Ultimi commenti alle biografie - pagina 2720

Venerdì 15 maggio 2020 20:00:06 Per: Alessandro Borghese

Buonasera vi sono in docente di un ente professionale del settore alberghiero. Ho una classe di terzo anno che quest'anno farà esami. Stiamo facendo un paio di interviste a colleghi del settore. Volevo fare una sorpresa ai miei ragazzi e chiedere se era possibile fare una intervista ad Alessandro online o magari fare un video gonbjnnin bocca al lupo. Sarebbe una sorpresa meravigliosa. Io e mio figlio adorismi Alessandro lo seguiamo sempre. Spero in una risposta grazie attendo

Da: Tiziana Romeo

Venerdì 15 maggio 2020 18:56:58 Per: Jeff Bezos

Spero che il Signor Jeff o chiunque possa aiutarmi nella campagna di crowfunding che ho creato...

Grazie in ogni caso

Da: Massimo

Venerdì 15 maggio 2020 18:50:00 Per: Mauro Corona

Buonasera Mauro sono unalettricedei suoi libri, amante della montagna e delle passeggiate lungo i sentieri alpini. Di origine valtellinesi ogni volta che lo vedo in televisione, mi sembra di vedere un mio parente, stessa passione e stesso modo di raccontare quanto amore per ogni foglioline, frutto o paesaggio! Mi piacerebbe potere comunicare con lei. ANGELA

Da: Angela

Venerdì 15 maggio 2020 18:46:27 Per: Ezio Bosso

Grazie Maestro
Per le emozioni che ci hai regalato...
"Following a bird" ci accompagnerà sempre...
RIP

Da: Giulia Presti

Venerdì 15 maggio 2020 18:17:02 Per: Adriano Celentano

Buongirno dott. Adriano, sono il compropietario del cappellificio Barbisio che penso lei conosca.
Sarebbe per me un piacere e un onore omaggiargli un copricapo.
Se si, e se ha preferenze, ci dia taglia colore e specifiche.
Con stima
Giorgio Borrione

Da: Giorgio Borrione

Venerdì 15 maggio 2020 18:01:03 Per: Carlo Calenda

Buongiorno On. Caleda, guardo con interesse ad Azione ed apprezzo i suoi interventi che condivido pienamente. Condivido anzitutto l'analisi sul declino valoriale che ha pregiudicato il ricambio delle elites dal 1994. Il Berlusconismo
e il suo apparentemente "contrario" populismo in salsa 5 stelle, o quello sovranità, o quello opportunistico in salsa Toscana o, ancora, il movimentismo sardinista, etc, etc. Purtroppo senza elites di valore e votate al servizio del bene comune non esiste nessuna democrazia che coniughi rappresentatività e capacità di governo (a qualunque livello, dal condominio, al municipio, fino alle più alte istituzioni). Ho tentato di "collegarmi" al gruppo del Municipio 3, ma, complice anche l'impossibilità di incontri de visu, gli incontri si risolvono in intricatissime sequenze di messaggi in chat, impossibili da seguire, o in videochiamate tramite zoom nelle quali si ascoltano cittadini volenterosi aggrovigliarsi in temi assolutamente velletarii. Purtroppo, il momento, i mezzi a disposizione, ma soprattutto quanto richiamato precedentemente, rischiano di far fallire sul nascere qualunque progetto. Ho espresso il mio punto di vista con una "mozione d'ordine" e cioè di limitare le discussioni e le proposte a temi vicini all'obiettivo politico che ci prefiggiamo (elezioni comunali), settacciando al nostro interno le competenze necessarie a dare corpo ad un'azione che abbia un minimo do senso compiuto e di prospettiva in linea con l'obiettivo politico fissato. Le chiedo quindi di ribadire l'obiettivo politico da perseguire, la qualità e la scadenza richieste ad ogni singola proposta. Personalmente ho messo in piedi un'azione concreta da condurre in tempi brevissimi, che coniuga il bisogno di sicurezza, il rispetto del di stanziamento, il miglioramento del tasso di riempimento del sistema di trasporto pubblico di linea e dia un minimo di sussistenza nel breve e di prospettiva futura alle categorie, tassisti e noleggiatore, che permette un aumento di oltre il 40% dei posti disponibili in sicurezza per il trasporto in ambito urbano. Ho ipotizzato valori in gioco, modalità di organizzazione e di gestione del progetto emergenziale con il riutilizzo di tutto quanto già disponibile in ambito Roma, sia esso capacità normativa, di intervento e di patrimonio pubblico che di intervento privato. Ho illustrato il progetto al capo diparmento mobilità ed al direttore Tpl. La cosa ha incontrato l'interesse dei tecnici. Ad oggi NON ha colorazione politica. Mi piacerebbe parlergliene. Se si facesse sarebbe un bene per la comunità in senso di attori sociali tutti, se NON si facesse, potrebbe essere un modo per evidenziare l'ennesima occasione perduta e, dunque, l'inadeguatezza, di una classe politica (riconoscibilissima) nel governo cittadino. Ho semplicemente sfruttato le esperienze maturate in 27 anni di lavoro in aziende di rilevanza nazionale, la conoscenza approfondita della PPAA, il buon ricordo che avevo lasciato in chi ha inteso ascoltarmi, qualche anno di studio, la passione, il piacere nel vedere i risultati anche a medio-lungo termine del lavoro, la capacità di agire per obiettivi, La saluto cordialmente. Domenico Salese 348 -------

