Bruce Chatwin
Biografia • L'abilità della narrazione
Lo scrittore Bruce Charles Chatwin nasce il 13 maggio 1940 a Sheffield, nella regione dello Yorkshire (Inghilterra). Dopo aver compiuto gli studi presso il Marlborough College, nello Wiltshire, inizia a lavorare presso la prestigiosa casa d'aste londinese Sotheby's, nel 1958.
Il giovane Chatwin è dotato di mente brillante e sensibilità artistica, oltre ad evere un'ottima percezione visiva: presto diventa l'esperto impressionista per Sotheby's. All'età di 26 anni teme addirittura di poter perdere l'uso della vista a causa di tanta arte, così decide di abbandonare il lavoro.
Inizia ad approfondire il proprio interesse per l'archeologia, iscrivendosi all'Università di Edimburgo; per pagare le rette e mantenere gli studi, lavora nel campo della comprevendita di dipinti.
Dopo gli studi lavora in Afghanistan, poi in Africa, dove sviluppa un forte interesse per i nomadi e il loro distacco dai possedimenti personali.
Nel 1973 viene assunto dal "Sunday Times Magazine" come consulente per temi di arte e architettura. Il rapporto professionale con la rivista sarà utilissimo per sviluppare quel talento narrativo che presto sarebbe emerso. Per questo lavoro compie quindi numerosi viaggi che gli offrono la possibilità di scrivere su argomenti quali l'immigrazione algerina e la grande muraglia cinese, e di intervistare personaggi come André Malraux in Francia e Nadezhda Mandel'shtam nell'Unione Sovietica.
A Parigi Bruce Chatwin intervista anche l'architetto novantatreenne Eileen Gray; nello studio della Gray, Chatwin nota una mappa della Patagonia da lei dipinta. Nel breve scambio di battute che segue l'architetto invita Chatwin a partire per quel luogo al suo posto. Da lì a poco Chatwin parte per l'Argentina. Solo arrivato a destinazione informerà il giornale della sua partenza includendo le proprie dimissioni.
Il risultato dei primi sei mesi della sua permanenza sarà il libro "In Patagonia" (1977), che consacrerà la fama di Bruce Chatwin come scrittore di viaggi.
Tra le sue opere vi è "Il Viceré di Ouidah", studio sulla tratta degli schiavi per il quale visitò Ouidah, un vecchio villaggio di schiavi in Africa e poi a Bahia, in Brasile. Per "Le vie dei canti" Chatwin visitò l'Australia. In "Che ci faccio qui?" (1989) scrive di Howard Hodgkin, amico al quale è stato legato per oltre 20 anni. Uno dei suoi ultimi lavori si intitola "Utz", un racconto di fantasia sull'ossessione che porta gli uomini a collezionare oggetti.
Lo stile di Chatwin è essenziale e allo stesso tempo lapidario. Tra le critiche più frequenti vi sono le accuse per i fantasiosi aneddoti che spesso attribuisce a persone, posti e fatti come fossero reali. Molte persone di cui Chatwin scriveva non si riconoscevano nelle sue parole e non apprezzavano le distorsioni nei confronti della loro cultura, da lui introdotte .
Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma.
Con lo stupore generale di tutti i suoi amici (considerata la sua inclinazione omosessuale) all'età di 25 anni aveva sposato Elizabeth Chanler, conosciuta da Sotheby's. Senza figli, dopo quindici anni di matrimonio, i due si separano vendendo la fattoria nella regione del Gloucestershire. Giungeranno poi a una riconciliazione, a cui però poco dopo sopraggiungerà la morte di Chatwin.
Verso la fine degli anni '80 Bruce Chatwin contrae il virus dell'HIV. Tiene nascosta la sua malattia facendo credere che i sintomi siano provocati da un un'infezione di un fungo della pelle, oppure dal morso di un pipistrello cinese. Con la moglie si trasferisce nel sud della Francia dove passa gli ultimi mesi su una sedia a rotelle. Chatwin muore a Nizza il 18 gennaio 1989, a soli 48 anni.
Bibliografia essenziale di Bruce Chatwin
- In Patagonia, 1977
- Il Viceré di Ouidah (The Viceroy of Ouidah), 1980
- Sulla collina nera (On The Black Hill), 1982
- Le vie dei canti (The Songlines), 1987
- Utz, 1988
- Che ci faccio qui? (What Am I Doing Here), 1989
- Ritorno in Patagonia (Patagonia Revisited) con Paul Theroux, 1986
- L'occhio assoluto (Photographs and Notebooks), 1993
- Anatomia dell'irrequietezza (Anatomy of Restlessness), 1997
- Sentieri Tortuosi (Winding Paths), 1998
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