato” a casa di un amico, il dott. Gianluca Catania, come successe tutte le volte precedenti.
Per fare la convalescenza (medicazioni, somministrazione di terapie, supporto morale) ; da solo non riesco a lavarmi, prepararmi i pasti, non riesco a fare più di qualche passo col cane, e basta. Non riesco a svolgere le normali attività quotidiane (lavarmi, preparare i pasti, gestire la casa, fare il bucato, stenderlo, ecc... ovviamente tutto certificato da relazioni mediche molto dettagliate).
Il problema è che ora la situazione sta degenerando. È diventata critica anche per chi mi sta “mantenendo”, non solo per le spese per il mangiare: per mangiare ci si arrangia sempre, anche con una zuppa di latte, o volendo potrei andare alle varie mense dei poveri che ci sono (ripeto, il mangiare è il male minore perché dopo gli interventi mangio davvero poco).
Il fatto grave è che a casa (la mia casa), ogni mese arriva la rata del mutuo, la rata della macchina (che tra l’altro ho messo in vendita) e tutte le altre bollette (gas, luce, amministrazione, ecc).
Non so più come farò per queste spese, nei prossimi mesi!
Gli amici mi hanno aiutato, ma non posso e non voglio certo ricoprirmi di debiti!

Credo che non sia umanamente possibile, nemmeno in un periodo di emergenza come questo, causato dal "Coronavirus", rimanere indifferenti alle questioni personali di un “singolo”.
La comunità è fatta di singoli e proprio questa emergenza ci dovrebbe insegnare quanto sia importante “gestire” il singolo, la singola persona, il cittadino per non fare danni alla comunità!
Io sono solo un docente (ex) che ha fatto dell’insegnamento la sua missione: educativa prima, e didattica dopo. Ho insegnato per quasi 40 anni in un istituto Professionale (e solo chi lo ha fatto può capire cosa voglia dire). Ad un certo punto ho sentito la necessità di una formazione diversa dalla mia disciplina di insegnamento (l’elettronica), avevo bisogno di strumenti più spendibili nel tipo di Istituto nel quale ero. Mi laureai così in Pedagogia e S. dell’Educazione per mettere a disposizione dell’utenza (studenti, famiglie e colleghi) la mia professione di Psicopedagogista. Ma non mi bastava. Frequentai un master universitario per acquisire la specializzazione in Didattica e Psicopedagogia dei Disturbi Specifici di Apprendimento. Ora potevo dire di sentirmi completo, realizzato.
In un Istituto Professione i Disturbi dell’Apprendimento sono il pane quotidiano.
Diventai referente Scolastico DSA (per gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento). Ovviamente il lavoro, oltre la didattica, aumentò in maniera esponenziale... di pari passo con la malattia e l’incremento delle terapie.

Nel nostro bel paese, sempre alla ricerca della riforma giusta (non si capisce però mai, giusta per chi!), dei Decreti, delle belle “parole” che spesso convincono, mi sono sentito di dover segnalare questa situazione perché immagino che molti altri lavoratori potrebbero o stanno già attraversando momenti come il mio, indipendentemente dalle cause.

Le ragioni di questo lungo ritardo nell’erogazione della pensione non le comprendo ma non so perché, non me ne stupisco!

Sempre “grazie” all’emergenza che stiamo forzatamente attraversando, ci si rende finalmente conto del lavoro che gli insegnanti stanno facendo, come del resto tantissimi altri operatori: per citare una categoria quella della sanità.
I colleghi stanno rivoluzionando la scuola per non perdere di vista il loro focus: si organizzano piattaforme on line, lezioni a distanza, tele-riunioni di coordinamento. Tutto questo ha richiesto ore, giornate intere di lavoro (non retribuite) per raggiungere l’obiettivo finale di non lasciare a se gli studenti costretti a casa, in un contesto che non è quello di assegnare “compiti a casa”, ma di vivere finalmente la scuola digitale nel senso più completo della parola, dove ci sono lezioni a distanza (in diretta o registrate), interrogazioni, e tanto altro che fa di tutto questo la scuola virtuale.

Ma sembrerebbe che quasi quarant’anni (40) di servizio non siano importanti per le Istituzioni.