Da: Domenico Salese

Venerdì 15 maggio 2020 17:06:53 Per: Paolo Bonolis

Ricordo il suo volto commosso quando fu suo ospite in trasmissione il maestro Ezio Bosso. Grazie, grazie dell'amore che ha saputo trasmettere con quell'invito.
Un dolore struggente e tenero per questo Angelo straordinario.
Nila

Da: Nila

Venerdì 15 maggio 2020 16:50:41 Per: Carlo Calenda

Buongiorno, le allego alcune considerazioni di un piccolo imprenditore sulla cessione del credito nell'edilizia privata.
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione

CESSIONE CREDITO NELL’EDILIZIA PRIVATA
E’ impensabile e assurda l’idea di proporre un recupero del credito d’imposta alle imprese di costruzione, pari all’importo della fattura. L’IRPEF o l’IRES, incidono, orientativamente, per il 3% del fatturato. Quindi, rappresentano una quota minima del ricavo. Purtroppo però tutti i ministri dell’economia che si sono succeduti, da Tremonti in poi, hanno sempre confuso il ricavo con il guadagno.
Prova ne sia che l’8% del ricavo, che viene attualmente trattenuto dalla banca su ogni fattura emessa dall’impresa, per lavori di ristrutturazione, non rappresenta un anticipo, bensì una tassa di circa l’80% sul guadagno (che è orientativamente il 10% del ricavo), con un pesante drenaggio di liquidità per l’ impresa e un costante credito d’imposta verso lo Stato.
Se era già assurda un’imposta dell’8% sul ricavo, ovvero dell’80% sul guadagno, figurarsi un’imposta del 100% su ricavo, e del 1000% del guadagno!.
Quindi, con buona pace del ministro dell’economia, nessun recupero fiscale di questa entità è possibile in capo all’ impresa. Risulta perciò obbligata la cessione del credito d’imposta ad una banca.
“Se” le banche saranno “obbligate”, da una legge dello Stato, che sconvolgerebbe qualsiasi principio del diritto, ad acquistare l’intero credito d’imposta, ovvero l’intero debito del committente/spettatore, alla presentazione della “fattura/credito”, allora non sussiste alcun problema. Anzi, ci sarà una sicura ripresa degli interventi di ristrutturazione degli immobili, con grossi benefici per le imprese e costi ridicoli per i committenti: circa il 75% dei lavori sarà gratis e rimarrà in capo ai committenti solo il 25% del costo delle opere eseguite. Evviva.
Se invece, come è ovvio, nessuno potrà “imporre” nulla a nessuno, allora questa nuova legge sconvolgerà alla radice tutto il settore dell’edilizia privata, per crearne uno completamente diverso, sulle macerie di quello vecchio.
Distruggere è molto facile, ricostruire è molto più difficile e l’esito sarà comunque incerto.
Chi avrà accesso al credito delle banche, ovvero le grosse ditte, lavorerà. Le altre, quelle più piccole, no. Quindi moriranno tutte.
La struttura delle ditte del settore dell’edilizia privata, in Italia, è per quasi il 90% costituito da piccole imprese. La conseguenza è che l’intero tessuto dell’edilizia privata verrà distrutto.
Del resto, la costruzione di edifici nuovi, tranne nelle grosse città, è quasi inesistente, perché tutti gli incentivi fiscali sono rivolti (giustamente) al recupero degli immobili esistenti.
