Roberto Cavalli
Biografia
Roberto Cavalli nasce a Firenze il 15 novembre del 1940. Famoso stilista italiano, fondò una casa di moda con sede a Firenze che porta il suo nome, marchio eccellente conosciuto in tutto il mondo. Il brand è famoso per l'originalità dello stile, esemplificato appieno nei cosiddetti patchwork di sua invenzione, coloratissimi e sempre riconoscibili.
Formazione e studi
Il piccolo Roberto nasce e cresce immerso nell'arte. Suo nonno è Giuseppe Rossi, figura di spicco del movimento artistico d'avanguardia nato tra l'Ottocento e il Novecento e chiamato "macchiaiolo", d'orientamento "verista" e dalla poetica in opposizione a qualsiasi tipo di accademismo e di retorica neoclassicista.
Quando nasce il nipote, la Galleria degli Uffizi di Firenze ha già esposto alcuni dipinti del nonno Giuseppe, da cui Roberto Cavalli deve aver tratto oltre che i geni dell'arte anche e soprattutto la sua passione per il colore.
Nel 1944, quando il futuro stilista ha appena quattro anni, il padre Giorgio Cavalli viene ucciso dalla Wehrmacht (le forze armate tedesche) nel paesino di Cavriglia.
Superato il periodo bellico, il piccolo Roberto va a scuola, dimostrando sin da subito la propria passione per i colori e per il disegno.
Si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Firenze e comincia a riflettere sui possibili binomi tra pittura e moda, pittura e tessuti, colori e trame. La specializzazione che sceglie, d'altronde, è chiara: le applicazioni tessili della pittura.
Stando ad alcuni racconti il giovane Roberto Cavalli avrebbe inventato proprio in questi anni da studente alcune nuove tecniche di colorazione.
Gli anni '60 e '70
Negli anni '60, periodo di grande sperimentazione non solo nella musica ma, anche, nella moda e nell'arte, si dice che il giovane stilista avrebbe creato su un tavolo da ping-pong una nuova tecnica di decorazione della pelle.
In ogni caso, è proprio in questo periodo che Roberto Cavalli realizza una serie di stampe floreali applicate alla maglia, coinvolgendo, grazie al suo talento, alcuni dei più importanti maglifici italiani.
Nel 1972 questo lavoro vede la luce a Palazzo Pitti, nella sua Firenze.
Lo stilista sconcerta il pubblico e la critica presentando una collezione splendidamente eccessiva, come fu definita, piena di colori e stampe ispirate al mondo della natura.
Tuttavia, quanto di buono visto a Palazzo Pitti, Cavalli ha già avuto il merito di farlo vedere ai francesi, in quegli anni forse più disponibili ad accogliere simili provocazioni stilistiche.
Nel 1970 presenta al Salon du Prêt-à-Porter di Parigi, la prima collezione che porta il suo nome, con i colori che lo renderanno famoso di lì a breve e non è un caso che in quell'occasione, prim'ancora del debutto fiorentino, a notarlo siano Hermès e Pierre Cardin.
È il preludio ai suoi patchwork colorati e inimitabili, marchio di fabbrica di Roberto Cavalli.
Durante gli anni '70 l'artista fiorentino non passa solo per la sala Bianca di Palazzo Pitti, ma calca anche le scene di Milano Collezioni. Arriva il jeans di denim stampato, gli intarsi di pelle, broccati e, sempre, le famose stampe con animali.
Già nel 1972, a Saint Tropez, Cavalli apre la sua prima boutique d'alta moda.
Gli anni '80 e '90
Otto anni più tardi, nel 1980, lo stilista fiorentino sposa la splendida Eva Maria Düringer, podio d'argento al concorso di Miss Universo. La consorte diventa subito una sua collaboratrice, nonostante sul finire degli anni '80 la casa di moda rallenti un po' la sua produzione.
In questo periodo infatti Cavalli si dedica alla famiglia, alleva cavalli da corsa, sua grande passione, e si impegna in una serie di investimenti che poco riguardano il suo ambito d'elezione.
Sin dai primi anni '90 la coppia ritorna a macinare collezioni, riprendendosi il proprio posto nell'alta moda.
