Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 56
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Frasi di Milena Gabanelli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.
Lunedì 30 marzo 2020 22:27:25
Lunedì 30 marzo 2020 20:51:08
Buonasera dottoressa,
Anch’io ho ricevuto, ieri, un suo breve video riguardo alle competenze che dovrebbero avere i politici. Ho pensato di scriverle per chiederle di portare avanti questa iniziativa e ho visto che anche altri hanno pensato la stessa cosa. Mi associo alla richiesta del sig. Franco Arrigucci, pur non conoscendolo.
Grazie in anticipo.
Buon lavoro.
Beatrice Pagani
Lunedì 30 marzo 2020 16:49:30
Gentile dottoressa,
mi hanno inviato un suo piccolo video nel corso del quale si ipotizza una proposta di legge di iniziativa popolare al fine di pretendere che i chiamati a funzioni ministeriali (aggiungerei anche vice ministri e sottosergretari) abbiano maturato (oltre a un minimo di titolo di studio) una qualche esperienza (amministrativa, dirigenziale, ecc.) nella loro vita primigenia.
Credo che se qualcuno (Lei mi sembrerebbe la persona adatta, in quanto in possesso sia di conoscenza dei meccanismim politici che della necessaria autorevolezza di fronte all'opinione pubblica) decidesse di farsi promotore di una simile iniziativa, raggiungere il minimo di firmatari previsto dalla norma sarebbe un gioco da ragazzi.
Mi auguro (ho fatto un breve giro di telefonate, circa una trentina, ottenendo notevole condivisione e interesse) che possa dar seguito all'idea.
Le auguro in ogni caso buon lavoro e La saluto cordialmente.
Franco Arrigucci
Lunedì 30 marzo 2020 12:46:33
Buon Giorno Dott. ssa
Ho appena visto il Suo articolo relativo alle mascherine.
Volevo segnalare che mia moglie (ex sarta) insieme ad un gruppo di amiche si sono messe in ballo a cucire mascherine artigianali (naturalmente senza scopo di lucro) ; ad oggi ne hanno fatte circa 1200 molte delle quali sono andate all'Ospedale di Savona (ne sono sprovvisti), Centri Anziani, Aziende etc.
In mezzo a tante problematiche volevo segnalarLe questo caso di solidarietà.
Cordiali Saluti
Fabio Bisson
Lunedì 30 marzo 2020 09:39:29
Buongiorno, ci sono aziende che si propongono per la costruzione di ventilatori
per favore faccia arrivare questo messaggio
https://www. ilsole24ore. com/art/cinque-imprese-sud- pronte-convertire-linee- produrre-respiratori-AD2W2GF
Grazie
Cordiali Saluti
Domenica 29 marzo 2020 17:40:46
Buongiorno. la seguo sempre con molta attenzione nei suoi interventi in televisione. ho una domanda: si legge con frequenza di operazioni di polizia e/o guardia di finanza con sequestri di grosse partite di medicinali, farmaci, mascherine e igienizzante prodotte in Italia e destinate all'estero. Che fine fa tutta questa merce sequestrata ? Non si potrebbe rifornire 8dopo attenta e veloce verifica) gli ospedali che ne hanno bisogno ? Grazie. Alberto Paolucci
Domenica 29 marzo 2020 17:12:31
INVASIONI ENDOEUROPEE
In questi giorni si è parlato più volte di vera e propria guerra contro il Covid-19. Il parallelismo è carico e forzato, tuttavia ne arriva chiaro il senso. Finita la guerra, ahimè, sarà dolorosamente certo il numero delle vittime e dei sopravvissuti, ma per riconoscere vinti e vincitori bisognerà attendere non tanto gli indici di letalità quanto i più apparentemente neutri indici economici. L’esito di questa pandemia potrebbe rilevare infatti l’arrivo di sofisticate invasioni endoeuropee (in particolare tedesche e olandesi) a caccia di capitali di comando delle nostre industrie più importanti (l’ultima a cadere con la ciminiera in Germania è stata l’Italcementi) con la ricaduta ulteriore di eliminare concorrenti export. L’Olanda, dal suo canto, beneficerà di qualche ulteriore localizzazione di sedi legali di nostre Società (di recente, Fiat Chrysler Automobiles, Mediaset ecc.) sedotte, per dir così, da un diritto commerciale estremamente semplificato e da modesta tassazione degli utili. Ne faranno corona sofisticate fluttuazioni finanziarie che la borsa registrerà con meditata imparzialità. L’Italia si impoverirà ulteriormente per la dimostrata incapacità di fermare tali invasioni e non sarà certo una consolazione pensare che quelle operazioni siano state, magari, pianificate da cervelli italiani all’estero perché ciò testimonierebbe dolorosamente che qui non ne sono rimasti! Se lo scenario delineato sia frutto o meno di pessimismo lo inizieremo, con ogni probabilità, a comprendere tra pochi giorni quando Germania e Olanda faranno sentire la loro voce in seno al Consiglio Europeo. Sono convinto che qualche soluzione in favore dei Paesi più colpiti dal Covid-19 si troverà ma, guarda caso, sarà sempre e solo una soluzione a nodo scorsoio in mano a chi è in grado di tirare la corda al momento opportuno.