C’è una falla, e se c’è dove si trova? Dove giacciono, in generale, le pratiche che non giungono mai a destinazione e a conclusione?

La scuola mi manca tanto, il mio lavoro con gli studenti mi manca moltissimo (e tengo a dire con orgoglio che avevo scelto di fare questo lavoro già all’età di 16 anni)

Quello che è capitato a me, quello che sto attraversando io, credo che non sia accettabile in una società civile, che tiene a dire di voler tutelare i suoi cittadini.

Io vivo da solo, anche se “sfrutto” la rete amicale a cui non dirò mai abbastanza GRAZIE, ma mi domando come potrebbe una persona più anziana, a capire e poi a risolvere tutti questi problemi legati alla Pubblica Amministrazione e alla relativa burocrazia.

Non so a cosa possa servire avere scritto queste riflessioni, questo sfogo, questa indignazione, questa denuncia, ma non so più davvero cosa fare.

Forse, rivolgermi alle Istituzioni, ai giornali e ai canali di informazione, anche quelli on line potrebbe attirare l’attenzione, risvegliare gli animi, oppure far arrivare questa segnalazione nella sede opportuna.
Concludo così, senza una vera conclusione.

Ringrazio di cuore per l’attenzione e il tempo dedicatomi.
Fabrizio Mazzola - Genova

Domenica 8 marzo 2020 00:02:51

Non ci posso credere che a proposito della collaborazione da parte della Sanità Privata per il Coronavirus non risponda! Ha toppato?

Sabato 7 marzo 2020 23:16:59

Gentile Dott. ssa Gabanelli,

Sono un medico neurologo dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
Mi permetto di sottoporre alla Sua attenzione questi avanzamenti della comunità scientifica cinese, che potrebbero consentirci di avere una fotografia più precisa del contagio di SARS-COV-2 in Italia.
Nello specifico, potrebbe essere estremamente utile avere a disposizione un kit che consenta di identificare persone venute a contatto col virus e che hanno sviluppato una risposta anticorpale.
Questo potrebbe migliorare la nostra capacità diagnostica estendendola anche ad altri laboratori pubblici e privati distribuiti sul territorio italiano (che non possono soddisfare la richiesta di diagnosi diretta mediante tampone) e potrebbe fornirci nuovi elementi utili a definire le modalità e la tempistica del contagio; ad esempio, (e solo a titolo di esempio) la presenza di IgG anti SARS COV 2 in pazienti con anamnesi confermata di polmonite virale in un periodo precedente all’identificazione dei primi pazienti lombardi positivi, potrebbe far riconsiderare l’intera epidemiologia, e di conseguenza le misure atte a prevenirne il contagio.
Se venisse in questo modo confermata una presenza diffusa e precoce del virus in Italia, ciò potrebbe far riconsiderare la teoria del focolaio unico, e in subordine anche la morbosità e la letalità del virus, nonché le misure estreme di contenzione che sono state messe in atto, con le note conseguenze socio-economiche.

Articolo pubblicato sul database PUBMED

J Med Virol. 2020 Feb 27. doi: 10. 1002/jmv. 25727. [Epub ahead of print]
Development and Clinical Application of A Rapid IgM-IgG Combined Antibody Test for SARS-CoV-2 Infection Diagnosis.
Li Z1, 2, Yi Y3, 2, Luo X4, 2, Xiong N5, 2, Liu Y6, 2, Li S1, 2, Sun R6, 2, Wang Y1, 2, Hu B2, 7, Chen W2, 8, Zhang Y4, 2, Wang J5, 2, Huang B2, 9, Lin Y1, 2, Yang J3, 2, Cai W2, 9, Wang X2, 9, Cheng J1, 2, Chen Z2, 9, Sun K2, 9, Pan W2, 9, Zhan Z2, 10,

