Zar Pietro I il Grande
Biografia • Prima pietra verso l'Europa
Primo tra i figli dello zar Alessio e della seconda moglie, Natalia Naryskin, Pietro I, poi detto "Il Grande", nasce a Mosca il 30 maggio 1672. Rimane orfano a soli quattro anni. Nel 1682, alla morte del fratello Fëdor III (figlio di Maria Miloslavskij, prima moglie di Alessio), Pietro I viene proclamato unico zar dai partigiani dei Naryskin, ma una rivolta della guardia di palazzo e dei boiari ispirata dalla fazione dei Miloslavskij impone una diarchia con Ivan, fratello di Fëdor.
Data la giovane età dei due zar il potere effettivo viene affidato alla reggente Sofia, sorella di Ivan, che relega Pietro I in un villaggio alle porte di Mosca. Nel 1689 Pietro I scampa a una rivolta della guardia di palazzo, organizzata da Sofia per eliminarlo; Pietro I passa quindi all'azione con l'aiuto di truppe organizzate e addestrate durante il suo forzato esilio: raggiunge Mosca e destituisce Sofia; si fa incoronare zar con il fratello Ivan e delega ogni azione di governo alla madre Natalia. Solo successivamente alla morte di Natalia (1694) e di Ivan (1696) Pietro I assume direttamente il potere.
Mirando a fare della Russia uno stato moderno capace di affacciarsi sulla situazione internazionale in posizione dominante, Pietro I effettua un lungo viaggio che tocca i più importanti peasi europei, con l'obiettivo di studiare le strutture organizzative e produttive, e reclutare maestranze qualificate da portare in Russia. Rientra a Mosca e introduce nel paese una serie di cambiamenti che riformano la struttura e i meccanismi statali e sociali. Introduce e promuove costumi e atteggiamenti occidentali nell'aristocrazia russa, forma governatorati per il controllo fiscale e giudiziario di tutto il territorio, crea un senato di nove membri di ausilio all'opera di governo. Dentro la chiesa ortodossa sostituisce il patriarcato con il collegio ecclesiastico del Santo Sinodo, mettendo a capo un procuratore generale di sua nomina. Nel 1722 inoltre sovverte la tradizione ereditaria della corona russa con un decreto che attribuisce allo zar il diritto di designare il proprio successore, anche scavalcando il diritto di primogenitura.
Un altro importante obiettivo dello zar è lo sviluppo dell'economia nazionale che, pur incoraggiando l'iniziativa privata, ricorre ampiamente all'intervento diretto dello stato. L'industrializzazione interessa soprattutto gli Urali, dove Pietro I imprime un ponderoso impulso all'industria estrattiva e metallurgica. Adotta il calendario giuliano e la semplificazione dell'alfabeto cirillico; fa pubblicare il primo giornale russo.
L'obiettivo di Pietro I è fare della Russia la maggiore potenza dell'Europa orientale: ritiene essenziale conquistare uno sbocco al mare assicurandosi il predominio sul Baltico e sulla regione del Mar Nero. Ciò lo conduce allo scontro bellico con l'impero turco e la Svezia: trova un alleato naturale nell'Austria.
Pietro I da il via alla colonizzazione russa delle coste del Mar Nero: il possedimento viene confermato nel 1699 con la pace di Carlowitz, conclusa tra Asburgo, Venezia, Polonia, Russia e impero ottomano. Il predominio sul Mar Baltico è impresa assai più ardua: nella II guerra del Nord (1700-21) Pietro I aderisce alla coalizione contro Carlo XII di Svezia e invade l'Estonia; viene pesantemente sconfitto a Narva e abbandona momentaneamente il conflitto. Mentre gli svedesi sono impegnati contro la Polonia, la Russia riorganizza l'esercito, riconquista Ingria, Carelia ed Estonia e fonda sulle coste del Baltico la città di San Pietroburgo: è il 1703. La città viene elevata a capitale dell'impero russo nel 1712.
Chiuso il confronto con Carlo XII, Pietro I continua la guerra contro l'impero ottomano, alleato degli svedesi; la pace viene raggiunta nel 1711, ma costa alla Russia la rinuncia ad Azov. I possedimenti baltici, nuovamente contesi dalla Svezia, vengono definitivamente acquisiti con la pace di Nystad.
La conclusione della guerra nordica sancisce il predominio russo nella regione baltica: Pietro I si proclama "Zar di tutte le Russie".
Morirà a San Pietroburgo il 28 gennaio 1725.
Il processo di europeizzazione iniziato da Pietro il Grande è di importanza fondamentale nella storia della Russia moderna, anche se richiederà quasi due secoli per affermarsi in modo concreto.
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