Messaggi e commenti per Vittorio Sgarbi - pagina 5

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Frasi di Vittorio Sgarbi

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Biografieonline non ha contatti diretti con Vittorio Sgarbi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Vittorio Sgarbi.

Domenica 22 novembre 2020 12:30:24

Salve sig. Vittorio... Le scrivo perché sono contenta che qualcuno, lei nello specifico, finalmente dica qualcosa di vero... Ci hanno tolto il diritto di lavorare, di mangiare... Vorrei, che lei che può... Facesse sentire la voce di chi come me e rimasta senza... Vorrei, se fosse possibile, chiedesse hai responsabili come facciamo a mangiare? Sono una donna di 46 anni che vive da sola... Immagini come si ci possa sentire senza l unica forma di sostegno... Il lavoro... Grazie per l attenzione... Mirella urruso

Sabato 21 novembre 2020 16:00:24

La notizia: su 98 pazienti Covid positivi e sintomatici trattati a domicilio con eparina, si sono avuti solo due ricoveri.

Sono un Cardiochirurgo con ampia esperienza nel trattamento della embolia polmonare. Nel mese di marzo ipotizzai che il Covid causa non solo una polmonite ma anche una embolia polmonare. Ipotizzai anche che a causare l'embolia non erano, come attualmente si sostiene, i processi infiammatori a carico dei polmoni ma lo stesso coronavirus. Esso, entrato nei polmoni, si replica nella parete alveolo-capillare la distrugge e passa all'interno dei capillari dove causa la formazione dei coaguli, Per prevenire la formazione dei trombi, consigliai l'uso della eparina all'inizio della malattia. Nessuno mi diede ascolto. Per documentare la paternità dell'idea pubblicai, comunque, una short comunication sul journal of cardiology. Le successive autopsie di Bergamo evidenziarono la presenza di trombi ed, avvalorano la mia ipotesi. Purtroppo allora si ritenne che i trombi fossero formati non dal virus all'inizio della malattia ma dai processi infiammatori nella fase avanzata della malattia e fu consigliata l'eparina solo nei pazienti ricoverati.
Negli ultimi due mesi, numerosissimi lavori scientifici cominciano ipotizzare, dopo sei mesi dalla mia pubblicazione, che il Covid possa causare prevalentemente una malattia vascolare. trombotica e molti specilasti Americani e Germanici, tra cui Luciano Gattinoni cominciano a sostenere che è opportuno somministrare l'eparina a domicilio per prevenire la formazione dei coaguli.
Per confermare che la somministrazione della eparina a domicilio possa prevenire la formazione dei trombi, da due mesi circa, ho proposto tramite facebook uno schema di terapia a base di eparina, da somministrare nei pazienti sintomatici e lo ho associato ad un questionario che qui allego:
Nome Cognome
Età
Peso
Malattie pregresse
Sintomi
Tampone positivo
Terapia eparina, cortisone, antibiotico
Saturazione dell’ossigeno
Durata della malattia
Miglioramento o ricovero
Fino ad ora ho ricevuto la risposta di NOVANTA pazienti tutti covid positivi e sintomatici. NOVANTASEI PAZIENTI SONO GUARITI, MENTRE SOLO DUE SONO STATI RICOVERATI. Aspetto altri dati per poter fare una pubblicazione statisticamente valida. Questi dati confermano comunque in modo chiaro che la somministrazione della eparina previene la causa principale dei ricoveri e dei decessi.
Da marzo, cerco di comunicare con gli organi competenti ma non ho mai avuto nessuna risposta. Devo dire che io non sono un Universitario o un personaggio nel campo della medicina.
Moralmente aspettare la pubblicazione dei dati mi sembra non corretto. Io ho sol0 la necessità di far sapere ai medici di famiglia. che l'eparina,
somministrata a domicilio, previene la formazione dei trombi e quindi elimina la causa principale di morte.
Spero che mi dia una mano. Per dimostrare che non sono un Don Chisciotte, allego il mio curriculum:
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano nel Luglio 1966
Specialista in Chirurgia Generale, presso l’Università̀ degli Studi di Parma nel 1975
Specialista in Chirurgia Toracica presso l’Università̀ degli Studi di Milano nel 1977
Specialista in Chirurgia Cardiovascolare, presso l’Università̀ degli studi di Padova nel 1980