Sabato 28 marzo 2020 20:22:06
Per ogni categoria di lavoratori esiste un obbligo di protezione per la sicurezza sul lavoro. Ma per i medici non è responsabile nessuno? I direttori sanitari, chi è responsabile di aver mandato in guerra senza armi i nostri soldati?
Qualche bella testa dovrebbe saltare, gli eroi sono martiri, altroché.
Mancano mascherine, tute, ecc. L'allarme è dalla fine di gennaio. Chi doveva decidere dov'era?
Sono arrabbiata, furiosa e tanto triste.
Sabato 28 marzo 2020 10:26:15
2, 3 milioni di lavoratori a partita iva afferenti agli ordini sono stati esclusi dal decreto Cura Italia e nessuno ne parla. Questa è una lettera scritta da un gruppo di giovani psicologi che sta girando sui social … Aiutateci a far emergere la questione! !
#comeandràtuttobene?
Il coronavirus colpisce tutti indiscriminatamente. Le misure attualmente previste dal governo, invece, non aiutano tutti. E quindi, come andrà tutto bene? Come spesso accade, a pagare il prezzo più alto sono quei giovani che continuano ad investire le proprie risorse e i propri sforzi nelle loro attività, giovani che pagano regolarmente le tasse e che continuano a credere che sia giusto crescere facendo crescere l’Italia. Nel nostro Paese sono stati stimati 2, 3 milioni di professionisti a partita iva afferenti ai 21 ordini professionali e di questi una buona parte sono sotto i 40 anni e non tutelati da contratti da dipendenti.
Come andrà tutto bene se nonostante l’emergenza covid-19 gli studi professionali risultano formalmente – solo formalmente - aperti ma di fatto vuoti, continuando ad accumulare spese a cui sarà impossibile far fronte? Mutui e affitti sugli studi, Imu, Tasi, Tari e tutte le altre utenze continuano a pesare sulle spalle di lavoratori che in questo momento hanno drasticamente, se non del tutto, sospeso la loro attività. Come andrà tutto bene se a tutti costoro, per primi, sono state interrotte le collaborazioni, le consulenze, ecc. che rappresentano i loro contratti di lavoro in strutture anche grandi che sono ora chiuse?
Ad aggravare questa situazione il decreto Cura Italia ha pensato bene di escluderli dalle misure di assistenza previste per gli altri cittadini, limitando il contributo ad un fondo di ultima istanza di 300 milioni di euro che ripartito su tutti gli iscritti si aggirerebbe attorno ai 130 euro e che non andrebbe a coprire neanche la quota di iscrizione ai rispettivi ordini di appartenenza. E quindi come potrà andare tutto bene?
Questo davvero non è un Paese per giovani. Caro Stato, tutti noi chiediamo al governo ed alle forze politiche di correggere rapidamente questa grave stortura. Non ci deludete.
E ora due parole anche a voi, cari ordini e care casse previdenziali. Come andrà tutto bene se neanche voi siete in grado di far sentire le voci dei vostri iscritti? Come andrà tutto bene se il vostro immobilismo è mascherato da belle parole?
Sicuramente state facendo tutti del vostro meglio ma, lasciateci dire, non è abbastanza.
Venerdì 27 marzo 2020 23:35:36
Salve, mi permetto di chiederle di approfondire se possibile, le ragioni per cui con l'avvio dello studio clinico di fase 2 relativo all'uso del Tocilizumab nei pazienti affetti da Covid-19, sia stato bloccato l'accesso compasionevole ossia quello possibile in tutti i centri valido sino al 19 Marzo scorso. In genere, quando un farmaco mostra segni di buon funzionamento e non vi sono alternative, lo studio clinico prosegue ma resta attiva la possibilita' per i centri piu' piccoli o semplicemente non in grado di arruolare pazienti nello studio di utilizzare il farmaco stesso. Inoltre, a parte l'evidenze cinesi relative all'uso del farmaco in questione in pazienti COVID con polmonite caratterizzata da spiccato quadro infiammatorio, il farmaco e' gia' utilizzato in Italia per una condizione simile alla polmonite da COVD19 che si verifica nei pazienti ematologici in terapia cellulare con CAR-T. In ragione dello stato d'emergenza sarebbe il caso di ripristinare l'uso compassionevole parallelo allo svolgimento dello studio di fase 2 in modo da non negare il farmaco a una ampia fetta di persone affette da Covid-19.
Vito Longo