Il 1994 segna l'inizio del nuovo corso, con una straordinaria sfilata milanese, nella quale lo stilista fiorentino trae fuori dal cilindro l'ennesima trovata: un jeans invecchiato con un trattamento a getto di sabbia. È l'inizio di una nuova, grande ascesa sul mercato internazionale.
Per Roberto Cavalli si tratta di una doppia vittoria, sia sul mercato che su quella sorta di stile minimal che in quegli anni sembra imperare un po' ovunque.
Il jeans, oltre al trattamento con la sabbia, si arricchisce di squame di paillettes, confondendosi a volte con una specie di seconda pelle zebrata o maculata.
Lo stretch ritorna in voga, soprattutto per la donna, verso cui si dirige l'attenzione dell'artista, il quale "sdogana", com'è stato scritto, lo stile leopardato e zebrato anche per la vita di tutti i giorni. Inoltre, la pelle in questi anni ritorna di gran moda, grazie anche ai chiodi in capra inventati dallo stilista di Firenze e grazie a tutte le colorazioni che sperimenta sul suo tessuto prediletto, rinnovato marchio distintivo della sua casa di moda.
A dicembre del 1994, anno della rinascita, vede la luce una nuova boutique a Saint Barth, nei Caraibi Francesi. Stessa cosa avviene successivamente a Venezia e, nuovamente, a Saint Tropez.
Alla fine del decennio, il marchio compare in 36 nazioni di tutto il mondo, con una distribuzione mai così ampia e capillare.
Just Cavalli e gli anni 2000
Nel 1998 nasce anche la linea giovane Just Cavalli, accanto al neonato marchio RC Menswear. Accessori, occhiali da sole, profumi, orologi e intimo, oltre ai costumi molto amati dai ragazzi, si diffondono sul mercato, contribuendo a fare della casa fiorentina ormai una multinazionale dell'alta moda. Lo stilista inoltre, sempre in questi anni, si dedica agli adolescenti e inventa le due linee Angels & Devils e Class, due collezioni di underwear, scarpe, occhiali, orologi e profumi.
Nel 2002 Roberto Cavalli torna a casa.
Nel pieno rispetto del luogo storico del Caffè Giocosa di Firenze, sala da tè molto amata dai fiorentini, la casa di moda inaugura la prima boutique-café. Stessa operazione viene compiuta a Milano con il Just Cavalli Café di Torre Branca, e con la boutique di via della Spiga.
Il giorno 8 novembre del 2007, il colosso svedese H&M porta nei suoi negozi una linea intera disegnata da Cavalli, la quale ottiene molto successo soprattutto tra i giovani, target di riferimento per la catena scandinava.
Nel 2009 nascono i primi Flagship store a Parigi e a Las Vegas, e il primo showroom in Giappone.
L'anno seguente (2010), per celebrare i 40 anni di attività, Rizzoli pubblica un libro fotografico dedicato alla casa di moda fiorentina, in concomitanza con un grande evento che si celebra a Parigi, nel mese di settembre. Inoltre, lo stilista realizza prodotti limited edition, fra i quali la Denim Collection St Tropez, la quale si ispira al primo denim Roberto Cavalli anni '70-'80.
Personaggi noti dello spettacolo nel tempo hanno fatto da testimonial per il marchio fiorentino, come Beyoncé Knowles, Charlize Theron, Victoria Beckham, Michael Jackson, Helena Paparizou, Kate Moss, Christina Aguilera, Lenny Kravitz, Madonna, Drew Barrymore, Sharon Stone, Jennifer Lopez, Gwyneth Paltrow e molti altri.
L'ultima trovata i ordine di tempo è il lancio di una linea di vini pregiati, la Cavalli Selection, oltre all'apertura di un lussuoso "Cavalli Club" a Dubai, negli Emirati Arabi.
Vita privata
Roberto Cavalli ha avuto sei figli: Tommaso e Cristiana dal suo primo matrimonio e Robert, Rachele e Daniele dalle seconde nozze.
L'8 marzo 2023 è nato Giorgio, il sesto figlio dello stilista avuto con la compagna svedese Sandra Nilsson.
Il 16 settembre 2019, il genero Francesco Agostinelli viene trovato morto a Latina, all'interno della propria automobile.
Malato da lungo tempo, Roberto Cavalli si spegne all'età di 83 anni nella sua Firenze il giorno 12 aprile 2024.
Frasi di Roberto Cavalli
Foto e immagini di Roberto Cavalli
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