Pippo Franco
Biografia
Pippo Franco, il cui vero nome è Francesco Pippo, nasce il 2 settembre del 1940 a Roma, figlio di Wanda e di Felice, originario di Villanova del Battista. Esordisce al cinema a soli vent'anni, nel 1960, con "Appuntamento a Ischia", musicarello diretto da Mario Mattoli. Nel film, insieme con Aldo Perricone, Armando Mancini, Giancarlo Impiglia, Pino Pugliese e Cristiano Metz, che formano il complesso dei Pinguini, accompagna Mina nell'esecuzione dei brani "Una zebra a pois", "Il cielo in una stanza" e "La nonna Magdalena".
Nel 1963 Pippo Franco è di nuovo sul grande schermo con "Notti nude", per la regia di Ettore Fecchi, prima di far parte del cast di "Chimera", di Ettore Maria Fizzarotti. Dopo essere stato diretto da Claudio Gora in "L'odio è il mio Dio" e da Mariano Laurenti in "Zingara", ha l'opportunità di lavorare con Luigi Magni in "Nell'anno del Signore". Poi con Dino Risi ne "Il giovane normale".
Tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta è nel cast di "Pensiero d'amore", di Mario Amendola, di "Il debito coniugale", di Franco Prosperi, e di "W le donne", di Aldo Grimaldi.
L'esordio in tv e il sodalizio con Pier Francesco Pingitore
Dopo aver recitato per Luciano Salce in "Basta guardarla", debutta in televisione con il programma "Riuscirà il cav. Papà Ubu?", per la regia di Giuseppe Recchia e Vito Molinari. Poi Pippo Franco si dedica di nuovo al cinema con numerosi titoli della commedia all'italiana. È nei film di Mariano Laurenti "Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù?", "Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda", "Furto di sera bel colpo di spera" e "Patroclooo! E il soldato Camillone, grande grosso e frescone".
Dopo essere passato sul palco del Derby di Milano (celebre per il cabaret), Pippo Franco appare anche nel "Boccaccio" di Bruno Corbucci, prima di lavorare a "Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?", di Billy Wilder, e nel celebre "Giovannona Coscialunga disonorata con onore". Al fianco di Adriano Celentano nel "Rugantino" di Pasquale Festa Campanile, Pippo Franco recita per Luigi Magni ne "La via dei babbuini" prima di dare vita a un sodalizio molto prolifico con Castellacci e Pingitore. Questi lo dirigono nelle parodie storiche "Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa" (sulla leggenda della fondazione di Roma) e "Nerone", con il cast del Bagaglino. Sempre Pingitore lo dirige, a cavallo tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, nelle commedie "Tutti a squola", "L'imbranato", "Ciao marziano" e "Il casinista".
Pippo Franco negli anni '80
Protagonista del film a episodi di Sergio Martino "Zucchero, miele e peperoncino", nel 1981 l'attore si cimenta dietro la macchina da presa dirigendo "La gatta da pelare". Poi appare in un altro film a episodi di Martino, "Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande".
Nel frattempo pubblica i singoli "La puntura / Sono Pippo col naso", "Prendi la fortuna per la coda / Aria di festa", "Mandami una cartolina / Lezione di inglese" e, soprattutto, "Che fico! / Ma guarda un po'", che è la sigla del Festival di Sanremo del 1982. Uno dei seuoi più importanti successi discografici è "Chì Chì Chì Cò Cò Cò".
Per Pier Francesco Pingitore recita in "Attenti a quei P2", al fianco di Bombolo, e ne "Il tifoso, l'arbitro e il calciatore", oltre che nella commedia satirica di denuncia sociale "Sfrattato cerca casa equo canone".
Dopo essere apparso nel film di Renzo Arbore "FF.SS - Cioè:... che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene", nel 1984 Pippo Franco fa coppia nel film di Mariano Laurenti "Due strani papà" con Franco Califano, interpretando il genitore adottivo di un bambino senza mamma.
Con la compagnia del Bagaglino lavora in molti spettacoli che si susseguono negli anni, ambientati prevalentemente al Salone Margherita di Roma. In tv sono trasmessi inizialmente dalla RAI e successivamente da Mediaset.
Gli anni '90 e 2000
Tornato al cinema nel 1992 con "Gole ruggenti", di Pier Francesco Pingitore, dopo aver recitato nei film per la tv "Ladri si nasce" e "Ladri si diventa", per la regia di Pingitore, nel 2001 pubblica per Edizioni Mediterranee il libro "Pensieri per vivere. Itinerario di evoluzione interiore", seguito l'anno successivo da "Non prenda niente tre volte al giorno", volume edito da Mondadori in cui raccoglie, insieme con il professore Antonio Di Stefano, una serie di annunci bizzarri e strafalcioni.
In questi anni conduce inoltre in tv diverse trasmissioni di barzellette, tra cui "La sai l'ultima?". Nel 1998 la RAI gli affida il programma culinario in prima serata "Il Paese delle meraviglie", in coppia con Melba Ruffo. Nel 2002 Pippo Franco vince il Delfino d'oro alla carriera (Festival nazionale adriatica cabaret).
L'impegno politico
In vista delle elezioni politiche del 2006 Pippo Franco decide di candidarsi come capolista nella circoscrizione Lazio nella lista della Democrazia Cristiana per le Autonomie che fa parte della coalizione di centrodestra per il Senato. Non riesce però a farsi eleggere dal momento che la lista nel Lazio conquista meno dell'1% delle preferenze.
Sempre nello stesso anno egli pubblica, di nuovo con Mondadori, il libro "Qui chiavi subito".
Nel 2009 diventa testimonial ufficiale dei City Angels, un'associazione di volontariato, mentre nel 2013 si propone come candidato per le primarie interne al partito Fratelli d'Italia in vista dell'elezione del sindaco di Roma. Anche in questo caso, però, l'esperienza non è positiva, con poco più di duecento voti raccolti.
Gli anni 2010
Nel 2016, dopo un periodo di lontananza dal grande schermo durato più di due decenni, recita al cinema nella commedia di Fabio De Luigi "Tiramisù", con Vittoria Puccini e Angelo Duro, in cui interpreta un medico di provata integrità morale.
Nello stesso anno apre ufficialmente una pagina Facebook in cui posta video nei quali dialoga con i propri fan trattando spesso temi attinenti con la spiritualità e la Madonna. Su Twitter è attivo con l'account @realpippofranco.
Gli anni 2020
Nel 2021 Pippo Franco si candida in politica alle elezioni comunali di Roma - come potenziale assessore alla cultura. Scende in campo nella lista civica a sostegno di Enrico Michetti, candidato a sindaco di centrodestra.
Frasi di Pippo Franco
Foto e immagini di Pippo Franco
Video Pippo Franco
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Pippo Franco. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Pippo Franco.
Sto ultimando un libro dal titolo provvisorio "Cosa è la vita", un tentativo di far scoprire la Fede attraverso il ragionamento. Penso che l'argomento la possa interessare e forse indurla a volerne redigere la Prefazione. Se è interessato ad approfondire la cosa, sarei lieto di ricevere una sua telefonata al 335-------.
Per mie referenze può far riferimento al libro "L'uomo dimenticato - una finestra sulla crisi italiana" pubblicato da Pagine per la collana i libri del borghese.
Grazie per l'attenzione
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