Il rapporto tra cliente e impresa costruttrice, basato fino ad oggi su un rapporto di fiducia, frutto della conoscenza e su una normale contrattazione economica, verrà sconvolto.
Il committente perderà interesse, sia alla bontà della ditta, che al prezzo dei lavori. La scelta ricadrà su una ditta qualsiasi, ma che gli consentirà di non spendere niente.
Il prezzo non avrà più alcun significato. Potrà essere il doppio, il triplo, senza che la cosa riguardi il committente, per il quale, con uno sconto equivalente, la spesa sarà comunque pari a “0”.
Le imprese non saranno più invogliate a migliorare il loro prodotto, ad ottimizzare i prezzi per essere più concorrenziali, ma solo rivolta a trovare un buon accordo con la banca per il recupero dei loro soldi.
Al cliente del resto non interesserà più che il prodotto e il servizio fornito siano buoni e che il prezzo sia vantaggioso, ma semplicemente che sia tutto “gratis”
Il mercato dell’edilizia privata, si trasformerà così, in poco tempo, in un mercato esclusivamente finanziario.
Chi lavorerà e quanto guadagnerà, sarà deciso solo dalle banche e dalle organizzazioni che dispongono di molta liquidità (mafie).
La qualità dei prodotti non avrà alcun peso, il mercato si giocherà solo su prodotti finanziari. Il libero mercato reale verrà completamente distrutto, perché privo di significato. A nessuno verrebbe in mente di contestare, o criticare un “regalo”.
Riassumendo: costi risibili per ristruttura la casa, grossi guadagni per le banche e per le grosse imprese. Di converso, piccole imprese distrutte e costrette a lavorare in subappalto e in concorrenza tra loro, per permettere guadagni ancor più lauti alla grossa impresa. Infine, prezzi alle stelle, per acquisire più recupero fiscale e quindi più guadagni alle grosse imprese e alle banche.
E’ evidente che il conto, oltre alle piccole imprese, alla fine lo pagherà lo STATO.
Della sovrafatturazione senza controllo che verrà operata, infatti, allo Stato ritornerà, forse, il 24% in tasse. Senza alcun incremento della manodopera e dei consumi, perché sarà un fatturato falso.
Il restante 76% degli importi sovrafatturati, sarà a totale carico della comunità.
Ancora una volta, lo STATO, per volontà o per ignoranza, sarà riuscito, come spesso gli capita, a togliere ai poveri, per donare ai ricchi, facendo credere esattamente il contrario.

Un piccolo imprenditore dell’edilizia privata di Cremona

Ferrucccio Quarenghi

Da: Quarenghi Ferruccio

Venerdì 15 maggio 2020 16:15:41 Per: Claudia Galanti

Sono nata stesso giorno, stesso anno. 06/06/1981

Da: Anna

Venerdì 15 maggio 2020 16:14:20 Per: Matteo Renzi

Mi dispiace perché in te avevo fiducia ma se continui su questa linea finisci per sbattere nel muro- questa non è la via di rilancio per l'italia ma solo voler sopravvivere senza pensare al futuro dei nostri figli - se vuoi sono a disposizione per illustrare dettagliatamente le mie idee - un saluto

Da: Mauro Antonelli