NUOVO KIT SNIBE DIAGNOSTIC
In Italia l’azienda Medical Systems di Genova sta per commercializzare un KIT Snibe Diagnostic cinese che ha ottenuto il marchio CE per la determinazione degli anticorpi (IgG e IgM)
Si tratta dei primi – e al momento UNICI – kit in automazione per la ricerca degli anticorpi contro il Coronavirus ad avere ottenuto la marcatura CE.
È estremamente importante poter utilizzare uno strumento diagnostico che consenta di testare un numero maggiore di persone, (cosa attualmente impossibile con la diagnosi diretta attraverso tampone faringeo che richiede laboratori altamente specializzati e costi elevati) valutando non solo i contagi sintomatici, ma anche le persone venute a contatto con il virus, e stabilirne anche, orientativamente l'epoca del contatto(attraverso la presenza di IgG e/o di IgM, e l'avidità delle IgG).
Ripeto: se da una analisi attenta e scrupolosa di un campione randomizzato della popolazione italiana(sia attraverso la diagnosi diretta con tampone faringeo, sia soprattutto con la diagnostica sierologica indiretta di cui sopra effettuata indipendentemente dall'area geografica e dalla presenza di sintomi) risultasse una dinamica di contagio differente, con differenti proporzioni tra contagiati, immunizzati, malati e deceduti, e con informazioni più dettagliate sui tempi del contagio, avremmo la possibilità di modificare le misure cautelative proposte attualmente dai colleghi dell'ISS, che si rifanno ad un modello di propagazione puramente probabilistico, basato sui dati cinesi e sull' assunto, assolutamente non provato che il contagio italiano sia iniziato a febbraio con i casi lombardi
Cordiali saluti e grazie per l’attenzione

Dott. Pietro Penza
Neurologia
Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno

Venerdì 6 marzo 2020 13:59:49

Si sta tanto parlando delle recenti dichiarazioni di Papa Francesco in riferimento agli esigui ed assolutamente inadeguati stipendi dei Docenti italiani.
Ma, ci domandiamo: possibile che a nessun sindacalista o politico sia venuto in mente di far recuperare i fondi destinati al Bonus "merito" (!!!) e al Bonus "cultura" (!!!) per i diciottenni e farli destinare a chi EFFETTIVAMENTE LAVORA NELLA SCUOLA, cioè ai DOCENTI?
Non sarebbero grandi somme, divise per tutti, ma sarebbero sempre meglio del nulla attuale o delle vergognose ed umilianti elemosine "temporanee" (da luglio a dicembre 2020!!!) che, molto "graziosamente" vengono definite "aumenti" (e non per tutti!), quando, in realtà sono coincidenti con il cuneo fiscale che spetta a tutti i lavoratori e comunque verrebbe "elargito" in misura indirettamente proporzionale all'anzianità di carriera, al titolo di studio e alla mansione esercitata, cioè l'esatto contrario di ciò che si fa nelle amministrazioni pubbliche e private.
Peccato che non ci siano state le stesse preoccupazioni egualitarie da "rivoluzione francese o marxista" quando sono stati disinvoltamente aumentati gli stipendi ai Presidi di € 900 più "arretrati" a presidi appena immessi in ruolo per i quali la parola "arretrati" non aveva alcun senso!
E' mortificante assistere a quello SPRECO, quando a noi docenti si racconta la favoletta che "non ci sono fondi": come mai, per questi bonus, i fondi compaiono? Per far contento Renzi?
Come mai compaiono per far ottenere i libri di testo gratis a tutti gli studenti fino ai 18 anni, indipendentemente dal reddito familiare, anche a quelli che preferirebbero trovare un lavoro o un apprendistato a 16 anni?
E stiamo attenti a parlare di aumento del tempo-scuola: questi politici son capaci di destinare questo aumento tempo-scuola non ai precari, ma gravando tutti i docenti di altre ore lavorative gratis, come hanno fatto quando ci hanno imposto la preparazione alle prove invalsi senza alcuna remunerazione aggiuntiva!!!
Federica Venti (e tutti i colleghi indignati ascoltati in merito)