Carriera ospedaliera
Assistente Chirurgia Generale, O. C. Cernusco sul Naviglio (MI) dal 1969 al 1976
Assistente Chirurgia Toracica e Cardiovascolare, O. Niguarda - Milano 1981 -1990
Aiuto Corresponsabile Ospedale S. Martino di Genova 1991 - 1995 Dirigente Medico con Funzioni Primariali Osp. S. Martino di Genova 1995 -1999
Consulente della divisione di Cardiochirurgia, C. d. C. Villa Azzurra, Rapallo (GE) e presso il Centro Cuore Columbus – Milano dal 1998 al 2000.
Dal Gennaio 2000 a oggi Direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia del Policlinico di Monza (MI).

Casistica personale
Dal 1980 a oggi ha eseguito come primo operatore oltre 35. 000 interventi di cardiochirurgia, comprendenti tutte le patologie cardiovascolari dell’adulto. Per primo, nel 1986, ha sostituito l'arco aortico in età̀ pediatrica. Per questo intervento, gli fu conferito il premio “I numeri uno” dal Presidente della Repubblica.
Dal 1990, ipotizzando come causa principale di occlusione dei bypass coronarici, la formazione di una nuova stenosi coronarica legata alla stessa tecnica operatoria utilizzata, introdusse il microscopio operatore nell’intervento di bypass coronarico.
Con tecnica microchirurgica sono stati operati consecutivamente 4600 pazienti.
La microchirurgia ha reso operabili i pazienti con coronarie di piccolo calibro, destinati al trapianto cardiaco.
Rita Pavone, con coronarie di piccolo, è stata possibile operarla grazie alla microchirurgia.
Con l’utilizzazione del microscopio operatore, è stato possibile inoltre ricostruire le coronarie nei pazienti con malattia coronarica diffusa o con stenosi multiple. Aprendo la coronaria per tutta la sua lunghezza e ripulendola dalla presenza di materiale trombotico o calcifico, ad alti ingrandimenti, ha ricostruito le coronarie con una nuova parete in arteria mammaria o in vena safena.
Ha messo punto una nuova tecnica chirurgica per il trattamento dell’embolia polmonare massiva.
L’intervento di embolectomia polmonare aveva una mortalità̀ così elevata da essere giudicato eticamente non proponibile. Illustri chirurghi come Barnard e Cooley proposero modifiche della tecnica standard ma i risultati non cambiarono.
Agli inizi degli anni 90, ipotizzò che l’alta mortalità era dovuta al passaggio di aria nelle arterie polmonari, durante la rimozione dei coaguli trasformando l’embolia organica in una ancora più̀ pericolosa embolia gassosa diffusa. Per rimuovere l’aria e i trombi periferici, per la prima volta invertì la circolazione del sangue nelle arterie polmonare. E’ stato costruito un circuito che preleva il sangue dalla macchina extracorporea e l’immette in atrio sinistro ad una pressione di 30 mmHg. La colonna ematica attraversa per via retrograda tutto il circolo polmonare e trasporta all’esterno sia l’aria che i trombi presenti nelle arterie periferiche. Con questa tecnica l’intervento ebbe un decorso sovrapponibile a quello di un intervento a basso rischio chirurgico. Il paziente veniva regolarmente estubato in terapia sala operatoria e trasferito intensiva.
Con questa tecnica sono stati operati 45 pazienti.
Questi risultati sono stati pubblicati in riviste inglesi.
Questa tecnica è stata descritta in un testo di cardiochirurgia. (Principles of pulmonary protection in heart surgery),
Ha messo a punto una nuova tecnica chirurgica nel trattamento degli aneurismi della radice aortica e dell’aorta ascendente. Essa si basa sul concetto di non sostituire la parete aortica aneurismatica ma di ripristinarne la normale configurazione anatomo-funzionale mediante una plastica ricostruttiva della parete e successivamente stabilizzarla mediante l’applicazione all’esterno di una nuova parete in pericardio. Con questa tecnica sono stati operati 600 pazienti. È stato autore o collaboratore di circa 120 lavori scientifici. Ha collaborato alla stesura del libro:
Principles of Pulmonary Protection in Heart Surgery. Gabriel, Edmo Atique; Salerno, Tomas (Eds.)
1st Edition., 2011, X, 350 p. 200 illus.

