Amedeo I di Spagna
Biografia • Un regno indesiderato
Amedeo di Savoia, I duca d'Aosta nasce a Torino il 30 maggio 1845, terzogenito del re di Sardegna nonché prossimo re d'Italia Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide Ranieri d'Asburgo-Lorena. Affidato al generale Rossi, riceve sin da piccolo una formazione ispirata al rigore militare.
Generale della Brigata Granatieri, nel 1866 combatte valorosamente a Monte Croce, nella battaglia di Custoza, rimanendo ferito e meritando la medaglia d'oro al valor militare.
Nel 1867 sposa la principessa Maria Vittoria, figlia del principe Carlo Emanuele dal Pozzo della Cisterna e della contessa Luisa de Mérode; dal matrimonio nascono Emanuele Filiberto, duca d'Aosta, Vittorio Emanuele, conte di Torino e Luigi Amedeo, duca degli Abruzzi. Nel 1868 lascia l'esercito per la marina dove l'anno successivo è posto al comando, col grado di ammiraglio, della flotta del Mediterraneo.
Dopo la rivoluzione antiborbonica del 1868 e la deposizione di Isabella II, il 16 novembre 1870 i monarchici costituzionali in Parlamento lo nominano re di Spagna, rispolverando un vecchio accordo del 1718. È il generale Joan Prim i Prats, già Presidente della Giunta Superiore Rivoluzionaria e poi Presidente del Consiglio dei Ministri a volerlo, proponendogli l'incoronazione una prima volta nel 1868, ma ricevendone un rifiuto, e tornando alla carica nel 1870, dopo la rinuncia di Leopoldo Hohenzollern-Sigmaringen.
Egli, inizialmente riluttante, cede alle insistenze paterne ed accetta il titolo con il nome di Amedeo I, impegnandosi formalmente al rispetto della Costituzione. Ma il figlio di Vittorio Emanuele II, quel re che soltanto pochi mesi prima ha posto fine all'esistenza dello Stato Pontificio, non può sperare certo nel consenso del clero, che gli si mostra subito profondamente ostile. E si accorge di essere inviso, in quanto straniero, anche al popolo ed a buona parte della nobiltà.
Tra l'altro gli è venuto improvvisamente a mancare l'autorevole sostegno politico di Prim, vittima di un attentato nel dicembre del 1870, proprio mentre egli giungeva in Spagna. Le gravi discordie tra i partiti, che determinano le insurrezioni carliste e repubblicane e la caduta di ben sei governi, la sconfitta dei monarchici costituzionalisti alle elezioni del 1872 e, infine, l'attentato subito il 18 luglio 1872 in via dell'Arenal lo inducono, anche incoraggiato dalla moglie, a rinunciare alla corona.
Uno scontro con il governo in carica gli fornisce il pretesto, l'11 febbraio 1873, per l'abdicazione. Insieme alla famiglia fa dunque ritorno nell'amata Torino, dopo una breve sosta presso il cognato re del Portogallo Luigi I, marito di Maria Pia di Savoia. All'arrivo in patria è accolto da una folla festosa.
Tre anni dopo, fortemente minata nel fisico soprattutto dal tormentato periodo madrileno, muore Maria Vittoria ad appena 29 anni. Egli riprende la vita militare, ricoprendo vari ruoli di primissimo piano.
Dodici anni più tardi, nel 1888, convola a nuove nozze con la nipote Letizia Bonaparte, figlia del principe Gerolamo Napoleone e pronipote dell'ex imperatore, e della principessa Maria Clotilde di Savoia. Dall'unione nasce Umberto, conte di Salemi, nel giugno 1889, appena sei mesi prima del suo prematuro decesso; Amedeo I di Spagna muore a Torino il 18 gennaio 1890 a soli 45 anni.
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