Domenica 1 marzo 2020 22:42:35

Buona sera,
sono un medico e professore universitario lombardo come tutti in questi giorni collaboro alla gestione dell'emergenza pensando che il nostro dovere di medici sia quello di seguire procedure e direttive che ci vengono impartite nell'interesse dei pazienti. Credo sia importante evitare di criticare ogni delibera che ci viene inoltrata: a ciascuno i propri compiti, il nostro quello di è seguire le istruzioni ricevute.
Non posso pero' esimermi dall'osservare come il personale sanitario stia lavorando senza presidi di sicurezza e nonostante sia stato piu' volte riportato che il 10% degli infetti è appartenente alla categoria medico sanitaria, l'argomento "presidie di protezione individuale" non viene toccato in sedi di dibattito pubblico. Perchè non se ne parla? Perchè non si discute che senza protezione i medici di reparto che hanno in corsia pazienti con polmonite arrivati dal pronto soccorso senza aver fatto il tampone... siano esposti al contagio e al rischio di infettarsi veicolando il virus alle decine di pazienti che visitano in un giorno? Nel mio ospedale le mascherine a piu' alta protezione sono indossate dal personale delle pulizie che è dipendente di una ditta esterna che ha fornito il proprio personale dei presidi di protezione individuali i medici invece non hanno protezione. Sopratutto mi chiedo perchè fra noi medici ne parliamo e ne siamo preoccupati... ma nessuno degli espierti intervistati ogni giorno rendano pubblico questo aspetto. Mi pare un tema di cui sarebbe utile discutere: dove sono i presidi di protezione? perchè i medici di reparto non li indossano? e quale livello di protezione individuale e' stata data ai medici di medicina generale?
Ho letto la lettera del Prof Gattinoni che riporta una problematica altrettanto importante e non discussa sui giornali e nei numerosi talk shows. E' necessario che l'attenzione sia posta su queste tematiche in quanto la possibilità di arginare l'evoluzione della epidemia in pandemia dipende anche dal corretto approccio a questi aspetti che oggi non sono parte della discussione pubblica sull'argomento.
Grazie per l'attenzione

Domenica 1 marzo 2020 13:18:42

Gentile Dottoressa,
Sono professor Emerito di Anestesia e Rianimazione dell' Università' di Milano attualmente Gast Professor all' Universita' di Goettingen in Germania. Seguo con ovvio interesse le attuali vicende italiane anche perche' l' insufficenze respiratoria acuta e'sempre stata il mio prevalente interesse scientifico. In breve in Terapia Intensiva mediante l' uso di tecniche a complessità' crescente, non si guarisce la polmonite da virus ma si mantiene vivo il paziente il tempo necessario per l'organismo di reagire in modo positivo. In altre parole si compra il tempo. Se fatto in modo adeguato si può' stimare un tasso di guarigione tra il 70 e L' 80%. Si tratta quindi di garantire L' accesso alle terapie intensive. Quello che non viene riportato è' che solo 18 ospedali su più di un centinaio presenti in Lombardia accetta questi malati. Il mitico "Privato Accreditato" (San Raffaele Humanitas San Donato) accetterebbe solo pazienti "interni". Risultato non mi risultano pazienti ricoverati in Terapia Intesiva in queste strutture. E' ovvio che in assenza di una autorità centrale che imponga una equa distribuzione il problema non verrà risolto. Questo è il primo passo. La situazione attuale mi sembra indecente, se le informazioni in mio possesso sono vere.
Se quanto scritto può suscitare la sua curiosità (e solo i giornali hanno la forza di modificare la situazione) Le lascio il mio contatto telefonico
0039 335 -------
Cordiali saluti
Luciano Gattinoni

Venerdì 28 febbraio 2020 18:23:07

Dott/sa Gabanelli, in data 17 febbraio ho inviato a questo indirizzo ------- una email con questo oggetto Segnalazione Truffa da parte di ERG SPA.
Se può farmi sapere qualcosa La ringrazio
Cordiali saluti