La ringrazio molto per la collaborazione
Salvatore Spagnolo

Lascio la mia Email: -------
cell. 335-------

Lunedì 19 ottobre 2020 12:35:30

Gent. prof, ieri sono andata a visitare il santuario della madonna della visione di strugnano, vicino a isola d'istria, prima di pirano: ha delle tele tutto in giro alle pareti che ricordano molto la scuola del tintoretto, anche nel duomo di pirano c'è un tintoretto. lei ne sa qualcosa?

Martedì 13 ottobre 2020 18:30:00

Caro disonorevole Sgarbi, io sono un italiano convertito all'Islam, lei or ora alla Vita in diretta per contestare la mascherina ha detto' un giorno potrebbe venire un terrorista che con la mascherina ucciderà un prete o un occidentale "...
Ma mi spiega cosa c'entra il terrorismo con le mascherine??? È possibile che pensi solo ai musulmani, per altro migliaia di musulmani nel mondo sono vittime dei jihadisti se lo ricordi bene, migliaia di musulmani nel mondo sono vittime dei jihadisti è bene ricordare i musulmani sono le prime vittime dei jihadisti

Lunedì 12 ottobre 2020 23:23:23

Carissimo Vittorio Sei Unico, Un Mito, Un grande!!! Ti adoro !!! Spero che riuscirai ad eliminare al piu presto tutti gli incapaci, bugiardi che ci sono al governo. Giuseppe Conte è meglio che si chiude in casa lui e butta via la chiave per sempre, altro che chiudere in casa gli italiani agli arresti domiciliari, almeno finirà di fare danni all'Italia.
Hanno violato i nostri diritti e le nostre libertà, e lo stanno facendo ancora con le str***ate dei nuovi dpcm... Io se dovessero fare un altro lockdown non ci starò più chiusa in casa.
C'è bisogno di persone come te! Ti auguro sempre il meglio dalla vita ! !
Grazie Vittorio, sei una delle poche persone intelligenti in un mondo di ignoranti.

Mercoledì 30 settembre 2020 01:17:50

Buona sera Signor Sgarbi,
Le faccio, innanzi tutto, i complimenti per lo spirito e la sciolta conoscenza artistica, che purtroppo manca sempre più a queste ultime generazioni (Politici compresi). C'é però un'osservazione di stile che mi permetto rivolgerLe: la Sua continua lisciata di capelli, sia con la mano destra e sia con la sinistra per finire con toccarsi bocca, naso e viso in genere... Quasi volesse accertarsi che queste chiome non puzzino (troppo).
Lei é un cultore del bello e quindi cerchi di adattarsi a immagini più "educate".
Dimenticavo che questi atteggiamenti non sono solo di adesso: basta visionare dei filamati ci qualche decina di anni fa e si vedrà questa strana abitudine (certamente indice di sofferta timidezza da adolescenza disagiata).
Con stima, a prescindere.