Venerdì 28 febbraio 2020 12:22:07

Salve Dott. ssa Gabanelli,

le scrivo da uno stabile di Roma interessato dalla dismissione immobiliare INPS.
La gestione della vendita immobiliare è affidata alla Romeo SpA.
Nonostante sia l'Istituto Previdenziale nazionale il mandante, nessuno si è preoccupato delle persone che non possono acquistare per evidenti problemi economici o semplicemente di età. Non è stato predisposto alcun metodo alternativo, quello che si sa è che alla fine, chi non potrà comprare, si troverà nella migliore delle ipotesi a dover pagare un affitto equiparato a quello di mercato, in pratica gli inquilini dovranno pagare mensilmente quasi il doppio di quello che avrebbero pagato per il mutuo. Nella peggiore delle ipotesi invece si troveranno a dover aspettare che il proprio immobile venga acquistato all'asta da un privato speculatore. Non voglio prenderle troppo tempo, il tema è lungo e meriterebbe un approfondimento. La informo che una settimana fa un gruppo di famiglie, di cui faccio parte, ha informato le associazioni mandatarie e gli inquilini che partirà uno sciopero della fame collettivo.
Domani inizieremo a privarci del cibo, sperando in risposte e proposte.
Spero potrà aiutarci in questa battaglia di civiltà.
La ringrazio per il tempo occorso, un abbraccio.
Cordialmente.
Andrea Sestili

Giovedì 27 febbraio 2020 12:24:57

Gentile Dottoressa,
apprezzo e condivido l'indagine da Lei svolta. Vero è infatti che la "status" di IRCCS consente all'azienda ospedaliera, sia essa pubblica o privata, cospicui introiti provenienti non solo dal Ministero della Salute ma anche da altre fonti, con elargizioni gratuite e donazioni. E c'è, grazie a questo riconoscimento, l'attitudine a praticare un numero abnorme di terapie, non sempre appropriate o del tutto inutili: medicina difensiva - convergenza di interessi,
Su questi temi si era già espressa, nel 2010 e nel 2014, la Corte dei conti, stigmatizzando gli eccessi della chirurgia con oltre quattro milioni e ottocentomila operazioni ogni anno, molte delle quali ritenute non necessarie.
Cordiali saluti
Margherita Loddo, autrice del libro: "La vita in pugno. Il lato oscuro della Sanità

Venerdì 21 febbraio 2020 09:54:16

Buongiorno, il 17/02 Le ho inviato questa email. Grazie per l'attenzione
Segnalazione Truffa da parte di ERG SPA
Gent. /ma Dott. /sa Gabanelli.

Da circa 12 anni, dopo essere stato oggetto di una appropriazione indebita di un mio progetto per una centrale eolica da costruire nel comune di Mussomeli (CL) sono oggetto di soprusi da parte di società del gruppo ERG SPA e mi rivolgo a Lei per capire se vi è la possibilità di sbloccare questo mia situazione, tenendo presente che sono convinto che a differenza di quanto ERG dice nel suo codice etico, sta usando tutta la sua potenza economica per corrompere funzionari della pubblica amministrazione prima sia giudici e P. M. adesso.

Tengo a precisare che tutta la documentazione di cui sono in possesso è presente nei loro bilanci e pertanto nulla di inventato.

Logicamente Le devo dire che finora non ho trovato nessuno disponibile a parlarne con me di quello che mi è capitato.

Le allego qualche documento e se poi vuole posso venire a trovarLa e sciorinare una serie di corruzioni che anche Lei si chiederà come è possibile che la giustizia (sic) italiana si comporti così.

Nel caso che anche per Lei non ci sono gli estremi per sentirmi e men che meno attivare un caso, stia tranquilla che ormai alla mia età di 78 anni non mi meraviglio di nulla.

Le dico la mia età perché come avrà modo di leggere, una giudice che ha già deciso il 20 giugno 2018 decide di darmi la sua decisione solo il 19 maggio 2020.

Forse spera che a quel momento io potrei non esserci più e nel caso così non fosse avrò sempre meno tempo per un eventuale ricorso in cassazione per il quale occorreranno almeno altri ¾ anni.

Le allego anche copia della mia denuncia nei confronti dei fratelli EDOARDO e VITTORIO GARRONE nonché LUCA BETTONTE e PIETRO TITTONI per falsa comunicazione e falso in bilancio per la quale ""giustamente"" il P. M. Dott. Luca Monteverde non ha trovato reato.

In attesa di una qualsiasi Sua risposta mi è gradita l'occasione per porgere cordiali saluti

P. S. stiamo comunque parlando di un'azienda che (a quanto ne so io) ha avuto rinvii a giudizio per maxxitangente da € 2. 400. 000, 00 a Catanzaro; per false fatture per € 904. 000. 000, 00 a Roma e per non farsi mancare nulla, false fatture nel calcio per € 15. 000. 000, 00.

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