Domenica 27 settembre 2020 08:13:56

Prof sgarbi, ho 71 anni e ho un quadro piccolo di madonna lasciatomi da mio padre lo vorrei vendere a lei per aiutare
Mia figlia è possibile incontrarla?
La stimo tanto per la sua cultura e ho qualche dubbio quando eccede nelle reazioni con le persone
Un saluto di cuore comunque vada

Giovedì 24 settembre 2020 14:59:27

Genova 24/9/2020

Illustre Maestro, chi le scrive non è certo un acculturato (diplomato "Tecnico industrie meccaniche" e svolgo attualmente il lavoro di autista perché mai riuscito a collocarmi secondo il titolo) e le voglio esprimere la mia più grande ammirazione per la dedizione e l'enorme opera, che da anni, svolge a favore dell' Arte e della Cultura.
Soprattutto per l'impegno continuo di come si debba parlare la lingua italiana, e sottolineo si debba, in quanto siamo
in 'Italia.
Compio a dicembre 65 anni e mi sento indignato. A me non sembra più abitare in un paese degno di questo nome ma in una Colonia dove alla televisione è in qualsiasi altro mezzo d informazione "giornalai" e politici incastrano frequentemente termini angloamericani. Quasi fosse simbolo di cultura e sapere, chiunque si atteggia e magari si sente sul piedestallo.
l' ITALIANO, continuando così, diventerà un dialetto se si continua ad introdurre termini inglesi nella vita quotidiana. (senza togliere nulla ai dialetti naturalmente, essendo origine del dialetto toscano) Il paradosso è che, da un po' di anni, siamo costretti a dire "gli pneumatici e lo pneumatico", perché, tutto ad un tratto, qualcuno se accorto, non so se a torto o a ragione, che era sbagliato. Personalmente sarà giusto, ortograficamente, ma è orribile a dirsi e a sentirsi. Si sottolinea e si costringe a correggere il singolare e il plurale in una parola banalissima quando si frantuma continuamente l' ITALIANO con una lingua straniera? A me sembra spaziare nelle assurdità più totali, quando esistono Eccellenze ITALIANE come lei, Maestro, che si fanno paladini della Cultura, battendosi con coraggio, per insegnarci il modo di esprimere e di parlare e lo fanno nella maniera più geniale e chiara, specie quando si tratta d' arte. Questa lettera, di protesta e solidarietà, per esprimere la mia più profonda gratitudine.

Cordiali saluti Mauro Avanzino

Martedì 22 settembre 2020 22:25:47

Egregio Maestro,
sono di ritorno da Venezia, dove mi sono recato a Palazzo Labia per avere maggiori informazioni sul motivo per cui io, cittadino italiano, non posso visionare (nei tempi stabiliti dalla Superiore Autorità di RAI-Veneto) uno dei più grandi capolavori che possiede l'Italia a Venezia, e cioè il magnifico ciclo di affreschi con tema Antonio e Cleopatra, dipinti da Giovanni Battista Tiepolo a Palazzo Labia. Risposta telefonica dalla Rai-Veneto: Palazzo Labia è chiuso. NON E' VERO ! Ho interrogato la custode della Chiesa adiacente di Santa Lucia, e mi ha detto che al Palazzo c'è un via-vai di funzionari (gente vestita in giacca e cravatta, ha precisato la custode). Dunque dicono le bugie. Dunque i funzionari RAI del Veneto non vogliono che il cittadino italiano veda quegli affreschi che tutto sommato gli appartengono come patrimonio della Repubblica Italiana. Le chiedo: E' GIUSTO? Le chiedo: Può fare qualcosa Lei per sbloccare questo odioso rifiuto?

Venerdì 11 settembre 2020 22:37:36

A Lei che è secondo me il maggior critico d'arte che abbiamo, chiedo cosa ne pensa della "reclusione" di un capolavoro come l'affresco del Tiepolo "Banchetto di Antonio e Cleopatra" a Palazzo Labia (sede Rai) di Venezia. I cittadini italiani non possono vederlo da tempo. Ho chiesto informazioni alla sede Rai e mi è stato risposto che il Palazzo Labia è chiuso, e poi c'è il Corona Virus. Le sembra un atteggiamento rispettoso dell'arte e dei cittadini italiani? Forse la sede regionale veneta della Rai ha il diritto di privare gli italiani di un così grande capolavoro?
Grazie
Filippo Fedele

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